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Ossevatorio Balcani n. 29/2003
- Subject: Ossevatorio Balcani n. 29/2003
- From: "Anna Scavuzzo" <anna.scavuzzo at rcm.inet.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Mon, 14 Jul 2003 13:08:57 +0200
www.osservatoriobalcani.org NEWSLETTER SETTIMANALE DELL'OSSERVATORIO SUI BALCANI n. 29/2003Notizie, informazioni e aggiornamenti dal portale della cooperazione, diplomazia dal basso e solidarietà internazionale con il sud-est Europa
____________________________________________________________________________________________________ PRIMO PIANO Immagini dai BalcaniDa qualche giorno è on-line sul sito dell'Osservatorio sui Balcani una galleria
fotografica. Gli ottoni del festival di Guca, gli interni di una casa in Kossovo, le prospettive di una Sarajevo che ancora non ha dimenticato. E poiancora il rientro in una città che si era dovuta abbandonare troppo in fretta, i
visi dei bambini durante un'estate kossovara, ed altro. Alcuni dei fotografi che ci hanno messo a disposizione le loro fotografie sono professionisti che hanno collaborato in questi anni con l'Osservatorio, altri semplici lettori che durante i loro viaggi nei Balcani hanno raccolto numerosi scatti e testimonianze. Tutti però condividono uno sguardo emotivo e simbolico su queste terre affascinanti, ancora sospeso tra le pesanti eredità degli anni '90 e le forti speranze che si vada oltre, che i paesi dei Balcani possano avvicinarsi ulteriormente all'Europa. E che l'Europa possa conoscere in modo sempre più intenso i Balcani. NOTIZIE 08.07.2003 Bulgaria: veto presidenziale sulla legge di famiglia Molte associazioni avevano preoccupazioni: gli emendamenti alla legge di famiglia bulgara avrebbero aumentato la possibilità di speculazioni sulle adozioni. Un articolo del sito Bulgaria-Italia. 08.07.2003 Su e giù per l'Albania, tre itinerari Tre affascinanti itinerari proposti dall'associazione Cactus, di Forlì, che da qualche anno promuove iniziative per "restringere" l'Adriatico. 09.07.2003 Macedonia: strali dal cielo Skopje ha infine sottoscritto l’accordo con gli USA per l’immunità dalla Cortepenale internazionale. "Gli USA unica superpotenza, non possiamo averli contro",
spiegano dal governo. Ma il tutto deve essere ratificato dal Parlamento... 09.07.2003 La Unione Serbia e Montenegro respinge l’accordo con gli Usa su TPI? La questione della firma di accordi bilaterali relativi alla immunità dei soldati americani dalla giurisdizione del Tribunale Penale Internazionale permane critica nei rapporti tra i due paesi membri della Unione Serbia e Montenegro. 10.07.2003 Bosnia: percorsi di turismo responsabileDiversi gruppi, associazioni e ong italiane, in collaborazione con associazioni
bosniache, propongono per questa estate percorsi turistici o viaggi di solidarietà. Ecco alcune proposte. APPUNTAMENTI Dal 12 al 19 luglio 2003 Frontiere Cecina Mare (LI) - Campeggio "Le Tamerici" IX° Meeting Internazionale AntirazzistaOrganizzato da: ARCI, in collaborazione con ASGI, MD, CGIL, Lunaria, CNCA, MAT, Arciragazzi, Arcigay, Federazione Chiese Evangeliche,Fondazione Michelucci, Save
The Children, Laboratorio per la Democrazia, Consulta per l'immigrazione ANCI Toscana 18 luglio 2003 Boris Kovac & Ladaaba Orkest Schio (VI) - Anfiteatro di Palazzo Toaldi Capra Concerto Organizzato da: Centro Stabile di Cultura, in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Schio Dal 18 al 19 luglio 2003 Assemblea generale dell'Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale Subotica (Serbia and Montenegro) - City Hall Organizzato da: Associazione ADL, con il supporto del Consiglio d'Europa Dal 12 al 21 settembre 2003 Danubio: l'Europa si incontra 2° incontro internazionale del network "L'Europa dal basso" Vienna, Bratislava, Budapest, Vukovar, Novi Sad, Belgrado ANCORA AGGIORNAMENTI Organizzato da: Osservatorio sui Balcani, in collaborazione con ICS Altri eventi nella sezione Appuntamenti del portale. OPPORTUNITÀ > Summer School 2003 dell'ISPI Dal 14 luglio al 05 settembre 2003 ISPI - Istituto per gli Studi di PoliticaInternazionale organizza 25 Percorsi formativi internazionali aperti a studenti,
