[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
RossoNotizieNet n. 35 - 6 giugno 2003
- Subject: RossoNotizieNet n. 35 - 6 giugno 2003
- From: "associazione culturale punto rosso" <puntorosso at puntorosso.it>
- Date: Fri, 6 Jun 2003 16:47:39 +0200
ROSSONotizieNet numero 35 - 6 giugno 2003 periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso E' scomparso Dino Frisullo, dopo penosa malattia. Lo ricordiamo come compagno ed amico, impegnato nelle battaglia a difesa dei senza diritti. Dai migranti al popolo curdo, per la causa del quale non ha risparmiato energie, abnegazione, vita. Abbracciamo i famigliari e tutti gli amici e compagni che gli sono stati vicini. IL 15 GIUGNO VOTA SI AL REFERENDUM PER L'ESTENSIONE DELL'ART. 18. SI AI DIRITTI PER TUTTI. E vota Si anche per la difesa del diritto alla salute contro l'elettrosmog. Sommario Iniziative Milano: Verso la Costituzione europea: nativi, migranti, cittadinanza, diritti - seminario (9 giugno 2003) Milano: presentazione del libro di G. Piccoli, Colombia, il paese dell'eccesso (9 giugno 2003) Milano: Le poesie di Maria Teresa Rossi (16 giugno 2003) Milano: Festa di liberazione: dibattito su Impero e Imperialismo con Atilio Boron (21 giugno 2003) Milano: Festa di liberazione: presentazione del libro di Vittorio Agnoletto (1 luglio 2003) Libera Università Popolare - Corso sulla filosofia di E. Husserl Iniziative locali Roma: presentazione del libro di P. Pagliani, Alla Conquista del Cuore della Terra (19 giugno 2003) Materiali: - Parlamento Europeo. Resoconto dell'audizione sul rispetto dei diritti umani e lo stato della democrazia in Turchia (a cura di Luigi Vinci e Silvana Barbieri - Novità Edizioni Punto Rosso Proposte Vacanze Impegnate: - Messina-Reggio Calabria: campeggio contro il Ponte - Le proposte consapevoli di Pindorama Viaggi (in allegato) Forum Sociale Europeo - Forum per la Democrazia Costituzionale Europea Verso la Costituzione Europea NATIVI E MIGRANTI: CITTADINANZA - UGUAGLIANZA - DIRITTI SOCIALI La nascita di un movimento sociale con orientamenti veramente globali in Europa, aiuta a superare i timori che l'eurocentrismo e la concezione di una fortezza Europa contribuiscano a rafforzarne l'appartenenza alla costellazione dominante del mondo. La cittadinanza europea non è mera conseguenza della cittadinanza di uno stato membro e dell'uguaglianza tra i cittadini dell'Unione; l'interesse ed il benessere "dei propri popoli" non può essere la prima preoccupazione dell'Europa in formazione; il più ampio mondo non può essere preso in considerazione primariamente come ambito di diffusione "dei propri valori; la cittadinanza europea non è solo un complemento della cittadinanza di uno Stato membro, pena la dissoluzione del concetto stesso di cittadinanza. Cittadinanza, universalismo, diritti fondamentali: una fase di democrazia plurale nel processo costituente dell'Europa? Cittadinanza europea, cittadinanza dei due sessi. La cittadinanza universale, la diffusione dei diritti umani nel mondo, l'uguaglianza di fronte alla legge. Nativi e Migranti: cittadinanza comune. I diritti sociali e il diritto al lavoro. Interventi di: Agostinelli, Barbarossa, Bellavite, Bernocchi, Bersani, Bolini, Bonotto, Bonzagni, Bronzini, Campari, Emprin, Ferrajoli, Fioravanti, Gianformaggio, Jorfida, Lareno, Levi, Marcon, Mecozzi, Muhlbauer, Nardelli, Parola, Piccinini, Russo, Virgilio Milano - 9 Giugno 2003 - ore 10-17 Camera del Lavoro C.so P.ta Vittoria Sala Buozzi Milano - lunedì 9 giugno 2003 - ore 18 Libreria Feltrinelli - Piazza Duomo Presentazione del libro di Guido Piccoli Colombia, il paese dell'eccesso Feltrinelli Editore 2003 Partecipano Guido Piccoli e Emilio Molinari LE POESIE DI MARIA TERESA ROSSI UNA SERATA DI LETTURE E DI COMMENTI PER RICORDARE LA NOSTRA CARA COMPAGNA E PER APPREZZARE LE SUE POESIE PUBBLICATE POSTUME PRESSO LE EDIZIONI PUNTO ROSSO Maria Teresa Rossi, studentessa, subì il carcere fascista. Fu la prima insegnante che nel '68 a Milano solidarizzò con gli studenti, partecipando alla prima occupazione di una scuola superiore, il liceo Parini. Militò nella nuova sinistra e contribuì con articoli e interventi alla vita del Quotidiano dei lavoratori, il giornale di Democrazia Proletaria. Fu tra i primi promotori di Rifondazione Comunista a Milano. E' stata l'esempio della coerenza di una scelta di vita fatta giovanissima e perseguita per tutta la vita con modestia, intelligenza, rigore. Dopo la prima serata di ricordi svolta a un mese dalla morte, nel settembre 2001, un'altra serata, questa volta dedicata alle sue poesie. Come scrive Montuoro, nella sua premessa alla raccolta, è "il segreto sospeso a mezz'aria", il tentativo di visitare la sua "stanza segreta". MILANO LUNEDI' 16 GIUGNO 2003 ore 21 - LICEO CLASSICO G. PARINI - VIA GOITO 4 Interventi programmati di CLAUDIO ANNARATONE, GIUSEPPE POLISTENA e di altri amici e compagni FESTA DI LIBERAZIONE MILANO 2003 IMPERO & IMPERIALISMO: GUERRA, USA, NEOLIBERISMO IN AMERICA LATINA E NEL MONDO In occasione della presentazione del libro di Atilio Boron, Impero & Imperialismo. Una lettura critica di Michael Hart e Antonio Negri, Edizioni Punto Rosso, Milano 2003. La necessità di un dibattito argomentato su nozioni decisive del nostro tempo. MILANO SABATO 21 GIUGNO 2003 ORE 21 FESTA DI LIBERAZIONE - AREA LAMPUGNANO (MM1 LAMPUGNANO) partecipano ATILIO BORON (Università di Buenos Aires, Clacso) JOSE' LUIZ DEL ROIO (Punto Rosso-Fma, Cons. Int. Fsm) ANDREA FUMAGALLI (Università di Pavia) CARLOS TABLADA (Università de L'Avana) FESTA DI LIBERAZIONE MILANO 2003 A DUE ANNI DA GENOVA LE RAGIONI DEL MOVIMENTO CONTRO IL NEOLIBERISMO E CONTRO LA GUERRA In occasione della presentazione del libro di Vittorio Agnoletto, Prima persone. Le nostre ragioni contro questa globalizzazione, Laterza editori, Roma-Bari 2003. MILANO - MARTEDI' 1 LUGLIO 2003 ORE 21 FESTA DI LIBERAZIONE - AREA LAMPUGNANO (MM1 LAMPUGNANO) partecipano VITTORIO AGNOLETTO (Cons. Int. Fsm) RICCARDO PETRELLA (Univ. di Lovanio, Contratto Mondiale Acqua) PATRIZIA SENTINELLI (segreteria naz. Prc) introduce GIORGIO RIOLO (pres. Associazione Culturale Punto Rosso-Fma) coordina AUGUSTO ROCCHI (segr. Fed. Mil. Prc) LUP - LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE Dipartimento di Storia della Filosofia "Ernst Bloch" Il pensiero occidentale attraverso le sue grandi opere. A seguito del grande interesse suscitato dai corsi svolti nei due anni passati sulla storia del pensiero occidentale, riprendiamo questo percorso a partire dalle grandi opere di questo pensiero, come momenti paradigmatici della storia della filosofia. Dodicesimo Corso La fenomenologia di E. Husserl Durata: 3 lezioni Luogo: Punto Rosso, Via Morigi 8, Milano Quota di iscrizione: 10 