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[Lettere.da.bagdad] report 7 (Giordania)
- Subject: [Lettere.da.bagdad] report 7 (Giordania)
- From: "Crt Bonate - casella vecchia" <crt.cd.bonate at ospedale.treviglio.bg.it>
- Date: Sun, 30 Mar 2003 12:18:22 +0200
28/03/03 Aqaba Jordan riflessioni: la strategia Americana prevedva un attacco molto potente ed impulsivo con un lavoro contemporaneo corruttivo all´interno delle istituzioni irachene nella prospettiva di un voltafaccia e di una resa rapida ed indolore.I giorni precedenti l´attacco la convinzione e la percezione dei giornali era proprio questa. I giornalisti a Baghdad sono sempre accompagnati da "autisti" ed hanno l´obbligo di avere questo accompagnatore che col tempo diviene un loro "amico di fiducia". Secondo me queste relazioni condizionano e possono innescare tra I giornalisti delle percezioni della realta´ un po´ distorte. Inoltre la mia esperienza nel rapporto coi giornalisti conferma il fatto che avessimo percezioni molto diverse; io pensavo di essere in errore in quanto loro hanno sicuramente maggiore esperienza di me. Purtroppo pero´ , almeno in apparenza, non ascoltavano cio´ che avevo da dire. Ero sempre io a mettermi in contatto con loro per avere le ultime notizie; me ne tornavo da questi incontri con la testa intasata di allarmismi, visioni catastrofiche e raccomandazioni a lasciare il paese al piu´ presto (gia´ un mese prima de vero ultimatum). Mi son fatto l´idea che in quell´ambiente le notizie viaggiano seguendo logiche e canali particolari e che all´interno si amplifichino ed autoalimentino caricandosi ulteriormente di un valore emotivo aggiunto. Mi ato limitando ad una lettura umana del contesto perche´ se agguingessimo anche l´elemento manipolativo delle notizie, in entrambi I sensi, quello iracheno e quello americano, il tutto puo´ far ben immaginare di quanto ci si discosti dalla realta´. I fatti che cosa ci stanno dicendo? Che gli iracheni con I soldi e con la possibilita´ di lasciare il paese se ne sono gia´ andati da tempo (2-3 settimane); ci si aspettava l´esodo della popolazione, sono stati preparati campi di accoglienza dei profughi ai cinfini Giordano, siriano ed iraniano e tuttora sono deserti (in quello siriano ci sono 13 persone del sudan e nessun iracheno); c´e´ un movimento di migliaia di iracheni all´estero che sta rientrando in iraq. Io stesso in giordania ho incontrato piu´ iracheni che stavano rientrando nel loro paese per "stare vicino alla mamma". Gli iracheni all´estero nei paesi occidentali hanno la possibilita´ di vivere in un paese "libero" e confrontarlo con il proprio paese d´origine, hanno inoltre la possibilita´ di sentire dell´informazione occidentale ossia manipolata dai paesi occidentali, eppure continuano ad amare saddam e molti stanno rientrando per combattere per la resistenza e contro "l´invasore americano", e´ pur vero che molti non amino saddam, ma rientrano per difendere la propria terra non il rais. La propaganda Americana e le aspettative erano quelle di un´accoglienza trionfalistica nei confronti delle truppe di liberazione. Invece le citta´ non vengono espugnate perche´ la gente odia chi intende occupare il proprio territorio ed intende comandare in una casa non sua. Queste osservazioni non sono ancora sufficienti agli anglo-americani per capire che la popolazione per la quale dicono di lottare non li vuole e che forse e´ il caso di scoprire le carte e dire che stanno combattendo per impossessarsi del petrolio iracheno: questa confessione asrebbe moralmente inaccettabile! Pensiamo anche da chi viene tutta questa democrazia, chi sono I portatori di diritti: Bush che e´ stato eletto democraticamente per 5000 voti contati e ricontati, ovvero il 50% dei votanti che erano il 46% degli aventi diritto quindi Bush rappresenta in sostanza il 23% degli americani (correggetemi le percentuali se le ho sbagliate, ma la sostanza rimane); L´italia, che sappiamo bene sotto quale propaganda ci troviamo e con che abilita´ nella gestione dei media il nostro premier si e´ fatto eleggere e con quail false promesse. Un´Italia che e´ la prima al mondo nelle mobilitazioni ed azioni pacifiste. Osserviamo come il mondo compatto stia gridando no a questa stupida e sanguinaria Guerra eppure questi governi portatori di democrazia e liberta´ stanno agendo all´opposto di cio´ che I propri elettori desiderano. Probabilmente governi destinati a cadere, ma tante vite, tante sofferenze, e tante distruzioni non si stanno evitando. Questo mi fa molto male! Alfredo
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