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Catena di Sanlibero 179
- Subject: Catena di Sanlibero 179
- From: <riccardoorioles at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 22 May 2003 01:31:04 +0100
________________________________________ riccardo orioles <riccardoorioles at libero.it> tanto per abbaiare 19 maggio 2003 n. 179 ________________________________________ Pianeta. L'euro stracccia il dollaro. Da cio' le bombe passate, e quelle a venire. ________________________________________ Una persona importante. Prima di cominciare a parlare di politica, stavolta vorrei che leggeste la storia di un italiano come tanti, morto l'altro giorno per un collasso da sovraccarico da lavoro mentre faceva lavoro nero. I giornali, naturalmente, non si sono nemmeno accorti di lui. Eppure e' grazie a lui, e a migliaia di altri precari come lui, che vanno in edicola ogni mattina. Pubblichiamo la sua storia - che e' siciliana ma potrebbe essere di qualunque altro luogo - attraverso le parole di due cittadini che, all'insaputa uno dall'altro, ce l'hanno inviata. * * * Questa e' la piccola storia di Andrea, sostituto a vita nel quotidiano di Catania, "La Sicilia". Era un uomo di 41 anni di mestiere "bummularu", come chiamiamo qui' coloro che portano a domicilio le bombole del gas, titolare insieme al fratello di un negozietto deposito sito nelle adiacenze della piazza del Borgo. Il suo rapporto col giornale inizia qualche anno fa, venendo preso in forza precaria come sostituto nel modernissimo e ultratecnologico reparto di spedizione. Per sbarcare il lunario faceva altri due lavori. Una notte Andrea si sente male e si accascia al suolo in mezzo ai colleghi di lavoro; l'autoambulanza spunta dopo 30 minuti, per lui non c'e' piu' nulla da fare. Morto stecchito. "Cause naturali": tutto normale dunque. Bisogna lavorare per tre, per poter vivere. I suddetti lavori non sono di tipo sedentario e due di essi si svolgono in orario notturno. A parte il profondo cordoglio durante le esequie di rito, presente lo stato maggiore del giornale e gli eventuali e futuribili colleghi operai, altra reazione non c'e' stata, solo una timida colletta di cui s'e' fatto carico un componente dell'Rsu. Vi scrivo perche' questa piccola storia ignobile possa in qualche maniera uscire dalla palude dell'informazione di questa citta' e dintorni. Io sono un vecchio compagno, che tra l'altro e' stato onoratissimo di avere conosciuto Andrea, e vi assicuro che era una bellissima persona. (Redrage) * * * Io conoscevo Andrea Riccobene. Abitavo, diversi anni addietro, proprio di fronte al negozietto di bombole gestito da lui e dal fratello in via Proserpina, alle spalle di piazza Lincoln. C'era anche il padre, un vecchio compagno del Pci dei tempi passati. Persone oneste e probe, lavoratori veri, che si barcamenavano tra tante difficolta'. Esempio per tutti per la loro umilta', dignita' e socialita'. Pochi anni addietro Andrea aveva perso un figlio in giovine eta'. Io lo incontravo spesso, dato che il figlio e' sepolto quasi a fianco a mia madre. Scambiavamo poche parole. Una persona "nobile", di sguardo sincero e triste. Giornali, quotidiani, e quant'altro stampato nelle tipografie de "La Sicilia" ogni mattina sono presenti in edicola a partire dalle sei grazie a tanti ometti, che in "nero" (lavoro precario, saltuario e di arrotondamento), si presentano in piena notte, alle quattro del mattino, a caricare, per poi distribuire, con le loro autovetture, lungo le strade di tutta la Sicilia orientale. Stress, fatica e sofferenza. Un lavoro a basso costo per gli Altri, a basso guadagno per loro. Questa e' la modernita'. Un intreccio di tecnologie e sudore. (Domenico Stimolo) ________________________________________ Vigilando redimere. A San Vittore? Tecnicamente si', per competenza: ma come si fa, uno che lavora prevalentemente a Roma (e prima o poi otterra' l'uscita