Euro Martedì 10 giugno 2003, ore 18.30-20-30 Introduzione alla filosofia di Husserl Relatore: Roberto Mapelli Maertedì 17 giugno 2003, ore 18.30-20-30 La fenomenologia di Husserl (I) Relatore: da definire Martedì 24 giugno 2003, ore 18.30-20-30 La fenomenologia di Husserl (II) Relatore: da definire INIZIATIVE LOCALI Alla conquista del cuore della Terra Giovedì 19 giugno a Roma, alle ore 19,30 presso la Biblioteca di Villa Mercede in via Tiburtina 113 si terrà la presentazione della novità editoriale di Punto Rosso con una discussione sulla situazione politica internazionale all'indomani della guerra in Iraq. Saranno presenti l'autore Piero Pagliani, il responsabile del Tavolo di Solidarietà con le Popolazioni dell'Iraq, Fabio Alberti e il responsabile della Biblioteca, Massimo Converso. E' anche previsto un intervento di un rappresentante del Partito Comunista Iracheno. Materiali Parlamento Europeo Resoconto dell'audizione sul rispetto dei diritti umani e lo stato della democrazia in Turchia Mercoledì 3 giugno, su iniziativa del gruppo GUE-NGL, si è tenuta a Strasburgo, presieduta da Luigi Vinci, un'audizione sul rispetto dei diritti umani e lo stato della democrazia in Turchia. L'andamento del nuovo processo ai quattro parlamentari curdi Leyla Zana, Selim Sadak , Hatip Dicle, Orhan Dogan, a seguito della condanna della Turchia da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per il carattere iniquo del precedente processo, e la continua pesante repressione che colpisce le associazioni per i diritti umani hanno portato i parlamentari del GUE-NGL (Luigi Vinci e Feleknas Uca) membri della commissione del Parlamento Europeo che sta monitorando questo processo alla conclusione di portare al livello più alto la denuncia della situazione in Turchia. Partiamo dagli ultimi eventi: al nuovo processo a Leyla Zana, a parte la scomparsa del giudice militare, presente invece al precedente processo, che si tenne nel 1994-95, niente è cambiato, anzi si tratta di una brutta fotocopia del precedente. Un fatto scandaloso sono i testimoni dell'accusa (che tra l'altro gli avvocati della difesa non possono interrogare direttamente), in parte poliziotti ma nella stragrande maggioranza "guardie di villaggio", cioè membri di un esercito privato, armato e pagato dallo stato, composto tuttora da 70.000 uomini, con ruoli di polizia e, di fatto, impegnati nei lavori sporchi. Già questo per noi cittadini europei (come ha sottolineato nell'audizione la parlamentare socialista greca Anna Karamanou) rappresenta un fatto sconvolgente: infatti la sentenza di condanna della Corte di Strasburgo aveva anche menzionato l'inattedibilità delle testimonianze delle guardie di villaggio. Un secondo fatto scandaloso è la repressione che continua a colpire le associazioni per i diritti umani e le persone che lavorano per esse. Quanto hanno raccontato gli amici dell'IHD di Ankara a proposito della perquisizione senza mandato del 6 maggio eseguita dalla gendarmeria per ordine della Procura del Tribunale per la Sicurezza dello Stato è sconvolgente. E' inoltre da tenere presente che tutti i responsabili dell'IHD di Ankara hanno processi in corso a loro carico, che fanno seguito a una perquisizione di un anno fa, durante la quale sono state trovate pubblicazioni cosiddette illegali: ignorando, con ciò, che tra le riforme legislative dei cinque "pacchetti" finora approvati in Turchia vi è anche la libertà di stampa. Un terzo fatto sono i continui procedimenti intentati dal Tribunale per la Sicurezza dello Stato a carico di dirigenti delle associazioni per i diritti umani, accusati di collusione con il terrorismo, cioè di avere rapporti con il partito Kadek, ex PKK. Inoltre queste accuse hanno portato recentemente allo scioglimento, da parte della Corte Costituzionale, del partito curdo Hadep. E questo genere di accuse è assai pesante: essa porta a lunghe detenzioni, esattamente come è accaduto ai quattro parlamentari curdi oggi sotto nuovo processo. Sono stati questi dunque gli avvenimenti che hanno portato il Parlamento Europeo a una durissima risoluzione di condanna della Turchia, votata all'unanimità, il 15 maggio scorso. L'audizione di mercoledì 3 giugno a Strasburgo, con la presenza di quasi tutte le associazioni turche per i diritti umani e di alcuni avvocati del collegio di difesa di Leyla Zana, tra cui il capo del collegio Yusuf Alatas, hanno ora completato agli occhi del Parlamento Europeo il quadro della situazione in Turchia. Il governo turco sta discutendo un sesto pacchetto di riforme. Tuttavia i precedenti pacchetti, a parte l'abolizione della pena di morte in tempo di pace, sono rimasti sulla carta. L'abolizione della tortura e la possibilità di denunciare i propri torturatori rappresentano certo un passo giuridico in avanti. E benché in una condizione che rimane altamente repressiva come quella della Turchia non sia facile dichiarare di aver subito torture e denunciare i propri torturatori, ci sono state 220 denunce e, solo negli ultimi in tre mesi, 183 casi di tortura denunciate all'IHD. Al tempo stesso, tuttavia, non c'è stata nessuna condanna nei confronti dei torturatori. Come perciò diceva all'audizione il dottor Onen, Presidente della Fondazione per i Diritti Umani, difficilissimo rimane per i medici stilare rapporti sulle persone che hanno subito torture, e ancora fortemente violata è la legge sulla detenzione preventiva, che varia in concreto dai 10 ai 30 giorni (dipende molto dal luogo dove si è arrestati): e questo mentre una nuova legge ne prevede solo 4. Nel 2002 sono stati perciò aperti 150mila fascicoli per abuso di detenzione preventiva, a fronte, approssimativamente, di un milione e mezzo di persone che l'hanno subita. L'avvocato Yusuf Alatas, che è anche Vicepresidente dell'Associazione per i Diritti Umani, ha sottolineato a sua volta che le riforme non toccano purtroppo la gente, perché se anche le leggi sono cambiate non sono cambiati né gli apparati statali né la mentalità delle persone che amministrano la giustizia. Ampi settori di giudici e di prefetti esercitano pressioni sul governo per mantenere inalterata la situazione di repressione e, così, il loro potere. Sehnaz Turan è una graziosa, giovane e timida avvocata, ma già Presidente dell'associazione Tohav, che raccoglie numerose adesioni di avvocati e giuristi democratici. Quest'associazione è nata nel 1994 per aiutare i cittadini vittime della tortura ad avere giustizia e un risarcimento. Sehnaz ha sottolineato la necessità di un'amnistia politica (in Turchia si parla di 8-10 mila detenuti politici, in genere condannati per terrorismo in processi irregolari e anche senza la presenza di un avvocato, e in genere senza aver fatto nulla che nell'Unione Europea avrebbe