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Cecenia / Costituzione europea
- Subject: Cecenia / Costituzione europea
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Tue, 01 Jul 2003 10:23:50 +0200
URL: http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030630it.html Cecenia Rompiamo il silenzio sulla guerra in Cecenia! Lettera aperta ai partecipanti del festival "Euromeditteranea" "Guerra e pace" e ai partecipanti della Scuola estiva internazionale a Bolzano dal 30 giugno al 6 luglio 2003 Bolzano, 30 giugno 2003 Come organizzazione per i diritti umani (www.gfbv.de e www.gfbv.it) ci appelliamo a Voi affinché sosteniate l'iniziativa di pace dell'ex-ministro degli esteri ceceno Ilya Achmadov e del Partito Radicale. La scelta stessa dei titoli della corrente edizione del Festival Euromediterranea ("Guerra e pace" e "Speranza Europa") dovrebbe costituire un buon motivo per firmare l'appello di pace. In Cecenia lo Stato russo usa l'esercito e le unità anti-terrorismo per condurre una sporca guerra contro la popolazione civile. Nel corso di ormai due guerre sono morte oltre 160.000 persone, la maggior parte dei villaggi e delle città di questa piccola repubblica sono state bombardate, e gli attivisti per i diritti umani ceceni ( www.gfbv.de/voelker/europa/tschetschenien/Memomai03.pdf) hanno documentato in modo esauriente le molte violazioni dei diritti umani commesse sia dalle forze di sicurezza russe sia dai ribelli ceceni. Tre anni fa due note attiviste per i diritti umani cecene, Sainab Gaschjaewa e Libkan Basajewa, sono arrivate a Bolzano su invito della Fondazione Langer per informare l'opinione pubblica sulla situazione in Cecenia. Sempre grazie alla Fondazione Langer, le due donne hanno incontrato dei rappresentanti dei Verdi nel Parlamento Europeo. La Fondazione infine ha redatto un documento in cui ricordava la guerra dimenticata in Cecenia. Da allora la piccola repubblica tormentata è avvolta nel silenzio. È ormai urgente occuparsi nuovamente della Cecenia. Due dei paesi più importanti dell'UE, Germania e Francia, hanno rifiutato, insieme alla Russia, la guerra contro l'Iraq. Un'alleanza assai poco pacifica: La Francia ha contribuito con rifornimenti di armi al genocidio commesso in Ruanda dagli Hutu nei confronti dei Tutsi, mentre ditte tedesche hanno armato l'ex dittatore Saddam Husein in Iraq. La Russia invece porta avanti fin dalla metà degli anni '90 una guerra sanguinosa contro la Cecenia. La pace europea è scossa dalla guerra, l'Unione Europea, una speranza per molti, ha abbandonato a se stessa la Cecenia. L'ex ministro degli esteri ceceno chiede l'immediata sospensione di tutte le azioni di guerra in Cecenia, che dovrebbe essere controllata dall'ONU. Il Partito Radicale (www.radicalparty.org) appoggia quest'iniziativa di pace, firmata ormai da oltre 4.000 personalità, tra cui p.es. Marek Edelmann, ex comandante della ribellione ebraica nel ghetto di Varsavia, Jelena Bonner, attivista per i diritti umani russa e vedova di Andrej Sacharov, dissidente sovietico, e il parlamentare europeo verde Reinhold Messner. Per questo motivo e perché nell'Europa della speranza vige la guerra invece della pace, Vi chiediamo di sostenere e firmare l'iniziativa di pace. Il lavoro per la pace è dato anche da una firma, ed è un primo passo per la prevenzione dei conflitti. Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030619it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/01-2/010629it.html | www.gfbv.it/3dossier/cecenia/020611cecenia.html * www: www.iccnow.org | www.alexanderlanger.org | www.chechnya-mfa.info | www.memo.ru ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ URL: http://www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030630ait.html Minoranze e Costituzione europea Garantire pluralismo linguistico e democrazia linguistica! Al Ministro degli esteri Franco Frattini Bolzano, 30 Giugno 2003 Egregio Signor Ministro degli Esteri, L'Italia ha sei mesi di tempo per dare con la sua presidenza la propria impronta all'UE. La esortiamo quindi a impegnarsi per dare una svolta positiva alla politica dell'UE. In un'intervista al quotidiano locale bolzanino "il mattino" Lei ha annunciato di volersi impegnare nella stesura della prossima Costituzione Europea per la tutela dei diritti delle minoranze. Finora però questo Suo annuncio non è stato tradotto in realtà. Nell'attuale bozza per la Costituzione Europea non si parla dei diritti delle minoranze. L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) Le chiede di correggere la bozza della futura Costituzione. Nonostante le indicazioni fornite dall'Eblul, l'Ufficio europeo per le lingue meno usate, la Convenzione dell'UE ha rinunciato a includere nella bozza della Costituzione la questione dei diritti umani. Le indicazioni contenute nella Charta dei diritti fondamentali dell'UE riguardo alla molteplicità linguistica e al divieto di discriminazione non sono sufficienti per garantire il pluralismo linguistico negli stati e nelle regioni dell'Unione Europea. Secondo lo studio "euromosaic", voluto dalla Commissione europea, oltre la metà dei gruppi linguistici minoritari in Europa è minacciato nella sua sopravvivenza (secondo "euromosaic" questo vale anche per l'Italia). L'attuale situazione è la conseguenza diretta della discriminazione e dell'esclusione linguistica finora praticate. A ragione il suo collega di frazione Michl Ebner ha ricordato a Copenhagen, durante il Convegno di studio del Partito Popolare Europeo-Democratici Europei (PPE-DE), che il Convegno non ha rispettato i criteri di ammissione europea di Copenhagen del 1993. Nella bozza della Convenzione manca l'indicazione della tutela delle minoranze, contenuta nei criteri per l'ammissione. Le chiediamo di impegnarsi affinché il divieto di discriminazione includa i principi fondamentali della Convenzione Europea per i Diritti Umani, della Charta delle lingue regionali e minoritarie e della Convezione Quadro per la tutela delle minoranze nazionali nel Consiglio Europeo. La maggior parte degli stati appartenenti all'UE hanno già ratificato questi tre documenti del Consiglio Europeo. L'APM Le chiede inoltre di migliorare la bozza della futura Costituzione anche per quanto riguarda le questioni dei profughi. Il diritto all'asilo, così com'è finora contenuto nella bozza della costituzione, è fissato solo nei suoi standard minimi, ben al di sotto di quanto stabilito nella Convenzione sui Profughi di Ginevra. Si impegni per un diritto all'asilo che offra e garantisca protezione alle persone costrette alla fuga. Contraddica in questo modo anche le esternazioni di altri ministri italiani, che vorrebbero far sparare alle persone che disperate si sono affidate alle "navi della speranza". Siamo anche spaventati dal Suo annuncio di voler controllare l'ondata di profughi in collaborazione con la polizia libica. Nel 2000 e 2001 in Libia la polizia ha tollerato la cacciata massiccia di africani neri. Gli omicidi tollerati e non perseguiti di immigrati neri hanno spinto molti di loro a fuggire dal paese. In quanto presidente in carica del Consiglio Europeo, Le chiediamo di alzare la Sua voce quando un paese confinante all'UE infrange i diritti umani. Le chiediamo di dare un segnale forte durante la Presidenza italiana e di far in modo che i diritti delle minoranze e l'illimitato diritto all'asilo siano ancorate nella Costituzione dell'UE, così come chiesto al Parlamento Europeo dall'Eblul, dal Ciemen, dalla Fuev e dall'ALE. Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030326ait.html | www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-cost.html | www.gfbv.it/3dossier/dir-min.html | www.gfbv.it/3dossier/eu-min/altrelingue.html | www.gfbv.it/3dossier/cost-ue-it.html | www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-lingue.html * www: www.eblul.org | www.ciemen.org | europa.eu.int/futurum | www.uoc.edu/euromosaic
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