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Newsletter N. 16 del 21 Aprile 2003
- Subject: Newsletter N. 16 del 21 Aprile 2003
- From: newsletter at bbs.olografix.org
- Date: Wed, 23 Apr 2003 13:10:30 +0200
============================================ *** Associazione Culturale Telematica *** ********** "Metro Olografix" ********** Newsletter n. 16 del 21 aprile 2003 ============================================ *Pax *Pace *Paix *Peace *Friede *Fred *Eiphnh *As-Salaam *Paz *Shalom *Mir *Pokoj *Bake *Pau *Vrede *Dirlik *Pacea *Heiwa ______________________________________________ IN PRIMO PIANO ------------------------- Ricostruzione dell'Iraq: dispute anche per la rete wireless di Raffaella Scalisi La questione degli appalti per la ricostruzione dell'Iraq dopo la guerra è d'attualità fin da prima dell'attacco. In queste settimane scoppia la polemica anche per la scelta del network telefonico Un deputato californiano, interessato personalmente alla questione per le ragioni che vedremo, ha innescato una piccola battaglia per far sì che nell'ambito della ricostruzione dell'Iraq post-Saddam venga usata una tecnologia americana per la rete di telefonia cellulare. Il repubblicano Darrell Issa ha infatti portato al Congresso una proposta di legge sul tema richiedendo l'applicazione del protocollo CDMA invece del nostro più diffuso Gsm. L'inopportunità dell'intervento è risultata evidente a tutti, data la forte tensione per la guerra in corso, e l'iniziativa politica ha scatenato, ovviamente, non poca indignazione non solo tra i membri dell'opposizione, ma anche tra gli stessi esponenti della coalizione repubblicana. Le ragioni principali dell'indignazione (e dell'iniziativa) sono presto chiarite. Il deputato è stato eletto a San Jose dove ha sede la Qualcomm, che detiene la maggior parte delle licenze CDMA e ha sovvenzionato la campagna elettorale di Issa con 5,500 dollari. Darrell Issa ha scritto anche al Governo e al Dipartimento della Difesa affermando che la tecnologia GSM non è abbastanza americana ed evidenziando soprattutto (erroneamente) che è molto francese, troppo francese. Al di là delle questioni di stile del deputato in oggetto, l'iniziativa appare comunque del tutto impraticabile. La tecnologia GSM è effettivamente nata in Europa (non in Francia, ma su iniziativa di operatori scandinavi e danesi), ma è ormai un sistema diffuso a livello mondiale, con percentuali di utenza decine di volte maggiori rispetto alla CDMA. A fine 2002 si contavano 790 milioni di abbonati al servizio di telefonia GSM nel mondo, cioè il 69% del totale del mercato wireless, mentre il sistema CDMA non supera il 12% ed è diffuso praticamente solo negli USA. Il GSM è del resto la tecnologia di telefonia cellulare più diffusa anche nei paesi vicini all'Iraq, come per esempio la Turchia, Israele, Kuwait, Arabia Saudita, quindi è preferibile estenderla anche in Iraq. Del resto gli stessi operatori americani AT&T Wireless, Cingular, e T-Mobile hanno scelto di usare tecnologie basate su GSM per lo sviluppo delle proprie reti di servizi di telefonia di nuova generazione. Senza dimenticare che il GSM costa meno e offre migliori possibilità di roaming. Infine, la tendenza degli operatori è quella di integrare e cooperare il più possibile e non di mettere in campo strategie di competizione tra protocolli. Per il momento non è giunta notizia di una risposta ufficiale da nessuno dei destinatari della tanto contestata iniziativa legislativa e anche gli stessi vertici della Qualcomm hanno evitato di commentare la vicenda. E' stato invece pubblicato un comunicato dalla GSM Association che contesta sia le affermazioni del deputato Issa che i tempi delle sue richieste, "inadeguate" alla situazione e decisamente "fuori luogo" visto il momento. L'associazione ha però ritenuto di precisare che la tecnologia GSM non è europea e sono già 20 i paesi arabi della regione, con 60 milioni di utenti, ad averla scelta. Inoltre, il GSM è stato installato anche nell'Afghanistan post-intervento, proprio da una società statunitense (la TSI di New York). http://www.apogeonline.com/webzine/2003/04/11/01/200304110101 TECNOLOGIA&INTERNET -------------------------------------- LaRiforma/ La rete vive di censure di M. Lutero - Complimenti a noi tutti, capaci di spegnere il cervello dinanzi all'avanzare di normative selvagge, comportamenti volgari di stati e multinazionali, censure di idee e di pensiero http://punto-informatico.it/p.asp?i=43834 Patch per il kernel NT di Windows Microsoft ha rilasciato una patch che corregge una falla di sicurezza presente nei sistemi operativi con kernel NT, inclusi 2000 e XP, che potrebbe rendere i computer di un'azienda vulnerabili ad attacchi locali o via terminale http://punto-informatico.it/p.asp?i=43824 Giuda/ Domani i blog potrebbero morire di Thomas Salerno - Dopo il convegno sui Blog si aprono una serie di interrogativi sul futuro di questo strumento di comunicazione. Un progetto per consentir loro di crescere, e di sopravvivere Da buon provinciale e da persona riservata quale, in definitiva, sono, ho seguito Blog Age, il primo convegno dei Blog italiani organizzato da quintostato.it, grazie alle potenti webcam messe a disposizione da Gianluca Neri (clarence.it e gnueconomy.net) e non di persona. Quasi due ore di confronto in cui i blog più famosi e seguiti in Italia si sono presentati ed hanno detto la loro sul rapporto blog / stampa, sul come sono nati, su cosa sono. Due cose però mi hanno colpito: si è parlato poco di cosa saranno i blog domani, quando l'ondata modaiola che ora ci trascina finirà, non si è parlato affatto del rapporto fra blog e lettori, non si è parlato di profittualità, ricavi, copertura dei costi. http://punto-informatico.it/p.asp?i=43833 Armani contro Armani. Sorprendente sentenza del Tribunale di Bergamo in materia di nomi di dominio di Annarita Gili Discostandosi dai precedenti formatisi in materia, oltre che dalle regole di naming, il tribunale ha dichiarato prevalente il diritto del titolare del marchio "Armani", sul diritto del sig. Armani a utilizzare il proprio nome come dominio http://www.apogeonline.com/webzine/2003/04/10/01/200304100101 Google, più bianco non si può? Il motore di ricerca più famoso di Internet è accusato di alterare secondo il proprio interesse i risultati delle query. E' proprio vero che in Rete i contenuti sono incontrollabili? [ZEUS News - www.zeusnews.it] http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2039&numero=999 DOPO RIO, LA META E' PIU' VICINA Verso il nuovo governo di Internet Dopo più di un anno di conflitti e crisi, il nuovo organismo per la gestione dei domini inizia a prendere corpo. Una struttura meno "americana" e più rispettosa delle esigenze degli Stati. Con più spazio per le imprese ma meno per i netizen di Stefano Cardini http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010046511.jsp TEMI&APPROFONDIMENTI ------------------------------------------ Scarica un megabyte di pace La musica in formato MP3 non significa necessariamente pirateria: può essere un canale di propaganda pacifista. [ZEUS News - www.zeusnews.it] Alla fine della guerra di invasione dell'Iraq si possono tentare i primi bilanci. La campagna è finita velocemente ed ha condannato il peggiore tra i contendenti, ma rimane la forte convinzione che sia stata ingiusta ed evitabile, e che le vittime, militari e civili, di un conflitto non siano mai trascurabili. I movimenti pacifisti, quasi ovunque auto-organizzati, hanno comunque prodotto uno sforzo enorme per manifestare il dissenso, utilizzando, molto spesso, le tecnologie più avanzate . Molte sono state le band musicali che hanno contribuito mettendo a disposizione, sui loro siti, brani liberamente downloadabili in formato mp3. Così possiamo trovare molta buona musica, per lo più scritta per l'occasione, senza violare diritti d'autore. La scelta è piuttosto ampia, e la qualità assolutamente buona. Sicuro di dimenticare qualche nome importante, posso citare i R.E.M. (solo nel formato Windows Media Player o Quicktime), l'attivissimo Billy Bragg, il favoloso Sergent Garcia, l'ottimo Michael Franti, con il brano dal titolo "Bomb the World", proposto in due versioni, che costituiscono forse il meglio di questa selezione bellica. Ma non mancano pop stars di grido, come Lenny Kravitz, Madonna (con un video), George Michael. Ne sto citando solo una piccola parte, potete trovare liste più fornite qui o qui. Sul sito del gruppo Peace not war non si scarica niente, ma si può ascoltare, grazie a dei files in formato Flash Player, musica pacifista leggendo i testi degli autori. Più ambizioso il sito a la carte, che raccoglie musica contro la guerra in genere. Far circolare musica via rete non sempre è reato, e talvolta può servire a diffondere messaggi positivi. Michele Bottari http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2043&numero=999 DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO a cura di: Marco Trotta ------------------------------------------ L'altra guerra raccontata sul web C'è un piccolo sito che sta mettendo in scacco tutto l'apparato mediatico delle grosse corporation (BBC, ABC, CNN, ecc.) che stanno cercando di dare la copertura più capillare possibile della guerra in corso in Iraq. E' il sito di Salam Pax (un nick, nome fittizio) che dall'indirizzo www.dearraed.blogspot.com fa una cronaca quotidiana definendosi un cittadino di Baghdad di 29 anni, appartenente alla classe media, che disprezza il regime ma difende le ragioni del suo popolo contro i bombardamenti anglostatunitensi. Salam Pax non fa nulla di eccezionale: racconta le proprie e le altrui emozioni, quello che vede nella sua città (un po' come le email del vignettista serbo Zograf da Pancevo, chi se le ricorda?) senza avere bisogno dell'ultimo ritrovato tecnologico per arrivare sulla notizia prima degli altri, per fare scoop inquadrando un bombardamento in diretta. Eppure è seguito come e più delle multinazionali dell'informazione e questo dovrebbe far riflettere un po' tutti. Nonostante sia attualmente mobilitato un apparato imponente di corrispondenti e tecnologie per seguire la guerra in diretta e riportarne ogni dettaglio, la sensazione di assistere ad un evento "sterilizzato" che risponda molto più alle regole dello "show business", dell'audience a tutti i costi che cerca, con cinismo infinito, di trasmettere emozioni e sangue nelle fasce più pagate dalla pubblicità, è ormai diffusa ed acquisita. Molto meglio cercare in rete spazi di cronaca vera, umana a e non "umanitaria", e magari provare a stemperare un po' delle proprie paure ed angosce nei forum pubblici dove sentire il calore di altre donne e uomini che la pensano come te. Da qui, anche, il proliferare di spazi di discussione sul tema come di iniziative estemporanee come le catene di Sant'Antonio, di messaggi SMS o email, nei quali si chiede di accendere una luce alla finestra per essere visibili nella notte e farsi inquadrare da presunti satelliti per fare una foto dell'illuminato dissenso alla guerra. Gli esperti di antropologia le chiamano "leggende metropolitane" e sono da sempre forme spontanee di comunicazione umana per sublimare paure ed angoscie collettive. Forme che, però testimoniano oggi soprattutto una volontà di fare e farsi sentire e che hanno permesso quello splendido fenomeno trasversale e diffuso di cittadinanza attiva ed impegno civico delle bandiere di pace ai balconi. Ernesto Galli della Loggia, sul Corsera del 27/03, ha scritto che le bandiere della pace dimostrano la capacità della sinistra di produrre nuovi simboli oltre le bandiere rosse. Un bell'esempio di come l'intolleranza ideologica malcelata possa trasformarsi in pretestuosa banalità. Ma a proposito di "media (e intellettuali) con l'elmetto", c'è un altro dato interessante. Un'indagine della ComScore Media Metrix ha dimostrato che negli USA, dal 24 Marzo, i principali siti di informazione on line hanno visto salire di un 82% le connessioni dai luoghi di lavoro contro un 15% di contatti casalinghi; Segno che ci sono molte persone che si connettono con infrastrutture aziendali durante la giornata, lontani da radio e TV, e lo fanno cercandosi fonti alternative. Il sito di Al-Jazeera ha avuto un aumento del 2000% mentre le Tv USA censuravano le immagini dei soldati prigionieri, mentre già prima del conflitto, in gennaio, il 49% degli 1,3 milioni di visitatori del sito inglese di informazione indipendente "Guardian Unlimited (www.guardian.co.uk) ed un quarto di quelli per i sito "Australian Broadcasting Corporation" (www.abc.net.au) veniva dagli USA. Laconica Deborah Branscom di Neewsweek "Non mi stupisce che gli americani cerchino notizie su siti esteri, vista la timidezza dei media USA nell'approfondire la posizione della Casa bianca oltre la retorica sulla libertà" Links: - Baghdad calling http://www.guardian.co.uk/g2/story/0,3604,920505,00.html - Accendi la candela, il satellite ti vede http://www.attivissimo.net/antibufala/candela_satellite.htm - Negli Stati Uniti "boom" dell'informazione online soprattutto dall'ufficio http://www.apogeonline.com/webzine/2003/04/02/02/200304020201 - Media Watchdogs Caught Napping http://go.hotwired.com/news/culture/0,1284,58056,00.html/wn_ascii NEWS DALL'ASSOCIAZIONE ------------------------------------------- .. | | .................... | ..................... : |_| _ _ _ |_ _ |_ _ ,__ : : | | / | | \ | \ / | | / | /\ | / ) | ` : : | | \_|_|_/_|_/_\_| ___ |__ \_|_/ /_|_\/_/| : : | | |.'()o`. : : | | .|O o _()`. : : /_) o (_) o \ : : /o () o_ O(_\ : : .--._O o (_) O _.--. : : /`--._`-.O () o.-'_.--'\ : : .-=-. `-.\.==./.-' _| : : .' \_ ~-') (`-~ .-~-. : : __.| p )_\ _.--/`=='\--._ _/ `. : :_.-'' /--'()o/ | `.O /_( q |.__ : <`' ..._ <' \O o/ | `o/ \ ``-._: `._ .-' `. | `o/ |\ ` `> _... `^> ; `. .-' / / .-. |o\ ___:.| .' `~. _,' :\ `~~' _.' /,' `-`.|-'\ | \ `-. ,' ;: :.`"..."'% _ ..................\|.......`. `~~' /.: \__ |`. _ 7`"..."' /`. ,'| __/ ,'\ hjw Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix" http://www.olografix.org =========================================== a cura di Loris D'Emilio http://www.olografix.org/loris/ hanno collaborato a questo numero: Marcello "marcellino" Sonaglia http://www.olografix.org/marcellino/ Marco Trotta matro at bbs.olografix.org Ø UNREGISTERED Version of PostMan for Wildcat 5.x
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