portato alla loro condanna). La legge in vigore dal 1995 sul perdono è tale che ad oggi solo 853 persone ne hanno potuto usufruire, a fronte di diecimila condannatri e di centomila indagati. Le modalità inventate in Turchia, prosegue Sehnaz, di non applicazione delle nuove leggi di riforma sono infinite. Ad esempio sei mesi dopo una richiesta di istituzione di un corso di lingua curda, essa è stata respinta attraverso la contestazione del nome dato al corso. Così dunque la legge di riforma che dà la possibilità di insegnare il curdo entra dalla porta ed esce dalla finestra. Ad un anno dal suo varo non c'è in Turchia un solo corso di lingua curda. La testimonianza più toccante è forse quella dell'avvocato Demirtas, Presidente dell'IHD di Diyarbakir. Egli ha raccontato al pubblico dell'audizione di avere 30 anni, che ne aveva solo 6 quando il Curdistan venne sottoposto allo stato di emergenza e che solo il dicembre del 2002, alle ore 17, egli si è ritrovato a viverne fuori, cioè sei mesi fa. Egli ha vissuto per 24 anni sotto lo stato di emergenza; così per lui come per il governo e per l'esercito questa condizione è stata in realtà non l'emergenza ma la normalità. Un'intera generazione curda è nata ed è cresciuta sotto lo stato di emergenza. Per 24 anni migliaia e migliaia di persone del Curdistan sono state così processate e torturate senza aver avuto nella grande maggioranza dei casi neppure l'assistenza di un avvocato. E inoltre l'abolizione di sei mesi fa dello stato di emergenza non ha portato automaticamente diritti di libertà, anzi oggi interi villaggi del Curdistan non sanno neppure, per le condizioni che continuano a vivere, che lo stato d'emergenza non c'è più. Ai cittadini del Curdistan occorre ora insegnare quali sono i loro diritti fondamentali. Ma chi farà questo lavoro? Noi delle ONG dei diritti umani ce ne facciamo carico, egli dice, ma occorre un impegno reale da parte dello stato e anche un grande aiuto da parte dell'Unione Europea. Sono presenti all'audizione molte persone, in rappresentanza di quasi tutti i gruppi politici: Oostlander del gruppo popolare, Karamanou del gruppo socialista, Ludford del gruppo liberale, Lagendijk del gruppo verde. Particolarmente interessanti sono le osservazioni di Oostlander, che senza mezzi termini dice che la democrazia turca è solo di facciata e che il potere, quello vero, è nelle mani tuttora dei militari, il cui ruolo quindi non è assolutamente paragonabile a quello dei militari dei paesi dell'Unione Europea. Solo la Polonia aveva un esercito con poteri equivalenti a quello turco, ma essa ha dovuto modificare questa situazione, non potendo altrimenti entrare nell'Unione Europea. Dai colloqui da egli avuti con la magistratura di Ankara, ha continuato, è emersa solo una disponibilità all'implementazione dei diritti individuali, senza che mai fossero menzionati i diritti collettivi, e questo è inaccettabile. Oostlander ha concluso che l'Unione Europea è un'unione di stati democratici e non solo un mercato, e che la Turchia vi entrerà solo democratizzandosi. Fa piacere sentir dire queste cose da parte di un parlamentare del gruppo politico di cui fa parte anche il partito dell'on. Berlusconi, che invece considera il mondo un grande mercato e che non fa distinzione tra chi rispetta e chi non rispetta i diritti umani: al punto che proprio ieri è stata approvata dal Parlamento italiano una legge che permette la vendita di armi anche a paesi che questi diritti non li rispettano. (A cura di Luigi Vinci e di Silvana Barbieri) Novità Edizioni Punto Rosso Piero Pagliani Alla conquista del cuore della terra Gli Usa: dall'egemonia sul "mondo libero" al dominio sull'Eurasia Il mondo sta vivendo la fase discendente di una parabola storica caratterizzata dalla supremazia degli Stati Uniti. Le stesse dinamiche che nella prima metà del secolo scorso spingevano questa grande nazione a contrapporsi agli Imperi Centrali prima e al nazifascismo in seguito, la inducono ora a ricercare aggressivamente il dominio dell'Eurasia ripresentando in forma nuova molti degli inquietanti fenomeni che precedettero il drammatico scontro svoltosi tra il 1914 e il 1945 per la successione al declinante dominio britannico. Il libro analizza le ragioni e le modalità di questa politica per poterne discernere i pericoli e le contraddizioni e identificare di conseguenza possibili linee di resistenza al di fuori della logica dominante. E' un invito a non fermarsi alla superficie delle cose e ad abbattere i limiti in cui sono confinati i concetti di "libertà", "giustizia", "democrazia" e "umanità". Collana Libri FMA/7, pp. 292, 13,50 Euro. Per ogni copia venduta un euro andrà al "Tavolo Solidarietà con le popolazioni dell'Iraq" Bruno Bertoli No money, please! Favoletta civile per tempi difficili … "Il quadro può essere anche suggestivo", rispose con tono pacato il vecchio professore "ma se viene abolito il denaro, che cosa accade?" "Questo è proprio il fatto nuovo! Occorre introdurre un'altra unità di misura per regolare la convivenza sociale e allora ci si accorge che tutte le cose, proprio tutte, cambiano di fisionomia e di contenuti, come si diventassero altra cosa…" … "Credo di capire ciò che dici: ciascun uomo sarà fornito di uno strumento assolutamente individualizzato e pressoché invisibile, che potrà permettergli di segnare e registrare all'istante qualsiasi operazione intenda compiere…" "Certo, ma non solo. Questo strumento renderà impossibile l'accumulo e il furto della ricchezza materiale da parte di chiunque. Praticamente renderà impossibile quella violenza che nella quasi totalità dei casi ha origine e giustificazione con il denaro e il potere che ne deriva". La prima parte di questa favoletta civile per tempi difficili, pensata soprattutto per il mondo giovanile, che durante gli anni '90 in particolare appariva a tutti disgregato, disperso e confuso, è stata pubblicata in edizione non venale nell'ottobre 2000. I fatti e gli avvenimenti si succedono, a volte, imprevedibili, rapidi, drammatici. Cosi, il crollo delle Torri un anno dopo, e il diffondersi sempre più esteso di un movimento globale assai critico nei confronti della cosiddetta new economy, hanno suggerito le pagine della seconda parte, allegate con il titolo "…cinquecento anni dopo". Nel suo insieme la proposta vuole stimolare una platea più vasta a una rivisitazione necessaria della realtà, cosi che possa poi diventare più facile individuare nel buio dei nostri giorni le strade più adatte per incominciare a costruire, finalmente e per tutti!, una civiltà a dimensione umana. Collana Varia, pp. 169, 10 Euro. F. Houtart, S. Amin (a cura di) La globalizzazione delle resistenze Lo stato delle lotte 2002/2003 Il libro raccoglie i