scorie nucleari in Sardegna? A decidere sarà il generale Carlo Jean



La decisione sarà presa entro il prossimo 15 giugno e riguarderà le scorie delle centrali nucleari chiuse con il referendum del 1987.

Tra le regioni candidate a custodire per i secoli a venire queste scorie c'è la Sandegna.

Il generale dell'esercito Carlo Jean, grazie ai poteri conferitigli dal premier Silvio Berlusconi, potrebbe infatti far depositare in Sardegna le scorie attualmente sigillate a Caorso, Latina, Trino Vercellese e Garigliano, riferisce Sabrina Deligia (sabrina.deligia at liberazione.it) su Liberazione del 20/5/03.

L'incarico di scegliere il sito è stato affidato alla società Sogin spa, presieduta dal generale Jean e amministrata da Gaincarlo Bolognini.

L'ipotesi è quella di portare le scorie nucleari (via mare) nell'isola e poi nelle miniere abbandonate del Sulcis, dell'Inglesiente, del Sassarese nonché dei poligoni di tiro di Quirra, Perdasdefogu, Capo Teulada.

Ma sulla effettiva destinazione finale delle scorie nucleari vi è ancora molta riservatezza. "Abbiamo di fronte il solito muro di gomma istituzionale. I siti militari - come i poligoni di tiro sardi - attorno ai quali c'è già una forte incidenza di tumori rischiano di essere caricati di altre pericolose sostanze cancerogeni", afferma Antonello Repetto, militante di Pax Christi.

Per Liberazione il decreto del Presidente del Consiglio che affida al generale Jean ampi poteri decisionali in merito alla scorie "permette di violare norme di tutela dell'ambiente, di controllo delle acque, di licenze edilizie e di trasporto su strada, in mare e in ferrovia di rifiuti pericolosi", come spiega la rivista "Diritto e ambiente".

Nella discarica nucleare sarda andrebbero a finire anche scorie radoattive della Francia, dell'impianto di Creys Malville (L'Unione Sarda 20/5/03).

Il sottosegretario Cicu ha dichiarato "a titolo personale e non a nome del governo" di essere contrario ai residui radioattivi in Sardegna (L'Unione Sarda 22/5/03).

I sindaci dei tre apesi con poligoni militari si stanno già mobilitando per scongiurare questo nuovo rischio.

L'Enea non commenta, anche perché in un suo precedente studio aveva escluso la Sardegna dai siti di destinazione.

Per altre informazioni: Antonello Repetto tel.0781856397