Cyber-pacifista? Allora niente soldi



Fonte: http://www.mytech.it/mytech/news/art006010046642.jsp

DARPA TAGLIA I FONDI A OPENBSD

Cyber-pacifista? Allora niente soldi

In seguito a una dichiarazione antimilitarista di un programmatore indipendente, il Dipartimento della Difesa statunitense taglia i finanziamenti a uno dei piu' avanzati progetti mondiali di sicurezza informatica

di Carlo Gubitosa <c,gubitosa at peacelink.it> e Stefano Chiccarelli <neuro at olografix.org>
28/4/2003


Ormai sono in molti a conoscere Linus Torvalds, il finlandese che ha concepito il sistema operativo Linux, ma solo pochi appassionati conoscono Theo de Raadt, uno sviluppatore canadese che nei giorni scorsi e' stato letteralmente silurato dal Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), l'agenzia militare statunitense per la ricerca avanzata che nel 1969 ha dato vita ad Arpanet, il primo embrione di quella che sarebbe diventata Internet. Theo e' il leader storico del progetto OpenBSD, un sistema operativo "free" sviluppato da circa 60 programmatori volontari con un unico obiettivo: creare il sistema operativo piu' sicuro possibile. Giusto per fare un esempio, nel 2002 la Microsoft di Bill Gates ha rilasciato 68 "allarmi di sicurezza" (security alerts) per i suoi sistemi operativi, piu' di uno alla settimana, mentre negli ultimi sette anni il gruppo OpenBsd ha riparato solamente una "falla". Dal 1994 ad oggi OpenBSD ha potuto sopravvivere grazie a donazioni volontarie e vendite di magliette e Cd contenenti il sistema operativo, che chiunque puo' scaricare gratuitamente in Rete.

Nell'agosto 2001 il Darpa ha concesso un finanziamento di 2 milioni e 300 mila dollari all'universita' della Pennsylvania, che ha dirottato parte di queste risorse al progetto OpenBSD, fino a quando un'imprudente dichiarazione di Theo de Raadt non ha scatenato le ire dei militari del Darpa. Il 17 aprile l'universita', contattata dall'aviazione Usa, viene obbligata a "non sostenere piu' alcun costo" per i progetti di sicurezza informatica realizzati dal team di OpenBSD, colpevole di essere guidato da un hacker refrattario alla cultura militare. La ritorsione del Darpa nasce da un'intervista rilasciata il 6 aprile al quotidiano on line canadese The Globe and Mail: Theo de Raadt ha dichiarato di sentirsi "abbastanza imbarazzato" nel ricevere soldi da strutture militari per i suoi progetti di ricerca nel settore informatico, anche se "abbiamo concordato che loro [i funzionari del Darpa, Ndr] non avrebbero potuto dirci come lavorare". "Stiamo semplicemente facendo quello che facciamo da sempre" - ha proseguito de Raadt - "e cioe' produrre software piu' sicuro, e su questo loro non hanno voce in capitolo. In ogni caso mi consolo convincendomi che i soldi che riceviamo corrispondono a mezzo missile cruise che non verra' mai costruito".

Sul giornale universitario indipendente Daily Pennsylvanian, Theo de Raadt ha raccontato che alcuni giorni dopo quell'intervista "il professor Jonathan Smith mi ha chiamato e mi ha detto di stare zitto e non parlare di cose come quelle". Il 18 aprile Jan Walker, funzionario del Darpa, comunica che "e' dispiaciuto", ma si vede costretto a cancellare il progetto, e il 22 aprile dichiara a un giornalista che la decisione di sospendere i finanziamenti e' dovuta agli "eventi mondiali" e alla "crescente minaccia rappresentata da stati-nazione sempre piu' potenti".

Lo stesso giorno l'universita' di Pennsylvania cancella le prenotazioni per l'albergo all'interno del quale i 60 sviluppatori principali di OpenBSD avrebbero dovuto riunirsi per il loro "hackathon", una maratona informatica dedicata al confronto sui temi della sicurezza. Molti dei partecipanti avevano gia' prenotato il volo, e paradossalmente l'universita' ha deciso di pagare a fondo perduto una penale dell'80% per l'annullamento delle prenotazioni alberghiere, nonostante gli hacker di OpenBSD si siano offerti di coprire il rimanente 20% dei costi pur di svolgere regolarmente il loro incontro.

La risposta della comunita' mondiale degli utenti internet non si e' fatta attendere, e il tam-tam telematico con cui e' stata denunciata questa vicenda ha provocato un incremento nella vendita on line delle magliette disponibili sul sito www.openbsd.org, che comprendono un modello con una interessante citazione di Benjamin Franklin: "Chi e' pronto a rinunciare alle proprie liberta' fondamentali in cambio di briciole di temporanea sicurezza, non merita ne' liberta' ne' sicurezza".