contributi di diversi autori da tutte le parti del mondo sullo stato delle lotte nei diversi continenti e alcuni saggi sui temi principali della resistenza alla globalizzazione capitalistica e sulle sue alternative. Collana Libri FMA/8, pp.320, 14 Euro. Atilio Boron Impero & Imperialismo Dal presidente della CLACSO argentina, un critica radicale del libro di Negri e Hardt, Impero. Collana Varia, pp. 160, 10 Euro. Quaderni di Alternatives Sud Il potere delle transnazionali Il punto di vista del Sud Dall'Argentina, al Congo, all'India, il ruolo delle trans-nazionali nel dominio planetario della globalizzazione. Pp. 220, 13 Euro. Uscite Imminenti François Houtart La tirannia del mercato e le alternative VACANZE IMPEGNATE: PROPOSTE ACCOGLIMENTO PROPOSTA DEL SOCIAL FORUM EUROPEO DI FIRENZE PER LA REALIZZAZIONE DEL CAMPEGGIO INTERNAZIONALE CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO DA REALIZZARSI A MESSINA-VILLA S. GIOVANNI - 28 LUGLIO - 2 AGOSTO 2003 L'accelerazione liberista nei processi di mercificazione e l'imposizione in tutti gli ambiti della priorità del profitto sta comportando un sacrificio crescente del territorio e dell'ambiente, dei diritti, dei bisogni e delle speranze delle popolazioni. Il Sud, da sempre mortificato nelle coscienze, devastato nei territori e sempre alla ricerca di una possibilità di esistenza dignitosa, si ribella opponendosi alle solite logiche di sovradeteminazione. Il Messina Social Forum, il Coordinamento Calabrese contro il Ponte e la Rete del Sud Ribelle, facendo propria l'assunzione dell'impegno, preso dal Social Forum Europeo tenutosi a Firenze, di indire per quest'estate un Campeggio Internazionale contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, sta già lavorando alla preparazione dell'appuntamento. Questo impegno internazionale, nato nell'ambito del Social Forum Europeo di Firenze, e che ha visto convergere, su questo obiettivo, una significativa partecipazione delle realtà meridionali ed una certa attenzione di quelle nazionali, vuole essere un contributo centrale volto a sviluppare la tematica della Lotta contro il Ponte e le Grandi Opere e per la tutela e la valorizzazione dell'Ambiente e dei Territori. Il miraggio "Ponte" non riguarda solo le città e le regioni direttamente interessate al progetto; per la sua portata e per la centralità, nel legittimare l'ulteriore strappo nella politica liberista del governo, assume una dimensione nazionale che non può essere ignorata, pena l'irrilevanza di ogni pratica critica ed antagonista. La minaccia del Ponte è stata ed è presente nei programmi politici sia del centro-sinistra che del centro-destra. Nella versione berlusconiana assume le caratteristiche di un modello di sviluppo speculativo che lega la realizzazione delle grandi opere alla svendita del patrimonio naturalistico, culturale ed artistico, alla microspeculazione diffusa, portatrice di cinismo sociale e di consenso consociativo. In contrasto con le enunciazioni liberiste sulla centralità del mercato, il denaro pubblico, sottratto penalizzando assistenza e servizi pubblici, serve a realizzare Grandi Opere (Ponte, Autostrade, Trafori, Dighe, Centrali…) che vengono poi regalate, attraverso la privatizzazione, a Gruppi e Società collaterali al ceto politico, il cui contributo essenziale è di incassare i profitti. Si ribadisce così il tradizionale passaggio Spesa Pubblica - Profitto Privato. Su questo piano è evidente la convergenza d'interesse dei potentati finanziari, economici, politici e mafiosi, il cui intreccio ormai non fa più né reato, né scandalo. Del Ponte si parla da tempo, tanto da indurre molti ad abbassare la guardia, ma forse stavolta una qualche mostruosità è in arrivo. Se la realizzazione finale del Ponte è incerta sia sotto il profilo tecnico (si pensi solo alle incognite determinate dal rischio sismico), che della economicità, i pericoli che si avvicinano a grandi passi riguardano la razzia di fondi pubblici (circa 7 Miliardi di euro) e la devastazione del territorio con l'avvio della cantierizzazione. Le ragioni del Ponte se affrontate in dettaglio si sfaldano l'una dopo l'altra: In una realtà affamata di reddito le prospettive di occupazione locale offerte dal Ponte sono di lavoro a termine e a bassa specializzazione, inoltre grazie al subappalto a cascata il lavoro sarà fondamentalmente in nero e gestito dal caporalato mafioso, quindi senza tutela contrattuale e antinfortunistica, i morti si conteranno alla fine. Quale Infrastruttura che dovrebbe svolgere una funzione di volano per lo sviluppo economico, il Ponte, è un'opera morta che umilia le potenzialità di crescita locale. É infatti anacronistica rispetto al suo compito dichiarato di via di comunicazione, di fronte alla accertata caduta tendenziale dei transiti e alla trasformazione in atto della intermodalità nei collegamenti. Per le città di Reggio Calabria e Messina sarebbe ulteriore fonte di marginalizzazione rispetto al flusso turistico, in quanto con il sorvolo si troverebbero del tutto by-passate. In entrambe le sponde il Ponte comporterebbe, inoltre, un esodo forzato delle parti di popolazione residenti sul sito e in generale un drammatico ed invadente processo di militarizzazione del territorio per l'evidente carattere di obiettivo strategico di una simile opera. Infine, essendo il Ponte sostanzialmente una infrastruttura fittizia, in quanto è essenzialmente una operazione finanziaria speculativa e di immagine, il suo destino, ultimato o non, sarebbe quello di affiancarsi, svettando, alle altre inutili cattedrali nel desertificato nostro territorio. L'idea politica, che da sempre riguarda il Sud del nostro paese, non riesce a prescindere da interventi legati alla realizzazione di opere ad alto impatto ambientale e criminale a fronte di una bassissima ricaduta occupazionale, il tutto giustificato ed "accettato" a causa degli enormi tassi di disoccupazione esistenti e della conseguente marginalità sociale. Il lavoro di continua informazione che cerchiamo di sviluppare sul territorio siciliano e calabrese, vuole dar voce e potenziare, con un vitale collegamento alle realtà sociali e di movimento, quel lavoro critico già avviato da tempo in ambiti di studio e di mobilitazione più ristretti, ma soprattutto vuole centrare l'attenzione e la forza creativa dei soggetti interessati sulla necessità di elaborare una visione complessiva alternativa e proposte concrete volte a valorizzare i territori e a perseguire una crescita della qualità della vita. L'insularità della Sicilia non è un limite che va superato, ma è patrimonio storico e culturale irrinunciabile. Piuttosto è da superare l'isolamento derivante dalla marginalizzazione del territorio meridionale e siculo-calabro in