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Newsletter N. 17 del 28 Aprile 2003
- Subject: Newsletter N. 17 del 28 Aprile 2003
- From: newsletter at bbs.olografix.org
- Date: Mon, 28 Apr 2003 19:43:59 +0200
============================================ *** Associazione Culturale Telematica *** ********** "Metro Olografix" ********** Newsletter n. 17 del 28 aprile 2003 ============================================ IN PRIMO PIANO ------------------------- Formiche globali, invadenti Superpotenza. Il pacifismo si contrappone al «centralismo» dell'aquila che controlla tutto dal cielo; la metafora perfetta di Bug's life James Moore. Un tranquillo professore trae dall'osservazione dei mutamenti in corso teorie a metà strada tra realtà e utopia FRANCO CARLINI La settimana scorsa è passato su RaiUno «A Bug's Life», pregevole film animato del 1998 che racconta la storia di un formicaio e della sua presa di coscienza collettiva, sotto la guida dell'eroico Flik, in lotta contro una banda di voraci cavallette. Il film di John Lasseter e Andrew Stanton è molto attuale e non solo per l'ovvia metafora pace-guerra-imperialismo-resistenza popolare, ma anche per questioni che hanno a che fare con le tecnologie della comunicazione e con la Rete. Primo motivo, e non il più importante: il tutto venne realizzato dalla Pixar, la stessa casa che a suo tempo fece lavorare centinaia di computer per produrre Toys' Story. La Pixar è guidata da tempo da Steve Jobs, il fondatore della Apple Computer, dal 1997 tornato alla guida della casa della mela. E la Apple-Pixar guarda con sempre maggiore interesse allo spazio dell'intrattenimento multimediale. Ma c'è un secondo motivo, meno tecnologico e più culturale, per il quale le formiche oggi sono assai in voga, e con esse, in genere gli insetti sociali. In un saggio largamente diffuso in rete, James Moore, senior fellow a Harvard, ha scritto: «Il simbolo della prima superpotenza è l'aquila - un predatore temibile che comanda dal cielo, facendo preda di topi e piccoli animali. Forse il migliore simbolo per la seconda superpotenza è una comunità di formiche. Le formiche agiscono dal basso». Lo scritto di Moore si intitola «La seconda superpotenza mostra la sua splendida testa» ed è stato pubblicato sul suo weblog personale: http://cyber.law.harvard.edu/people/jmoore/secondsuperpower.html. Si tratta di una ampia riflessione del ruolo poderoso che l'opinione pubblica ha assunto, nelle questioni della pace, dello sviluppo e della povertà. Il punto di vista di Moore è quello tipico del cyberlibertario e dunque molto del suo ragionamento è fondato sulle tecnologie abilitanti: le stesse che consentono al «generale» Rumsfeld di condurre una guerra veloce e flessibile, permettono a milioni di persone di attivarsi e di contare, oggi per la pace, ieri e certo anche domani per altri valori universali di lotta alla povertà e di giustizia globale. La novità delle formiche globali sta dunque in questo: che hanno una straordinaria capacità di muoversi all'unisono e di attivarsi rapidamente, come nessuno sistema di comando e controllo centralizzato potrebbe mai sperare. Gli strumenti sono la Rete, anzi le reti, comprendendo in queste tutte le tecnologie più recenti che, prima ancora di diventare prodotti di largo consumo, vengono sperimentate dal basso: i telefoni cellulari, le recenti reti Wi-Fi che vanno tappezzando le città americane di punti caldi di accesso. In particolare gli Sms e la messaggeria istantanea hanno un ruolo decisivo perché non richiedono grandi o costose tecnologie: basta poca banda passante per stare in contatto e questo è particolarmente importante nei paesi in via di sviluppo. Il risultato, scrive Moore è «un senso di connessione intima attraverso il tempo e lo spazio». Non solo la creazione collettiva delle idee, ma anche la loro disseminazione, avviene in luoghi e con modalità diversi da quelli della politica dei partiti e dei media dominanti. In sostanza si tratta di una forma di «democrazia emergente», ben diversa e persino contrapposta a quella tradizionale e rappresentativa. Soprattutto è un processo di democrazia continua, che non si accontenta del voto periodico, sempre più inutile e deludente. Le differenze sono radicali: l'attivismo è permanente, e soprattutto non è di breve respiro. Il politico di professione, si chiami esso Berlusconi o D'Alema guarda (inevitabilmente?) alla prossima tornata elettorale come il suo orizzonte temporale massimo e dunque misura le sue proposte sull'esigenza di soddisfare gli interessi diretti e «corti» del suo elettorato; invece questi «membri colti e informati» della comunità delle formiche globali «costruiscono senso», con obbiettivi che riguardano uno spazio più grande - il pianeta Terra - e tempi lunghi, le generazioni future. James Moore non è un estremista, ma semmai un tranquillo professore universitario, anche se i suoi ragionamenti appaiono radicali nella rappresentazione mediatica attuale e certamente fanno inorridire i «realisti» di tutti gli schieramenti, quelli rassegnati al mondo così com'è. Ma proprio perché moderato Moore sostiene che tra le due potenze e tra le due forme di democrazia debba esserci incontro. Fidando nella forza delle idee sembra illudersi che alla fin fine la forza delle opinioni condivise, emergenti dal basso, riesca non solo a difendere gli spazi di democrazia, senza i quali anche le formiche risultano azzittite, ma anche a influenzare le istituzioni mondiali come il Fondo Monetario e la Banca Mondiale. In ogni caso suggerisce che un coinvolgimento ci debba essere. Questa prospettiva a-conflittuale è quella che appare meno convincente e probabilmente illusoria: se nel web si è abilitata una forma di partecipazione nuova, essa inevitabilmente verrà attaccata e compressa - il che sta già avvenendo; qu el conflitto è appena incominciato e non sarà indolore. http://www.ilmanifesto.it/oggi/art72.html http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/26-Aprile-2003/art72.html TECNOLOGIA&INTERNET -------------------------------------- Emergente, nel senso di emersione Fenomeni di intelligenza «in rete», tra matematica, movimenti e processori Franco Carlini http://www.ilmanifesto.it/oggi/art73.html http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/26-Aprile-2003/art73.html Amici della Mela (in rete) Girando su Internet si possono fare scoperte interessanti, come imbattersi in nomi che hanno fatto la storia dell'informatica e nello specifico della Apple e del Macintosh. di Nicola D'Agostino http://php.tevac.com/artview.php?art_id=6883 Pirati, vita dura Un giudice federale americano ha respinto il tentativo del provider Verizon di tenere segrete le identità di due clienti accusati dalle compagnie discografiche Usa di avere organizzato siti Internet per lo scambio di file musicali. Secondo Verizon, il primo emendamento della costituzione protegge il diritto alla privacy dei suoi utenti, il giudice invece impone di rivelare i nomi. Le compagnie discografiche hanno assunto negli ultimi tempi un atteggiamento molto più aggressivo nei confronti dei «pirati» con una raffica di azioni legali per ottenere risarcimenti per le violazioni dei diritti di proprietà. http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/26-Aprile-2003/art83.html TEMI&APPROFONDIMENTI ------------------------------------------ UMTS, una pericolosa miopia di noxious dopo gli anatemi di negroponte, gli annunci a titoli cubitali e i primi fallimenti aziendali, qual'è la situazione attuale delle cossiddette reti 3G in Italia e quali le strategie per il futuro dei mobile operators? Passate le prime euforie, gli annunci di una nuova rivoluzione e i primi fallimenti aziendali (vedi BLU), di UMTS si può finalmente cominciare a parlare in maniera più reale e tecnica nell'ambito del nostro paese ed anche in Europa. Effettivamente mi sono divertito a vedere Nicholas Negroponte paragonare l'UMTS alla "TV ad alta definizione degli anni '80". Ed il tutto dopo essere stato invitato proprio dalle telco a Roma al "European Telecoms Forum 2002". Ma con il passare dei mesi sono rimasto con l'amaro in bocca. Ho cominciato a pensare che forse aveva ragione. E che ci siamo illusi. Lascerò a a voi decidere, cominciando dalle questioni tecniche che si riassumono in poche parole: l'UMTS non funziona. O meglio, non funziona come dovrebbe. Ed il bello è che questa è l'unica cosa su cui tutti sono d'accordo! - Prima di tutto i terminali: la durata delle batterie è ridicola. In Giappone dove NTT-Docomo con il suo FOMA (più o meno il nostro UMTS) ha acquisito un numero ridicolo di utenti in un anno e mezzo, ora si lamenta. Beh, la NTT-Docomo probabilmente non ha capito che al giapponese medio da fastidio che dopo 15-20 minuti di "videoconversazione" il suo cellulare da circa 700 euro si spenga. - Ora passiamo alla copertura: e qui andiamo peggio delle batterie. I cosiddetti "cammini" elettromagnetici generati dalle nuove antenne pare siano assolutamente incontrollabili. Le rifrazioni e le dispersioni sono tali che sembra non si possano montare antenne più in alto di 10-15 metri dal suolo. Questo perchè all'interno delle città, con molti muri su cui "rimbalzare", il segnale si disperda di circa il 500% in più di un classico gsm. E stiamo parlando di terminali in "quiete". Non parliamo di terminali in movimento: ci verrebbe da piangere. - Compatibilità con le altre tecnologie: inesistente. Una sola nota: tre settimane fa è stato effettuato il PRIMO "handover" con un nokia 6650, cioè un passaggio da rete UMTS a GSM/GPRS senza spegnere o riavviare il telefonino. Un bel successo, non vi pare? - Banda a disposizione: poca, anzi pochissima. Attualmente per ottenere un servizio con un minimo di fruibilità non si possono superare i 64kbit/s (teorici). Wow! Ma il mio telefonino GPRS non mi permette da un anno già un bel 40.2kbit/s? Ora passiamo alle strategie dei cossiddetti "mobile operators". - Tre: purissimo marketing. H3G (questo è il nome dell'azienda) non solo sta illudendo migliaia di Clienti con il suo servizio (andate a sottoscrivere un bel contratto con 3 e poi mi dite) ma ha cominciato proprio bene allineandosi con tutti gli altri, facendo pubblicità ingannevole (non avete visto che qualità delle immagini da fantascienza sui videofonini(c)?) e soprattutto invadente all'estremo. Tanto da far proprio dubitare sul cosa ci sia di reale dietro la pubblicità. Inoltre vi faccio notare che attualmente a Pescara la copertura di Tre è limitata al centro della città (e non in tutte le zone). Chi si metterà a videochiamarsi tra S. Cetteo e la stazione? Beh non avranno proprio niente da fare di meglio eh.. - Tim: l'UMTS non esiste. Leggevo qualche giorno fa una intervista al gotha manageriale di TIM proprio in merito all'UMTS. In due parole: UMTS, brutto. Tim non investirà una lira in più degli obblighi di gara (ministeriale) ed adesso non "sta a vedere" cosa succede, il fatto è che non ci crede proprio. "Il videotelefono è una cosa che esiste da 28 anni su linee fisse: avete un amico che lo usa?" ed ancora: "Per i contenuti multimediali, vanno benissimo le nostre reti GPRS". E Chi può dargli torto? - Omnitel: vedi TIM (tanto fanno l'uno le stesse cose dell'altro). Ma amici telematici non vi lascerò nella disperazione, voglio rivelarvi cosa ci nasconde il futuro (fino al prossimo dietrofront): la tecnologia vincente sarà "EDGE". Vi domanderete cos'è.. beh semplice. Il GPRS a 384kbit/s. Cioè qualche canale GSM a testa in più, il tutto in "aggregazione" di banda. Ma adesso viene da chiedermi: ... MA CI VOLEVA PROPRIO TANTO !? Webography I problemi del 3g: http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.asp?n=7048&p=1 L'intervento di Negroponte: http://www.repubblica.it/online/tecnologie_internet/negroponte/negropo nte/negroponte.html La pubblicità ingannevole dell'UMTS: http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.asp?n=7955 NEWS DALL'ASSOCIAZIONE ------------------------------------------- Associazione Culturale Telematica Metro Olografix http://www.olografix.org info at olografix.org -------------------------------------------- a cura di Loris "snail" D'Emilio http://www.olografix.org/loris/ Hanno collaborato a questo numero: Davide "noxious" Palusci http://www.olografix.org/noxious/ Nicola "nezmar" D'Agostino http://www.olografix.org/nezmar Ø UNREGISTERED Version of PostMan for Wildcat 5.x
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