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Diario dal Kossovo
- Subject: Diario dal Kossovo
- From: francesca at olografix.org
- Date: Thu, 18 Sep 2003 21:20:08 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
DAL DIARIO DI FABRIZIO "Cetri noz u legu Krv te sie sie Viestice te bie bie" (nenia serba) (Quattro coltellate sulla schiena il sangue che scende scende la strega che uccide uccide) Milijana è una donna sui cinquant'anni, bionda e con un bel sorriso. L'ho conosciuta nel '99 quando era vestita di nero perchè pensava che due sue sorelle, che stavano a Prizren e delle quali non aveva notizie dalla fine dei bombardamenti, fossero morte. Non ricordo il primo caffè ma ricordo la soddisfazione provata nel dirle che le sorelle, e le loro famiglie, stavano bene e che le mandavano una lettera. Da quel momento in poi siamo sempre stati benvenuti in casa sua. Una volta il marito, riaccompagnandoci alla macchina, ci ha detto grazie perchè con la nostra azione avevamo salvato la vita alla moglie. Non penso sia la verità ma è vero che dopo la lieta notizia il cuore malato di Milijana ha funzionato un po' meglio perché meno stressato. L'altro giorno sono stato a trovare Milijana ma in realtà cercavo suo nipote Ivan. Volevo invitarlo alla riunione organizzatoria in vista del corso di fotografia. Prima di andare a cercare Ivan al fiume Milijana ci ha offerto una specialità' di cui non ricordo il nome in serbo (per gli albanesi è il Flì) e mi ha spiegato come si prepara, umilmente e con semplicità'. Abbiamo parlato del più e del meno e come sempre suo marito ci ha accompagnato all'auto. Il 13 agosto 2003, Ivan, il nipote di Milijana, è stato ucciso, assieme ad un altro ragazzino di 12 anni, da una raffica cieca sparata mentre stava facendo insieme agli amici il bagno al fiume. La mano assassina è la solita che qui nei Balcani uccide e ha ucciso molti serbi, albanesi, croati, macedoni, bosniaci e rom. Oggi c'è stato il funerale. Dopo la cerimonia, celebrata nel cortile della casa di Milijana e di Ivan, il corteo funebre ha cominciato a prender forma. Da primo Sinijsa (cugino di Ivan e figlio di Milijana) con la croce con sopra con sopra scritto il nome del defunto, poi gli amici e le amiche con dei mazzi di fiori in mano, i pope, la bara scoperta (secondo l'uso locale). Per finire i familiari e di seguito tutti gli altri. Ho visto i genitori, sorretti da parenti, distrutti dal dolore. La madre urlava intervallando le implorazioni a Dio con la parola "cuccu", come è usanza. Quasi in fondo al corteo c'era Milijana, camminava sorretta da un parente. Urlava e i suoi movimenti erano contorti dal dolore, la sua voce non aveva la dolcezza normale. Poi il fratello l'ha abbracciata e ha provato a calmarla. Avrei voluto tanto fare qualche cosa ma non c'è l'ho fatta; mi sono girato e mi sono infilato nella coda del corteo. Sono un vigliacco, il dolore mi fa paura, mi terrorizza. Non voglio soffrire. Mi è successo ancora di arrivare al limite, ma oggi mi ha fatto più male del solito, mi sento più impotente del solito, più inutile. Da oggi in poi Milijana sarà vestita nuovamente di nero. *Fabrizio e' stato in Kossovo dal 18 luglio al 7 settembre con l'Operazione Colomba della Comunita' Papa Giovanni xxiii. Ha collaborato con il centro giovanile "Dialogo tra le parti" di Pec/Peja. IL centro e' stato aperto dalla ong "Trentino con il Kossovo" ed e' frequentato sia da ragazzi albanesi che da ragazzi serbi dell'enclave di Gorazdevac.
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