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L'EUCD non era abbastanza
- Subject: L'EUCD non era abbastanza
- From: Associazione software libero <PR at softwarelibero.it>
- Date: Wed, 3 Sep 2003 15:13:16 +0200
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1 COMUNICATO STAMPA Un nuovo acronimo contro i diritti digitali: dopo l'EUCD arriva l'IPED L'Associazione Software Libero chiede il rifiuto della Direttiva per il Rafforzamento della Proprietà Intellettuale Un altro rischio incombe sull'Europa: dopo l'EUCD arriva l'Intellectual Property Enforcement Directive (http://www.europa.eu.int/cgi-bin/ eur-lex/udl.pl?REQUEST=Service-Search&LANGUAGE=en&GUILANGUAGE=en&SERVICE =all&COLLECTION=com&DOCID=503PC0046), una nuova direttiva nel cui testo sono presenti concetti e precetti pericolosi non solo per il software libero. Il prossimo 11 settembre la commissione JURI del Parlamento Europeo discuterà una Direttiva (Intellectual Property Enforcement Directive) che richiede forme di criminalizzazione della cosiddetta violazione della proprietà intellettuale. Col termine "proprietà intellettuale" si comprendono discipline giuridiche molto diverse fra loro, come il copyright, i brevetti, i marchi, i nomi a dominio Internet, le quali comportano problemi e richiedono tutele nient'affatto uniformi. L'effetto di uniformare queste discipline, addirittura dal punto di vista penale, è di ridurre drasticamente le libertà civili dei cittadini europei, rendendo oltretutto legalmente rischiose le attività legate all'innovazione e alla competizione tecnologica. In questi giorni una coalizione internazionale di associazioni e gruppi hanno avviato una campagna (CODE, Coalition for an Open Digital Environment) tesa a far conoscere i rischi di questa nuova proposta di direttiva nonché a chiedere ai parlamentari europei la non approvazione. Sul sito della campagna http://www.ipjustice.org/code.shtml è possibile leggere la lettera spedita da questa coalizione ai parlamentari che fanno parte della commissione chiamata l'11 settembre prossimo a discutere ed eventualmente approvare questa direttiva. L'Associazione Software Libero condivide tutte le preoccupazioni espresse dalla coalizione e rimarca come ancora una volta con questa direttiva, come con la precedente EUCD, si danneggiano i cittadini. Anziché limitarsi a colpire chi trae illegalmente profitto dalle violazioni del diritto d'autore, si colpiscono gli utenti, declassandoli dal ruolo di cittadini a quello di clienti privi di diritti, condannandoli ad una fruizione arbitrariamente limitata delle opere e minacciando la loro riservatezza. Come se non bastasse, la direttiva minaccia lo sviluppo della concorrenza e dell'innovazione nel mercato dell'informazione digitale. -----BEGIN PGP SIGNATURE----- Version: GnuPG v1.2.2 (GNU/Linux) Comment: Processed by Mailcrypt 3.5.8 <http://mailcrypt.sourceforge.net/> iD8DBQE/Vd9EpTA1sien860RArKJAJ99Pk/u+eP12RatO/2Q+yHXS1ScGQCfQXST HqrhFRmha8rkG6qE/MBqCy8= =Gc2R -----END PGP SIGNATURE-----
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