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Impedire il genocidio nel Congo orientale
- Subject: Impedire il genocidio nel Congo orientale
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Tue, 20 May 2003 17:56:26 +0200
URL: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030520it.html Impedire il genocidio nel Congo orientale L'Unione europea deve inviare un contingente di pace in Congo! Bolzano, Göttingen, 20 Maggio 2003 L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha chiesto all'UE di mettere immediatamente a disposizione un contingente di pace che favorisca l'invio dei caschi blu nella regione orientale della Repubblica Democratica del Congo. In seguito alle ultime accuse di cannibalismo delle milizie che operano nella regione orientale del Congo, l'APM, ha chiesto all'UE di reagire finalmente in modo concreto. Le semplici parole di condanna per gli assassini non bastano, e soprattutto non impressionano né le milizie né chi le sostiene in Rwanda ed in Uganda! Se da un lato i ministri della Difesa europei hanno reagito in modo positivo alla possibilità di inviare un contingente di pace in Congo, dall'altro lato non hanno di fatto preso nessuna decisione concreta. L'APM si è anche rivolta direttamente a Javier Solana, coordinatore della Politica estera dell'UE, affinché venga fatta pressione sul Rwanda che finora ha negato il proprio "sì" a un intervento di pace internazionale. Il contingente di pace dell'ONU dovrebbe inoltre avere un chiaro mandato per la protezione della popolazione civile. La scorsa settimana alcuni rappresentanti della chiesa locale e uno studente di medicina hanno raccontato di cadaveri nelle strade di Bunia (Provincia di Ituri) a cui mancavano degli organi. A quanto pare, ai moribondi sono stati strappati cuore e/o fegato . Almeno 160 persone sono morte a Bunia a causa degli aspri conflitti tra gli appartenenti ai gruppi etnici Hema e Lendu. Le accuse di cannibalismo erano state sollevate già in seguito al massacro del 3 aprile 2003 a Drodro, in cui morirono più di 300 persone. Anche i rappresentanti dei pigmei avevano riportato in modo credibile che membri del loro popolo erano stati vittime del cannibalismo di bande armate. Il Rwanda e l'Uganda stanno sfruttando molto abilmente le tensioni etniche in Congo per assicurarsi una posizione di potere nel Congo orientale. Le milizie sostenute da questi due paesi vicini del Congo vogliono conquistare il controllo sulle importanti risorse naturali nelle regioni orientali del paese. Le violazioni dei diritti umani a danno della popolazione civile sono massicce: arruolamento forzato di bambini soldato, saccheggi, pulizie etniche e violenze sessuali sono all'ordine del giorno. Solamente negli ultimi giorni 20.000 persone sono scappate verso l'Uganda. Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030516it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030425it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030307it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/020909it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/pigmei.html | www.gfbv.it/3dossier/tpip.html * www: www.un.org | www.iccnow.org Ultimo agg.: 20.5.2003 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030520it.html | XHTML 1.0 / CSS | WEBdesign, Info: M. di Vieste
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