Collezione che passione? Note in controtendenza sulle notizie riguardanti il "reato di copia" dei file musicali...



Ludwig van Beethoven si stupirebbe se vedesse le sue opere causa di
diatribe infinite nelle aule dei tribunali, o di arresti di ragazzini
con pene simili a quelle comminate a ladri, stupratori od omicidi.

Ma niente paura: ché non saranno mai (o quasi mai) la Nona Sinfonia, o
la sonata "Chiaro di luna", a venire contese nella Top Ten dei download
nel "peer to peer" giovanile. E, a prescindere dalla palese esagerazione
che la legislazione vigente vuole comminare ai trasgressori di sì così
grave reato quale è il copiare brani musicali senza passare per la SIAE,
io mi chiedo se valga davvero la pena perdere tempo, denaro (... la
connessione!) e rischio di macchia sulla fedina penale, per un hobby che
non aggiunge poi tanto alla propria voglia di bearsi tra le note
musicali (quanti di voi riusciranno mai ad ascoltare TUTTI i file della
vostra collezione?) e che, pensandoci bene, lega anche i giovani pirati,
pur animati dal sacrosanto (per loro) impulso di contrastare con le
proprie azioni le "Major" musicali, nello stesso ingranaggio che fa di
essi, assieme a produttori, fruitori paganti o musicomaniaci a sbafo,
semplici "consumatori" di un bene musicale che oramai tanto bene non è.
Un prodotto che seguendo le mode imposte e supinamente seguite diventa
anch'esso "usa e getta" alla stregua di una maglietta o di un foulard
colorato.

Nulla a che vedere, appunto, con i Beethoven i Brahms o i Liszt dei
tempi andati; o, se si preferisce, con i gruppi rock e pop che fecero la
storia del Sessantotto o giù di lì. E compatisco pure, a questo punto
(salvo lodevoli eccezioni), gli stessi autori di così tanta musica
"consumer", consumata, sì, e gettata via dopo pochi mesi o un anno al
massimo, per lasciar posto ad altre mode, altri motivi e altri quattrini
per chi con questo commercio si arricchisce.

Come meteore luminose ma prive di luce propria, nel cielo stellato dei
nostri sogni minacciati sì dalle tempeste di una limitazione di libertà,
ma anche e soprattutto di un'omologazione che appiana le idee ed erode
la cultura.<br>
Quella vera, che oltrepassa i secoli e dovrebbe trasportare nel futuro
non solo i tesori del passato ma anche la storia, le cronache e la
bellezza intellettuale e creativa di noi umani di questa epoca.

(http://www.casamia.org/article.php?sid=170)

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Roberto Del Bianco - ICQ UIN: 68931976, Yahoo-ID: delbia55
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