[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Newsletter PNS AGESCI Calabria numero 8 del 15 settembre 2003
- Subject: Newsletter PNS AGESCI Calabria numero 8 del 15 settembre 2003
- From: <skiol at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Mon, 15 Sep 2003 12:29:34 +0100
Questo numero della newsletter del settore Pace, Nonviolenza e Solidarietà dell'AGESCI Calabria viene "assemblato" nei giorni del vertice WTO di Cancun, mentre tante espressioni della società civile si mobilitano per attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica sul tentativo di includere nel processo di liberalizzazione in corso beni come la sanità, l'istruzione, le risorse primarie come l'acqua. Società civile che si è incontrata quest'estate nelle piazze delle fiere del commercio equo, ha dato vita ai due Forum alternativi di RIVA DEL GARDA (per informazioni www.stopwtoriva2003.org), e BAGNOLI (http://www.sbilanciamoci.org/), ha preparato iniziative di sensibilizzazione in vista di una evento di cui i media trattano in maniera distratta, superficiale, a tratti propagandistica. Senza alcuna pretesa di completezza (come sempre, ci sono i link per approfondire), cerchiamo di fornire qualche elemento per capire meglio quanto sta accadendo. Lo facciamo riportando pari pari (ebbene sì) alcuni estratti dell'ultimo aggiornamento in nostro possesso del blog della Campagna "Questo mondo non è in vendita", attivo fino al 16 settembre ( http://campagnawto.splinder.it). Il materiale sul WTO occupa tutto lo spazio del notiziario, eccezion fatta per due buone notizie che inseriamo in apertura: l'apertura di una caffetteria equa e solidale a Torino, e una sentenza della Corte di Giustizia europea che potrebbe rappresentare un passo avanti sul terreno della difesa della "sovranità alimentare". ********** ********** ********** LA TAVOLA DI BABELE HA TROVATO CASA [Erica Giorda, mailing list BDM] - Da settembre aprirà i battenti a Torino la prima caffetteria equa e solidale. [...] daremo il via ad un innovativo esperimento che coniuga i prodotti del commercio equo e quelli dei produttori locali per creare un punto di ristoro dove si potrà consumare il proprio pranzo o fermarsi per una piccola pausa, all'insegna del naturale e dell'equo solidale, incontrando sulla tavola i sapori di tutto il mondo. Sarà anche possibile degustare l'intera gamma dei caffè altromercato, preparati con la macchina espresso, con la moka o la napoletana, per soddisfare tutti i gusti possibili. Ampia scelta di tè e tisane, rigorosamente dolcificate con miele o zucchero di canna, torte dolci e salate, succhi di frutta, cioccolato e biscotti "equi" completeranno l'offerta. Oltre al cibo ci sarà ampio spazio per attività culturali: corsi di cucina etnica e naturale, serate per approfondire temi d'attualità e per presentare progetti di solidarietà, una piccola biblioteca gastronomica a disposizione degli avventori, e gli ormai collaudati consigli delle nostre cuoche su cosa cucinare con qualunque prodotto equosolidale.... La Tavola di Babele - cucina naturale ed equosolidale, V.Cumiana 41/b Torino, Tel 0113835613, tavola at tavoladibabele.com, aperto dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 21 ********** ********** ********** OGM, L'UE DA' RAGIONE ALL'ITALIA CONTRO MONSANTO - La Corte di giustizia: "Se ci sono rischi per la salute uno Stato può bloccare l'importazione di prodotti transgenici" - La multinazionale insieme ad altre imprese biotech aveva avviato la causa contro il governo nel 2000 [www.repubblica.it] - BRUXELLES - La Corte di giustizia europea dà ragione all'Italia e torto alla Monsanto e ad altre multinazionali del settore delle biotecnologie. Argomento, uno dei più controversi e che più stanno a cuore all'opinione pubblica, il cibo geneticamente modificato. Secondo la Corte, il governo italiano ha agito nell'interesse della salute pubblica quando nel 2000 ha vietato l'immissione sul mercato di alcuni prodotti alimentari con granturco transgenico. Continua su http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/cronaca/ogm/ogm/ogm.html ********** ********** ********** Anche Banca Etica festeggia E si augura una maggiore considerazione per le istanze del sud del mondo Banca Etica, che ha sostenuto la Campagna "questo mondo non e' in vendita" di cui fa parte, festeggia con gli esponenti della campagna presenti a Cancun per il forte messaggio simbolico che questa nuova vittoria rappresenta. Se non si avra' il coraggio di ripensare le regole economiche in modo da dare maggior attenzione al sud del mondo utilizzando le "filiere produttive responsabili" tipiche del commercio equo e della finanza etica, un altro mondo non sara' possibile. Dobbiamo sempre imparare dal coraggio dei piccoli che fanno grandi cose; fa parte della nostra storia ed oggi questo coraggio dobbiamo tributarlo ai piu' poveri del sud del mondo. La vittoria e' importante, ma il lavoro da fare e' enorme. Occorre continuare a lavorare in coordinamenti come "questo mondo non e' in vendita" per raggiungere importanti obbiettivi politici. Allo stesso tempo ci auguriamo che nel movimento si intensifichino le scelte di consumo critico e le proposte positive con i progetti di solidarietà, con il commercio equo, con il microcredito e con la finanza etica. La soddisfazione di Mani Tese E' la vittoria dei paesi del sud del mondo Mani Tese esprime grande soddisfazione per la conclusione del vertice OMC di Cancun. Un vertice che iniziato con la strumentalizzazione dello sviluppo si conclude proprio per l'opposizione dei paesi del sud del mondo. Si tratta di un evento importante che supera la sconfitta di Seattle in cui il fallimento, pur determinato in parte dal sud del mondo, non aveva avuto una cosi' chiara connotazione politica. Due soggetti nuovi hanno avuto il coraggio di presentare con forza e professionalita' le loro istanze: il cosiddetto gruppo dei 22 e i paesi di Africa Caraibi e Pacifico. Entrambi hanno lavorato in sinergia con le ONG di tutto il mondo che da "Our world is not for sale" (di cui Manitese fa parte) a friends of the earth, da Action Aid a Third World Network ad oxfam hanno seguito con costanza tutto il vertice. Il movimento che a Seattle era fuori dai palazzi vi e' entrato dentro ed a contribuito a questa vittoria. Ora anche per i famigerati GATS la strada e' piu' in salita: il testo bocciato prevedeva infatti la loro accelerazione con la possibilita' di liberalizzazione in tutti i settori dei servizi. Una buona notizia per La Campagna "global March against Child Labor" e tutti coloro che si battono per il diritto all'istruzione. Tutto Lamy perdente Lamy deve iniziare ad ammettere tutti i suoi errori "Cancun è fallita. E' male per il Wto e per tutti. Tutti potevamo vincere e ora stiamo tutti perdendo. Noi siamo venuti con uno spirito costruttivo. Sul tavolo avevamo un accordo equo per tutti. Un accordo su agricoltura era quasi raggiunto. Il Wto deve essere un sistema basato sulle regole. I costi delle liberalizzazioni sono concentrati in alcune aree per ciascun accordo. Per questo bisogna fare gli scambi. Ma il sistema deve essere più efficiente. Noi abbiamo concesso molto sui nuovi temi. Il consiglio ha rivisto il mio mandato e ne chiedevamo soltanto due. Addirittura ho proposto di togliere investimenti e concorrenza dall'agenda di Doha. Forse posso aver sbagliato, perché alcuni accordi possono creare problemi per i paesi in via di sviluppo. Ora è difficile che gli ambasciatori trovino un accordo su quello su cui i ministri non sono d'accordo. E' realistico pensare che i tempi della Doha agenda si allunghino. L'agenda di Doha non è morta ma ha bisogno di un'intensa cura. C'è un sacco di lavoro da fare. Noi comunque rimaniamo impegnati sul multilateralismo, ma bisogna vedere se altri non vogliono che l'intero sistemi collassi". La Campagna Questo mondo non è in vendita vince due volte. Lamy ha dovuto ammettere che gli investimenti ed il Mai devono stare fuori dal Wto.E' meglio che Lamy e l'intera Unione europea meditino a lungo su questa debacle politica e commerciale. Lamy no-global Anche per il commissario al commercio dell'UE il WTO è un'istituzione medievale Si presenta in sala stampa, distrutto ma sempre scherzoso. Lui sa bene che in queste ore si gioca la poltrona, ci mancherebbe altro. Esordisce dicendo il classico "io l'avevo già detto a Seattle. Il Wto è un'istituzione medievale". Lo stesso che sostiene Walden Bello di Focus on the Global South. Lamy vuole salire sul carro dei vincitori anche quando perde... La Campagna "Questo mondo non è in vendita" chiude vittoriosa la sua presenza a Cancun In programma una conferenza stampa e una grande festa con i delegati dei paesi del sud del mondo Alle 20.00 ora di Cancun, le 3 di notte in Italia, si terrà presso l'Hotel Fiesta Americana la conferenza stampa della Campagna internazionale "Questo mondo non è in vendita - Our world is not for sale" promossa da organizzazioni come Public Citizen, Third World Network, Rete Lilliput, Focus on the Global South, Campagna per la riforma della banca mondiale, Cipsi, Roba dell'altro mondo, Mani Tese e tantissime altre. Una Campagna che oggi, dopo un anno di duro lavoro, è la vera vincitrice insieme ai paesi più poveri, del Wto. In questo momento si apre uno spazio politico unico nella storia dell'umanità. Nuove politiche di solidarietà, di lotta all'esclusione sociale, di commercio equo e finanza etica potranno contribuire alla creazione di un mondo multipolare che risolva in pace i problemi dei popoli. L'alleanza delle Ong con il nuovo nuovo soggetto politico del Sud del mondo ha permesso di sconfiggere l'arroganza e l'egoismo dei paesi ricchi. "A Seattle abbiamo vinto ed il movimento era in strada. Oggi questa vittoria conta ancora più perché il movimento era dentro ed ha sostenuto i più poveri nella rivolta. Oggi