laureandi e giovani professionisti nelle seguenti aree e tematiche: Sviluppo, Aiuti Umanitari, European Affairs, Carriera Diplomatica, Altri Corsi. Info: segreteria.corsi at ispionline.it > Database DanubioStrumento offerto dall'Osservatorio - in collaborazione con Agenda 21 Srl - che
facilita il lavoro e l'intervento nei Balcani di tanti operatori, attivisti e volontari impegnati nella tutela ambientale. > Database paceINcorso Osservatorio sui Balcani e Unimondo offrono un database con tutti i corsi supace, diritti umani, aiuto, sviluppo sostenibile... Uno strumento per chi vuole
unire azione e (auto)formazione. > Database AR.CO.Banca dati sulle organizzazioni italiane attive nei Balcani e sui loro progetti
in corso. Sapere "chi agisce, cosa fa e dove" è fondamentale per creare rete, scambiarsi esperienze, imparare dagli altri. Invitiamo tutte le organizzazioni ad aiutarci nel tenerlo aggiornato. > "L’Europa oltre i confini" Ricordiamo che anche tu puoi sottoscrivere l'Appello per l'integrazione dei Balcani nell'Unione Europea. È inoltre on line l'elenco completo ed aggiornato dei firmatari che hannoaderito all'appello dopo la presentazione ufficiale in Campidoglio a Roma il 24
settembre 2001. > La posta dei lettoriCommenti, perplessità, questioni stimolate dalla lettura dei nostri articoli. I
lettori scrivono e l'Osservatorio risponde. APPROFONDIMENTO Vienna-Salonicco, l’Europa che verrà Si è svolto a Salonicco un convegno per valutare i risultati ottenuti dellaPresidenza greca dell’UE e le prospettive per quella italiana. Vi ha partecipato
per l’Osservatorio Davide Sighele che ha scritto questo reportage.Vienna la capitale senza entroterra, amputata. Condivide il destino di un’altra città, Trieste che senza l’Istria si è ritrovata ad essere balcone sulla cortina
di ferro. Ma se Trieste rimane ancora la fine di un mondo, se non per lo stagionale e superficiale scorrere dei turisti, Vienna traspira l’oriente vicino. A partire dal suo aeroporto. Brno, Belgrado, Mosca, Kiev. Legamiimpalpabili, linee che si accalcano sulle cartine dei piani di volo e che poi a
terra si sostanziano con ferrovie ed autostrade. Il mio volo è per Salonicco. Sorvolo l’intera penisola balcanica. L’Adriatico rimane lontano, sulla mia destra ma è l’acqua che guida i miei occhi: il lagoBalaton, e poi il Danubio con le enormi anse che stringono la terra a sé, poi il
lago di Ohrid ed infine, tra la polvere della costa, il mare. La giornata ètersa, le migliaia di metri che mi separano dal suolo s’appiattiscono ed il volo
permette punti di vista insoliti sul procedere delle cose. Dall’alto i confini perdono senso, delle città si nota se sono in mezzo ad una pianura, lungo il corso di un fiume, protette dalle montagne. Non si capisce chi ci vive, che lingua parlano, se l’economia è prospera o meno. E dall’alto non si percepisce nulla che separi Vienna da Salonicco, men che meno Pristina da Belgrado. Saranno più di 200 i metri quadri del cartellone pubblicitario blu che ricopre parte della facciata dell’Hotel Meliton a Porto Carras, sul secondo dito della penisola Calcidica. "European Council of Thessaloniki" la scritta principale, sicuro biglietto da visita per questo hotel anche negli anni futuri. L’entrata luccica ancora. I marmi, l’aria condizionata, i divani in pelle nera fanno perun attimo dimenticare che ci si trova in un’enorme scatola di cemento, costruita a pochi metri dal mare. Sul retro il campo da golf. Poco distante, in un’enorme spianata, operai sono al lavoro per smantellare un villaggio di container che ha
