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[coordinamento185] Agenzie manifestazione di ieri
- Subject: [coordinamento185] Agenzie manifestazione di ieri
- From: "Massimo Paolicelli" <max_paolicelli at hotmail.com> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Thu, 27 Mar 2003 18:08:28 +0100
Sull'Avvenire di oggi c'è un paginone sulla 185/90. Stasera alle iene su Italia Uno c'è un servizio sulla 185/90 curato dal Trio Medusa. Saluti di pace Massimo Paolicelli ZCZC ASC0120 1 POL 0 R01 / +TLK XX ! 1 X COMMERCIO ARMI: MANIFESTAZIONE AL SENATO CONTRO DDL 185 = (ASCA) - Roma, 26 mar - Tutti a lutto contro il ddl 185 oggi alle ore 18.00, davanti Palazzo Madama: rappresentanti della campagna 185, rete Lilliput, Pax Christi, insieme ad alcuni parlamentari del centrosinistra, si benderanno gli occhi in segno di lutto, si legge in un comunicato, per protestare contro un ddl che liberalizza i traffici armi, oggi all'esame dell'assemblea del Senato. res-rg/cdc/ss 261616 MAR 03 NNNN ZCZC AGI0262 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 COMMERCIO ARMI: TUTTI A LUTTO PER PROTESTA = (AGI) - Roma, 26 mar. - Oggi davanti palazzo Madama, rappresentanti della Campagna 185, Rete Lilliput, Pax Christi, insieme ad alcuni parlamentari del centrosinistra, si benderanno gli occhi in segno di lutto per protestare contro un ddl che liberalizza i traffici di armi, oggi all'esame dell'assemblea del Senato. (AGI) Com-Els/Sgv 261717 MAR 03 NNNN ZCZC ADN1029 6 POL 0 RT1 POL NAZ COMMERCIO ARMI: BAVAGLI NERI AL SENATO CONTRO NUOVA LEGGE = MANIFESTAZIONE DAVANTI A PALAZZO MADAMA, NO A RIFORMA 185/90 Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - Bavagli neri e striscioni a lutto davanti a palazzo Madama contro l'approvazione della riforma della legge 185/90 che regola la vendita delle armi nel nostro Paese. Una riforma, sottolineano gli attivisti che manifestano di fronte al Senato, ''che favorisce l'impresa militare, elimina la trasparenza e le garanzie'' e ''liberalizza il mercato favorendo cosi' pericolose triangolazioni verso i Paesi 'a rischio''', denuncia il senatore dei Verdi Francesco Martone, tra i parlamentari presenti alla manifestazione. Promossa dalla campagna 'contro i mercanti di armi', l'iniziativa ha ottenuto l'adesione di Amnesty International, Emergency, Associazione obiettori non violenti, rete Lilliput e comitato 'Fermiamo la guerra'. ''Ci mettiamo il bavaglio nero -dice Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione obiettori non violenti- perche' la maggioranza ha deciso di non ascoltare la voce della societa' civile e di dare il via libera ad una legge che liberalizza il commercio delle armi e toglie gli opportuni vincoli che erano stati introdotti dalla legge del 1990''. (segue) (Mac/Rs/Adnkronos) 26-MAR-03 19:13 NNNN ZCZC ADN1031 6 POL 0 RT1 POL NAZ COMMERCIO ARMI: BAVAGLI NERI AL SENATO CONTRO NUOVA LEGGE (2) = (Adnkronos) - A giudizio di Nella Ginatempo, dell'associazione 'Basta guerra', poi, ''non ci potrebbe essere un momento peggiore per varare una legge del genere. Il mondo inorridisce di fronte alle immagini della guerra in Iraq e i nostri parlamentari non trovano di meglio che approvare una legge che liberalizza il commercio delle armi''. Contrario alla riforma legislativa anche padre Alex Zanotelli, secondo cui ''purtroppo sta fallendo l'obiettivo di salvaguardare una legge che vincola il commercio delle armi italiane a criteri etici e di trasparenza''. Per Zanotelli ''quello che sta avvenendo in Senato ad opera della maggioranza che governa l'Italia e' gravissimo''. Il