diurna per buona condotta), a confinarlo laggiu' a Milano? A Rebibbia, allora? Beh, ma i reati non sono stati commessi (almeno a quel tempo) a Roma; e poi, se lavora nella capitale, la famiglia ce l'ha ancora in Lombardia: non sarebbe umano. Momento: ma fra poco, non deve andare in Europa? A Bruxelles, allora, con una convenzione speciale. Bravo: e se poi, europeando europeando, prima o poi passa Garzon e se lo piglia? Insomma, il dibattito ferve - su alcuni particolari tecnici della situazione politica italiana - e non si riesce a trovare una soluzione. Alla fine - "braccialetto elettronico!" - l'idea migliore l'ha avuta un americano, un redattore di Newsweek, tale Nadeau. Va bene: braccialetto sia, e non parliamone piu'. Anzi, fateglielo d'oro, cosi' nemmeno se ne accorge: va bene? E poi dicono che siamo forcaioli. ________________________________________ A proposito. Visto? Elezioni anticipate. Meglio una campagna elettorale oggi che un vedi sopra domani. Bene (stavolta) Fassino che ne ha preso atto e ha calato subito l'asso Prodi sul tavolo. Si vota, probabilmente, fra dieci mesi: una campagna elettorale lunga, e speriamo senza tritolo. (Come? Dice che lui le elezioni non le vuole? Lui magari no, ma Dell'Utri si'. Ed e' Dell'Utri quello che decide, adesso). * * * Berlusconi cala sul tavolo un Craxi ("E' stato lui a dirmi di intervenire su Sme") e attacca Prodi. Prodi "legge". Berlusconi minaccia elezioni. Prodi vede e rilancia; Cofferati "passa", Ciampi scruta con occhio sospettoso il mazzo, Berlusconi cambia una carta. Tutte le pistole sono ancora nelle fondine. Mi scuso per le metafore pokeristiche ma mica posso citare Tucidide ad Abilene. ________________________________________ Gli svizzeri non sono noti per il loro senso dell'umorismo, e trovarsi fra i piedi due deputati italiani in compagnia di un noto lestofante "supertestimone" non li ha divertiti affatto. Se oltre ai gendarmi svizzeri e agli onorevoli Toto' e Peppino nel cast c'e' un avvocato catanese, vicino all'establishment locale (svizzero non sappiamo, ma catanese di certo), state pur tranquilli che il film sara' divertente. L'unico particolare che stona e' il seguente: una borsa con carte riferite all'avvocato in questione (il presidente della commissione Telekom, Trantino) viene ritrovata a Catania, in aeroporto. Qualche giorno dopo il proprietario passa a ritirarla, e sembra che si tratti di un tizio noto, per sospetti di mafia, ai carabinieri. La notizia viene data adesso, mettendola in relazione con la fallita trasferta svizzera, quasi come - si lascia capire - una intimidazione mafiosa dei confronti di Trantino. Il fatto e' che la borsa e' stata ritrovata non adesso, ma piu' di un mese fa; e la notizia non era affatto nascosta. Perche' viene tirata fuori adesso? ________________________________________ Chi e' il presidente della Rai? Non lo sa nessuno. O meglio: fino al ventisei di ogni mese, e' Berlusconi; il ventisette, giorno di paga, improvvisamente lo diventa Lucia Annunziata. Il tempo di firmare l'assegno e via. Finora, in Rai, l'unica questione su cui le abbiano concesso di dire la sua e' stata il raddoppio del suo emolumento, da venti a quarantamila euro al mese. Coraggiosamente, lei s'e' impuntata e ha detto si'. ________________________________________ Santoro, intanto, e' convinto (l'ha detto ai giudici superstiti, a Palermo) di essere stato cacciato dalla Rai soprattutto per la puntata in cui ha fatto parlare - attraverso una vecchia cassetta fin allora "dimenticata" - uno dei giudici piu' pericolosi, quel tale Borsellino. ________________________________________ Il "capo" degli scienziati italiani, il presidente del Cnr Lucio Bianco, ha dato le dimissioni e se n'e' andato. La notizia si perde fra i titoli relativi a manager e presidenti. Non credo che nel Trentasei molta gente abbia fatto caso al fatto che perdevamo Fermi e