ospitato durante il vertice dell'Unione Europea giornalisti, addetti allasicurezza, personale vario. Porto Carras non si trova neppure sulla cartina 1 a
900.000. E’ solo un complesso turistico "facilmente difendibile" e sufficientemente pomposo da essere adatto a capi si stato e di governo. "La presidenza greca dell’UE? Un successo, nulla di quanto si è ottenuto era scontato" afferma Panyiotis Partos, coordinatore per la Grecia dei programmi legati al Patto di Stabilità, "abbiamo posto le basi per l’integrazione dei Balcani in Europa, spetterà ora all’Italia raccogliere e concretizzare quanto fatto dai greci". "L’area dei Balcani è rimasta una priorità per l’Unione Europea, la prospettiva europea è stata fortemente riaffermata, i fondi a disposizione degli stati della regione rimpinguati". I partecipanti greci a questa conferenza promossa dal SEERC, centro di ricerca con sede a Salonicco,annuiscono. Altri visi sembrano meno sicuri che si sia fatto veramente tutto il
possibile. Partos Panyiotis conclude il suo intervento auspicando che la Presidenza italiana riesca ad ottenere qualcosa per quanto riguarda l’alleggerimento del sistema vigente dei visti. Per sciogliere il paradosso dicittadini europei, quelli orientali, che in Europa non possono entrare. Annuisce
anche suo figlio che ha approfittato della conferenza per passare un po’ di tempo con il padre. Nonostante i suoi undici anni è silenzioso e rinuncia peralcune ore alla spiaggia. "E’ sicuro - mi dirà poi a cena, spinto da un naturale
e tenero spirito d’emulazione del padre - che la presidenza greca ha ottenuto risultati molto migliori di quella danese". "Integrazione dei Balcani in Europa? Una via obbligata ma occorre dare pianoautogoverno ad alcuni paesi. Iniziando ad esempio con la Bosnia Erzegovina. Che
senso ha mantenere un Alto Rappresentante internazionale con poteri così ampi?Occorre che Assemblee nazionali e Governo abbiano da subito piena responsabilità delle proprie azioni. Questo garantirebbe alla BiH un più rapido percorso verso
l’Unione" afferma Gerald Knaus, brillante direttore dell’ESI, un centro di ricerca che negli ultimi anni è stato tra i più apprezzati per quanto riguarda l'analisi politica dei Balcani "i prossimi passi per la regione verso l’Unione saranno, ci si augura, l’accettazione della candidatura della Croazia e la ridefinizione del budget dell’Unione, prevista per il 2006 all’interno dellaquale sarà necessario trovare i fondi per supportare e promuovere l’economia di
questi Paesi. In modo da evitare che perdano terreno rispetto ai vicini che entreranno presto nell’Unione, come Bulgaria e Romania".E l’Italia? Quali i programmi italiani per quanto riguarda i Balcani? "I Balcani
sono senza dubbio una priorità per il semestre di presidenza italiana. Emerge chiaramente anche dal programma presentato dal Governo all’inizio dellapresidenza", afferma Silvia Costantini, del Ministero degli esteri e sottolinea poi come già molto è stato fatto in sostegno alla presidenza greca e che questo
lavoro sarà senza dubbio portato avanti. Silvia ha studiato nella mia stessauniversità, a Gorizia, ultima città divisa da un muro. Quello che seziona in due
parti la piazza della Transalpina. Un muro che però dall’anno prossimo con l’entrata della Slovenia nell’UE non esisterà più. Ci si augura non ne vengano asportati i mattoni per ricostruirne un altro più a sud e più ad est. Una Gorizia intrisa d'oriente, e questo ha probabilmente portato entrambi adoccuparci di Balcani. Abbiamo espresso durante la conferenza due punti di vista in parte complementari, in parte anche molto divergenti. Io esprimo tutti i miei
dubbi sul fatto che i Balcani siano effettivamente tra le priorità italiane,schiacciati dal raggiungimento di un consensus sulla Convenzione europea, dalle preoccupazioni securitarie sull’immigrazione, dal ruolo che si vuole giocare nel
processo di pace in Palestina. Anche uno degli aspetti più consoni al governo attuale, la costruzione del cosiddetto Corridoio 8, che taglierebbetrasversalmente i balcani all’altezza di Bulgaria, Macedonia ed Albania, benché
più volte decantato sembra non sia stato difeso con energia al chiuso degli uffici di Bruxelles ... Durante le pause del convegno si esce in un atrio spazioso. Al di là del vetro la piscina dove la Grecia dimostra che le proprie famiglie non sono ancora esplose, sono ancora fortemente legate alla tradizione. Genitori e figli, ed a volte anche i nonni, sono tutti attorno alle vasche. I bambini continuano inun’instancabile successione di tuffi, sbracciate, immersioni. "Mi sarei trovato
obbligato io a sollevare i dubbi da lei espressi se nessuno l’avesse fatto" mi dice Nikola Lukic, con un inglese elegante mentre si fuma una sigaretta. "Sono molti gli sforzi che stiamo facendo verso l’Unione Europea ma l’integrazione deve essere il più possibile rapida altrimenti la gente rischia di non tenere così alto questo slancio verso l’Europa". Lukic poi racconta dell’energia che una giovane funzionaria del suo Ministero sta mettendo nel sostenere epromuovere il cammino della Serbia e Montenegro verso l’Unione. "E’ la sua vita.
Lei rappresenta pienamente la nuova élite che si è affermata in questi anni in Serbia". Il ragazzino scende dalla macchina. Il viso si è incupito. Entra dal cancellosenza nemmeno voltarsi. Il fine settimana con il padre è terminato e lui rientra al campeggio estivo. Panyiotis Partos, dopo una breve sosta a casa per cambiare
vestito e cravatta, rientra nel suo ufficio a Salonicco. Il Patto di Stabilità non può aspettare. Ci lascia in centro città. A Porto Carras la Grecia faceva solo intuire se stessa, a Salonicco è densa e caotica e profondamente viva. Penso di nuovo alla prospettiva aerea, la Grecia non è altro che una mano allungata nel Mar Egeo. E forte è la nostalgia per quel braccio che potrebbe, finalmente, ricollegarla a Vienna. » Fonte: © Osservatorio sui Balcani °°°°°°°°°°°° Informazione ai sensi dell'art. 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675. Il vostro indirizzo e-mail viene utilizzato esclusivamente per ricevere le nostre news. Esso non sarà comunicato o diffuso a terzi e non ne sarà fatto alcun uso diverso. Qualora desideraste essere eliminati dalla nostra newslist, seguite le istruzioni sotto riportate e provvederemo alla cancellazione, diversamente ci legittimerete a proseguire nel servizio. Cancellazione. Chi non fosse interessato a continuare a ricevere la nostra Newsletter settimanale, lo comunichi via e-mail a segreteria at osservatoriobalcani.org, utilizzando l'indirizzo e-mail a cui perviene. Per contattarci. indirizzo: Palazzo Adami - Piazza San Marco 7 - 38068 Rovereto TN telefono: +39 0464 424230 - telefax: +39 0464 424299 e-mail: segreteria at osservatoriobalcani.org portale: www.osservatoriobalcani.org °°°°°°°°°°°° «Sono fermamente convinto che il perseguimento dell'opera dell'unificazione e dell'integrazione europea rappresenti la premessa migliore per la pace e lalibertà nel ventunesimo secolo. E quest'opera esige che l'Unione Europea divenga
una casa aperta per i Paesi dell'Europa centrale, orientale e del sud-est. Il nostro sguardo, la nostra preoccupazione riguardano anche il Mediterraneo.Nessuno deve essere escluso, lasciato ai margini. Non possiamo permetterci nuovi
muri, questa volta tra la prosperità di una parte d'Europa e la povertà di un'altra.» Romano Prodi - Presidente della Commissione Europea
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