missionario comboniano si impegna a ''far conoscere all'opinione pubblica quali senatori hanno votato per silurare la 185 e chiedero' a tutti di non votarli piu'''. (Mac/Rs/Adnkronos) 26-MAR-03 19:13 KBXR ZCZC0658/SXB WRL30187 R CRO S0B S41 QBXL IRAQ: MANIFESTANTI SI IMBAVAGLIANO DAVANTI AL SENATO CONTRO ACCORDO SU INDUSTRIA ARMI (ANSA) - ROMA, 26 MAR - Bavagli neri sugli occhi e sulla bocca per esprimere lo sdegno contro ''un disegno di legge che liberalizza i traffici d'armi e che portera' l'Italia, in un momento in cui cadono le bombe in Iraq, ad armare le zone calde del mondo''. Cosi' una decina di manifestanti, esponenti di un cartello di associazioni aderenti alla campagna ''Fermiamo i mercanti di morte'' ha manifestato questo pomeriggio davanti al Senato mentre in aula era in corso la discussione sulla ratifica dell'accordo di Farnborough sull'industria della difesa. I dimostranti, aderenti ad Amnesty International, Obiettori nonviolenti, Social Forum, Emergency, Rete Lilliput, hanno disteso a terra e sulle transenne due striscioni neri ''in segno di lutto - hanno spiegato - verso la condanna a morte di una legge, la 185, raggiunta con l'accordo delle associazioni umanitarie e cattoliche e che limitava la vendita di armi in situazioni a rischio, come ad esempio a paesi dove non esiste il rispetto dei diritti umanitari o dove sono in corso dei conflitti''. Per Massimo Paolicelli, dell'associazione ''Obiettori nonviolenti'', ''la maggioranza con la scusa di ratificare l'accordo di Farnborough vuole smantellare una legge che fino ad oggi ha impedito all'Italia di foraggiare paesi in guerra''. Ed e' un paradosso, hanno denunciato i manifestanti, ''che si spiani la strada - ha detto Nella Ginatempo di ''Basta Guerra'' del Social Forum - alle industrie delle armi in un momento in cui si parla di guerra al terrorismo, di aiuti umanitari e di centinaia di vittime di missili e bombe''. Alla manifestazione ha partecipato il senatore dei Verdi Francesco Martone, uscito dall'aula in una pausa dei lavori, e un messaggio e' stato inviato dal missionario comboniano padre Alex Zanottelli, che ha puntato l'indice contro le forze cattoliche della maggioranza. ''Eravamo convinti - ha scritto il religioso - che l'Udc assumesse i tre emendamenti presentati dalla campagna 'Contro i mercanti d'armi'. Nonostante le promesse, anche l'Udc si e' allineato alla maggioranza. Tutto questo mi fa male perche' si tratta di senatori cattolici che il 5 marzo avevano digiunato e pregato per la pace''.(ANSA). XFC 26-MAR-03 19:32 NNNN NNNN ZCZC AGI0353 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 COMMERCIO ARMI: BEDIN, GOVERNO A EUROPA PREFERISCE USA = (AGI) - Roma, 26 mar. - "La maggioranza procede senza nessun confronto a modificare le norme sulla legge sul commercio delle armi". A dichiararlo e' il senatore della Margherita, Tino Bedin, capogruppo in commissione Difesa. "Non possiamo votare una legge sulle armi e sul loro commercio mondiale mentre sfilano davanti ai nostri occhi le immagini devastanti della guerra in Iraq. Oltretutto - ha aggiunto il parlamentare - la modifica alla legge 185 contiene un indebolimento della concorrenza europea a vantaggio dell'industria americana. Abbiamo offerto alla maggioranza la strada per superare molti punti deboli di questo disegno di legge. Io stesso ho presentato un emendamento aggiuntivo all'articolo 2, con il quale chiedevamo in sostanza di fare saldi tutti i principi ed i criteri della legge 185 nell'applicazione concreta dell'Accordo di Farnborought, ma come era prevedibile la