Amaldi. ____________________________________ Un vecchio forzitalioto: "Ha da veni' Buffone!". ________________________________________ Mafia e Stato. All'inizio Stato era moderatamente amico di Mafia: le dava liberta' di lavorare, purche' solo in certe regioni ed entro limiti prefissati. Poi sia Stato che Mafia cominciarono a volere, dopo il dito, anche la mano. Il primo, invece di limitarsi a chiedere la pelle di qualche communista ogni tanto, pretese che Mafia attuasse dei veri e propri colpi di stato. Quest'ultima, a sua volta, non si contentava piu' di avere via libera in qualche traffico di droga, ma voleva proprio comandare. A questo punto si ando' allo scontro: fra un casino e l'altro, da qualche parte salto' fuori uno Stato buono, dette una gomitata nella pancia allo Stato di prima ("Fatti in la' vecchio bacucco!") e comincio' a prendere a cazzotti Mafia: "T'insegno io ad ammazzare i cittadini, stronza!". Lo Stato vecchio rimase a rimuginarci un po', poi decise che fare cosi' non era buona educazione, fece lo sgambetto al collega piu' giovane e disse a Mafia: "Beh, hai visto, te l'ho levato di torno. Adesso pero' datti una calmata, non farmi fare brutta figura. Se hai problemi dimmelo con le buone, che' ci penso io". E tutto filo' via liscio per qualche anno. Poi, chissa' che e' successo: Stato voleva di nuovo usare contro i communisti (nel frattempo tutti i giudici erano diventati communisti) la vecchia amica? Era lei che riavanzava pretese? Non riuscivano a mettersi d'accordo fra di loro? Boh. Fatto sta che i due sogghignavano sempre piu' sinistramente, e qualcosa di brutto prima o poi doveva capitare. I communisti (fra cui tutti i giudici, se l'avete dimenticato) dicevano che Stato, quando ancora faceva il costruttore edile, aveva fatto qualche affare insieme a Mafia e dicevano anche - beh, questo piu' a bassa voce - che da allora Mafia lo ricattava, pretendeva che pigliasse a schiaffi i giudici e si mettesse magari nei guai per dare una mano a lei. Son tante, le cose che si dicono: come si fa a sapere? Da qualche tempo, pero', le cose ormai succedono davanti a tutti e i giudici, appena vedono Stato, d'istinto si riparano la testa. Una volta esce la legge per lasciare fare conti falsi agl'imbroglioni, un'altra per impedire ai poliziotti di spiare i mafiosi, un'altra ancora per dire che se il giudice non e' simpatico il processo non vale: insomma, ogni volta che Stato fa una legge nuova, i giudici si mettono a piangere ancora prima di sapere che legge e'. L'altra volta, in un ministero, s'e' scoperto che entravano e uscivano tranquillamente gli spacciatori. "E lei chi e'?". "Mi lasci passare, sono un amico del dottor Stato!". Adesso, in un altro ministero, entrano ed escono i picciotti con l'elenco dei figli dei pentiti. "Ma insomma, da che parte stai, si puo' sapere?" alla fine gli grido' un giudice piu' coraggioso. E Stato non disse niente ma, finemente, sorrise. ________________________________________ Mare. Quattro corpi umani nelle reti del peschereccio Iride di Mazara del Vallo. "Clandestini" annegati mentre cercavano di venire in Europa. Avevano paura di molte cose - fra cui della Marina italiana - e ora non hanno paura piu' di niente. ________________________________________ Islam. E' cominciato in Libano, e proseguira' in Barhein, Yemen e Siria, il giro diplomatico del presidente iraniano Khatami. E' il primo contatto ufficiale fra l'Iran e questi paesi dai tempi della rivoluzione islamica del 1979: finora, le divergenze religiose (sciiti contro sunniti) e politiche (islamisti contro moderati) avevano impedito qualsiasi dialogo. L'intervento americano in Iraq ha compiuto il miracolo, e Khatami e' stato accolto con entusiasmo dappertutto. ________________________________________ Palestina/Israele. Vietata dalle autorita' israeliane la presenza di musulmani adulti alla tradizionale preghiera del