è finita la democrazia del terrore del Wto in cui il consenso era estorto con ricatti" dichiara la Campagna Questo mondo non è in vendita. Tra poche ore, quando tutto sarà finito e delegati, giornalisti, advisor delle Ong lasceranno per sempre l'algido Convention Center di Cancun, gli attivisti della Campagna e i delegati del Sud del mondo si sono dati appuntamento per festeggiare insieme la nuova alba della società civile mondiale. La riscossa dei piu' poveri in difesa dei beni comuni I ringraziamenti di Rosario Lembo, presidente Cipsi ''A Cancun la riscossa contro l'arrogante attacco di Usa e Ue contro la dignità dei Paesi più poveri e contro i diritti di tutti i popoli è stata guidata proprio dagli ultimi. Sono i nostri compagni di strada, le persone con le quali noi, come ong di sviluppo e realtà della società civile impegnate per la difesa dei beni comuni, abbiamo stretto un'alleanza leale, una relazione di solidarietà reciproca che ci ha permesso di raggiungere oggi questo risultato politico tanto importante: smascherare le trame dei grandi all'interno del Wto e fermare la folle corsa della privatizzazione dei servizi essenziali come l'acqua''. Rosario Lembo, presidente della federazione di ong Cipsi che sostiene il Comitato italiano per il Contratto mondiale dell'acqua ringrazia ''tutte le persone, le organizzazioni, i partners, gli amici che intorno alla campagna Questo Mondo Non E' In Vendita hanno sostenuto la resistenza dei Paesi più poveri e svolto, in rete come in tutte le città d'Italia, un capillare lavoro di controinformazione, mobilitazione, pressione''. Il Wto è stato fermato, ''ma il nostro lavoro non è finito: dobbiamo continuare a monitorare attentamente il destino del trattato GATS per la liberalizzazione dei servizi e impedire che i beni comuni come l'acqua diventino merci. Dobbiamo anche stare attenti che la partita non si sposti, come sembra suggerire la posizione dei negoziatori Usa, su accordi bilaterali fino ad oggi sempre in perdita per i Paesi più deboli'' Oggi, conclude Rosario Lembo ''sappiamo per certo che con una grande alleanza tra Sud e Nord, tra la società civile e questa nuova coscienza civile che sta crescendo in tutto il mondo, possiamo vincere. Questo mondo non è in vendita!'' Piccolo quiz per tutti Considerate i seguenti dati: 1. Il Wto prevede il consenso esplicito di tutti i membri perche' venga approvata una decisione 2. Il 12 settembre: piu' di 70 paesi del Sud dichiarano - come numerose volte in precedenza - che non vogliono aprire i negoziati sui New Issues, malgrado le pressioni in questa direzione dell'Unione Europea in primo luogo 3. Il 13 settembre esce una bozza di dichiarazione finale che prevede l'apertura immediata di due (se non tre) di questi quattro negoziati 4. Il 14 settembre di fronte alle proteste di questi 70 paesi l'Unione Europea, rappresentata da Lamy in veste di Commissario al Commercio e da Urso quale viceMinistro del paese che ha la presidenza di turno mostra tutta la sua arroganza ed intransigenza nel volere andare avanti ugualmente Di chi è la responsabilità del fallimento della conferenza ministeriale? Il piccolo grande sud Conferenza stampa dei paesi ACP, LDC (i più poveri) ed Unione Africana. Un tono misurato, ma non arretrano Parla il ministro delle Mauritius: "Noi paesi in via sviluppo siamo sempre impegnati per un'agenda commerciale multilaterale, ma dobbiamo difendere gli interessi dei paesi in via di sviluppo. A Doha abbiamo lanciato un'agenda di sviluppo. Lo sviluppo deve essere al centro di questa agenda. Siamo stati molto pro-attivi e costruttivi qui a Cancun. Abbiamo presentato le nostre posizioni in tutti e cinque i gruppi di lavoro. Quando è uscito il testo Derbéz molti di noi hanno realizzato che non avevano ascoltato per niente le nostre richieste su agricoltura, cotone, che è così centrale per la nostra economia, e c'erano i nuovi temi. Eravamo delusi e questa mattina abbiamo subito dovuto affrontare un punto cruciale. Avevamo un mandato di mantenere la nostra contrarietà ai nuovi temi e lo abbiamo fatto. Lamy all'ultimo ha richiesto soltanto facilitazione al commercio dei quattro temi, ma noi abbiamo tenuto la nostra posizione. Adesso torniamo a casa e poi si andrà a Ginevra, dove tutti noi abbiamo un ruolo da giocare per trovare una soluzione. Noi abbiamo bisogno dei paesi ricchi e vigliamo lavorare con e non contro di loro. Ma se ci sono differenze noi vogliamo sederci, parlare con loro e dire la nostra. Il cotone è il caso emblematico di quello che non ha funzionato qui. Non è un questione di modello che ci viene imposto, ma di nostro interesse a plasmare il modello. Quando abbiamo lasciato oggi la greeb room, non avevamo altra possibilità perché un compromesso non era possibile". Per la Cisl il fallimento... è un fallimento Dichiarazione di Cecilia Brighi Non vi è nulla di positivo nel fallimento della Confernza OMC. Questo fallimento conferma la incapacita del sistema multilaterale e dell'OMC di affrontare le vere sfide del mondo che sono la assenza di sviluppo, la povertà, i diritti del lavoro e l'occupazione. La unica grande novità è il nuovo protagonismo dei paesi poveri e ACP che hanno posto sul tappeto problemi fondamentali come la sicurezza alimentare e lo sviluppo. I governi a partire da quello italiano e dall'Unione Europea dovranno riflettere seriamente e modificare profondamente le loro agende politiche ascoltando le richieste dei paesi poveri, delle organizzazioni sindacali e della societa civile. Solo in questo modo riusciranno a recuperare la perduta credibilita dell'OMC e delle altre istituzioni finanziarie internazionali. Ore 17.55 Ufficialmente conclusa la ministeriale Il direttore generale del WTO ha tenuto il discorso finale Supachai ha affermato che l'agenda dello sviluppo è molto complessa, per cui a Cancun ci sono stati solo alcuni progressi. Dopo questa ministeriale si torna a Ginevra per continuare a parlare. Poi ha passato la parola a Derbez, presidente della Conferenza, che ha dichiarato ufficialmente chiusa la quinta ministeriale del WTO. Dopo Seattle, la storia si ripete. Derbéz la prende a ridere ...e se ride lui Quando arriva al punto tre della dichiarazione finale anche Derbéz, il presidente messicano della conferenza di Cancun, si mette a ridere. La prossima ministeriale sarà a Hong Kong, dovrebbe essere nel 2005. Ma il Wto ce la farà ad arrivare fino ad Hong Kong? Nel frattempo Supachai non scende in sala stampa. Atteso a questo punto il grande sconfittto di Cancun, Pascal Lamy. Chi lo sa cosa avrà detto il consiglio europeo a questo punto al troppo ambizioso commissrio europeo al commercio che compromette seriamente la sua elezione a presidente della Commissione nel 2004. Siamo emozionati, felici, stanchi e ancora sotto stress. Grazie a tutti voi per seguirci attimo dopo attimo. [la redazione del blog] Parte la vendetta USA Inquietanti le parole di Zoellick, ministro al commercio statunitense "Ho preso nota dei paesi che hanno giocato un ruolo costruttivo a Cancun e delle nazioni che non lo hanno giocato." Il Wto sfuma Zoellick Le immagini della conferenza stampa interrotte improvvisamente Nel corso dell conferenza stampa scompare lentamente l'immagine sui monitor in sala stampa e parte una allegra musichetta messicana. Poco prima un giornalista africano aveva chiesto di fare una domanda in francese, ma Zoellick ha glissato dicendo che non parlava francese. Ultimi fuochi a Cancun, mentre parte la cerimonia di chiusura preceduta da uno stanco Derbéz. Le impressioni dalla sala stampa Un po' di sensazioni a caldo dopo la vittoria Incredibile, improvvisamente cambia tutto. Sembrava che dovesse passare un accordo negativo per i paesi in via di sviluppo e la società civile, invece ecco la sorpresa. Tutto fallisce e si chiude la conferenza! Nel trambusto generale, tra giornalisti che corrono ad intervistare i delegati dei paesi ACP, le hostess che continuano ad offrire le carte telefoniche e musichette che ogni tanto escono dalle casse sparse in sala stampa, esplode la gioia irrefrenabile delle Ong. Ora la situazione si è un po' calmata. Si attende la chiusura formale della conferenza. Aspettando Supachai... e la chiusura ufficiale del vertice Si attende la conferenza del direttore generale del Wto che dichiara il vertice chiuso. Due fallimenti in quattro anni. E' chiaro che le regole del gioco dovranno cambiare se la baracca deve andare avanti. Il fallimento di Cancun offre una grande opportuità per riequilibrare il sistema multilaterale economico e commerciale. Arriva la dichiarazione finale di Cancun. Soltanto 21 righe che mascherano il naufragio del Wto nel bellissimo mare di Cancun. "We have indeed made considerable progress." Si dice, quasi con ironia. Incontro del General Council il 15 dicembre a Ginevra per capire che fare. Sembra impossibile a questo punto che l'agenda di Doha si chiuda in tempo, come previsto entro il 1 gennaio 2005. "Nonostante il fallimento, noi riaffermiamo tutte le nostre dichiarazioni e decisioni di Doha e ci riimpeganmo a lavorare per attuarle pienamente e fedelmente." dicono i ministri. La Bulgaria non era contenta neanche di queste 21 righe. Poi ha ceduto e c'è stato un applauso ironico che ha chiuso l'incontro dei capi-delegazione. Fortissime critiche al direttore generale del Wto, Panitchpakdi Supachai, che secondo molte delegazioni non è stato in grado di esercitare una leadership. L'analisi di Martin Koehler I primi commenti dall'Italia di CRBM Questa notizia stupisce sul versante Lamy: vuol dire che il Consiglio Europeo la mattina aveva istruito Lamy di non insistere più sui new issues? Se vero, questo sarebbe stata di fatto una revisione del suo mandato, appena riaffermato a Palermo nel luglio. Sarebbe la prima volta che il Consiglio interviene sulla Commissione. Una cosa storica che dobbiamo