particolare. La modernizzazione della rete ferrovia, stradale, marittima e aereoportuale, secondo criteri di ecocompatibilità e di reale commisurazione ai bisogni, può promuovere i nostri territori e sradicarci dal fondo della penisola solo se risulterà accessibile a tutti e non foriera di ulteriori devastazioni. Il collegamento agile, veloce e di tipo "urbano" tra le due sponde dello stretto è un'esigenza di unione sempre presente nelle popolazioni locali che nulla hanno da spartire con il Mostro-Ponte. É evidente che altre sono le priorità, che servono investimenti sottratti al malaffare per servizi essenziali quali Acqua, Istruzione e Ricerca pubblica, Sanità, valorizzazione delle risorse umane, storiche, antropologiche ed ambientali attraverso una politica che consenta la socializzazione e redistribuzione di reddito. É evidente e scandaloso il mancato utilizzo della principale ricchezza del meridione, quel giacimento inesauribile di Energia Solare (e di altre fonti di energia rinnovabili), che per le forze politiche non esiste se non può essere 'centralizzato' e mercificato tramite bollette, mentre potrebbe essere immediatamente fruibile in modo disseminato e autogestito. É emblematica, a tal proposito, la volontà di costruire nella Piana di Gioia Tauro 6 nuove centrali alimentate a metano in un territorio ad alta vocazione agricola e turistica. É chiaro che la cosiddetta vocazione turistica del meridione può e deve essere perseguita solo dentro le coordinate di un'ecocompatibilità accertata e dibattuta e di una valorizzazione dei territori, della cultura, dei saperi e delle competenze delle popolazioni locali, in condizioni di libera interrelazione sociale, quindi anni-luce lontani dall'attuale stato di assoggettamento e ricatto. Per questo è indispensabile una tenace pratica di collegamento e coordinamento, non solo tra le strutture di lotta contro le grandi opere, ma anche tra tutti i soggetti, attivi nei territori meridionali e non, per individuare modi e tempi di una mobilitazione comune e per fare cogliere alle organizzazioni nazionali la centralità di questa tematica in termini non espropianti nei confronti del protagonismo locale. Alla luce delle suddette valutazioni con la realizzazione del Campeggio Internazionale si propone: - la ricerca di un momento di confronto aperto tra tutte le realtà che si battono contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto; - l'attivazione di momenti seminariali rivolti alla formazione dei compagni/e per le iniziative di informazione e controinformazione nei territori ed alla ricerca e definizione di ipotesi di crescita centrata sulle risorse dei territori; - una valutazione collettiva, dopo la presentazione del Progetto di massima della società "Stretto di Messina S.P.A.", - la socializzazione delle contro-deduzioni fatte e presentate al "Progetto" dalle organizzazioni e dai movimenti ambientalisti; - l'estensione delle prese di posizione contrarie alla realizzazione dell'opera, così come ha deliberato il Comune di Villa San Giovanni; - l'avvio di una campagna per l'acquisto di un terreno che ripercorra l'esperienza positiva della "Verde Vigna" di Comiso; - l'inizio di una vertenza con le autorità locali per l'assegnazione di uno spazio nella zona di Faro-Ganzirri e Cannitello, finalizzata alla continuità dell'intervento per promuovere la partecipazione popolare; - la ricerca di iniziative di mobilitazione generali e nazionali contro il proseguimento delle attività che tendono alla realizzazione del "Ponte". Sull'attuazione del Campeggio Internazionale contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, da tenersi a Messina e Villa San Giovanni dal 28 luglio al 2 agosto 2003, si impegna il Social Forum Europeo ad attivare tutti i propri canali affinché l'appuntamento possa diventare una reale ed incisiva battaglia contro l'opera ed un momento di forte socializzazione e di crescita tra la popolazione, locale e nazionale, del: NO al Ponte! Nel contempo lanciamo un appello, per l'adesione e la partecipazione all'iniziativa, a tutte le Organizzazioni, le Associazioni, gli artisti ed i giovani che hanno a cuore la salvaguardia dell'ambiente e la necessità di autodeterminazione delle popolazioni. Messina Social Forum - Rete del Sud Ribelle - Coordinamento Calabrese contro il Ponte. Per informazioni e programmi: E-mail: info at noponte.org - Web: http://www.www.noponte.org - Fax-Segreteria: 178 601 0835 Proposte di viaggi consapevoli di Pindorama Viaggi Da anni, come Punto Rosso, collaboriamo con Pindorama Viaggi, una agenzia di Milano che organizza viaggi di turismo consapevole e responsabile. In Allegato trovate tutti i programmi dei prossimi viaggi. Chiunque sia interessato può contattare Pindorama Viaggi, dicendo di essere socio o sostenitore di Punto Rosso. In questo modo NON avrete sconti, ma aiuterete a finanziare Punto Rosso (che invece riceverà per ogni viaggiatore aggiunto una piccola sottoscrizione da parte di Pindorama). AFFRETTATEVI I VIAGGI SONO QUASI PIENI. ------------------------------------------------------------------- ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso at puntorosso.it FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma at puntorosso.it LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup at puntorosso.it EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni at puntorosso.it VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - ITALIA TEL. 02-874324 e 02-875045 (anche fax) www.puntorosso.it PINDORAMA VIAGGI CONSAPEVOLI PROPOSTE DI VIAGGIO 2003 E PRIMAVERA 2004 CENTRO-SUD AMERICA GUATEMALA 12-26 aprile -- 6-24 luglio -- 2-20 agosto - 9-26 agosto - 4-22 ottobre -- 24 dicembre-7 gennaio 2004 - 26 dicembre 9 gennaio 2004 - 9-23 aprile 2004 Uno dei paesi più affascinanti del Centro America, le esperienze e le speranze della gente, i profondi valori di un popolo che si sta incamminando verso una nuova fase della sua storia. Guidati da referenti locali, impegnati in attività sociali e di sostegno alle comunità, il gruppo potrà avvicinarsi alla conoscenza di questo stupendo paese, nei suoi aspetti umani e in quelli naturalistici e storici. Il viaggio si snoda dalla capitale lungo tutto lo stupendo altipiano guatemalteco (Antigua-Atitlan-Chichicastenango), quindi verso la parte orientale, l'affascinante Alta Verapaz, per raggiungere lungo il Rio Dulce, la Costa Atlantica, dove il quadro naturalistico ed etnico assume connotazioni completamente differenti. Si prosegue sempre via terra verso Tikal, il magnifico centro maya all'interno della giungla del Peten. Quote: minimo 10 persone _. 2.110 (viaggi agosto) _. 1.930 (viaggi luglio e dicembre) _. 