La SARS e gli esperimenti Usa



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di Gordon Poole - In anteprima per Nuovi Mondi Media un articolo che uscirà
sul numero di maggio del mensile "Guerre&Pace"

"In un periodo caratterizzato dagli allarmi antiterrorismo, è curioso come
sia poco considerata l'ipotesi che la Sars sia stata diffusa artatamente a
fini sperimentali. La storia di mezzo secolo di scandalosi esperimenti
chimici, biologici e radioattivi condotti sulle popolazioni da parte degli
Stati uniti".


A Hong Kong, specificamente nella provincia di Guangdong (sotto autorità
della Repubblica cinese) è scoppiata una forma di polmonite, battezzata
provvisoriamente Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), refrattaria alle
cure conosciute, non si sa se dovuta a cause virali o batteriologiche. I
laboratori specializzati incaricati si sono messi subito al lavoro per
ricercare le specifiche cause del morbo, che ha già raggiunto dimensioni
epidemiche, e per trovare cure efficaci. Intanto il consiglio comunale di
Hong Kong ha deciso di cambiare lo slogan pubblicitario usato per richiamare
i turisti: "Hong Kong Will Take Your Breath Away!" ("Hong Kong ti mozzerà il
fiato").

IPOTESI BIOTERRORISMO
Secondo "Zkea Report" (2/4/2003), le città della provincia di Guangdong,
sporche, affollate e piene di animali da cortile, offrono la situazione
perfetta per l'incubazione di microorganismi. Questo dunque è l'ipotesi più
probabile - come è successo col virus dell'Aids o con l'epidemia di
influenza del 1918, la terribile "spagnola".
Stranamente invece, si parla poco dell'ipotesi di un attacco terroristico,
cioè che l'ignoto virus (o batterio) sia stato diffuso artatamente, se non
per compiere un attentato, più verosimilmente per sperimentare le
possibilità di diffondere un'epidemia. E ciò malgrado l'allerta
antiterroristica, che gli Stati uniti hanno usato anche per giustificare la
guerra contro l'Iraq, o che è scattata tempo fa a Napoli, senza alcuna
minaccia evidente, portando all'arresto di numerosi pakistani, poi
rilasciati; o malgrado l'ordinanza della presidenza del Consiglio su piani d
'emergenza contro il bioterrorismo in Italia ("Leggo", 1/4/2003), in curiosa
coincidenza col diffondersi della Sars.
Ancora il 1 aprile, dopo che l'Oms l'aveva definita "una delle più grandi
epidemie degli ultimi anni" e dopo il contagio di 1.622 persone con 58
decessi (il 14 aprile i casi erano 3169 e i morti 144), il premio Nobel
Renato Dulbecco si mostrava ottimista ("Presto si troverà un vaccino") ed
escludeva l'ipotesi del bioterrorismo ("Leggo", 1/4/2003). Le autorità
orientali, invece, non escludono tale possibilità, per cominciare a studiare
la quale bisognerebbe individuare il primo o i primi malati e ricostruire i
loro movimenti, contatti ecc.
Non è certo mio intento suggerire che la Sars sia il risultato di un attacco
terroristico. Soltanto non mi spiego la poca attenzione prestata a questa
ipotesi.

