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PeaceLink al Festival Prix Leonardo
- Subject: PeaceLink al Festival Prix Leonardo
- From: francesco iannuzzelli <francesco at peacelink.org> (by way of francesco iannuzzelli <francesco at href.org>)
- Date: Fri, 11 Apr 2003 04:34:25 +0000
- Organization: peacelink
Si sta svolgendo in questi giorni a Parma il Festival Prix Leonardo, quest'anno caratterizzato dalla necessità di portare all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori l’importanza di una gestione democratica dei mass media. L'ingresso al festival e' gratuito e vede in programma parecchi film interessanti. Ospite d'onore di questi giorni e' il regista John Pilger, al quale e' dedicata una retrospettiva. PeaceLink e' presente al Festival con un tavolino, dove potete trovarci nella giornata di oggi e di sabato 12; stasera inoltre si svolgera' un incontro-dibattito su "Infrangere il muro del silenzio. Globalizzazione, guerre e pseudoinformazione", al quale parteciperanno,oltre a Pilger, Silvestro Montanaro, giornalista RAI, Carlo Gubitosa di Peacelink, Luigi Sullo di Carta e rappresentanti di Amnesty International ed Un ponte Per... Segue il comunicato stampa relativo alla giornata di oggi Venerdi' 11 aprile. Per altre informazioni http://www.prixleonardo.it COMUNICATO STAMPA Festival Prix Leonardo Parma, Teatro Due venerdì 11/04/2003 – dalle ore 9.00 XII Edizione del Festival Prix Leonardo programma di venerdì 11 aprile John Pilger, giornalista ed opinionista di origine australiana, famoso in tutto il mondo per i suoi reportage di carattere sociale sarà l’ospite d’onore, venerdì, della XII edizione del Prix Leonardo. Nato in Australia Pilger ha iniziato la sua carriera nel 1958 come freelance per il Daily & Sunday Telegraph di Sydney. Dopo un periodo come corrispondente freelance dall'Italia, nel 1962, è passato al "Middle East Desk" della Reuter di Londra, dove è rimasto fino al 1963. Ha lavorato per le più importanti testate giornalistiche ed è stato inviato di guerra in Vietnam, Cambogia, Egitto, India, Bangladesh e Biafra. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, anche internazionali, in particolare per i suoi lavori sugli aborigeni dell'Australia (The Secret Country, 1985) sulla Cambogia (Cambodia. The Betrayal, 1990), e sul debito estero dei paesi in via di sviluppo (War by Other Means, 1992). Attualmente vive a Londra e dal 1981 è documentarista per la Central and Carlton Television. Il pubblico potrà incontrare Pilger in due diverse occasioni: alle 17 per la presentazione dei suoi ultimi libri, che verranno introdotti da Maurizio Torrealta della casa editrice Fandango, ed alle 20.30 alla conferenza dal titolo: “Infrangere il muro del silenzio. Globalizzazione, guerre e pseudoinformazione”. Nei libri che saranno presentati venerdì Pilger ci conduce in un viaggio intorno al globo alla scoperta delle diverse forme di emarginazione ed ingiustizia. In “I nuovi padroni del mondo” analizza, in una serie di reportage inediti, l’oligarchia delle multinazionali e quello che definisce ”il grande inganno della globalizzazione”. Le sue corrispondenze dall’Indonesia dimostrano come le ricette liberiste della Banca mondiale abbiano portato soltanto nuova miseria, il viaggio in Iraq è una toccante testimonianza sul prezzo pagato dal popolo iracheno a causa dell’embargo deciso dall’Occidente. Attraverso interviste e un lavoro d’inchiesta puntuale, Pilger offre cartoline di verità per comprendere il nuovo ordine mondiale. In “Un paese segreto” ricostruisce la storia del suo paese, l’Australia, normalmente conosciuto come paradiso dei surfisti e della beach culture. Pilger approfondisce tutto questo ma non manca di sottolineare che la storia dell'Australia non comincia veramente nel 1770, con lo sbarco del Capitano Cook sulle coste di Botany Bay, al largo di Sydney, ma che si deve rimandare molto più indietro e a chi l'ha abitata per oltre 40.000 anni: gli aborigeni. Pilger ci ricorda che per gli aborigeni australiani, così come per gli Indiani d'America, con l'arrivo dei colonizzatori inglesi arrivarono anche i problemi: malattie, violenza, genocidio. Vittime del "potere bianco", i veri, i primi australiani – come li definisce Pilger – diventano e restano invisibili fino al 1967, quando con un referendum agli aborigeni viene finalmente concessa la cittadinanza australiana e il diritto di esistere. Nel corso del convegno “Globalizzazione e guerra”, a cui parteciperanno anche Silvestro Montanaro, giornalista RAI, Carlo Gubitosa di “Peacelink”, Luigi Sullo di “Carta”, e rappresentanti di Amnesty International ed “Un ponte Per...”, si ragionerà dei problemi della comunicazione nell’era globale. Secondo Pilger: “I media sono più potenti che mai. La propaganda ora è più potente che mai. La censura dall'omissione è oggi più potente che mai”, ma la libera informazione ha ancora spazi di espressione, come dimostrano le nuove esperienze di giornalismo dal basso e di mediattivismo, che costringono sempre più spesso i media ufficiali a tenere in considerazione opinioni diverse da quelle dominanti. -- francesco iannuzzelli francesco at peacelink.org associazione peacelink http://www.peacelink.it
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