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Myanmar: Amnesty International chiede il rilascio immediato di Aung San Suu Kyi
- Subject: Myanmar: Amnesty International chiede il rilascio immediato di Aung San Suu Kyi
- From: "Ufficio Stampa Amnesty " <press at amnesty.it>
- Date: Fri, 20 Jun 2003 15:56:16 +0200
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di Amnesty International: Myanmar: Amnesty International chiede il rilascio immediato di Aung San Suu Kyi Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Ufficio Stampa Amnesty International Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it COMUNICATO STAMPA CS88-2003 MYANMAR: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE IL RILASCIO IMMEDIATO DI AUNG SAN SUU KYI Amnesty International ha appreso con preoccupazione la notizia che Aung San Suu Kyi si trova agli arresti nella prigione di Insein, sulla base della Sezione 10(a) della Legge sulla protezione dello Stato del 1975. "Ribadiamo con forza la nostra richiesta alle autorità di Myanmar di rilasciare immediatamente e senza condizioni Aung San Suu Kyi" - ha dichiarato Paolo Pobbiati, coordinatore Myanmar della Sezione Italiana di Amnesty International. "Chiediamo inoltre al Consiglio di Stato per la pace e lo sviluppo (Spdc) di rilasciare U Tin Oo, vicepresidente della Lega nazionale per la democrazia e almeno 130 persone che dovrebbero essere a loro volta in stato d'arresto, a seguito degli episodi del 30 maggio, solo a causa delle loro pacifiche attività politiche". "Nonostante lo Spdc abbia dichiarato che Aung San Suu Kyi è trattenuta a tutela della sua incolumità, la dirigente politica e premio Nobel per la pace si trova in realtà agli arresti sulla base di disposizioni che negano i fondamentali diritti umani e la considerano una minaccia alla sovranità e alla sicurezza dello Stato" - ha denunciato Pobbiati. Amnesty International è particolarmente preoccupata per il fatto che Aung San Suu Kui si trovi agli arresti sulla base di una legge che permette fino a un anno di detenzione arbitraria, senza accusa né processo e senza possibilità di assistenza legale o di revisione giudiziaria, sulla base di un'ordinanza del potere esecutivo rinnovabile per un massimo di cinque anni. "Tutti i detenuti, compresa Aung San Suu Kyi, devono avere immediatamente accesso ad avvocati, familiari e cure mediche" - ha ribadito Pobbiati, il quale ha aggiunto che Amnesty International non si sente affatto rassicurata dalle dichiarazioni delle autorità, secondo le quali i detenuti saranno rilasciati "al momento opportuno". FINE DEL COMUNICATO Roma, 20 giugno 2003 Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press at amnesty.it
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