valutare in modo molto attento. Ha pagato in pieno la nostra strategia di attaccare Lamy su questa fronte. Campagna Questo mondo non è in vendita: grande successo Dichiarazione di uno degli esponenti della Campagna a Cancun "A Seattle abbiamo vinto ed il movimento era in strada. Oggi questa vittoria conta ancora più perché il movimento era dentro ed ha sostenuto i più poveri nella rivolta. Oggi è finita la democrazia del terrore del Wto in cui il consenso era estorto con ricatti" dichiara Ugo Biggeri della Campagna Questo mondo non è in vendita. W Cancun, perchè la V Conferenza Ministeriale WTO è fallita Per il WTO, dopo il primo stop di Seattle, si apre una crisi profonda Per Roberto Meregalli di Rete Lilliput "Inconciliabili le posizioni. USA ed UE non potranno più continuare a stabilire da sole le regole del commercio internazionale. Il Doha Round subisce un colpo da ko. Per il WTO, dopo il primo stop di Seattle, si apre una crisi profonda." Conferenza stampa del G21, ora G22 Celso Amorim, ministro del commercio brasiliano, si presenta in conferenza stampa accompagnato da alcuni applausi Ribadisce che il G22 ha guadagnato qualcosa anche se il vertice è fallito: l'unità del G21, diventato G22 per l'adesione dell'Indonesia, ha retto e continuerà ad essere un gruppo politico, non ideologico che vuole risolvere i problemi. Il Brasile è disposto a parlare di agricoltura a Ginevra perché comunque "i negoziati non si fermano mai". Money can't buy you love! Le Ong festeggiano la vittoria della società civile cantando I retroscena dello storico fallimento di Cancun Perchè tra poco il direttore generale del WTO dichiarerà chiusa con un nulla di fatto la conferenza Sudafrica, Brasile ed India sarebbero stati anche disposti a fare un compromesso su alcuni dei nuovi temi. Lamy ha chiesto un solo tema, la facilitazione al commercio, mente gli Usa avevano una posizione di indifferenza in proposito. Ma la Malesia ha guidato la fronda interna ed ha detto 'no' portandosi dietro tutti i paesi Africa-Caraibi-Pacifico. A questo punto Derbéz, mentre la Ue ammetteva che avrebbe mollato sui nuovi temi pur di trovare un compromesso, ha suggerito di passare all'agricoltura ma Giappone e Corea, che pretendevano i nuovi temi, hanno detto che loro non accettavano alcun compromesso sull'agricoltura ed era meglio non discutere affatto. E quindi Derbéz ha dichiarato il vertice fallito ed è andato a scrivere due pagine di circostanza che tra poco saranno lette. Lamy ha lasciato la stanza furioso per andar subito al consiglio europeo. Sa che adesso dovrà pagare le conseguenza di questo fallimento. Comunicato stampa ULTIM'ORA: Fallisce il Wto a Cancun!!! L'arroganza del nord e del grande business si deve fermare di fronte alla sacrosanta rivolta del sud. Si apre una nuova era del multilateralismo La Campagna "Questo mondo non è in vendita" dichiara una vittoria storica di fronte al fallimento della quinta conferenza ministeriale del Wto a Cancun. La Campagna si sente vicina alle istanze di tutti quei paesi del sud del mondo, grandi e piccoli, che per la prima volta nella storia hanno trovato il coraggio di coalizzarsi contro l'arroganza dell'Unione europea e degli Stati Uniti. Questo fallimento dimostra che il sistema Wto non regge più e quella lanciata a Doha non è un'agenda di sviluppo. Sono stati proprio i più poveri dell'Africa a trovare il coraggio di dire no all'inganno. E' qualcosa di più di una nuova Seattle. Il New York Times aveva ragione il 15 febbraio: esistono due super potenze al mondo, gli Usa e la società civile globale. L'alleanza delle Ong con il nuovo nuovo soggetto politico del Sud del mondo ha permesso di sconfiggere l'arroganza e l'egoismo dei paesi ricchi. E' un passaggio storico per il multilateralismo. Si apre uno spazio politico unico nella storia per la creazione di un mondo multipolare che risolva in pace i drammi dell'umanità e finalmente il dramma dell' ingiustizia e della povertà. Il principale responsabile del fallimento del vertice è il cocciuto Pascal Lamy ed il vice-ministro Urso che guidava il consiglio europeo. Di fronte una tale debacle, sarebbe meglio che il commissario si dimettesse immediatamente ha affermato la "Campagna Questo mondo non è in vendita." Friends of the Earth: è fallito tutto I paesi in via di sviluppo contro gli interessi del big business del nord del mondo Il portavoce di Fischler dichiara che è fallita la green room sui new issues Stanno cercando di riportare i paesi africani alla ragione, ma pare che oramai sia tutto finito Le prime dichiarazioni a caldo Le parole del ministro del Kenia Il ministro del Kenia ha dichiarato: "Ci siamo presentati nella sala verde dicendo no ai nuovi temi, Lamy ne ha offerto solo una parte. Noi abbiamo detto che non è possibile. A questo punto loro hanno detto che andavano avanti lo stesso. Noi abbiamo chiesto che si rientrasse nella sala verde a discutere dalle nostre priorità. Allora Usa ed Ue hanno detto andatevene". La hall del centro congressi è piena di delegati africani circondati da nuvoli di giornalisti. Altri aggiornamenti I coreani cacciano i ministri italiani che volevano omaggiare il delegato suicida Mentre il vice-ministro Urso ed il Ministro Alemanno vengono cacciati dai coreani perché volevano omaggiare il delegato suicida senza il loro permesso, il vertice del Wto viene dichiarato fallito dai paesi africani che abbandonano la green room con Usa ed Ue. Gli aggiornamenti! Grande soddisfazione da parte dei paesi ACP Il keniota è uscito dalla green room e quindi ha detto basta non se ne fa più niente, i paesi ACP hanno iniziato ad applaudire e qualcuno degli africani anche a cantare fuori dalla green room. Conferma dell'indonesiana che sta prendendo un caffè con calma. Un'altra Seattle! Clamorosa vittoria dei paesi del sud del mondo e della società civile Cancun ore 14,50. Gli ambasciatori di Kenya, Senegal ed Uganda hanno appena dichiarato nella hall del centro congressi che il vertice è fallito. Non c'è accordo nella green room sui temi di Singapore. C'è frenesia ed incredulità. Tra un'ora il Wto dovrebbe chiudere la conferenza. L'accordo non c'è. Il dissenso cresce in tutte le parti del mondo Grande coalizione di Ong indiane contro la bozza di dichiarazione L'Indian People's Campaign contro il WTO ha preso una posizione molto forte contro la bozza di dichiarazione finale del WTO. L'organizzazione, una grossa coalizione di Ong, sindacati ed attivisti, ritiene la bozza sbilanciata al 100 per cento a favore dei paesi del nord del mondo. Dove sta andando l'accordo sull'agricoltura Le valutazioni di Crocevia e Campagna Questo mondo non è in vendita Una lettura sintetica dei cambiamenti sostanziali nell'accordo agricolo sull 'agricoltura ed il Wto più in generale come figura nella bozza Derbéz a cura del Centro Internazionale Crocevia e della Campagna Questo mondo non è in vendita. 1. Si promuove il rafforzamento del modello agricolo orientate all' esportazione con dumping, cioè drammaticamente maggiore insicurezza alimentare. 2. Sul fronte dei sussidi interni, la mancata riduzione sarà addossata all'egoismo delle lobby agricole, invece è solo un problema di voto di scambio dell'agricoltura di rendita, davvero la peggiore. 3. Lamy si gioca tutto: scambiare agricoltura con investimenti dove la situazione non è rosea, ma è difficile a questo punto che il patto con gli americani regga. Non è un caso che il nodo è venuto al pettine e si rivede il mandato di Lamy. 4. Gli americani, che in realtà sono isolati ma controllano il messicano Derbéz direttamente da Washington, accusano l'Europa di essere isolata. Così ne esce rafforzato un Wto non democratico ed anche il bilateralismo, ancora peggiore di un multilateralismo ingiusto. Sequestrato alla Campagna il Corporate Giant Nessun problema per gli attivisti Pochi minuti prima dell'ennesima azione della Campagna "Questo mondo non è in vendita", che prevedeva il gonfiaggio di un pupazzo alto 6 metri rappresentante l'arroganza delle multinazionali davanti al Convention Center, la polizia è intervenuta sequestrandolo. Nessun problema per i nostri attivisti della Rete internazionale. Il Regno Unito chiama Lamy a rapporto, finalmente Il governo Blair "Lamy non scherzerà più come un clown in sala stampa E' stato il governo inglese che ha rotto gli indugi e dando ragione alla società civile europea che dal vertice Ue sul commercio di Palermo il luglio scorso in poi ha chiesto guidata dalla Campagna Questo mondo non è in vendita la revisione del mandato di Pascal Lamy. Un rappresentante della delegazione goivernativa inglese ha affermato: "Abbiamo finalmente piegato l 'ego di Lamy, che non scherzerà più come un clown in sala stampa. Invitiamo a questo punto il governo italiano come presidente di turno a togliere con coraggio definitivamente dal tavolo di Cancun i nuovi temi, a partire dall' oscenità di un accordo come il Mai a favore soltanto delle multinazionali e contro lo sviluppo del sud. E' un'apertura che è il risultato di pressioni che sono culminate ieri con migliaia di manifestazioni in europea ed in Italia. Invitiamo ad una mobilitazione permanente ovunque perché la battaglia di Cancun è soltanto all'inizio". On line la bozza del documento finale http://www.euronet.nl/users/burghard.ilge/2ndtxt/ Spaccatura Commissione europea-Consiglio europeo: Lamy scaricato sui nuovi temi Sull'allargamento del WTO ai nuovi temi gli italiani danno ragione alla Campagna questo mondo non è in vendita Gli italiani hanno appena dichiarato in conferenza stampa che i nuovi temi non sono mai stati la principale priorità per il governo italiano. Tre sono le priorità: indicazioni geografiche, politica agricola comunitaria e tariffe sui prodotti industriali, in particolare il tessile. E' bastata una nottata e un po' di green room da cardiopalma per spingere il vice-ministro Urso a