Intervista sui saccheggi in Iraq



Vi mando con preghiera di pubblicazione un'intervista sui saccheggi in Irak
incoraggiati o addirittura iniziati dagli americani. testimonianza diretta.
grazie  Ciao   Alda Radaelli Mixa razzismo

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Media Watch: con preghiera di pubblicazione da parte di Alda Radaelli- Mixa-razzismo

TESTIMONIANZA-Intervista a Khaled Bayomi, pubblicata il 3-5-03 dal maggiore quotidiano svedese, con sede a Stoccolma, e raccolta da Ole Rothenborg,
Titolo:  GLI USA HANNO INIZIATO IL SACCHEGGIO

Khaled Bayomi ha insegnato ed effettuato ricerche presso l'universita' di Lund sui conflitti in Medio Oriente per dieci anni. Egli ha dato autorizzazione a pubblicare la intervista Abstract: una testimonianza, confermata da altre fonti, sulla "distruzione metodica e programmata" delle istituzioni della societa' irachena.

Testo: Khaled Bayomi e' partito dall'Europa per Bagdad come scudo umano arrivando nella stesso giorno quando i bombardamenti hanno iniziato: "Mi trovavo sul posto , mentre le truppe Usa incoraggiavano la gente a darsi al saccheggio. La mattina dell'8 aprile ero andato a trovare alcuni amici che vivono in una zona devastata dai bombardamenti. Stavi accingendomi a tornare il combattimento fu cosi' intenso che non riuscii a tornare sull'altra riva del fiume. Nel pomeriggio era tornata la calma e quattro carri armati americani tirarono sulle guardie dell'edificio amministrativo di rue de Haifa. Poi fecero saltare i portoni dell'edificio mentre una voce proveniente dai carri armati chiamava a raccolta la gente incitandola in arabo a seguire i carri e di prendersi cio' che volevano dentro l'edificio. La notizia si e' sparsa e l'edificio e' stato saccheggiato. Io mi trovavo a 250 metri dalle guardie quando furono assassinate. Dopo un carro armato ha sfondato il portone del dipartimento di Giustizia, in un edificio accanto, ed il saccheggio ha continuato. Io restavo in mezzo ad una grande folla che assisteva e che non partecipava al saccheggio ma non osava interferire. Molti avevano le lagrime agli occhi per la vergogna. L'indomani il saccheggio si propago' al Museo di Arte Moderna, mezzo chilometro piu' a nord".

Domanda: La statua di Saddam e' stata abbattuta dalla popolazione?

Risposta: No, sono stati gli americani ad abbatterla. Se la gente avesse voluto abbatter delle statue ne avrebbe abbattute di piu' piccole di quella senza l'aiuto degli americani.

Domanda:  Non e' un bene che Saddam se ne sia andato?

Risposta: Non se n'e' andato. Egli ha suddiviso l'esercito in piccole unita'. E' questa la ragione perche' non ci sono state grandi battaglie. Saddam ha dissolto l'esercito gia' nel 1992, ed ha costruito una struttura tribale parallela, che e' la carta vincente in Irak. Quando gli Usa cominciarono la guerra, Saddam ha abbandonato la guida dello stato e conta ora su una struttura tribale: per questa ragione ha abbandonato le grandi citta' senza combattere. Ora gli stati Uniti sono costretti a fare tutto da soli perche' non esiste nessun corpo politico nel paese in grado di sfidare la struttura esistente. I due personaggi che sono arrivati dall'esterno del paese sono stati eliminati immediatamente ( fa riferimento a l generale Nazar Al Khazraji, rientrato dalla Danimarca, ed al leader sciita Abdul Majid El Khouayi). Essi sono stati fatti a pezzetti con spade e coltelli dalla folla furiosa perche' erano ritenuti delle marionette degli americani. Secondo il quotidiano danese BT, Kharzaji era stato mandato in Irak dalla CIA. Ora abbiamo in Irak una forza di occupazione che non ha detto quanto tempo rimarra', che non ha alcun piano per un governo civile e nessuna data per le elezioni generali. Ci si puo' aspettare soltanto un enorme caos".

Traduzione di Alda Radaelli dal testo francese tradotto da Joe Valasek