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Report da Amman #17
- Subject: Report da Amman #17
- From: "robdinz robdinz" <robdinz at hotmail.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 01 May 2003 02:01:32 +0100
30.04.03 Gli iracheni si lamentano della versione USA sulla libertà di Rosarita Catani da Shafa Badran (Amman) Giordania REPORT N. 17BAGHDAD - "L'America ci porta libertà, ma con missili distruttivi, saccheggio ed arbitrio", si lamenta Rasheed Mosuli dell'aggressione USA nei confronti del suo paese nel nome della Libertà.
"Attraversano l'Oceano, reclutando I loro media, bombardando le nostre case, distruggendo I nostri giardini, permettendo ai ladri di derubarci ed portando il caos e l'anarchia nel paese; tutto per l'immenso amore verso la libertà", accusa Mosuli, come molti altri qui, dopo la fine della guerra e la sconfitta del regime di Saddam Hussein.
"Dopo che la situazione sarà stabilizzata, le Forze americane permetteranno ai partiti di controllare la costruzione del governo senza alcuna limitazione al numero assegnato ad ognuno di loro. Questa è libertà", si lamenta Moduli con un tono sarcastico misto ad impazienza.
Vendesi bevande alcoliche. Vendono i loro prodotti a chiunque, incluso bambini al di sotto di 11 anni. Il giornalista domanda: "E' possibile adesso?" La persona intervistata risponde: "Si, c'è libertà adesso. La birra ora costa 200 dinari a bottiglia". Il compratore è attratto dal nuovo prodotto immesso sul mercato.
Gli ufficiali americani continuano a ripetere che Washington prometterà democrazia in Iraq e non imporrà alcun governo o cultura.
"L'Iraq può essere un esempio di pace e prosperità e libertà dell'intero Medio Oriente" ha dichiarato ieri, Bush.
Ma gli iracheni pensano che essa è un'occupazione piuttosto che un viaggio transatlantico per la libertà.
Tre manifestanti sono stati uccisi e molti altri feriti quando I soldati americani hanno aperto il fuoco su di loro, solo un'ora dopo altri 15 sono stati uccisi dale forze americane in un'altra manifestazione separata.
Nel mercato della capitale, per strada, Kalashnikov rapinati, armi e bombe come alter munizioni possono cadere nele mani di tutti I civili ad un prezzo lucrative che costa meno di un chilo di carne.
"I bambini possono ora trovare cd pornografici, film in vendita per le strade della capitale irachena", dichiara Amer Sabrim, meravigliato di tutte le cose che stanno arrivando velocemente in un paese arabo islamico.
"Il gioco d'azzardo era vitato nel paese e le persone non avevano fretta di approdare in quell porto, e noi non ascoltiamo più la voce del Muezzins che recita il Qur'an ad alta voce. " Si lamenta Sabri
Vi sono state anche massicce maifestazioni in vari distretti del paese per chiedere la fine dell'occupazione e la formazione di un governo nazionale. In una dimostrazione, 110 iracheni, tra sanniti e schisti, unendosi per mano chiedevano la fine dell'occupazione Anglo.-Americana dal loro paese, cantando: "No to Saddam, No to Bush, Yes to Islam".
IRAQ - 30.04.03Le manifestazioni contro l'occupazione Americana nell'Iraq, sono avvenute sopratutto nel Falujah ad est di Bagdad che ha visto altri tre vittime irachene stamattina; uccisi con il fuoco dei soldati americani che hanno mirato contro i manifestanti della città. Oltre a un numero non precisato di feriti, di cui due di loro in grave pericolo di vita. A Bagdad l'inviato di Al Jazeera ha detto che ci sono stati due morti iracheni uccisi dalle forze di occupazione americane oltre a diversi feriti dopo una manifestazione alla quale hanno partecipato 7000 iracheni per chiedere il ritiro di soldati americani da una scuola che veniva usata come una base fino alla sera del lunedì scorso. L'altro ieri c'è stata una manifestazione che richiedeva il ritiro delle forze americane le quali hanno caricato uccidendo tredici iracheni e ne hanno ferito altre decine. Un tenente americano ha dichiarato che c'erano degli spari contro le truppe americane e loro hanno risposto al fuoco. Ha dichiarato, inoltre, che alcuni dei manifestanti hanno tirato delle pietre contro le truppe americane.
PALESTINA - 29.04.03RAMALLAH - Cinque palestinesi sono stati uccisi nelle ultime ventiquattro ore, incluso un ragazzo di 17 anni.
Un elicottero Apache israeliano spara due missili su una macchina civile a Sud di Gaza uccidendo il guidatore ed un passante.
Il guidatore è stato identificato Nidal Salamah, di 35 anni, uno dei leader dell'Abu Ali Mustafa Brigades, l'armata del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
L'altra vittima identificata come Awni Sarhan, di 40 anni, si trovava vicino la scena dell'attacco.
In un'altra azione gli israeliani, uccidono due attivisti palestinesi, Mahmoud Salah, di 28 anni, ed Annan Jawarish, 26 anni, dopo aver bombardato e demolito le case dove essi vivevano, vicino Bethlehem.
I tanks israeliani circondato la casa di Salah nel villaggio d'al-Khader, prima bombardano e distruggono la casa, poi, uccidono le persone che erano riuscite a salvarsi.
I soldati israeliani hanno ucciso dozzine d'attivisti durante I 31 mesi d'Intifada, molti dei quali erano leaders politici, usando vari metodi.
L'associazione dei diritti umani descrive i metodi d'uccisione israeliani come atti illegali ed illegittimi, che contraddicono la legge internazionale.
Tel Aviv - 30.04.2003TEL AVIV - L'attacco suicida in Tel Aviv ha causato la morte di tre persone e 35 feriti.
L'attacco è avvenuto di fronte ad un ristorante vicino l'ambasciata USA.Il ragazzo si è fatto scoppiare in aria dopo essere stato fermato da una guardia di sicurezza.
L'attacco suicida, arriva, il giorno dopo che il gruppo islamico Jihad, ha dichiarato di voler continuare I suoi attacchi su Israele.
In un documento, il gruppo ha dichiarato di non approvare il nuovo primo ministro palestinese, Mahmoud Abbas, per le sue affermazioni su un nuovo piano internazionale di pace. Il gruppo ha dichiarato di opporsi alla pace con Israele.
(fine.)[Nota: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto di osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it - sono utilizzabili liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice].
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