1.800 (viaggi ottobre e aprile) La quota include il volo, i trasporti con pulmino, l'accompagnamento di referenti locali, il pernottamento e la prima colazione, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. MESSICO CENTRO SUD 12-26 aprile - 14 luglio-3 agosto -- 2-23 agosto -- 9-30 agosto - 7-28 settembre -- 4-25 ottobre -- 26 dicembre-9 gennaio 2004 - 10-25 aprile 2004 Un viaggio in regioni dai mille volti, piene di contrasti e di fascino, di incredibile varietà e bellezza. Un complesso mosaico, con situazioni di intollerabile povertà ed emarginazione, che ha portato alla sollevazione degli indigeni del Chiapas. Il viaggio cercherà di cogliere le sfaccettature di questa complessa realtà, le sue prospettive, le sue lotte. L'itinerario parte dalla capitale e dai suoi dintorni e si snoda verso il Chiapas, la terra della civiltà maya, per concludersi nella regione di Oaxaca, uno dei più importanti bacini di fertilità, verde e cultura di tutto il Mesoamerica, dove è prevista la visita a Uciri, uno dei più importanti produttori di caffè del commercio equo e solidale. E' anche previsto qualche giorno di mare sulle coste del Pacifico. L'itinerario di dicembre non prevede la regione di Oaxaca. Quote: minimo 10 persone _ 1.660 (viaggi agosto e dicembre) + cassa comune 740 dollari (540 a dicembre) _ 1.470 (viaggi luglio e settembre) + cassa comune 740 dollari _ 1.430 (viaggi ottobre e aprile) + cassa comune 740 dollari La quota include il volo aereo intercontinentale, due voli aerei interni, l'accompagnamento di un referente locale, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio.A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona nella misura sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con pulmini o mezzi pubblici. PERU' 12-26 aprile - 14 giugno-4 luglio - 6-26 luglio -- 1-21 agosto -- 8-28 agosto -- 7-27 settembre - 4-24 ottobre -- 1-21 novembre -- 24 dicembre-7 gennaio 2004 - 10-25 aprile 2004 Viaggio in uno dei più affascinanti paesi del mondo, culla della grande cultura e civiltà incaica, per cercare di conoscere la realtà attuale e complessa di questo popolo e di questa terra unici e straordinari. Una realtà dai contrasti stridenti, dove si trovano le più alte testimonianze delle civiltà precolombiane e ecosistemi unici. L' itinerario si snoda da Lima lungo tutta la sierra andina fino ai confini con la Bolivia (Cuzco-Macchu Picchu-Valle Urubamba - Lago Titicaca), per raggiungere Arequipa (Canyon Colca) e quindi la costa (Nazca-Pisco-Isole Ballestas), alla scoperta delle antiche civiltà del passato rilette alla luce dell'umanità del presente. Incontri con associazioni e con comunità indigene legate al commercio equo e solidale. L'itinerario di dicembre e quello di primavera non prevedono la costa. Quote: minimo 10 persone _. 2.460 (viaggi agosto) _ 2.350 (viaggi luglio e settembre) _ 2.270 (viaggi giugno, ottobre, novembre e dicembre) _ 2.130 (viaggi aprile) La quota include il volo aereo intercontinentale, due voli aerei interni, l'accompagnamento di un referente locale, il pernottamento e la prima colazione, i trasporti con pulmino o treni, le varie escursioni, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. ECUADOR 12-26 aprile -- 6-23 luglio-- 7-26 agosto -- 7-24 settembre -- 4-21 ottobre -- 1-17 novembre -- 24 dicembre-7 gennaio 2003 - 9-24 aprile 2004 Un paese bellissimo, variegato, con realtà naturalistiche ed etniche completamente differenti fra di loro, ricco di selve, altipiani, laghi, vulcani e mare, con una complessa realtà indigena, ciascuna con una propria cultura e lingua. Un itinerario in tutto il paese, dalla Costa Pacifica, con i suoi villaggi affacciati sul mare, all'Oriente Amazzonico, all'interno della giungla, passando fra gli stupendi panorami e vulcani della Sierra Andina. Un viaggio fra la gente, riservata e silenziosa sulle Ande, rumorosa e allegra sulla Costa, orgogliosa e combattiva nell'Oriente amazzonico. Esperienze e incontri con comunità indigene, un viaggio all'insegna di un turismo "umano", che coinvolge attivamente le comunità visitate. Quote: minimo 8 persone _ 2.200 (viaggio agosto) _ 2.070 (viaggi luglio, settembre e dicembre) _ 1.950 (viaggi ottobre e novembre) _ 1.900 (viaggi aprile) La quota include il volo aereo, l'accompagnamento di un referente locale, il pernottamento e la prima colazione, i trasporti con pulmino, le assicurazioni di viaggio. CUBA 12-26 aprile -- 6- 23 luglio -- 6-23 agosto -- 24 dicembre-6 gennaio 2003 - 10-25 aprile 2004 Un viaggio per cercare di avvicinarsi alla realtà in via di trasformazione di questa piccola e straordinaria isola. L'accompagnamento è gestito da una Associazione locale impegnata in progetti di sviluppo sociale e ambientale, che faciliterà la comprensione della realtà che sta vivendo oggi il paese. Il viaggio parte dall'Avana e si snoda verso la parte occidentale, la Valle de Vinales, uno dei posti più affascinanti dell'isola, fra cascate e boschi, da dove si raggiungerà la stupenda spiaggia di Maria La Gorda, all'interno di un paradiso naturalistico, con possibili escursioni alla stupenda spiaggia di Cayo Levisa. Ritorno all'Avana e proseguimento verso la parte centrale, Sancti Spiritus e Trinidad, splendida cittadina coloniale, con possibilità di mare alla Playa Ancon. Quindi Cienfuegos e proseguimento verso Santa Clara, con escursione alla bella spiaggia Las Brujas, ultima tappa del viaggio. Quote : minimo 10 persone _ 1.390 (viaggi agosto e dicembre) + cassa comune 760 dollari (630 a dicembre) _ 1.260 (viaggio luglio) + cassa comune 760 dollari _ 1.190 (viaggio aprile 2003) + cassa comune 660 dollari _ 1.210 (viaggio aprile 2004) + cassa comune 660 dollari La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un referente locale, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona nella misura sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con pulmino. NICARAGUA 6-24 luglio -- 6-24 agosto - 7-25 gennaio 2004 Viaggio nella terra di Sandino, la "Nicaraguita", come amano chiamarla i nicaraguensi, terra ancora poco frequentata dal turismo, dove si incontrano ancora le mille contraddizioni di una rivoluzione troppo presto interrotta, ma che ancora si respira nell'aria e negli occhi della gente. Incontri e visite con associazioni e persone si alterneranno alla conoscenza degli stupendi luoghi del paese. Un viaggio intenso, in cui oltre a vedere occorrerà ascoltare, lasciando ogni frenesia da "indigestione turistica"....il tutto e subito qui non è possibile. Un itinerario da nord a sud, dalle città coloniali di Leon e Grenada, alle montagne di Esteli, ancora oggi centro del fermento sandinista a Matagalpa, con le coltivazioni di tabacco, caffè e le foreste. E poi l'isola di Ometepe con i suoi vulcani attivi e reperti archeologici. Ancora la stupenda Laguna