venerdi' sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dove alcuni anni fa l'attuale primo ministro Sharon aveva dato il via alla seconda Intifada passeggiando ostentatamente con una scorta armata in uno dei luoghi considerati sacri dei musulmani. ________________________________________ Cina. La settimana scorsa migliaia di contadini s'erano rivoltati contro i lazzaretti di massa con cui il governo cerca di ovviare alla scandalosa mancanza di misure sanitarie di prevenzione. In risposta a queste proteste, il governo ha decretato la pena di morte per chiunque si sottrae ai lazzaretti. Qui in occidente si percepisce una qual certa ammirazione per il "polso fermo" delle autorita' cinesi. La pena di morte, in quel paese, si somministra con una pallottola alla nuca, il cui costo viene poi addebitato ai parenti. Ci sono villaggi interi, nelle province piu' povere in cui la quasi totalita' della popolazione e' ammalata di Aids, completamente abbandonata a se stessa. Nelle fabbriche e nelle campagne - fra vecchi "comunisti" e capitalisti d'assalto - lo sfruttamento e' feroce. La Cina aspetta un Mao. ________________________________________ Dove sta Sadda'? Col mulla' O' Mar, un po' acca' e un po' alla'. Tanto, a Esso e Evron ormai che gliene puo' frega'? ________________________________________ v. wrote: < Leggevo gli sfoghi di molte persone incazzate come me, e tra i tanti uno mi ha colpito piu' degli altri, non so ki lo abbia scritto, ma ricorda nel suo sfogo il rinnovamento ke circa dieci anni fa, per la precisione undici, c'e' stato in sicilia dopo la Strage di Capaci. Oggi pensare a quel periodo fa ancora + male, perke' ci si rende conto come questi uomini sono morti per nulla, la Sicilia ha dimenticato e continua a vivere come nulla fosse. Per fare un esempio il 23 Maggio a Trapani, la mia citta', non si ricordera' la strage di Capaci. Come cambiano i tempi, per il primo anniversario della morte di Falcone nella mia scuola venne il Giudice Caponnetto, ed ora... > ________________________________________ dinamitebla wrote: < Propongo di pubblicizzarlo un po', quel libro, io non sapevo neanche che esistesse e ho la mia bella eta', figurati un ragazzino. Ho finito ieri di leggerlo. Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, Einaudi, 10,00 euro/i. Ciao > ________________________________________ Un tifoso wrote: < "Quest'anno lo scudetto lo ha vinto la Juve, onorando la memoria dell'avvocato Gianni Agnelli". Beh, speriamo che l'anno prossimo lo vinca il Milan! > ____________________________________ elciade wrote: < cosa sia la sinistra non lo sa nemmeno la destra: sa solo che le fa degli assist della madonna, quindi che cacchio le frega di sapere se la sinistra e' maradona o gattuso? > ________________________________________ alessandro wrote: < Berlusconi promette querele a chi lo ingiuria? Bene. "E' l'uomo di Cosa Nostra". "La Fininvest ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca di Cosa Nostra a Milano". "Molte ricchezze sono vergognose, perche' vengono da decine di migliaia di morti". "C'e' denaro che ha odore di mafia". "Silvio e' uomo della P2". Tutte queste querele vanno indirizzate al ministro Umberto Bossi: e' lui che scriveva cosi'. Dove? www.lapadania.com, 27 ottobre 1998 > ________________________________________ Maurizio wrote: < Qua a Napoli, cresce la monnezza, e tornera' ai primi piani delle case, come tre anni fa; impiegati, insegnati, commercianti e operai intostano la nervatura, e appicciano il fuoco ai cassonetti, per non respirare la pestilenza, e preferendo inconsapevoli la diossina. Massimo quarantotto ore, e le scuole chiuderanno, gli uffici pubblici chiuderanno. La gente, furiosa, iniziera' a rovesciare i cassonetti stracolmi per le strade, in modo che la forza pubblica sia costretta ad intervenire per ripristinare la viabilita'. A Casoria si vota. Al Vomero, intanto, apre FNAC > ________________________________________ Stefania wrote: < Un saluto affettuoso da Catania, e... continua cosi'! > * * * Cara Stefania, sono io che ringrazio te: senza la tua simpatia sarebbe proprio impossibile andare avanti. Nel mio ricordo di Catania si mescolano inestricabilmente le facce dei cavalieri e i visi dei liceali: ferocia contro speranza, e in un certo senso - magari per poco tempo - abbiamo vinto noi. E se e' successo una volta, chissa'... potrebbe succedere ancora. ________________________________________ Viviana wrote: < Un'equipe di fisici nucleari italiani ha scoperto l'esistenza di una nuova particella sub-atomica. In confronto alle altre, spiegano, e' molto piu' piccola rispetto al suo modello di riferimento e anche piu' contraddittoria: dura piu' di quanto dovrebbe durare e non riesce a trasformarsi in cio' che vorrebbe. Per ragioni a noi sconosciute, gli scienziati hanno deciso di chiamarla Ds > ________________________________________ Umberto wrote: < "Anch'io, quando si parla d'Israele, ascolto cose che mi allontanano da me stesso: il cuore ricorda Anna Frank, ma gli occhi vedono i bambini di Gaza". Non riesco a capire perche' sulle retine di chi e' cosi' sensibile alle sofferenze umane non rimangano mai impresse le immagini delle vittime degli attacchi suicidi, a mio avviso immagini piu' pertinenti che non quelle di Anna Frank > * * * Considero esattamente sullo stesso piano le vittime dei criminali attentati dei "kamikaze" e quelle delle criminali "rappresaglie" del governo israeliano. Anna Frank non ha nulla a che vedere ne' con l'una ne' con l'altra banda di criminali: anche se una delle due, bestemmiando, se ne considera erede. ________________________________________ Libro di lettura (ad uso dei piccoli siciliani, e anche marrocchini, africani, brasiliani e rumeni e di tutti gli altri Paesi). C'erano quattro fratelli, che si chiamavano: Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro da fare, e lo dettero a Ciascuno. Ciascuno era sicuro che l'avrebbe fatto Qualcuno, ma Nessuno lo fece. Qualcuno si arrabbio' perche' era un lavoro di Ciascuno. Ma Ciascuno aveva pensato che in fondo lo poteva fare Ognuno. Nessuno capi' che Ognuno non l'avrebbe fatto. Fini' che Ciascuno vannio' Qualcuno, quando Nessuno fece cio' che avrebbe potuto fare Ognuno. Morale: se Ognuno facesse la sua parte, se Qualcuno desse una mano e se si avesse fiducia in Ciascuno, Nessuno criticherebbe, e il lavoro verrebbe buono. (Luigi De Paoli) ________________________________________ Kosta<kavafis at koine.el> wrote: < No, che non sono morti. Li cacciammo dai ruderi dei templi, dai frantumi di statue ed are; ma vivono ancora. Tu sai, terra del sud, che ancora il loro affetto vive, ancora t'accarezza. E a volte, quando sorge l'alba estiva, ecco nell'aria immobile un sussurro, un palpito di vita - e una creatura che non si vede e tuttavia respira con passo adolescente viene a riva. > * * * < ... Sanno l'oggi gli umani ma gli dei, padroni della luce, hanno il futuro... > _______________________________________ La "Catena di San Libero" e' una e-zine gratuita, indipendente e senza fini di lucro. Viene inviata gratuitamente a chi ne fa richiesta. Per riceverla, o farla ricevere da amici, basta scrivere a: riccardoorioles at libero.it. La "Catena" non ha collegamenti di alcun genere con partiti, lobby, gruppi di pressione o altro. L'autore e' un giornalista professionista indipendente. Parte dei suoi contenuti si possono trovare su www.clarence.com, e inoltre su www.carmillaonline.com, www.ilnuovo.it, www.girodivite.it, www.onnivora.net, www.broderie.it, www.peacelink.it e altri siti. Puoi riprenderla su web, mail, volantini, giornali ecc, purche' non a fini di lucro. Puoi forwardarla ai tuoi amici; se hai un sito internet puoi montarci la "Catena" e i successivi aggiornamenti. 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