maggioranza ha preferito dribblare. Anche con questo disegno di legge il governo Berlusconi conferma quello che e' in ogni passaggio cruciale: alla solidarieta' europea preferisce il legame con gli Stati Uniti. Ad un industria europea della Difesa coesa e quindi competitiva preferisce gli accordi bilaterali". (AGI) Els/ 261939 MAR 03 NNNN ZCZC AGI0362 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 COMMERCIO ARMI: SLITTA A DOMANI OK SENATO, MARTONE CRITICA DDL= (AGI) -Roma, 26 mar. - Slitta a domani l'ok del Senato alla ratifica dell'accordo internazionale tra paesi europei per il commercio delle armi. In aula e' mancato il numero legale ed il presidente di turno ha rinviato a domani l'esame ed il voto. "Questo disegno di legge che il Governo e la maggioranza vogliono approvare, nonostante la guerra in corso e nonostante le sollecitazioni dell'opinione pubblica e della Chiesa cattolica, rappresenta un'ulteriore prova dell'incoerenza, se non dell'inesistenza, della politica estera del nostro Paese". dice il senatore Francesco Martone, capogruppo dei Verdi in commissione Esteri. "Il Governo e la maggioranza respingendo le nostre proposte si sono ricompattati dietro gli interessi dell'industria italiana delle armi. Proprio in un momento in cui la politica estera degna del suo nome avrebbe richiesto un impegno per un maggior controllo del mercato delle armi nell'ambito della lotta al terrorismo. Tra il burro e i cannoni - continua Martone - il Governo ha scelto i cannoni, permettendo cos di vendere armi italiane a paesi nei quali vengono compiute violazioni dei diritti dell'uomo, a paesi ai quali stiamo cancellando il debito estero, con il rischio di un nuovo indebitamento, e a paesi che non hanno ratificato l'accordo di Farnborough. Tra questi ultimi risultano alcuni paesi dell'Europa orientale, coinvolti in triangolazioni illegali di armi verso paesi in conflitto, tra cui potrebbe esserci anche l'Iraq. Risulta, infatti, che nel 2002 la Repubblica Ceca abbia esportato in Iraq, via Siria e Yemen, razzi e missili antiaerei e sistemi guida per missili a lungo raggio. I cittadini devono sapere che da oggi il Governo del nostro Paese rischia di essere responsabile consapevole dei nuovi conflitti armati". (AGI) Els/ 262000 MAR 03 NNNN ZCZC ADN1183 5 POL 0 RT1 PPR NAZ ARMI: MARTONE, FRA BURRO E CANNONI GOVERNO SCEGLIE CANNONI = Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - ''Il disegno di legge che il governo e la maggioranza vogliono approvare, nonostante la guerra in corso e nonostante le sollecitazioni dell'opinione pubblica e della Chiesa cattolica, rappresenta un'ulteriore prova dell'incoerenza, se non dell'inesistenza della politica estera del nostro Paese'. Lo afferma il capogruppo dei Verdi in commissione Esteri del Senato, a proposito del ddl sul commercio internazionale di armi. Martone sottolinea anche che governo e maggioranza ''respingendo le nostre proposte si sono ricompattati dietro gli interessi dell'industria italiana delle armi''. ''Tra il burro e i cannoni -continua Martone- il governo ha scelto i cannoni, permettendo cosi' di vendere armi italiane a Paesi nei quali vengono compiute violazioni dei diritti dell'uomo, a Paesi ai quali stiamo cancellando il debito estero, con il rischio di un nuovo indebitamento, e a Paesi che non hanno ratificato l'accordo di Farnborough''. (Epa/Rs/Adnkronos) 26-MAR-03 20:31 NNNN MAW8727 4 pol 174 ITA6556 ;EN;x;O;02000000; ApB-EXPORT ARMI/ PADRE ZANOTELLI CONTRO L'UDC: DIRO' NON VOTARLI D'Onofrio silura la 185, come può da cattolico? Roma, 27 mar. (Ap.Biscom) - "Come missionario farò di tutto per fare conoscere all'opinione pubblica quali senatori hanno votato per silurare la 185 e chiederò a tutti di non votarli più". Padre Alex Zanotelli accusa l'Udc di non aver agito a difesa della legge 185 sul commercio di armi: "Eravamo convinti - dichiara - che l'Udc, in particolare i senatori Francesco D'Onofrio, Alessandro Forlani e Ivo Tarolli, assumesse i tre emendamenti presentati dalla campagna. Nonostante le promesse, anche l'Udc si è allineato alla maggioranza. Non solo, proprio il senatore D'Onofrio sta agevolando l'approvazione del disegno di legge che stravolge la 185". "E pensare che più volte - lamenta Zanotelli - un sacerdote inviato dalla Conferenza Episcopale Italiana ha parlato con D'Onofrio esortandolo a operare perché fossero conservati gli aspetti qualificanti della 185. Tutto questo mi fa male perché si tratta di senatori cattolici che il 5 marzo hanno digiunato e pregato per la pace. Mi chiedo con quale coraggio possano invocare il Signore e poi votare così. Che razza di cattolici sono? Vedo un'incoerenza tremenda tra fede e azione politica". Red/Ate 270936 mar 03GMT KBXP ZCZC0282/SXA WPP30148 R POL S0A QBXB IRAQ: DEPUTATI DS, COSA SA IL GOVERNO DI IRAN-CONNECTION? INTERROGAZIONE ANCHE SU FORNITURE RUSSE A SADDAM (ANSA) - ROMA, 26 MAR - E' vero che imprese anglo-olandesi forniscono materiale utile per il nucleare all'Iran? Ed e' vero, come sostengono gli Usa, che la Russia ha recentemente fornito armi all'Iraq? Sono le domande che un folto numero di deputati diessini rivolge al ministro degli Esteri, Franco Frattini, con una interrogazione a risposta urgente, di cui e' primo firmatario il vice presidente della Camera, Fabio Mussi. ''Il Governo degli Stati Uniti - e' la premessa dell'interrogazione - ha accusato la Russia di forniture recentissime di componenti d'arma a Saddam Hussein, cosa che si aggiunge agli elementi noti da tempo, e cioe' che le maggiori potenze del mondo hanno nel corso degli anni tenuto aperto con il regime iracheno un ricco commercio di armi, comprese quelle di distruzione di massa''. Al tempo stesso pero' i ministri russi Ivanov e Rumiantsev hanno parlato, il 24 marzo scorso, di una 'Iran-connection', in particolare di una compagnia anglo-olandese che avrebbe fornito recentemente a Teheran un'intera partita di centrifughe per l'arricchimento di uranio, cioe' materiale utile a produrre bombe atomiche''. Dopo aver ricordato che l'Iran e' ''uno dei tre Stati indicati come 'canaglie' dal governo degli Stati Uniti, i deputati dell'opposizione chiedono di sapere se il governo italiano (''tanto piu' in quanto il Presidente del Consiglio vanta rapporti personali di amicizia e confidenza con i Presidenti Bush e Putin''), disponga di ''informazioni a proposito della accusa statunitense e della grave denuncia russa, o se in ogni caso intenda procurarsele''. E se non intenda rivolgersi all'Onu e all'Unione Europea per chiedere l'attivazione di procedure di accertamento ed eventuali decisioni di contrasto alla ulteriore proliferazione di commerci d'armi, convenzionali e nucleari. Oltre a Mussi hanno presentato l'interrogazione, tra gli altri, Folena, Innocenti, Bandoli, Zani, Cennamo, Melandri, Guerzoni, Vertone, Turco, Finocchiaro e Burlando. (ANSA). RR 26-MAR-03 14:30 NNNN _________________________________________________________________ Per annullare l'iscrizione , manda una mail vuota a: coordinamento185-unsubscribe at yahoogroups.comL'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html
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