SPERIMENTAZIONI DA SCANDALO
La possibilità di condurre attacchi chimici e biologici viene studiata da
molti anni da più parti, soprattutto nei paesi più ricchi, in possesso dei
laboratori meglio attrezzati per fare la necessaria sperimentazione sia in
vitro sia su esseri viventi, compresi gli esseri umani.
Qui mi limiterò a considerare gli esperimenti condotti dagli Stati uniti
sulle proprie popolazioni e su quelle di altri paesi tra la Seconda guerra
mondiale e la fine degli anni Sessanta: esperimenti sui quali esiste un'
ampia, anche se presumibilmente parziale, documentazione.
Si tratta di un ventennio di sperimentazione da scandalo, alla fine del
quale Donald M. MacArthur, vicedirettore di ricerche e ingegneria presso il
dipartimento della Difesa, in una testimonianza davanti a una
sottocommissione del Committee on Appropriations della Camera dei
Rappresentanti ebbe a riferire il 9 giugno 1969 la seguente previsione:
"Entro i prossimi cinque, dieci anni, si potrà fare probabilmente un nuovo
microrganismo infettivo diverso in alcuni importanti aspetti da qualsiasi
organismo noto come causa di malattie. Fra questi aspetti, il più importante
potrebbe essere che tale organismo sarebbe refrattario ai processi
immunologici e terapeutici da cui dipendiamo per conservare una relativa
libertà da malattie infettive". (Aspetto, sia detto incidentalmente, che
presenta anche la Sars).
Durante quello stesso ventennio e fino ad anni recenti, secondo un libro di
William Blum apparso recentemente anche in Italia (1), gli Stati uniti hanno
condotti esperimenti ancora più pericolosi ai danni delle popolazioni di
altri paesi, per esempio le Isole Bahamas, Canada, Cina, Corea, Vietnam,
Laos, Panama, Cuba e altri ancora.

EPIDEMIE INDOTTE.
Cominciamo con gli esperimenti fatti ai danni degli stessi statunitensi. Per
sua esplicita ammissione, tra il 1949 e il 1969 l'esercito degli Usa
disseminò vaste aree del paese, dall'Atlantico al Pacifico, di vari
organismi (2) in un esperimento teso a misurarne gli effetti nell'aria e sul
territorio. Si presume che gli esperimenti fossero interrotti nel 1969, ma
non è certo.
Nel 1950 si servì di aerei e di colombe viaggiatrici per lanciare penne di
tacchino infette da spore cereali atte a contaminare le coltivazioni di
avena al fine di determinare se in questo modo si potesse diffondere un'
epidemia come arma biologica (3). Come si vedrà più avanti, ci sono
indicazioni che proprio questo sistema sia stato usato contro la Cina e la
Corea nel 1952.
Sempre nel 1950, tra il 20 e il 27 settembre, una nave della marina militare
fece un "attacco" biologico sperimentale di una settimana nella baia di San
Francisco, diffondendo una nube pestifera di bacillus globigii e di Serratia
marcescens. Lo scopo dichiarato fu di studiare "le possibilità offensive di
attaccare dal largo una città portuale con una nebulazione da BW [guerra
biologica]". Dal 29 settembre, presso l'ospedale dell'università di Stanford
si ebbero ricoveri di persone affette da Serratia marcescens, un tipo di
infezione prima mai verificatasi in quell'ospedale con 11 malati, di cui uno
morì (4).

. SOSTANZE TOSSICHE .
Nel 1953, nella città di Minneapolis (Minnesota) una massiccia quantità di
solfato di zinco-cadmio fu diffuso in 61 riprese. Si tratta di una sostanza
che, grazie soprattutto alla presenza del cadmio, è molto tossica e può
produrre danni ai polmoni, ai reni e al fegato. Nello stesso anno la
sostanza fu diffusa sperimentalmente al centro della città di St. Louis, a
Washington (DC), nella Virginia e, nel 1969, a Cambridge, Maryland (5).
Negli anni Sessanta l'esercito Usa disseminò batteri in grande quantità nell
'aeroporto nazionale di Washington nonché nel terminale degli autobus
Greyhound per verificare se un agente nemico avrebbe potuto diffondere il
vaiolo. Si usò il Bacillus subtilis, potenzialmente dannoso per malati e
anziani, soprattutto se affetti da malattie cardiache o tumori (6).
Anche la Cia fece i suoi sperimenti chimici e biologici: nel 1955, a Tampa
(Florida) diffuse, nell'aria, batteri di tosse convulsiva. Il numero di
malati aumentò in Florida da 339, di cui uno morì, nel 1954, a 1080, di cui
dodici morirono, nel 1955 (7).

. BACILLI E ZANZARE
Nel 1956-1958 l'esercito sottopose le popolazioni di Savannah (Georgia) e
Avon Park (Florida) a un esperimento per verificare se fosse "fattibile
impiegare zanzare Aedes aegypti per portare un agente di guerra
batteriologica". Centinaia di migliaia, se non milioni di zanzare furono
disseminate. Secondo l'esercito non erano infette (8). Più avanti si vedrà
come, secondo le autorità cubane, la stessa zanzara fosse usata contro Cuba
nel 1981.
Un'azione congiunta a New York tra l'esercito e la Cia nell'11-15 febbraio
del 1956 consisteva nello spruzzare le strade della città, compresi i tunnel
Holland e Lincoln, con una sostanza non ancora identificata (9).
Dieci anni dopo, nel quadro di uno studio sulla Vulnerabilità dei passeggeri
della metropolitana della città di New York a un attacco segreto con agenti
biologici, l'esercito liberò una quantità enorme di Bacillus subtilis
variant niger durante le ore di punta. Le correnti create dal passaggio dei
treni diffusero i batteri dalla stazione della 15a strada fino a quella
della 58a. L'esperimento fu ripetuto nella metrò di Chicago (10).
Fra il novembre 1964 e il gennaio 1965 l'esercito irrorò recinti per il
bestiame in vari stati (Texas, Missouri, Minnesota, South Dakota, Iowa,
Nebraska) con "stimolanti non biologici anti animali". Non si sa perché i
recinti furono scelti come bersagli né quali effetti si ebbero sulla carne
consumata dal pubblico (11).

MATERIALI RADIOATTIVI
L'elenco di questi interventi è necessariamente parziale. Ma una menzione va
riservata alla disseminazione nel 1948-1952 di materiali radioattivi da
aerei, anche su aree popolate, per studiare le modalità della caduta e il
tasso di decadimento delle sostanze radioattive, allo scopo di verificare la
opportunità di creare un "mezzo offensivo di guerra radioattiva" (12).
Sempre secondo William Blum, il governo Usa ha sottoposto a esperimenti
milioni di persone, civili e militari, per studiare gli effetti di materiali
chimici e biologici, compresi materiali che agiscono sul sistema nervoso,
radiazioni nucleari (anche col plutonio), e una quantità di droghe di
controllo dei processi mentali, compresi l'LSD e altri allucinogeni (13). I
soggetti sono stati prevalentemente persone ritenute senza grande potere
politico: militari, donne, obiettori di coscienza, detenuti, neri, poveri,
ritardati mentali, vecchi, giovani, pazienti in manicomio.
Nel 1999 il pubblico statunitense si era fatto più guardingo: quando il
laboratorio governativo a Los Alamos (New Mexico) annunciò di voler
diffondere dei batteri nell'atmosfera per collaudare certi nuovi rilevatori
da guerra biologica, ci furono vivaci proteste e si dovette cancellare l'
esperimento.

1951: PRONTE LE ARMI BIOLOGICHE
Quanto agli esperimenti condotti su popolazioni non degli Stati uniti, il
quadro che emerge dalla documentazione esistente, certamente parziale, è
ancora più fosco.
Migliaia di animali morirono nelle Isole Bahamas a causa dei batteri diffusi
a spruzzo da una squadra Usa-Uk-Canada a partire dagli ultimi anni Quaranta
fino a quando fu posto fine all'esperimento in un non specificato momento
degli anni Cinquanta. Poiché i risultati sono coperti dal segreto di stato,
non si sa se ci sono state vittime umane (14).
Nel 1953 l'esercito si servì di camion sormontati di spruzzatori per
disseminare sperimentalmente solfato di zinco-cadmio nella città di Winnipeg
nel Canada (15).
Un comitato scientifico internazionale, composto di scienziati di varie
nazioni, concluse che nel 1952 durante la guerra di Corea "i popoli coreani
e cinesi furono oggetto dell'impiego di armi biologiche, usate da unità
delle forze armate degli Stati uniti d'America che si sono servite di una
grande varietà di metodi a tale scopo". Secondo i cinesi, penne di tacchino
infette, insetti, pezzi di animali in putrefazione ecc. furono scaricati
dagli aerei. Le malattie causate comprendevano la peste, l'antrace, l'
encefalite. Molte informazioni però erano state ottenute da piloti Usa
catturati dai cinesi e presumibilmente costretti con le minacce a
testimoniare: tornati in patria hanno ritrattato, anche dietro minaccia da
parte del ministro della Giustizia di processarli per tradimento. D'altra
parte, nel dicembre 1951 il segretario del dipartimento della Difesa aveva
dato ordini che le forze armate "fossero rese effettivamente pronte entro il
più breve tempo possibile" per un uso offensivo di armi biologiche. Poche
settimane dopo le forze aeree assicuravano il Dipartimento che tali capacità
erano vicine alla realizzazione (16).

ECCO LE APPLICAZIONI
È noto l'uso massiccio (270.000 litri al giorno) di napalm in Corea nel
1952, come è noto anche, dal 1980, che nel 1967-1969 un'area vastissima
della zona demilitarizzata tra le due Coree fu irrorata della micidiale
sostanza defoliante "Agent Orange" (17).
L'uso del gas nervino "sarin" in Laos nel settembre del 1970 venne fuori nel
1998 in un rapporto pubblicato dalla Cnn e dalla settimanale "Time". In
seguito a un'indignata e ben orchestrata protesta del governo e del
Pentagono, la Cnn sconfessò l'articolo e gli autori, April Oliver e Jack
Smith, furono licenziati, mentre Peter Arnett, che aveva avvallato il
servizio, fu costretto al silenzio. In seguito Oliver e Smith scrissero un
documento di 77 pagine con ulteriori testimonianze di militari dell'epoca a
difesa del proprio lavoro giornalistico, il quale a chi scrive sembra più
convincente dei testi di accusa nei loro confronti (18).
Noto è anche l'impiego di erbicidi, come l'"Agent Orange" che inquinò il
Vietnam negli anni Sessanta con oltre 200 kg di diossina, fra le sostanze
più tossiche esistenti. Si stima che due milioni di vietnamiti, oltre a
migliaia di militari statunitensi, siano stati colpiti da questi veleni.
L'"Agent Orange" e altre armi chimiche furono sperimentate in Panama dagli
anni Quaranta fino agli anni Novanta (19). Negli anni Sessanta e Settanta l'
"Agent Orange" fu sperimentato non solo nelle giungle panamensi ma anche
vicino ad aree ricreative (20). Anche durante l'invasione di Panama nel
dicembre 1989 sembra che siano state lanciate sostanze chimiche da aerei e
elicotteri statunitensi sul villaggio di Pacora, vicino a Città del Panama
(21).

GUERRA ALL'AGRICOLTURA CUBANA...
In documenti resi pubblici nel 1977 la Cia rivela di aver condotto "un
programma di ricerca per la guerra clandestina contro l'agricoltura che
prendeva di mira, durante gli anni Sessanta, numerosi paesi nel mondo" (22).
Non sorprender quindi che anche Cuba sia stata oggetto di aggressioni e
sperimentazioni chimiche e biologiche degli Stati uniti, solo in parte note.
Nell'agosto del 1962 agenti della Cia contaminarono 14.000 sacchi di
zucchero cubano diretto all'Urss con una sostanza non velenosa che lo
rendeva immangiabile. Nel caso specifico Kennedy intervenne per impedire
l'invio, ma la contaminazione di zucchero cubano era per la Cia un'attività
comune all'epoca (23). Sempre nel 1962 un tecnico agricolo canadese intascò
5.000 dollari da un agente segreto Usa per diffondere un virus tra i
tacchini cubani. In seguito negò di aver assolto il compito: sta di fatto
che vi fu una moria di 8.000 tacchini (24).
La Cia, che talvolta ha escogitato progetti piuttosto bizzarri (come il
sigaro-bomba per Castro), ha cercato nel 1969-1970 di provocare piogge
torrenziali e conseguenti inondazioni in aree non agricole, lasciando i
campi di zucchero senza acqua (25). Nel 1971, usando come terroristi gli
esuli cubani, la Cia riuscì a diffondere un'epidemia che costrinse Cuba a
sopprimere cinquecentomila maiali (26).

e AGGRESSIONE BIOLOGICA
Molto più grave fu l'epidemia di Dhf, ossia di febbre emorragica (dengue),
il primo nelle Americhe, che produsse 300.000 casi, 158 mortali fra cui 101
bambini sotto i quindici anni (27). Nel 1984 un esule cubano, Eduardo Victor
Arocena Perez, testimoniò sotto giuramento di essere a personale conoscenza
di una missione eseguita verso la fine del 1980 per introdurre germi a Cuba
da usare contro i sovietici e l'economia cubana, dando inizio a "una guerra
chimica che però produsse risultati diversi da quelli che ci eravamo
aspettati, perché pensavamo che sarebbero stati usati contro le forze
sovietiche, mentre furono usati contro la nostra gente, e su ciò non eravamo
d'accordo" (28).
Il dengue viene diffuso da insetti, soprattutto da zanzare, come quelle del
tipo Aedes Aegypti già sperimentato a questo scopo dall'esercito Usa in
Georgia e Florida nel 1956 e nel 1958 (29), mentre nel 1967 il dengue era
fra i morbi "oggetto di notevole ricerca e che sembrano fra quelli ritenuti
potenziali agenti di guerra biologica" al centro Usa di Fort Derrick nel
Maryland (30).
Ancora il 21 ottobre 1996 un pilota cubano, sorvolando la provincia di
Matanzas, avvistò un aereo del Dipartimento di Stato Usa autorizzato al
trasvolo mentre rilasciava nubi di una qualche sostanza. Due mesi dopo
scoppiò una peste dovuta al Thrips palmi, un insetto erbivoro mai prima
rilevato a Cuba. Nell'aprile 1997 Cuba accusò gli Usa davanti all'Onu di
"aggressione biologica", fornendo una descrizione dettagliata dell'incidente
(31). La questione fu sottoposta ai firmatari della Convenzione sulle armi
biologiche dell'Onu e, dopo una delibera inconcludente, cadde nel
dimenticatoio.

CON LA SCUSA DEL TERRORISMO..
Non sorprende, allora, che nell'ottobre 2002 gli Stati uniti abbiano votato,
con il solo Israele, contro una risoluzione dell'Onu che riaffermava la
convenzione di Ginevra del 1925 contro le armi biologiche, e contro un'altra
che rafforzava il trattato per vietare l'uso dello spazio a fini militari.
Tornando alla Sars da cui eravamo partiti si potrebbero immaginare a questo
punto, in via del tutto accademica, scenari fantascientifici: gli Stati
uniti diffondono il virus o il batterio, scoppia l'epidemia e solo a tempo
debito, chiusa la campagna in Iraq, si "scopre" che l'untore è il prossimo
paese sulla lista di Bush, per esempio la Corea del Nord. Una versione
aggiornata delle mai trovate armi di distruzioni di massa irachene, degli
inesistenti campi di sterminio di Milosevic, dell'incidente fabbricato del
Golfo del Tonchino e di una lunga serie di inventate cause scatenanti, fino
allo scoppio della nave Maine all'inizio della guerra ispano-americana nel
1898, sempre usate per giustificare gli interventi militari davanti all'
opinione pubblica.

Gordon Poole

Nato nel Massachusetts nel 1934, e' vissuto per lo piu' in Italia dal 1957.
Dal 1975 insegna presso l'Istituto Universitario Orientale, Napoli. La sua
militanza pacifista ed anti-imperialista risale ai primi anni Sessanta e
comprende momenti americani di forte impegno organizzativo come Berkeley nel
1965-67 e Minneaopolis nel 1971-72. E' membro attivo di organizzazioni
politiche e pacifiste. Fa parte della redazione del mensile "Guerre e pace"


NOTE
(1) William Blum, Rogue State. A Guide to the World's Only Superpower,
Monroe, Maine, Common Courage Press (in it.: Con la scusa della libertà, Il
Saggiatore, Milano 2002). Da tale libro è in genere attinta la
documentazione cui di seguito ci riferiamo. Le fonti sono quelle secondarie
fornite da Blum, non potendo in questa sede verificare, come una ricerca più
rigorosa richiederebbe, le fonti primarie.
(2) L. A. Cole, Clouds of Secrecy: The Army's Germ Warfare Tests over
Populated Areas (Maryland, 1990).
(3) "San Francisco Chronicle", 8/10/1979; "Washington Post", 9/10/1979;
"Scientific American", giugno 1999.
(4) Cole, op. cit.; "San Francisco Examiner", 22/12/1976; 23/12/1976;
17/9/1979; 19/10/1980.
(5) "San Francisco Chronicle", 14/10/1980.
(6) "Washington Post", 5/12/1984.
(7) "San Francisco Chronicle", 17/12/1979; 29/10/1980.
(8) Cole, The Eleventh Plague (New York, 1997), basato sul testo dell'Us
Army Chemical Corps Summary of Major Events and Problems, 1959.
(9) "San Francisco Chronicle", 4/12/1979.
(10) Cole, Clouds of Secrecy, cit.; "New York Times", 19/9/1975; "Washington
Post", 5/12/1984.
(11) Biological Testing Involving Human Subjects by the Department of
Defense, 1977, test. al Subcommittee on Human Resources del Senato Usa, 8/3
e 23/5/1977.
(12) General Accounting Office, Nuclear Health and Safety: Examples of Post
World War II Radiation Releases at US Nuclear Sites, novembre 1993.
(13) Ampi riferimenti bibliografici in Rogue State, cit., pp. 289-290.
(14) Cole, Clouds of Secrecy, cit.
(15) "Baltimore Sun", 15/8/1980.
(16) S. Endicott e E. Hagerman, The United States and Biological Warfare:
Secrets from the Early Cold War and Korea, Indiana Univ. Press, 1998.
(17) "San Francisco Chronicle", 24/4/1980; "Washington Post", 17/11/1999.
(18) Cole, Clouds of Secrecy, cit.; G. Poole, Nazione guerriera, Colonnese,
2002.
(19) "New York Times", 19/9/1975.
(20) "The Dallas Morning News", 20/8/1999.
(21) "El Periódico", Città del Panama, febbraio 1990.
(22) "Washington Post", 16/9/1977.
(23) T. Branch e G. Crile III, The Kennedy Vendetta, "Harper's", agosto
1975.
(24) "Washington Post", 21/3/1977.
(25) W. Hinckle e W. Turner, The Fish is Red: The Story of the Secret War
against Castro, Harper & Row, 1981.
(26) "San Francisco Chronicle", 10/1/1977.
(27) B. Schaap, The 1981 Cuba Dengue Epidemic, "Covert Action Information
Bulletin", n. 17, estate 1982.
(28) "Covert Action Information Bulletin", n. 22, Fall 1984.
(29) "San Francisco Chronicle", 29/10/1980.
(30) "Science", 13/1/1967.
(31) Doc. A/52/128 Assemblea generale Onu, 29/4/1997.