de Apoyo, il Volcan Masaya e il Mombacho e il mercato di Masaya. Possibilità di prolungare il viaggio per qualche giorno di mare in più a Corn Island, sulle stupende spiagge del Mar dei Caraibi. Quote : minimo 8 persone _ 1.500 (viaggio agosto) + cassa comune 640 dollari (500 dollari a dicembre) _ 1.300 (viaggi luglio e gennaio) + cassa comune 640 dollari La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un referente locale, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona nella misura sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con pulmino. REPUBBLICA DOMINICANA 7-25 agosto -- 26 dicembre - 8 gennaio 2004 Una delle isole più affascinanti dei Caraibi, in un percorso di conoscenza dell'altra "Santo Domingo", rispetto a quella dei luoghi comuni turistici. Un itinerario in tutta l'isola, verso oriente, Bayaibe, la bellissima isola di Soroa, dove funziona un turismo gestito dalla gente del posto, quindi verso la zona montagnosa del Guarey, dove si conviverà per un paio di giorni con i contadini che producono il caffè esportato in Italia con i canali del commercio equo. Ancora verso la zona ovest, Barahona, il Lago Enriquillo da dove si proseguirà verso la frontiera con Haiti. Ultimi giorni di riposo a Las Galeras, nella penisola di Samanà, uno dei paradisi tropicali dell'isola. Quote: minimo 10 persone _ 2.120 (viaggio agosto) _ 2.020 (viaggio dicembre) La quota include il volo aereo, l'accompagnamento di un referente locale, il pernottamento e la prima colazione, i trasporti con pulmino, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio BRASILE 7-28 agosto Pindorama, la "terra delle palme", così gli indios tupì chiamavano i luoghi dove vivevano all'epoca della conquista di Cabral, prima del loro sterminio. Adesso questa terra si chiama Brasile, un paese immenso, ricchissimo ma disperato, la cui gente vive e ha voglia di vivere a dispetto di tutto. Lo visiteremo in alcune sue zone per cercare di coglierne gli aspetti più veri, per conoscere le sue realtà umane e sociali, oltre che le sue bellezze storiche e naturalistiche. Il viaggio comincia dalla splendida Rio de Janeiro e tocca i suoi dintorni per conoscere alcuni importanti progetti di scolarizzazione e lavoro finalizzati al recupero di bambini di strada. Con un volo si raggiungerà Iguacu, dove si potranno ammirare le stupende cascate e conoscere progetti della Rete Radiè Resch, una associazione di solidarietà italiana con cui Pindorama collabora fin dagli inizi. Quindi ancora in volo per Recife e Olinda, dove si conoscerà la zona del nord-est del paese, con le sue stupende spiagge e la realtà rurale e di lotta dei sem terra. Ultima tappa in pulmann per Salvador Bahia, dove si entrerà nella dimensione nera del paese con la sua poesia, i suoi riti e l'allegria della sua gente, da dove si ripartirà per l'Italia. Quote: minimo 10 persone _ 1.780 + cassa comune 670 dollari La quota include il volo aereo intercontinentale, due voli aerei interni, l'accompagnamento di referenti locali, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona di circa 670 dollari che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con pulmino. ARGENTINA (Nuova proposta*) 10-30 agosto Terra dalle innumerevoli specie animali e dalle variegate e stupende bellezze naturalistiche, con montagne di 7000 metri, pianure come il mare, fiumi rabbiosi o tranquilli estuari, enormi ghiacciai e terme caldissimeŠ.Suoni delle Ande che richiamano alla solitudine della cordigliera, suoni della pampa che richiamano ad una solitudine piattaŠ.infine la nostalgia struggente di un tango. Paese dove la crisi del modello neoliberale è appena scoppiata creando milioni di nuovi poveri ma anche uno spiraglio virtuoso di organizzazioni popolari di ogni genere, che cercheremo di conoscere durante il viaggio. Vedremo l'Argentina del dinosauro alto 26 metri ma assisteremo anche alla festa della Pachamama, percorreremo le strade linde della capitale ma conosceremo anche progetti di recupero per bambini di strada. Il viaggio si snoda da Buenos Aires, la città più "italiana" del mondo, con più del 60% dei suoi dieci milioni di abitanti che possono avere l'antica cittadinanza, verso il Nord, , il cuore del paese, Salta, la regione andina, terra di infiniti spazi e paesaggi spettacolari. Da qui ancora verso Sud, la Patagonia, si arriverà nella zona di Trelew, dove ad agosto sarà possibile assistere al passaggio delle balene. Ritorno a Buenos Aires da dove si partirà per l'Italia. Quote: da definire * Sono viaggi che si effettuano per la prima volta e che richiedono maggiore disponibilità e adattamento. Sono da mettere in conto, in misura maggiore rispetto ad altri itinerari, imprevisti e difficoltà legate all'organizzazione. ASIA THAILANDIA 4-25 agosto -- 24 dicembre-07 gennaio 2003 La Thailandia nei suoi vari aspetti: tradizione e corsa allo sviluppo capitalistico, urbanizzazione selvaggia e progetti di salvaguardia culturale e ambientale, foreste e spiagge, minoranze etniche. Si parte con la visita dell'antica capitale di Chiang Mai: i templi, ma anche l'incontro con un'associazione che si occupa di diritti umani in Birmania e una camminata nella foresta dove si dormirà in un villaggio. Si visita poi Sukhotai con i templi immersi in un grande giardino. Quindi è la volta di Moo Bahn Dek, vicino al fiume Kwai: un progetto che accoglie bambini di strada e minori in difficoltà. Segue la visita di Bangkok, i templi reali, i canali, ma anche un progetto nelle baraccapoli iniziato da una ragazza nata e cresciuta nelle baracche. Poi la visita ad una comunità buddhista laica che promuove l'agricoltura biologica, la difesa della cultura thai, l'impegno sociale che nasce da un'esperienza spirituale. Infine qualche giorno di mare e l'osservazione della barriera corallina. Quote: minimo 10 persone _ 1.680 + cassa comune 550 dollari (450 dollari a dicembre) La quota include il volo aereo intercontinentale, tre voli aerei interni, l'accompagnamento di un referente locale e di un traduttore dall'Italia, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona nella misura sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con treni e pulmini. INDIA DEL SUD 31 luglio-21 agosto Un viaggio nell'India meridionale, attraverso gli stati del Tamil Nadu e del Karnataka, per conoscere le bellezze naturali e le ricchezze culturali e artistiche di questo straordinario paese. Ma anche un viaggio per cogliere il valore di numerose organizzazioni indiane che operano per lo sviluppo dell'agricoltura, la difesa dell'ambiente, la protezione dei minori, la produzione di artigianato e la collaborazione con i canali del commercio equo e solidale. Accompagnati da una guida indiana si avrà l'opportunità di essere ospiti di un