dare ragione alla Campagna Questo mondo non è in vendita che da sempre ha messo in guardia il governo dallo spingere il lancio di nuovi negoziati su investimenti, concorrenza, trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio, di fronte all'opposizione compatta del sud del mondo. Infatti, sono altissimi i rischi di scambi tra gli investimenti ed agricoltura a svantaggio dell'economia italiana. L' agricoltura non può e non deve essere merce di scambio. E' stato convocato un consiglio europeo di urgenza a questo punto dallo stesso Lamy per rivedere il suo mandato proprio sui nuovi temi. Se l'Ue mollasse finalmente sui nuovi temi alla conferenza si aprirebbe un nuovo scenario. Convocato d'urgenza il consiglio europeo Probabile la revisione del mandato di Lamy Azione nel centro congressi Finti Lamy e Zoellick rilanciano un'email al mondo I personaggi erano solo travestiti da Zoellick (negoziatore statunitense) e Lamy (commissario al commercio europeo), ma quello che hanno detto era del tutto vero verosimile. Un'azione veramente originale e ben riuscita. Ecco il testo della loro e-mail: "Noi paesi ricchi del mondo, insieme alle multinazionali che ci controllano, presentiamo qui la bozza della dichiarazione finale e vi chiediamo di accettarla. E' stata scritta per favorire i nostri interessi. Avete meno di 24 ore per rispodere alla nostra agenda. Lasciate che la green room inizi". Forse un po' sintetico, ma rende bene l'idea ... I possibili scenari del dramma di Cancun Secondo Martin Khor dell'autorevole Third World Network la partita di Cancun è ancora aperta a cinque possibilità: 1) pressione mastodontica di Usa ed Ue sulle capitali del sud che redarguiscono i rispettivi ministri che sono a Cancun; per fare questo ci vuole necessariamente un giorno in più . 2) Si chiude con un nuovo statement ministeriale che fa poche concessioni in più. Il G21 si accontenta del successo politico parziale, ma poco di sostanza. E' necessario per questo un giorno in più. 3) Si chiude con un nuovo testo ministeriale breve che semplicemente rimanda tutto a Ginevra. 4) Si chiude con un fallimento ma un testo di circostanza di ringraziamento al messico e che l'agenda di Doha continua. 5) Fallimento totale. Niente dichiarazione finale. D'altronde Cancun è il giro di boa della Doha agenda. Una ministeriale intermedia di un round negoziale può anche essere un fallimento, come fu la conferenza di Montreal. Il sud resiste ancora sui nuovi temi Non vogliono l'allargamento del WTO ai Temi di Singapore Finisce il primo giro di green room sui new issues. Il grande sud, così come i piccoli del sud sembrano tenere. No new issues. Usa-Ue continuano a minacciare nel loro solito vergognoso spirito autoritario. Il presidente della conferenza ha chiesto a tutti i coordinatori dei gruppi di cambiare i propri voli per avere un giorno in più. E' lunga la fila degli africani al banco servizi aerei del centro congressi. Il sud conosce la trappola di Doha. Chi lo sa se Lamy e Zoellick hanno dato ordini anche alle compagnie aeree di non cambiare i voli dei delegati. MAIL BOMBING URGENTE Costringiamo Urso a scaricare Pascal Lamy, il MAI e a salvare i beni comuni In queste ore si gioca la partita decisiva per il commercio internazionale. Il sud del mondo continua a resistere, costringiamo il vice-ministro al Commercio italiano Adolfo Urso a rispettare la loro volontà Vi chiediamo di inviare urgentemente a questi due indirizzi: consdip at mincomes.it (delegazione italiana) trade-cancun-sec at cec.eu.int (delegazione UE) il testo seguente URSO VERGOGNA! RIFIUTA LA DICHIARAZIONE FINALE Diciamo no al MAI e alla svendita dei beni comuni POSSIAMO ANCORA FERMARLI, MA DOBBIAMO FARLO ORA Esplicita mancanza di democrazia di fronte all'esplicito dissenso del sud sui nuovi temi Il Sud contro i negoziati sui quattro nuovi temi 70 paesi in via di sviluppo hanno scritto formalmente il 12 settembre scorso al facilitatore del gruppo di lavoro sui nuovi temi, il ministro canadese Pierre Pettigrew, dichiarando la loro posizione contraria al lancio di negoziati sui Quattro nuovi temi, insieme con il linguaggio annesso nel testo Perez Del Castillo. Ciononostante il 13 settembre il testo Derbéz include ancora la decisione di lanciare negoziati su due dei quattro temi (trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio) mentre lancia indirettamente il negoziato sugli investimenti, il Mai, e lascia aperta la possibilità di lanciare il negoziato sulla concorrenza. Inizia la battaglia, iniziano i giochi sporchi, il rischio di una Doha bis Il caos strumentale di Usa e Ue Dopo l'attacco di un paese in via di sviluppo alla riunione dei capi-delagazione ieri sera dale 7 all'1 di notte, il presidente della Conferenza, il filo-americano Luis Ernesto Derbéz, ha detto che non può essere possibile raggiungere un accordo nei tempi previsti per la conferenza, ossia le 18,00 messicane di oggi. Quindi, i ministri di nove paesi, private dei loro assistenti e consiglieri, sono stati invitati ad una piccola green room per discutere i temi di Singapore per due ore. I paesi sono: Usa, Ue, India, Cina, Brasile, Malesia, Kenia, Sud Africa e Messico. Chiaramento Sud Africa e Messico sono i punti deboli che l'asse Usa-Ue cerca di usare per spaccare il G21. Oggi si sta svolgendo una green room iniziata alle 8 di mattina e si aspetta un altro incontro dei capi delegazione. Non si sa se un nuovo testo sarà prodotto a breve. C'è così tanta divisione e scontro sul draft Derbéz che sembra impossibile colmare le divisioni in poco tempo, secondo quanto ammesso da diversi diplomatici dei paesi del sud del mondo. La paura è che come a Doha molti ministri di delegazioni del sud si trovano costretti a partire perché hanno altri impegni o non riescono a spostare il loro volo con il rischio che l'accordo finale viene siglato alla presenza di meno della metà dei ministri dei paesi membri. L'Unione europea fa di tutto per allargare l'agenda del WTO ai nuovi temi Il commissario Lamy organizza green room con i maggiori paesi in via di sviluppo Friends of the Earth Europe accusa il commissario al commercio dell'Unione europea, Pascal Lamy, di aver messo una pressione inaccettabile sui paesi in via di sviluppo durante i meeting chiusi della scorsa notte. Le discussioni sono andate avanti fino a tardi. All'1.30 alla maggior parte dei delegati è stato detto di andare a riposarsi in albergo, e che i lavori sarebbero ripresi alle 7.30 del mattino. Un gruppo ristretto di paesi, però, sono stati invitati a partecipare ad una green room con Usa ed UE. Nell'elenco c'erano Malesia, India, Cina, Kenia, Messico, Sudafrica e Brasile, a cui sono state offerte delle concessioni sulle questioni agricole, a patto di avere una disponibilità sull'allargamento dell'agenda del WTO ai quattro nuovi temi. La green room, durata per buona parte della notte, continuerà questa mattina. La Coldiretti insoddisfatta sulle indicazioni geografiche L'associazione di categoria chiede che l'Europa abbia un "alto" approccio negoziale Non ci può bastare la porta mantenuta aperta sulle indicazioni geografiche, così come appare nel primo documento di compromesso presentato a Cancun, è quanto affermato dal presidente di Col diretti Paolo Bedoni. Non bisogna abbassare la guardia su nessun fronte, ha continuato Bedoni, per costruire un nuovo modello di agricoltura incentrato su un commercio leale e per salvaguardare le produzioni tradizionali dalle contraffazioni internazionali, a vantaggio delle imprese e dei consumatori di ogni paese. L'Europa, ha concluso il Presidente della Col diretti, deve avere un approccio negoziale "alto" che metta in valore quanto fatto con coraggio in materia di sicurezza alimentare, ambiente e qualità con la riforma delle politica agricola comune. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (12) MATERIE PRIME Nonostante le proposte dei paesi in via di sviluppo di stabilire un meccanismo per trattare con il collasso nei prezzi delle materie prime, quali cacao e caffè con impatti drammatici sui contadini poveri del sud, il testo Derbéz non dice nulla di sostanziale al riguardo. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (11) PAESI MENO SVILUPPATI (LDCs) La riprova che lo sviluppo dei più poveri non interessa ai poteri forti nel Wto è che questi non si impegnano nel testo Derbéz neanche ad eliminare le tariffe e le quote per i paesi meno sviluppati come hanno promesso di fare sin dal 1996. Parole, parole, parole, mentre il grande business festeggia. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (10) PICCOLE ECONOMIE, DEBITO, TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIE Su tutte queste tematiche, cruciali per il sud del mondo, il testo non dice nulla di sostanziale nello spirito dell'agenda di 'contro lo sviluppo del sud' di Doha. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (9) IMPLEMENTATION (DEGLI ACCORDI ESISTENTI) Sin da prima di Seattle i paesi in via di sviluppo hanno spinto proposte riguardo a come considerare i problemi che stanno avendo con l'attuazione degli accordi esistenti del Wto. Il testo Derbéz non fa neanche riferimento a queste questioni, relegando la questione ad aspetti minori, nonché hanno un importanza critica per i paesi più poveri. Non c'è nessun impegno a raggiungere un accordo all'interno del round di Doha. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (8) TRATTAMENTO SPECIALE E DIFFERENZIATO (S&DT) Un autentico trattamento speciale e differenziato, incluso un accordo su una serie di proposte specifiche, è stata un domanda chiave dei paesi in via di sviluppo in questi negoziati. Dopo una serie di scadenze non rispettate da Doha in poi, il testo Derbéz non dà alcun impeto lle trattative. Non fa nemmeno riferimento al trattamento speciale e differenziato come un negoziato. Nessuna scadenza temporale è fissata nell'accordo. E' soltanto un linguaggio di 'best endevour' (miglior tentativo possibile) che mira a rimandare tutto alla prossima conferenza ministeriale. Questo significa effettivamente che le specifiche proposte S&DT non sono parte del round negoziale di Doha. Quanto riportato nell'annesso C al testo è una ripetizione inutile dei diritti dei paesi in via di sviluppo secondo le regole esistenti, ma non aggiunge nulla di nuovo. Il testo fallisce nel dare una risposta ad un test cruciale per quello che dovrebbe essere un round di sviluppo. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (7) SERVIZI (GATS) Il linguaggio proposto nel testo può essere usato come un bastone con il quale colpire quei paesi poveri che non hanno ancora presentato le loro offerte di liberalizzazione nei negoziati GATS. La tanto vantata 'flessibilità' che il GATS dovrebbe offrire 'inclusa la possibilità per i paesi membri di non fare alcuna offerta' viene buttata al cestino senza mezzi termini. Il testo Derbéz non fa menzione del bisogno di valutare gli impatti della già avvenuta liberalizzazione dei servizi, qualcosa che i paesi in via di sviluppo hanno richiesto in maniera univoca nel corso dei negoziati. Il testo semplicemente ignora i testi presentati dai paesi in via di sviluppo al riguardo. L'attuale testo del GATS sottolinea che nessun settore sarà escluso a priori dai negoziati, inclusi i servizi pubblici ed essenziali, nel nord come nel sud del mondo. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (6) ACCESSO AL MERCATO PER PRODOTTI INDUSTRIALI (NAMA) Molti paesi in via di sviluppo hanno tariffe in media più elevate che i paesi industrializzati cosicché dovranno fare più profondi tagli tariffari secondo una formula non-lineare. Questo è contrario all'impegno dell'agenda di Doha di avere una riduzione 'meno che la piena reciprocità' per i paesi in via di sviluppo. Il testo richiede ai paesi in via di sviluppo di vincolare quasi tutte le tariffe, almeno in sette settori industriali, al fine di prevenire una flessibilità necessaria per sostenere l'industria locale e nazionale. Quei paesi in via di sviluppo che sono stati oggetto di profondi tagli tariffari in seguito ai piani di aggiustamento strutturale della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale saranno colpiti più pesantemente nel fissare le proprie tariffe ad una tasso vincolato. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (5) AGRICOLTURA Il testo fallisce nell'eliminare i sussidi più ritorsivi che contribuiscono alla sovrapproduzione ed al dumping del prodotti in surplus sui mercati mondiali, distruggendo le condizioni di vita dei contadini nei paesi in via di sviluppo. La riforma scatola ambra potenzialmente permette la continuazione di alti livelli di sussidi per alcuni prodotti. Anche se la scatola blu, dei sussidi diretti agli agricoltori per non produrre, era stata intesa come un'eccezione temporanea, essa è stata estesa piuttosto che essere eliminata. Sull'accesso al mercato il testo ignora le domande dei paesi in via di sviluppo di mantenere una protezione tariffarie contro le importazioni, incluse quelle prodotte con grandi sussidi. Il testo, infine, non elimina i sussidi all'esportazione ed i crediti all' esportazione, che direttamente promuovono il dumping di derrate agricole. Rispunta la clausola di pace, ossia l'accordo che il sud del mondo non muoverà ricorsi al tribunale del Wto su questioni agricole contro i paesi ricchi. Su questo c'è convergenza di veduta tra Usa ed Ue, contro gli interessi del G21. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (4) TRASPARENZA NEGLI APPALTI PUBBLICI E FACILITAZIONI AL COMMERCIO Andando contro l'opposizione di 70 paesi in via di sviluppo ed in assenza di un esplicito consenso come richiesto dall'agenda di Doha, il testo Derbéz dà il via libera all'inizio dei negoziati sui due temi. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (3) CONCORRENZA Il testo Derbéz rispedisce la questione competizione al gruppo di lavoro specifico di Ginevra, non lanciando negoziati. Il testo lascia però aperta la porta per l'inizio di negoziati in futuro. La data per riportare al consiglio generale sulla questione coincide guarda caso con la data per la finalizzazione dell'accordo sulle modalità per l'agricoltura e NAMA, continuando a legare le questioni di Singapore all'esito di altri accordi. Dall'analisi all'azione. Tutti i nostri no, e le proposte per la mobilitazione (2) INVESTIMENTI: RITORNA IL MAI PER COLPA DELL'EUROPA E DELL'ITALIA Nonostante le domande della società civile di tutto il mondo, e l' opposizione esplicita e battagliera della maggioranza dei paesi in via di sviluppo e di 70 paesi membri del Wto prima e durante Cancun, il testo Derbéz lancia negoziati sugli investimenti. L'uso della parola 'Sessione speciale' e negoziati nel secondo punto indica chiaramente che lo stabilimento delle modalità avrà lo status formale di un negoziato anche prima che il Consiglio Generale del Wto adotti le modalità negoziali. Nel terzo punto c'è l'inganno, in quanto modalità procedurali sarebbero sufficienti per iniziare i negoziati sulla base di un 'quadro di modalità', ed il lancio dei negoziati farebbe parte del 'Single Undertaking' dell' agenda di Doha. Inoltre, la data obbligatoria per l'adozione delle modalità è stata collegata alla finalizzazione dell'accordo sulle modalità per agricoltura e NAMA. Questo apre le possibilità per il 'grande mercato delle vacche' del Wto che ha sempre penalizzato il sud del mondo. Il facilitatore del gruppo di lavoro ha scelto di ignorare la mancanza di 'esplicito consenso' e di produrre una proposta che è in conflitto con le richieste della maggioranza dei paesi in via di sviluppo membri del Wto. Il testo Derbéz è semplicemente non legittimo e deve essere rigettato. Si dovrebbe vergognare il vice-ministro Urso, che si rallegri invece dell' inganno ordito da Lamy con il suo assenso contro il sud del mondo. Dall'analisi all'azione. Tutti i no al documento del WTO della Campagna Questo mondo non è in vendita e le proposte per la mobilitazione (1) - Rigettare il vergognoso testo Derbéz per dire non cancellare per sempre la speranza di sviluppo per i più poveri della terra. - Mobilitazione permanente per fermare il drammatico ritorno del devastante MAI e la liberalizzazione degli investimenti. - Finalmente il governo italiano mostra il suo vero carattere non democratico ed invita i paesi ricchi a lanciare l'accordo sugli investimenti senza l''esplicito consenso' del sud del mondo richiesto dall'agenda di Doha Tutte le Ong presenti a Cancun: chi ha scritto il documento finale? Grandi preoccupazioni sul contenuto del testo e indignazione sul processo della sua stesura Le organizzazioni non governative presenti a Cancun, tra cui anche tutte quelle che aderiscono alla Campagna Questo mondo non è in vendita, definiscono il processo di stesura della bozza della dichiarazione finale della ministeriale di Cancun "oltraggioso ed offensivo". Le Ong si chiedono chi abbia scritto il testo, contrario agli interessi della maggioranza dei paesi membri del WTO. Forse qualche alto funzionario a Washington? Il WTO accelera sui GATS Ma il movimento non svende i beni comuni Ora che è ormai pubblica la prima bozza del documento finale della V ministeriale del Wto di Cancun, come persone, movimenti, gruppi e campagne impegnate nella difesa dei beni comuni non possiamo che esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra preoccupazione. I Grandi del Wto hanno infatti dichiarato, nonostante la forte opposizione e mobilitazione della societa' civile in tutti i Paesi del mondo ''Ci impegnamo a intensificare i nostri sforzi perche' i negoziati sui servizi arrivino a conclusione''. La bozza del documento finale di Cancun impegna i Paesi che aderiscono al Wto a spingere sull'acceleratore i negoziati del trattato GATS, quello relativo al commercio dei servizi. Sui tavoli di Cancun non si discute di servizi, ma e' previsto l'inserimento nelle conclusioni di un passaggio che fotografi lo stato dei negoziati al giro di boa, e soprattutto che indichi le intenzioni del Wto rispetto a questo tema controverso. Nonostante gli appelli della societa' civile, gli sforzi del Comitato internazionale per il Contratto mondiale dell'acqua, della federazione di ong Cipsi e di tutti i movimenti, i gruppi e le persone che hanno chiesto che i beni comuni come acqua, salute e istruzione uscissero dalle competenze del Wto, e per questo hanno organizzato - in questo 2003 dedicato dalle Nazioni Unite proprio all'acqua - marce e incontri tra i quali, nel marzo scorso, il primo Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua e molte delle iniziative italiane del 13 settembre, il global action day anti-Wto, i potenti della terra sono andati avanti per la loro strada ''Riaffermiamo che i negoziati devono tendere a raggiungere progressivamente il piu' elevato livello di liberalizzazione - hanno scritto nella bozza del documento finale di Cancun - con nessuna esclusione 'a priori' di alcun settore di servizi, di alcuna modalita' di fornitura''. ''La Commissione dei diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite - denuncia Riccardo Petrella, presidente del Comitato italiano per il Contratto mondiale dell'acqua - preoccupata dell'impatto del GATS sulla garanzia dei servizi universali, ha segnalato che l'accordo, qualora raggiunto, andrebbe contro il dovere dei Paesi Membri di garantire i diritti umani. Nella citta' di Cancun, ad esempio, dove il servizio idrico e' di fatto liberalizzato e in mano alla multinazionale francese Suez, gli oltre 300mila cittadini che vivono fuori dalla zona degli alberghi hanno l'acqua per una media di tre ore al giorno, e oltre il 30% di loro non ce l'ha. Oggi il 15% della popolazione del mondo, quella dei Paesi sviluppati, consuma il 56% dell'acqua disponibile, mentre i piu' poveri, il 40% della popolazione mondiale, ne consuma appena l'11%. Credo che se questo Round negoziale, cosiddetto 'dello sviluppo', affida al mercato i beni comuni, condanna a morire di sete gli oltre due miliardi che gia' soffrono per la scarsita' d'acqua''. ''Richiamiamo i Paesi membri - rilancia il documento Wto - che non hanno ancora presentato le proprie offerte di apertura dei propri mercati a farlo il piu' presto possibile''.' E c'e' anche un altro rischio Le regole del GATS gia' garantiscono il diritto delle imprese di acquisire servizi in altri Paesi, e, nel nome della concorrenza, limitano il diritto dei Governi locali ad adottare misure per arginare il loro accesso. ''Spingere sul GATS può essere un'eventuale 'mossa di riserva' per consentire almeno parte degli investimenti all'estero - denuncia Riccardo Petrella - se i G21 continuano ad opporsi ai negoziati sui new issues i nuovi temi, tra i quali la liberalizzazione degli investimenti all'estero, che deve entrare nel negoziato proprio qui a Cancun e che permetterebbero di fatto a tutte le imprese multinazionali di comprare i servizi pubblici in tutto il mondo senza che i governi locali possano opporsi in alcun modo". Per questo chiamiamo tutti e tutte a continuare la mobilitazione, le pressioni e le azioni di comunicazione per impedire il mercato dei beni comuni. Questo mondo non è in vendita! Il potentissimo "inesistente" G21 Cancun, un clima molto caldo che fa venire le allucinazioni Ieri un negoziatore americano ha dichiarato alla stampa che "il G21 non esiste". Uno stile che ricorda metodi mafiosi di un tempo. Ciononostante, Zoellick che crede anche all'inesistente si incontrerà alle 18,00 con il Brasile. Quindi subito dopo i rappresentanti di Lula dovrebbero parlare alla stampa. Magari diranno che lo strapotere Usa non esiste? Al via i negoziati ufficiali Dopo un giorno e mezzo di incontri informali parte ufficialmente il dibattito E' appena iniziato, alle ore 20.10 italiane, il primo Gruppo di lavoro della V conferenza ministeriale del WTO. Al secondo piano del Convention Center di Cancun le delegazioni dei 146 paesi aderenti dibatteranno sui Singapore Issues. Per la campagna Questo mondo non è in vendita è presente Ugo Biggeri, advisor di Mani Tese. Nella grande sala al secondo piano sono disposti 8 tavoli da 100 posti l'uno. I posti assegnati all'Italia sono 5. La Dichiarazione di Firenze sbarca a Cancun La Regione Toscana contro i monopoli agro-alimentari "Dichiarazione di Firenze" e il "Manifesto sul futuro del cibo" sono i due documenti presentati a Cancun da Vandana Shiva, presiedente della Commissione internazionale sul futuro del cibo, e dalla Regione Toscana. In una dichiarazione l'assessore regionale Chiara Boni sostiene che "la Regione è da tempo impegnata su questo fronte e cerca di collaborare in maniera attiva affinché la produzione ed il commercio agro-alimentare non si concentrino nelle mani di pochi". Nebbia sull'allargamento del Wto ad investimenti ed altri nuovi temi Sempre più insistenti le voci di grosse difficoltà in merito all'allargemanto del mandato WTO ai Singapore Issues Mentre nel caso del gruppo di lavoro sull'agricoltura il testo per l'inizio dei negoziati non sarà quello licenziato a Ginevra dal presidente del consiglio generale del Wto, per quel che riguarda i nuovi temi non è chiaro quale se il testo negoziale sarà rimesso in discussione, in particolare gli annessi sui quattro temi di Singapore. Nel frattempo gli Stati Uniti sembrerebbe disposti ad accontentarsi di iniziare a negoziare soltanto di trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio, anche di negoziati per accordi non-vincolanti. Lamy è sempre più solo. Chi lo sa se qualche paese europeo coraggioso, non l 'Italia ovviamente, mette in riga il Commissario convincendolo a smettere di spingere il lancio di questi negoziati, al consiglio ministeriale Ue permanente che si apre oggi alle 13,00 a Cancun. Attenti al lupo canadese Al Canada la presidenza del gruppo di lavoro sui nuovi temi. I paesi in via di sviluppo temono che non possa essere troppo imparziale Pew Pettigrew del Canada è nuovamente il presidente del gruppo di lavoro sui nuovi temi come in Doha. Questo ha sollevato forti proteste da parte del sud del mondo, perché si teme che sia decisamente parziale ed a favore del lancio di negoziati su investimenti, concorrenza, trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio. "Tutti gli amici del Presidente" Delbez Ad alcuni paesi in via di sviluppo la presidenza di due tavoli negoziali. Una mossa per indebolirli? Il Kenya non voleva essere il presidente del gruppo di lavoro su questioni di sviluppo. E' stata costretta ad accettare questo ruolo. Il Kenya, come la Guyana che è il presidente del gruppo di lavoro su tematiche miscellanee - che racchiudono anche le indicazioni geografiche all'interno dell'accordo TRIPS - hanno validi negoziatori. Si teme che questa strategia serva per indebolire i negoziatori del sud, visto la presidenza dei tavoli comporta una posizione di maggior equidistanza sulle tematiche trattate. Adolfo Urso non sa quello che dice. Letteralmente! Incredibile gaffe davanti alla stampa del vice-ministro al commercio italiano Amedeo Teti, direttore generale del ministero delle attivita' produttive, ha coraggio. Il 'ministro delegato' dell'Italia al Wto, Adolfo Urso, viceministro al commercio estero, stava descrivendo, durante la conferenza stampa del mattino, la posizione italiana sui 'nuovi argomenti' da introdurre nell'agenda dell'organizzazione mondiale del commercio e rivelava come vi fosse apertura nei negoziati sugli investimenti e sulla concorrenza, mentre la chiusura era totale sui temi degli appalti e della facilitazione al commercio. Parole non da poco: il tema degli investimenti è cruciale e l'opposizione di tutti i paesi del Sud del mondo alla sua introduzione nelle competenze del Wto è radicale. L'Italia invece preme per aprire discussioni anche sugli investimenti. Urso stava dando una notizia di grande importanza. Solo che era sbagliata. E Amedeo Teti non ha esitato nonostante la presenza di tutta la stampa italiana: 'Ministro, è l'opposto'. I paesi del Sud non vogliono saperne di allargare l'agenda di Cancun. Aggiornamenti sulla mobilitazione del 13 settembre 2003: tutta Italia in movimento Il numero delle mobilitazioni per il 13 settembre aumenta ora per ora Vi chiediamo di continuare a comunicare agli indirizzi posta at campagnawto.org e albe at roba.coop le iniziative che state organizzando a livello territoriale. Sarà così possibile diffonderle attraverso le reti oltre che pubblicizzarle su una pagina del sito www.campagnawto.org. Questoè l'aggiornamento all'11 settembre alle 16.00 ora italiana: - Decima Marcia per la Giustizia da Agliana a Quarrata (Pt). "I DIRITTI DEGLI ALTRI". Il 13 settembre 2003 con i protagonisti della società civile italiana e internazionale per fermare il Wto di Cancun. - Ad Acireale l'associazione Enghera organizza un punto informativo presso la locale Bottega del Mondo. Per info: bdmitalia at enghera.it - A Bologna proiezioni video (acqua), collegamenti radio in diretta da Cancun, azioni di teatro sull'Acqua , presentazione del gioco Gatsopoli banchetti musica e quant'altro per animare una piazza pubblica ancora esclusa dai trattati del Wto. Per Info: valentina.fulginiti at libero.it - A Bolzano a partire dalle 12,30 percorso a tappe davanti a luoghi strategici: un grosso gattone GATS di cartapesta inseguirà 5 topolini SERVIZI PUBBLICI. Lungo il percorso verranno attaccati cartelli SVENDESI e distribuito l'omonimo volantino. Per Info: circesimo at tin.it - A Catania ore 18.00 in piazza Duomo la campagna locale sta organizzando dei banchetti e dei pannelli per spiegare in maniera semplice cos'è il wto, gli accordi gats, le conseguenze a ilvello locale (privatizzazione) e le conseguenze peri paesi del sud del mondo. Per info: sara.bilotta at iol.it; www.manitesesicilia.org - A Cuneo dalle 17 alle 20 un punto di informazione sul vertice WTO di Cancun nella centrale piazzetta del Municipio. Saranno letti i messaggi che arrivano da Cancun in tempo reale, intervallati con brani di musica popolare suonati dal vivo. Per info: delforeste at libero.it - A Dronero (Cn) la locale Bottega del Mondo ha organizzato per sabato 13 e domenica 14 un presidio nel centro cittadino, con volantinaggio e distribuzione di acqua. Per Info: dani.sim at libero.it - A Fano presidio con volantinaggio dalle 17.30 alle 20.00. Per Info: Rete Lilliput Fano. - A Ferrara Rete Lilliput e Forum permanente per la pace hanno indetto una manifestazione sabato 13 alle 16.30 presso l'Acquedotto di Ferrara, con uno striscione sorretto da palloncini "stop al Wto" e "no alla privatizzazione dell'acqua" - A Firenze ore 11.00 presidio davanti alla sede della Rai. Per info: anna.nocentini at unifi.it - A Genova zona piazza Matteotti dalle 18.00 alle 20.00 presidio ed iniziativa pubblica. Per info: laura_test at tin.it - A Genova-Pontedecimo da venerdì 12 a domenica 14 presso la Fiera della Tavola Bronzea presidio con materiale informativo e divulgativo. Per info: statodiallucinazione at iol.it - A Isola del Gran Sasso (Te) iniziativa a difesa dell'acqua di fronte alle fontanelle pubbliche. Per info: Carlo carloartese at hotmail.com - A Lecce dalle 17 volantinaggi ed iniziative di piazza - A Massa la Bottega del Mondo "Mondo Solidale" insieme al Comitato per la Difesa dei Beni Comuni organizza per il 13 settembre una pomeriggio ed una serata di informazione sul vertice Wto di Cancun e sulle alternative al modello di sviluppo proposto in quella sede. Dalle 18 alle 24 in Via Dante, nel pieno centro di Massa Info: 3284764612 (mondosolidale at lillinet.org) - A Milano in piazza Mercanti ore 17.00 con iniziativa del Gan (Gruppo d' azione nonviolenta) sulla privatizzazione dell'acqua. Per info: robycuda at tin.it - A Modena in piazza Matteotti animazioni, stand e percorsi sensoriali. Per info: Rete Lilliput e Bottega Oltremare relazioni at coopoltremare.it - A Modica (Rg) materiale informativo e tazebao per tutta la settimana fino al 13 settembre alla Bottega Quetzal. Per info: coopquetzal at tiscalinet.it - A Napoli dal 12 al 14 settembre in occasione del Napoli Strit Festival dalle 17.00 alle 24.00 ci saranno tre "info point" dislocati: in Piazza Dante (una pedana), in Piazza del Gesù (palco), in Piazzetta Nilo (che interessa Piazza S. Domenico e i decumani). Per info: salvoau at tiscali.it - A Novara "all'angolo delle ore" piazza tematica sul Wto con distribuzione di volantini e piccole performance teatrali. Per info: mondopossibile at infinito.it - A Oggiono (Lecco) sarà distribuito del materiale informativo in Piazza Manzoni, mentre il 18 settembre è previto un dibattito nella sala consiliare su "Acqua bene comune dell'Umanità. Per info: plstfnn at tiscali.it - A Oristano presso Libreria "La Pergamena" presidio informativo organizzato dalla "Rete di Lilliput" ed al locale Forum Sociale "ChentuConcas". Info: lapergamena at tiscali.it - A Palermo venerdì 12 alle ore 19: aperitivo "biologico" alla Bottega "Le Rose di Atacama" (vicolo Paternò 12) e video sulle giornate della conferenza UE sul Wto di luglio; sabato 13 ore 17.30: Teatro di strada al gioardino inglese: "giochi d'acqua". Per Info: palermo at campagnawto.org - A Pavia iniziative di piazza e volantinaggi. Per info: sciarab at tin.it. - A Pescara i Teatri OFFesi saranno in strada con azioni teatrali disseminate, veloci, e ripetute nella giornata del 13. Per maggiori info:www.luoghicorporei.org e poi http://digilander.iol.it/teatrioffesi Sempre a Pescara H. 11.30 Presidio informativo assedio rumoroso con SOUND SYSTEM presso il Provveditorato agli Studi. Per Info: Ettore 0852056870 dalle 18 alle 20.00; dalle 12.00 Presidio informativo e performance presso l'Ospedale Civile. Per info: Carlo 3470017137; dalle 17.30 tenda informativa in P.zza Sacro Cuore; dalle 21.00 presidio serale alla Pineta Davalos e dalle 21.00 alle 24.00 filo diretto con Cancun con GLOBAL TV. Per Info: Renato 3381195358, Corrado 3403701978. - A Pessano con Bornago (Mi) distribuzione di acqua e aria gratuite nella locale Bottega del Mondo di via Piave. Per info: equobottega at tatavasco.it - A Piacenza In piazza Duomo (o se piove presso il teatro S.Matteo) iniziative di piazza, animazioni e volantinaggi. Per info: rpescara at libero.it - A Rapallo (Ge) nella locale Bottega del Mondo "Roba" presidio informativo con volantini e materiali. Per info: info at roba.coop - A Roma dalle 10.30 volantinaggio creativo al Mercato Trionfale via Andrea Doria (metro A - Cipro Musei Vaticani oppure Ottaviano): distribuzione di volantini e di bicchieri d'acqua ai passanti come approccio per una spiegazione a voce sul bene comune acqua. Inoltre, si aggireranno per il mercato loschi individui (rappresentanti WTO) con un impermeabile sotto il quale e' nascosto il malloppo di beni e servizi. Per info: Attac Roma stefan_guidi at yahoo.it - A Sanremo nel pomeriggio presidio del Sanremo Social Forum. Per info: Bottega Sottosopra - A Savona nella Bottega del Mondo presidio sul Wto per 10 giorni e gazebo informativo. Per contatti: bdmsv at tin.it - A Torino dalle ore 10 alle ore 19 un presidio in via Garibaldi angolo Piazza Castello. E' prevista una animazione sul tema "Questo mondo non è in vendita", la presenza di un gruppo musicale e di giocolieri. Per info: paolo.prieri at inwind.it - A Trento il Laboratorio di Pace delle Valli di Non, di Sole, di Rumo, di Rabbi e di Pejo invita ad organizzare presidi presso le sorgenti e le fontane pubbliche per la difesa dei beni comuni. Per info: ales_man at tin.it - A Treviso in piazzetta Aldo Moro presidio sul Wto e azioni ed iniziative sulla svendita dell'acqua. Per info: benedetta.pricolo at libero.it - A Varese in piazza Carducci dalle 15.00 alle 19.00 presidio sul Wto. Per info: lapulcelilliput at venegono.it - A Viareggio iniziative con presidi e giochi di ruolo. Per info: Rete lilliput Viareggio zampriolo at yahoo.com - A Vicenza dalle 18.00 alle 19.00 in diverse piazze della città azione teatrale sulla svendita dell'acqua. Per info: gigi.revrenn at libero.it Ai negoziati il buongiorno si vedrà dal mattino Con una particolare attenzione alle green room Il direttore generale del Wto, Supachai Panitchpakdi, ha confermato che i cinque gruppi di lavoro della conferenza dovranno riportare ogni mattina alle 8,30 all'incontri dei capo-delegazione. Lì si vedrà a che punto siamo. Ma attenti alle "green room", incontri informali convocati all'ultimo momento ed aperti a pochi paesi, che possono spuntare quando è necessario decidere per tutti gli altri. Fino all'ultimo sarà battaglia e la notte del 14 sarà di sicuro lunga, visto che una prima bozza di dichiarazione finale sarà distribuita in plenaria soltanto il 14 settembre alle 15,00, ora di Cancun. Giallo Ue nella notte Nessun paese membro era a conoscenza della dichiarazione finale già confezionata Dall'incontro del coordinamento comunitario di martedì notte emerge un piccolo giallo. Nessuno dei 15 paesi membri sapeva del nuovo testo di commento alla dichiarazione finale di Cancun prodotto dalla Commissione europea, e di cui le Ong sono entrate in possesso da diversi giorni, anche se confidenziale. Proprio dalle Ong la delegazione svedese l'ha avuto. Quando ha chiesto chiarimenti alla Commissione durante l'incontro, questa ha negato l'esistenza del documento. Ma quando il rappresentante svedese ha tirato fuori il documento l'imbarazzo ha regnato sovrano tra i burocrati di Bruxelles. Si potrebbe consolare la Svezia dicendo che alla fine anche tra la folta delegazione italiana ben pochi sapevano. Bye bye indicazioni geografiche? Il governo Berlusconi rischia di fallire il suo unico vero obbiettivo al WTO Nel documento segreto europeo di commento alla bozza di dichiarazione finale di Cancun non compaiono le indicazioni geografiche, tanto sospirate dagli italiani. Infatti, nonostante il sostegno di alcuni paesi in via di sviluppo, quali l'India, gli Stati Uniti ed il gruppo di Cairns non sono convinti. Non essendo stati informati per tempo, gli italiani non sapevano cosa dire. Quindi Fischler ha corretto dicendo che le indicazioni geografiche rimangono una priorità, ma per correttezza il commissario all' agricoltura dell'Ue ha aggiunto che è difficile portare a casa il risultato. Ma perché come presidenti di turno dell'Ue gli italiani non possono iniziare a dire qualcosa alla Commissione? Allargare il Wto, fino all'ultimo. Attesa la risposta del Sud Pascal Lamy ostenta sicurezza "Non c'è alcun ripensamento ("no back-tracking"), nessuna divisione dei temi ("no unboundling"). I nuovi temi sono l'ago della bilancia per l'accordo ("a delabreaker")." Così Pascal Lamy, che non molla sulla necessità di allargare i negoziati del Wto ai controversi temi di Singapore (investimenti, concorrenza, trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio"), nonostante l'isolamento crescente dell'Ue al riguardo. Nel frattempo, tra poche ore dovrebbe essere presentato un documento di 15 paesi in via di sviluppo che riaffermano la loro opposizione all'allargamento del Wto ai nuovi temi, a partire dagli investimenti. La controversa questione del cotone I paesi di Africa, Caraibi e Pacifico vogliono assolutamente portare a casa un risultato sul cotone. Ci riusciranno? I paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) sono intenzionati ad andare avanti a spada tratta sulla richiesta di trovare un accordo chiaro sulla questione del cotone, una delle loro principali risorse, la cui esportazione è penalizzata dall'attuale sistema commerciale. I paesi ACP godono di uno status commerciale privilegiato con l'Ue, tollerato dalle regole del Wto tramite il sistema delle preferenze regionali. Sembrerebbe che l'Ue reagisca con interesse ed aggressività allo stesso tempo. Lamy sostiene che ha già il mandato del Consiglio europeo per negoziare sul cotone. Mentre si dice disposta a parlarne, purché si consideri anche la questione dell'export tessile europeo verso gli stessi paesi, i negoziatori europei mettono in guardia gli ACP dal flirtare tatticamente con il G21. Pena la revisione degli accordi commerciali con gli ACP. Nel frattempo sarebbe stato il Ghana ad opporsi all'interno del gruppo dei paesi africani a permettere a Lamy di incontrarsi con il gruppo e discutere. Interessanti sviluppi prima che si insedi il gruppo di lavoro su agricoltura Mentre si dovrebbe rivedere la bozza sull'agricoltura, UE ed USA non vogliono parlare di numeri riguardo alle riduzioni dei sussidi Da un incontro del gruppo di Cairns dei paesi esportatori agricoli con il presidente di Singapore del gruppo di lavoro della conferenza, emergerebbe che il presidente potrebbe lavorare in serata su un nuovo testo da cui partire sui negoziati. Un testo diverso dall'attuale annesso A nella bozza di chiarazione finale Del Castillo, non approvata da tutti i paesi membri del Wto. Il documento mira all'ambizioso obiettivo di sintetizzare l'annesso A con l'innovativa proposta del G21. Intanto emerge chiaramente da contatti informali con delegati che Ue e Usa non vogliono discutere di numeri precisi nel testo delle modalità per i negoziati agricoli, ma mirano soltanto ad un accordo quadro per poi definire in seguito a Ginevra nel dettaglio le modalità. Solo gli italiani, forse distratti dal mare di Cancun, continuano a dire che si parlerà di riduzioni numeriche precise. Quali numeri danno? Ed è G23! Anche la Nigeria ed il Ghana intenzionate a far parte del gruppo dei paesi in via di sviluppo Voci ufficiose parlano dell'entrata di Nigeria e Ghana nel G23. Ancora paesi popolosi che rappresentano il sud che cerca una rivincita contro Usa ed Ue. Nel frattempo le pressioni Europee ed Americane si indirizzano in queste ora su Kenya e Pakistan, affinché non entrino a far parte del G21. Prevenire è meglio che curare. E' in corso poi un permanente incontro informale bilaterale tra Ue e Stati Uniti. Chi lo sa se il rilassato Zoellick riesce a tranquillizzare Lamy o lo rende ancora più aggressivo. Nel frattempo il rappresentante americano Robert Zoellick mira ad incontrare il gruppo dei paesi arabi per dissuaderli dall'unirsi alla fronda del sud. Manovre a sud alla ministeriale di Cancun I paesi africani meditano un contatto con il G21 (ora forse G23) I paesi africani stanno valutando un approccio con il G21 guidato dal quadrilatero del grande sud (Brasile, Sud Africa, Cina ed India). Il Brasile è desideroso di parlare ai paesi africani. L'incontro potrebbe cercare di allargare anche ai più poveri la potente alleanza del sud, visto che Ue ed Usa accusano i grandi del sud di non rappresentare davvero gli ultimi del pianeta. In ogni caso ne rappresentano più della metà, ed in democrazia questo dovrebbe contare. Nel frattempo la coalizione per i prodotti speciali da tutelare in agricoltura, guidata dai paesi meno sviluppati, di cui soltanto tre sono parte del G21, è delusa dal fatto che i grandi paesi del sud non sostengono con forza le loro richieste. Il Kenya promette battaglia in ogni caso per il riconoscimento dei prodotti speciali. Chi era Lee Kyunghai, morto per fermare il WTO Breve storia del sindacalista che si è ucciso durante la manifestazione Non era un ragazzo, il leader sindacale coreano che si è ucciso davanti ai poliziotti che sbarravano l'accesso alla strada che conduce alla zona hotelera di Cancun. Lee Kyunghai aveva 54 anni ed era uno dei dirigenti della Federazione Coreana degli Agricoltori e dei Pescatori. Stava partecipando al corteo di Via Campesina che cercava di raggiungere il lontanissimo Convention Centre di Cancun dove si svolge la conferenza del Wto. Lee Kyunghai si è arrampicato sulle reti che chiudevano l'accesso al Km 0 della strada che porta alla zona hotelera. In cima alla recinzione ha estratto un lungo pugnale e si è trapassato il torace. E' crollato a terra. Inutili i tentativi di salvarlo. Jung Kwang, presidente dell'organizzazione di solidarietà coreana, ha spiegato il gesto di Kyunghai: 'Ha sacrificato la sua vita per richiamare l'attenzione inernazionale sulle drammatiche condizioni dei contadini coreani a causa delle politiche del Wto in favore delle multinazionali'. Un po' di numeri... Le delegazioni più numerose e quelle più esigue alla ministeriale di Cancun Unione europea 651 delegati, Usa 212, Uganda 3. In totale i 30 paesi meno sviluppati hanno 377 delegati. UE e USA, che rappresentano il 10% della popolazione mondiale, hanno un totale di 863 delegati, mentre Brasile, India, Cina, Argentina e Sudafrica, ovvero il 51% degli abitanti della terra, solo 235. Evidentemente il divario Nord-Sud e la poca democraticità dei processi negoziali si misurano anche in base a questi dati. Secondo il World Development Movement, questo divario si può paragonare ad un match tra Mike Tyson ed un bambino. Chissà, forse un paragone più calzante qui a Cancun potrebbe essere Davide contro Golia. Si sa poi chi vince ... I primi risultati dell'offensiva del G21 A differenza dell'ultima ministeriale di Doha, a Cancun si discuterà del testo negoziale, invece di approvarlo senza dibattito Il pressing politico del G21 già sortisce alcuni effetti. All'apertura dei lavori, il presidente Delbez accetta che si discuta il testo negoziale da cui partire, dal momento che il documento trasmessogli sotto la propria responsabilità da Perez del Castillo, presidente del Consiglio Generale del Wto a Ginevra, non ha trovato il consenso di tutti i paesi membri. Un passaggio cruciale, visto che alla scorsa ministeriale di Doha un testo non approvato fu invece imposto ai paesi senza discussione. Comunque, nonostante i richiami sospetti alla trasparenza di Delbez, nei prossimi giorni della conferenza non mancheranno le temute green room, incontri informali convocati all'ultimo momento dove si prendono le decisioni che contano e a cui sono invitati solo i paesi forti. La biopirateria e l'accordo Trips Vandana Shiva denuncia il "grande tradimento di Cancun" I paesi del Sud del mondo hanno sempre cercato di ottenere una qualche tutela delle loro risorse tradizionali e dei saperi dei popoli e delle comunita' indigene. In tutte le dichiarazioni delle precedenti conferenze ministeriali, la revisione in questo senso degli accordi Trips ha sempre avuto un ruolo centrale. Anche in vista di Cancun, i paesi africani in prima fila hanno esplicitamente chiesto al Trips Council del Wto di rivedere l' Art. 27.3(b) in particolare, per proibire qualunque forma di brevetto sulle forme di vita. La nota ricercatrice indiana Vandana Shiva fa notare come queste richieste e queste promesse siano state completamente escluse dalla bozza di dichiarazione di Cancun, mentre ci troviamo nel mezzo di un processo di vera e propria pirateria genetica, nel quale le multinazionali hanno il diritto di brevettare come proprie scoperte i saperi e le conoscenze tradizionali dei popoli indigeni. Con lei Greenpeace ed altre organizzazioni internazionali, che hanno lanciato una campagna centrata su di un esempio particolarmente scandaloso: il brevetto EP 0445929 B1 della Monsanto, che secondo queste organizzaizoni riguarderebbe una varieta' di grano coltivata in India da generazioni e generazioni di agricoltori. D'ora in avanti, se quegli stessi agricoltori vorranno vendere quel grano, dovranno pagare le royalties alla multinazionale dell'agroindustria. Queste sono le regole del libero mercato previste dal Wto, mentre nello stesso tempo l'UE e l'Italia in particolare dirigono tutti i loro sforzi nel cercare di fare passare le "geographical indications" per i prodotti di qualita'. Con una ipocrisia che rasenta il ridicolo, gli stessi paesi che vogliono imporre la denominazione di qualita' per alcuni loro prodotti agricoli per "difenderli dai contraffattori", impediscono con ogni mezzo, all'interno dello stesso negoziato, ai paesi del sud del mondo di potere fare altrettanto. Questo, ovviamente, nell'ambito "dell'agenda dello sviluppo" di Doha. Premi Nobel e ministri assieme a sostenere il Commercio Equo Oggi l'inaugurazione della Fiera del Commercio Equo e Solidale Dal Guatemala al Ghana, il Fair Trade ha dimostrato di saper applicare soluzioni efficaci nel combattere le ingiutizie dell'attuale sistema economico. Garantendo prezzi equi e opportunità di lavoro a milioni di produttori di caffè, cioccolato e molti altri prodotti, il Commercio Equo è riuscito a far incontrare lo sviluppo delle piccole comunità con la qualità dei prodotti e il rispetto dell'ambiente e delle tradizioni. Oggi, alle 18.00 ora di Cancun (l'una di notte in Italia) il premio Nobel della Pace Rigoberta Menchù, il Ministro degli esteri messicano Luis Ernesto Derbez, il Ministro Sudafricano Ben Ngubane e Vandana Shiva inaugureranno la fiera del Commercio equo e sostenibile, organizzata a latere dell'omonimo Simposio promosso da Oxfam Int ed Ifat che ha visto arrivare a Cancun rappresentanti di produttori e di organizzazioni di ogni parte del mondo. La benedizione del Papa non arriva Il Vaticano chiede una "conversione" delle regole del WTO Anche il Vaticano non ci sta e chiede una "conversione" delle regole del commercio. Secondo la Santa Sede, in una nota trasmessa da Radio Vaticana, è doveroso "Convertire il commercio in efficace strumento di sviluppo solidale. Le regole del commercio nonostante la loro apparenza tecnica, hanno una natura politica e sociale, con profonde ed ampie conseguenze nella vita dell' umanità. Per questo è da considerarsi fondamentale principio secondo il quale l' essere umano deve sempre essere un fine e non uno strumento, un soggetto e non un oggetto. Mai una merce di scambio." I signori del WTO sono avvertiti. Un altro comune anti-gats! Anche il consiglio comunale di Villacidro ha approvato una mozione contro l' ampliamento del GATS E siamo a sei!. Dopo la Provincia di Genoa, la città di Torino (12/6), il Comune di Giaveno/TO (3/7), il Comune di Rivalta/TO (31/7), il Comune di Levanto/La Spezia (9/8), il 27 agosto il Comune di Villacidro in Provincia di Cagliari ha approvato all'unanimità una mozione che "si oppone ad un ampliamento dell'Accordo Generale sul Commercio dei Servizi perchè elimina il diritto che gli è proprio di governare e di esercitare la propria sovranità a livello di comunità, come da programma che i suoi cittadini scelgono attraverso libere elezioni". Il Consiglio comunale chiede il Governo di consultarsi con gli enti locali prima di assumere decisioni in merito GATS e di impegnarsi per una modifica dell'art.1 GATS cosi che vengono esclusi i "governi locali" dalla giurisdizione. Chiede poi alla Associazione Nazionale dei Comuni Italiani di nominare un gruppo incaricato di monitorare le trattative GATS. Il Comune si impegna di sostenere le attività della campagna Questo Mondo Non é In Vendita. ********** ********** ********** Per segnalare notizie o non essere più molestati scrivete al mittente. Il materiale recante la dicitura [redazione] è liberamente utilizzabile, avendo cura di rispettarne l'integrità e di citare la fonte. Salvo esplicita specificazione, il contenuto del notiziario non corrisponde necessariamente al pensiero dell'associazione. L'archivio della newsletter è disponibile su http://www.psicopolis.com/reggiocal/
- Prev by Date: Comunicato protezione animale sui cani pericolosi
- Next by Date: marcia Perugia-Assisi
- Previous by thread: Comunicato protezione animale sui cani pericolosi
- Next by thread: marcia Perugia-Assisi
- Indice: