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il WTO è FALLITO !
- Subject: il WTO è FALLITO !
- From: <info at chiamafrica.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 17 Sep 2003 14:34:05 +0100
<http://www.chiamafrica.it> Chiama l'Africa News - 15 settembre 2003 La Campagna "QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA" si sente vicina alle istanze di tutti quei paesi del sud del mondo, grandi e piccoli, che per la prima volta nella storia hanno trovato il coraggio di coalizzarsi contro l’arroganza dell’Unione europea e degli Stati Uniti. Questo fallimento dimostra che il sistema Wto non regge più e quella lanciata a Doha non è un’agenda di sviluppo. Sono stati proprio i più poveri dell’Africa a trovare il coraggio di dire no all'inganno. ULTIME DA CANCUN dal blog della Campagna "Questo mondo non è in vendita" http://campagnawto.splinder.it <http://campagnawto.splinder.it> La data e l'ora sono quelle di Cancun: -7ore rispetto il fuso orario italiano Tutto Lamy perdente Lamy deve iniziare ad ammettere tutti i suoi errori. "Cancun è fallita. E' male per il Wto e per tutti. Tutti potevamo vincere e ora stiamo tutti perdendo. Noi siamo venuti con uno spirito costruttivo. Sul tavolo avevamo un accordo equo per tutti. Un accordo su agricoltura era quasi raggiunto. Il Wto deve essere un sistema basato sulle regole. I costi delle liberalizzazioni sono concentrati in alcune aree per ciascun accordo. Per questo bisogna fare gli scambi. Ma il sistema deve essere più efficiente. Noi abbiamo concesso molto sui nuovi temi. Il consiglio ha rivisto il mio mandato e ne chiedevamo soltanto due. Addirittura ho proposto di togliere investimenti e concorrenza dall'agenda di Doha. Forse posso aver sbagliato, perché alcuni accordi possono creare problemi per i paesi in via di sviluppo. Ora è difficile che gli ambasciatori trovino un accordo su quello su cui i ministri non sono d'accordo. E' realistico pensare che i tempi della Doha agenda si allunghino. L'agenda di Doha non è morta ma ha bisogno di un'intensa cura. C'è un sacco di lavoro da fare. Noi comunque rimaniamo impegnati sul multilateralismo, ma bisogna vedere se altri non vogliono che l'intero sistemi collassi". La Campagna Questo mondo non è in vendita vince due volte. Lamy ha dovuto ammettere che gli investimenti ed il Mai devono stare fuori dal Wto.E' meglio che Lamy e l'intera Unione europea meditino a lungo su questa debacle politica e commerciale. postato da cancun2003 | 19:50 | Lamy no-global. Anche per il commissario al commercio dell'UE il WTO è un'istituzione medievale Si presenta in sala stampa, distrutto ma sempre scherzoso. Lui sa bene che in queste ore si gioca la poltrona, ci mancherebbe altro. Esordisce dicendo il classico "io l'avevo già detto a Seattle. Il Wto è un'istituzione medievale". Lo stesso che sostiene Walden Bello di Focus on the Global South. Lamy vuole salire sul carro dei vincitori anche quando perde... postato da cancun2003 | 19:31 | La Campagna "Questo mondo non è in vendita" chiude vittoriosa la sua presenza a Cancun In programma una conferenza stampa e una grande festa con i delegati dei paesi del sud del mondo. Alle 20.00 ora di Cancun, le 3 di notte in Italia, si terrà presso l'Hotel Fiesta Americana la conferenza stampa della Campagna internazionale "Questo mondo non è in vendita - Our world is not for sale" promossa da organizzazioni come Public Citizen, Third World Network, Rete Lilliput, Focus on the Global South, Campagna per la riforma della banca mondiale, Cipsi, Roba dell'altro mondo, Mani Tese e tantissime altre. Una Campagna che oggi, dopo un anno di duro lavoro, è la vera vincitrice insieme ai paesi più poveri, del Wto. In questo momento si apre uno spazio politico unico nella storia dell'umanità. Nuove politiche di solidarietà, di lotta all'esclusione sociale, di commercio equo e finanza etica potranno contribuire alla creazione di un mondo multipolare che risolva in pace i problemi dei popoli. L’alleanza delle Ong con il nuovo nuovo soggetto politico del Sud del mondo ha permesso di sconfiggere l’arroganza e l’egoismo dei paesi ricchi. "A Seattle abbiamo vinto ed il movimento era in strada. Oggi questa vittoria conta ancora più perché il movimento era dentro ed ha sostenuto i più poveri nella rivolta. Oggi è finita la democrazia del terrore del Wto in cui il consenso era estorto con ricatti" dichiara la Campagna Questo mondo non è in vendita. Tra poche ore, quando tutto sarà finito e delegati, giornalisti, advisor delle Ong lasceranno per sempre l'algido Convention Center di Cancun, gli attivisti della Campagna e i delegati del Sud del mondo si sono dati appuntamento per festeggiare insieme la nuova alba della società civile mondiale. postato da wto2003 | 19:25 | Piccolo quiz per tutti Considerate i seguenti dati: 1. Il Wto prevede il consenso esplicito di tutti i membri perche' venga approvata una decisione 2. Il 12 settembre: piu' di 70 paesi del Sud dichiarano - come numerose volte in precedenza - che non vogliono aprire i negoziati sui New Issues, malgrado le pressioni in questa direzione dell'Unione Europea in primo luogo 3. Il 13 settembre esce una bozza di dichiarazione finale che prevede l'apertura immediata di due (se non tre) di questi quattro negoziati 4. Il 14 settembre di fronte alle proteste di questi 70 paesi l'Unione Europea, rappresentata da Lamy in veste di Commissario al Commercio e da Urso quale viceMinistro del paese che ha la presidenza di turno mostra tutta la sua arroganza ed intransigenza nel volere andare avanti ugualmente Di chi è la responsabilità del fallimento della conferenza ministeriale? postato da cancun2003 | 18:47 | Il piccolo grande sud Conferenza stampa dei paesi ACP, LDC (i più poveri) ed Unione Africana. Un tono misurato, ma non arretrano. Parla il ministro delle Mauritius: "Noi paesi in via sviluppo siamo sempre impegnati per un'agenda commerciale multilaterale, ma dobbiamo difendere gli interessi dei paesi in via di sviluppo. A Doha abbiamo lanciato un'agenda di sviluppo. Lo sviluppo deve essere al centro di questa agenda. Siamo stati molto pro-attivi e costruttivi qui a Cancun. Abbiamo presentato le nostre posizioni in tutti e cinque i gruppi di lavoro. Quando è uscito il testo Derbéz molti di noi hanno realizzato che non avevano ascoltato per niente le nostre richieste su agricoltura, cotone, che è così centrale per la nostra economia, e c'erano i nuovi temi. Eravamo delusi e questa mattina abbiamo subito dovuto affrontare un punto cruciale. Avevamo un mandato di mantenere la nostra contrarietà ai nuovi temi e lo abbiamo fatto. Lamy all'ultimo ha richiesto soltanto facilitazione al commercio dei quattro temi, ma noi abbiamo tenuto la nostra posizione. Adesso torniamo a casa e poi si andrà a Ginevra, dove tutti noi abbiamo un ruolo da giocare per trovare una soluzione. Noi abbiamo bisogno dei paesi ricchi e vigliamo lavorare con e non contro di loro. Ma se ci sono differenze noi vogliamo sederci, parlare con loro e dire la nostra. Il cotone è il caso emblematico di quello che non ha funzionato qui. Non è un questione di modello che ci viene imposto, ma di nostro interesse a plasmare il modello. Quando abbiamo lasciato oggi la greeb room, non avevamo altra possibilità perché un compromesso non era possibile". postato da wto2003 | 18:32 | Ore 17.55 Ufficialmente conclusa la ministeriale. Il direttore generale del WTO ha tenuto il discorso finale Supachai ha affermato che l'agenda dello sviluppo è molto complessa, per cui a Cancun ci sono stati solo alcuni progressi. Dopo questa ministeriale si torna a Ginevra per continuare a parlare. Poi ha passato la parola a Derbez, presidente della Conferenza, che ha dichiarato ufficialmente chiusa la quinta ministeriale del WTO. Dopo Seattle, la storia si ripete. postato da cancun2003 | 17:57 | Derbéz la prende a ridere ..e se ride lui Quando arriva al punto tre della dichiarazione finale anche Derbéz, il presidente messicano della conferenza di Cancun, si mette a ridere. La prossima ministeriale sarà a Hong Kong, dovrebbe essere nel 2005. Ma il Wto ce la farà ad arrivare fino ad Hong Kong? Nel frattempo Supachai non scende in sala stampa. Atteso a questo punto il grande sconfittto di Cancun, Pascal Lamy. Chi lo sa cosa avrà detto il consiglio europeo a questo punto al troppo ambizioso commissrio europeo al commercio che compromette seriamente la sua elezione a presidente della Commissione nel 2004. postato da cancun2003 | 17:48 | Parte la vendetta USA Inquietanti le parole di Zoellick, ministro al commercio statunitense "Ho preso nota dei paesi che hanno giocato un ruolo costruttivo a Cancun e delle nazioni che non lo hanno giocato." postato da wto2003 | 17:41 | Le impressioni dalla sala stampa Un po' di sensazioni a caldo dopo la vittoria. Incredibile, improvvisamente cambia tutto. Sembrava che dovesse passare un accordo negativo per i paesi in via di sviluppo e la società civile, invece ecco la sorpresa. Tutto fallisce e si chiude la conferenza! Nel trambusto generale, tra giornalisti che corrono ad intervistare i delegati dei paesi ACP, le hostess che continuano ad offrire le carte telefoniche e musichette che ogni tanto escono dalle casse sparse in sala stampa, esplode la gioia irrefrenabile delle Ong. Ora la situazione si è un po' calmata. Si attende la chiusura formale della conferenza. postato da cancun2003 | 17:36 | Aspettando Supachai...e la chiusura ufficiale del vertice Si attende la conferenza del direttore generale del Wto che dichiara il vertice chiuso. Due fallimenti in quattro anni. E' chiaro che le regole del gioco dovranno cambiare se la baracca deve andare avanti. Il fallimento di Cancun offre una grande opportuità per riequilibrare il sistema multilaterale economico e commerciale. postato da cancun2003 | 17:29 | Arriva la dichiarazione finale di Cancun. Soltanto 21 righe che mascherano il naufragio del Wto nel bellissimo mare di Cancun. "We have indeed made considerable progress." Si dice, quasi con ironia. Incontro del General Council il 15 dicembre a Ginevra per capire che fare. Sembra impossibile a questo punto che l'agenda di Doha si chiuda in tempo, come previsto entro il 1 gennaio 2005. "Nonostante il fallimento, noi riaffermiamo tutte le nostre dichiarazioni e decisioni di Doha e ci riimpeganmo a lavorare per attuarle pienamente e fedelmente." dicono i ministri. La Bulgaria non era contenta neanche di queste 21 righe. Poi ha ceduto e c'è stato un applauso ironico che ha chiuso l'incontro dei capi-delegazione. Fortissime critiche al direttore generale del Wto, Panitchpakdi Supachai, che secondo molte delegazioni non è stato in grado di esercitare una leadership. postato da wto2003 | 17:07 | L'analisi di Martin Koehler I primi commenti dall'Italia di CRBM Questa notizia stupisce sul versante Lamy: vuol dire che il Consiglio Europeo la mattina aveva istruito Lamy di non insistere più sui new issues? Se vero, questo sarebbe stata di fatto una revisione del suo mandato, appena riaffermato a Palermo nel luglio. Sarebbe la prima volta che il Consiglio interviene sulla Commissione. Una cosa storica che dobbiamo valutare in modo molto attento. Ha pagato in pieno la nostra strategia di attaccare Lamy su questa fronte. postato da cancun2003 | 17:06 | Campagna Questo mondo non è in vendita: grande successo Dichiarazione di uno degli esponenti della Campagna a Cancun "A Seattle abbiamo vinto ed il movimento era in strada. Oggi questa vittoria conta ancora più perché il movimento era dentro ed ha sostenuto i più poveri nella rivolta. Oggi è finita la democrazia del terrore del Wto in cui il consenso era estorto con ricatti" dichiara Ugo Biggeri della Campagna Questo mondo non è in vendita. postato da cancun2003 | 17:02 | W Cancun, perchè la V Conferenza Ministeriale WTO è fallita Per il WTO, dopo il primo stop di Seattle, si apre una crisi profonda Per Roberto Meregalli di Rete Lilliput "Inconciliabili le posizioni. USA ed UE non potranno più continuare a stabilire da sole le regole del commercio internazionale. Il Doha Round subisce un colpo da ko. Per il WTO, dopo il primo stop di Seattle, si apre una crisi profonda." postato da wto2003 | 17:00 | Conferenza stampa del G21, ora G22 Celso Amorim, ministro del commercio brasiliano, si presenta in conferenza stampa accompagnato da alcuni applausi. Ribadisce che il G22 ha guadagnato qualcosa anche se il vertice è fallito: l'unità del G21, diventato G22 per l'adesione dell'Indonesia, ha retto e continuerà ad essere un gruppo politico, non ideologico che vuole risolvere i problemi. Il Brasile è disposto a parlare di agricoltura a Ginevra perché comunque "i negoziati non si fermano mai". postato da cancun2003 | 16:59 | I retroscena dello storico fallimento di Cancun Perchè tra poco il direttore generale del WTO dichiarerà chiusa con un nulla di fatto la conferenza. Sudafrica, Brasile ed India sarebbero stati anche disposti a fare un compromesso su alcuni dei nuovi temi. Lamy ha chiesto un solo tema, la facilitazione al commercio, mente gli Usa avevano una posizione di indifferenza in proposito. Ma la Malesia ha guidato la fronda interna ed ha detto 'no' portandosi dietro tutti i paesi Africa-Caraibi-Pacifico. A questo punto Derbéz, mentre la Ue ammetteva che avrebbe mollato sui nuovi temi pur di trovare un compromesso, ha suggerito di passare all'agricoltura ma Giappone e Corea, che pretendevano i nuovi temi, hanno detto che loro non accettavano alcun compromesso sull'agricoltura ed era meglio non discutere affatto. E quindi Derbéz ha dichiarato il vertice fallito ed è andato a scrivere due pagine di circostanza che tra poco saranno lette. Lamy ha lasciato la stanza furioso per andar subito al consiglio europeo. Sa che adesso dovrà pagare le conseguenza di questo fallimento. postato da cancun2003 | 16:02 | Comunicato stampa ULTIM'ORA: Fallisce il Wto a Cancun!!! L’arroganza del nord e del grande business si deve fermare di fronte alla sacrosanta rivolta del sud. Si apre una nuova era del multilateralismo. La Campagna "Questo mondo non è in vendita" dichiara una vittoria storica di fronte al fallimento della quinta conferenza ministeriale del Wto a Cancun. La Campagna si sente vicina alle istanze di tutti quei paesi del sud del mondo, grandi e piccoli, che per la prima volta nella storia hanno trovato il coraggio di coalizzarsi contro l’arroganza dell’Unione europea e degli Stati Uniti. Questo fallimento dimostra che il sistema Wto non regge più e quella lanciata a Doha non è un’agenda di sviluppo. Sono stati proprio i più poveri dell’Africa a trovare il coraggio di dire no all'inganno. E’ qualcosa di più di una nuova Seattle. Il New York Times aveva ragione il 15 febbraio: esistono due super potenze al mondo, gli Usa e la società civile globale. L’alleanza delle Ong con il nuovo nuovo soggetto politico del Sud del mondo ha permesso di sconfiggere l’arroganza e l’egoismo dei paesi ricchi. E’ un passaggio storico per il multilateralismo. Si apre uno spazio politico unico nella storia per la creazione di un mondo multipolare che risolva in pace i drammi dell’umanità e finalmente il dramma dell’ingiustizia e della povertà. Il principale responsabile del fallimento del vertice è il cocciuto Pascal Lamy ed il vice-ministro Urso che guidava il consiglio europeo. Di fronte una tale debacle, sarebbe meglio che il commissario si dimettesse immediatamente ha affermato la "Campagna Questo mondo non è in vendita." postato da cancun2003 | 15:54 | Le prime dichiarazioni a caldo. Le parole del ministro del Kenia Il ministro del Kenia ha dichiarato: “Ci siamo presentati nella sala verde dicendo no ai nuovi temi, Lamy ne ha offerto solo una parte. Noi abbiamo detto che non è possibile. A questo punto loro hanno detto che andavano avanti lo stesso. Noi abbiamo chiesto che si rientrasse nella sala verde a discutere dalle nostre priorità. Allora Usa ed Ue hanno detto andatevene”. La hall del centro congressi è piena di delegati africani circondati da nuvoli di giornalisti. postato da cancun2003 | 15:19 | Altri aggiornamenti I coreani cacciano i ministri italiani che volevano omaggiare il delegato suicida. Mentre il vice-ministro Urso ed il Ministro Alemanno vengono cacciati dai coreani perché volevano omaggiare il delegato suicida senza il loro permesso, il vertice del Wto viene dichiarato fallito dai paesi africani che abbandonano la green room con Usa ed Ue. postato da cancun2003 | 15:16 | Grande soddisfazione da parte dei paesi ACP Il keniota è uscito dalla green room e quindi ha detto basta non se ne fa più niente, i paesi ACP hanno iniziato ad applaudire e qualcuno degli africani anche a cantare fuori dalla green room. Conferma dell’indonesiana che sta prendendo un caffè con calma. postato da cancun2003 | 15:00 | Un'altra Seattle! Clamorosa vittoria dei paesi del sud del mondo e della società civile Cancun ore 14,50. Gli ambasciatori di Kenya, Senegal ed Uganda hanno appena dichiarato nella hall del centro congressi che il vertice è fallito. Non c'è accordo nella green room sui temi di Singapore. C’è frenesia ed incredulità. Tra un’ora il Wto dovrebbe chiudere la conferenza. L’accordo non c’è. postato da cancun2003 | 14:56 | Il dissenso cresce in tutte le parti del mondo Grande coalizione di Ong indiane contro la bozza di dichiarazione L'Indian People's Campaign contro il WTO ha preso una posizione molto forte contro la bozza di dichiarazione finale del WTO. L'organizzazione, una grossa coalizione di Ong, sindacati ed attivisti, ritiene la bozza sbilanciata al 100 per cento a favore dei paesi del nord del mondo. postato da cancun2003 | 14:24 | Questo mondo non e' in vendita e' una campagna promossa da: ARCI | Attac | Azione Aiuto | Banca Etica | CRBM | CIPSI | Centro Internazionale Crocevia | Centro Nuovo Modello di Sviluppo| Chiama l'Africa | DeA - Donne e Ambiente | FOCSIV | Greenpeace | LILA-CEDIUS | Lunaria | Mani Tese | Rete Lilliput |Roba dell'altro mondo | Terra Madre | Terra Nuova | UDU | UDS Per contatti: web: http://campagnawto.splinder.it , www.campagnawto.org e-mail: wto at campagnawto.org - posta at campagnawto.org Siti collegati: www.cipsi.it , www.crbm.org , http://wto.roba.coop, www.chiamafrica.it ------------------------------------------------------------------------ ------- Ti è arrivata questa mail perchè risulti iscritto alla newsletter di Chiama l'Africa <http://www.chiamafrica.it> Via Francesco del Furia 18 - 00135 Roma - tel 329/5713452 - fax: 06/30995252 Per non ricevere più questa mail scrivi a info at chiamafrica.it <mailto:info at chiamafrica.it> oppure vai direttamente al sito <http://www.cipsi.it/africa/mailing.asp> Allo stesso recapito Email <mailto:info at chiamafrica.it> puoi segnalarenotizie, iniziative o appuntamenti
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