paese affascinante, a cui è impossibile restare indifferenti e si avrà la possibilità di essere penetrati dalla sua cultura ricca di colori, forme, profumi, sguardi e incontri. Quote (escluso visto): minimo 10 persone _ 2.400 La quota include il volo aereo, l'accompagnamento di un referente locale e di un traduttore dall'Italia, il pernottamento, la prima colazione e la cena, i trasporti con treni e pulmino, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. AFRICA SENEGAL 28 giugno-14 luglio -- 26 dicembre-9 gennaio 2004 Il viaggio è in collaborazione con l'Associazione Teraanga, impegnata da tempo in progetti di scambio culturale con il Senegal. Durante il viaggio si verrà a contatto con "l'altra Africa": si conosceranno la città e i sobborghi urbani (Dakar e Gueidiawaye), paesi e realtà territoriali decentrate (Ziguinchor, 500 Km da Dakar, coltivazione, pesca, foresta), villaggi e realtà tradizionali, la vita sul fiume e sul mare (Affiniam, Baila, Elinkine,l'isola di Karabane), il periodo dello schiavismo (l'isola di Gorèe), e soprattutto i progetti di autoaiuto di alcune associazioni di base: Ascabs e associazioni legate all'attività di Ende Tiers Monde. E' necessaria la capacità di darsi il tempo di conoscere senza pretendere di capire "tutto-subito", evitare di giudicare e affrontare le difficoltà provenienti dalla mancanza di alcune delle garanzie cui siamo abituati. Quote: minimo 6/massimo 8 persone _ 1.260 + cassa comune 520 euro La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un referente dall'Italia e di referenti locali, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona di circa 520 euro che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via battello e pulmino. BENIN 11-25 luglio - 8-22 agosto - 26 dicembre-8 gennaio 2004 Il viaggio è in collaborazione con la Cooperativa Equo Mercato di Cantù, realtà del commercio equo e solidale, che ha sviluppato rapporti di cooperazione con piccole realtà di artigianato locale. Paese piccolo e poco frequentato dal turismo, il Benin offre uno spaccato autentico ed inaspettato dell'Africa, con le sue riserve naturali, fra le più belle dell'Africa Occidentale, con i villaggi di pescatori sulle palafitte nella laguna, con la sua cucina, fra le migliori del continente, con le sue campagne dove ha avuto origine il culto vudù poi esportato ad Haiti dagli schiavi, con i suoi artigiani che trasformano l'erba in collane. Il viaggio si snoda fra i villaggi, i musei della capitale e i progetti di solidarietà con artigiani, cooperative di donne e associazioni per la protezione dei minori. Quote: minimo 8 persone _ 1.400 + cassa comune 650 euro La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un referente locale parlante italiano, una quota di 80 euro per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona di circa 650 euro che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti con pulmino. VIAGGI IN ITALIA E IN EUROPA La Coop. Chico Mendes è una delle più importanti realtà del commercio equo e solidale italiano che opera nel territorio lombardo. Da sempre Pindorama collabora in varie forme con Chico Mendes, da quest'anno la sinergia diventa più concreta nella organizzazione e gestione di nuovi itinerari in Italia e in un prossimo futuro anche Europa e nel mondo. L'obiettivo della collaborazione è quello di sviluppare insieme nuovi viaggi a partire dai contatti diretti con le realtà del commercio equo nei diversi paesi e di fare crescere una cultura del turismo come forma concreta di economia solidale. Ecco i nuovi viaggi in Italia ed Europa: NAPOLI, GENOVA, SICILIA, BARCELLONA Per maggiori informazioni su questi viaggi: italia at pindorama.org www.chicomendes.it ALCUNE NOTE IMPORTANTI SUI VIAGGI I viaggi proposti da Pindorama sono itinerari particolari, in cui vengono richiesti una capacità di adattamento e un atteggiamento mentale diversi rispetto ai viaggi tradizionali. Durante i nostri viaggi non trascuriamo di visitare le bellezze archeologiche o naturalistiche del paese, ma il senso del viaggio è quello di avvicinarsi, in punta di piedi e con il massimo rispetto ad una cultura diversa dalla nostra. Il filo conduttore dei viaggi sono gli incontri durante il percorso, gli scambi con le comunità locali, con persone impegnate in organizzazioni sociali, politiche, religiose e del mondo della cultura, in grado di poter fornire un quadro, il meno "schermato" possibile della realtà che si visita. I viaggi Pindorama non conoscono le logiche del "pacchetto tutto compreso" e il viaggiatore non è concepito come il semplice consumatore passivo di un "prodotto", ma il partecipe attivo, nel gruppo, di una esperienza che punta a favorire uno scambio. Chi decide di partecipare al viaggio deve quindi porsi con un atteggiamento mentale di apertura al nuovo, al diverso, cercando di lasciare a casa i suoi preconcetti e mettendo anche in conto gli imprevisti derivanti dall'affrontare una esperienza "in movimento". Da qui la necessità nel partecipante di avere una capacità di autogestione e di adattamento superiore ai tradizionali viaggi turistici. Alcuni principi di fondo dei nostri viaggi: - gli accompagnatori dei viaggi non sono professionisti del turismo, ma persone locali inserite in realtà del commercio equo e solidale, in organizzazione di base, nella società civile del paese visitato. Sono quindi dei "facilitatori culturali", che possono agevolare il rapporto fra le persone del gruppo e le realtà ospitanti; - nei viaggi si cerca di favorire la piccola economia del posto. Oltre quindi ad accompagnatori locali, si utilizzano piccoli alberghi per i pernottamenti, ma dove è possibile anche case private e centri comunitari. Per gli spostamenti mezzi pubblici, treni, pulmini; - nel prezzo del viaggio è inclusa una quota di 40 dollari a persona (80 euro per il Benin) che viene destinata a finanziare un microprogetto che possa soddisfare un bisogno delle realtà che vengono visitate. La destinazione del progetto viene decisa dai referenti dei viaggi; - il viaggio viene preparato con almeno un incontro preliminare alla partenza, nel corso del quale vengono consegnate le microguide Pindorama sul paese e favorita la conoscenza con i futuri compagni di viaggio. Per informazioni più dettagliate e per le iscrizioni richiedere i programmi a: PINDORAMA VIAGGI CONSAPEVOLI - VIA VENIERO 48 - 20148 MILANO TEL. 02/39218714 FAX 02/33001936 email pindorama at iol.it www.pindorama.org
- Prev by Date: [Newsletter-misteri] La Newsletter di Misteri d'Italia - Numero 69
- Next by Date: [Agenzia di Base] venerdì 6 giugno 2003
- Previous by thread: [Newsletter-misteri] La Newsletter di Misteri d'Italia - Numero 69
- Next by thread: [Agenzia di Base] venerdì 6 giugno 2003
- Indice: