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Commercio delle armi: prime agenzie
- Subject: Commercio delle armi: prime agenzie
- From: "Massimo Paolicelli" <max_paolicelli at hotmail.com> (by way of Carlo Gubitosa <carlo.gubitosa at tiscali.it>)
- Date: Thu, 27 Mar 2003 15:32:30 +0100
ZCZC AGI0076 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 === COMMERCIO ARMI: OK SENATO AD ACCORDO FARNBOROUGH (AGI) === Els/ 271239 MAR 03 NNNN ZCZC AGI0104 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 (Segue 0083) COMMERCIO ARMI: SENATO RATIFICA ACCORDO FARNBOROUGH SU DIFESA(2)= (AGI) - Roma, 27 mar. - L'assemblea del Senato ha approvato la ratifica del Trattato con 134 voti a favore, 95 contrari e due astenuti. Il provvedimento ora torna alla Camera per il voto definitivo in quanto Palazzo Madama ha soppresso l'art. 11 che aboliva l'autorizzazione del Ministero del Tesoro alle transazioni bancarie. L'accordo prevede che l'Italia non potra' vendere armi verso Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l'embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte dell'Onu o dell'Ue. Sara' vietato vendere armi ai governi responsabili di "gravi violazioni" in materia di diritti umani. La ratifica modifica anche la legge 185 sul commercio delle armi che vietava il commercio di armi con tutti i governi responsabili di violazione dei diritti umani, piu' o meno gravi. Gli operatori del settore non dovranno piu' esibire il certificato d'uso finale che consente di individuare il destinatario finale delle armi. (AGI) Els/Chi 271325 MAR 03 NNNN MAW9556 4 pol 221 ITA6687 ;EN;x;O;02000000; ApB-COMMERCIO ARMI/ COSA PREVEDE L'ACCORDO DI FARNBOROUGH Scopo è armonizzare legislazione Ue e integrare industria difesa Roma, 27 mar. (Ap.Biscom) - Costituzione di un organismo di difesa comunitario. E' quanto prevede il cosiddetto "accordo ombrello" che fu firmato a fine luglio del 2000 al Salone aeronautico internazionale di Farnborough e che oggi è stato ratificato in Senato. Si tratta di un'intesa siglata da sette Paesi (in principio erano sei, poi si aggiunse l'Irlanda del Nord) per la ristrutturazione dell'industria della Difesa europea. Siglato dai ministri della Difesa di Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna e Svezia, l'accordo - che rinfrescava gli impegni della Letter of Intention del 1998 - individua sei aree d'intervento: armonizzazione delle procedure per l'esportazione di materiale d'armamento, sicurezza degli approvvigionamenti, requisiti militari, trattamento delle informazioni tecnologiche, sicurezza delle informazioni e ricerca tecnologica dei Paesi aderenti alla Loi. La finalità principale, che per l'Italia si è tradotto con le modifiche alla legge 185 del 1990, è quella di armonizzare la legislazione comunitaria, integrando inoltre l'industria della Difesa. Due obiettivi propedeutici alla creazione di un corpo militare dell'Unione Europea. L'accordo di Farnborough, inoltre, prevedeva in principio anche l'acquisto di 225 aerei A400M (velivoli di trasporto militare) che registrò però una marcia indietro da parte dell'Italia che si era impegnata, con l'allora ministro Mattarella, all'acquisto di 16 aerei. Pda 271234 mar 03GMT ZCZC AGI0084 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 COMMERCIO ARMI: SENATORI DS, HANNO VINTO LOBBY MERCANTI = (AGI) - Roma, 27 mar. - "E' gravissimo che la maggioranza parlamentare voti un provvedimento che modifica la legge vigente sul commercio delle armi proprio mentre in corso un conflitto. Le nuove disposizioni rispondono alle pressioni delle lobby di fabbricanti di armi e avranno il risultato di allentare i controlli finanziari, favorire il commercio di armi, attenuare le possibilit di controllo da parte del Parlamento, consentire triangolazioni commerciali anche con paesi che violano i diritti umani". E' quanto dichiarano i senatori diessini Tana de Zulueta, Daria Bonfietti, Nuccio Iovene, Gianni Nieddu, Luigi Viviani. "E' a dir poco cinico che si approfitti della distrazione dell'opinione pubblica, completamente assorbita dalla tragedia della guerra, per imporre a tamburo battente l'approvazione di una legge che ammorbidisce i controlli e incoraggia il proliferare di conflitti. La maggioranza -dicono- si fatta scudo di un disegno di legge di ratifica di un trattato europeo per introdurre innovazioni normative che vanno ben al di l di quanto richiesto da quel trattato. In particolare, vengono eliminati tutti quei meccanismi hanno consentito all'Italia di essere all'avanguardia in Europa e che sono stati adottati proprio dopo lo scandalo che port alla vendita di armamenti all'Iraq da parte di diversi paesi tra cui Usa e Italia. In particolare - precisano i senatori - gli operatori non dovranno pi esibire il certificato d'uso finale, che consente di individuare il destinatario finale delle armi, sar possibile vendere armi anche a paesi in cui siano accertate violazioni dei diritti umani ( a patto che non siano "gravi"), verr meno la relazione annuale al Parlamento che costituisce un importante strumento di trasparenza, si attenuano i controlli finanziari e bancari. A dispetto delle richieste dell'Onu, che in questo ambito invoca maggiore trasparenza e controlli pi rigorosi anche per contrastare il terrorismo internazionale, il governo italiano va nella direzione opposta. Cos viene fatta a pezzi una legge equilibrata e all'avanguardia. Dobbiamo altresi' denunciare che, nonostante i ripetuti impegni presi da parlamentari cattolici con le associazioni che hanno condotto una lunga battaglia di protesta, non e' venuta nessuna opposizione in aula da parte dell'Udc e non sono stati nemmeno mantenuti gli impegni presi dal Presidente Pera per un approfondito confronto in Commissione. La legge e' stata imposta con una incalzante votazione in aula: i diktat dei mercanti d'armi hanno prevalso". (AGI) Els/ 271257 MAR 03 NNNN ZCZC AGI0115 3 POL 0 R01 / + VQZ PI01 COMMERCIO ARMI: PALOMBO, MODIFICHE ALLA 185 NECESSARIE = (AGI) - Roma, 27 mar. - Soddisfazione per l'approvazione del provvedimento stata espressa per Alleanza Nazionale dal sen. Mario Palombo, vicepresidente della Commissione Difesa. "Si tratta -ha spiegato Palombo- di un provvedimento necessario per adeguare la nostra legislazione a quella degli altri Paesi europei e procedere ad una difesa comune. Oggi facciamo parte dell'UE e non possiamo certo tirarci indietro, seguendo vecchie logiche massimaliste di chi guarda al passato, dimenticando peraltro l'operato del governo D'Alema, e cerca di contrabbandare il provvedimento come il via libera ad un'associazione di trafficanti d'armi. Infatti il primo a voler modificare la 185 che poneva in condizione di svantaggio la nostra industria degli armamenti stato il governo D'Alema con un ddl presentato nel gennaio 2000, sette mesi prima della firma dell'accordo di Farnsborough. Provvedimento ora disconosciuto dalla vecchia maggioranza visto che non esistono affatto differenze sostanziali. Il disegno di legge nei primi due articoli ratifica l'Accordo intercorso a Farnborough per la razionalizzazione e concentrazione dell'industria europea di difesa e per il commercio ed il transito di armamenti; mentre nei successivi articoli adegua la legge n. 185 del 1990 e la omogeneizza alla normativa degli altri Paesi firmatari dell'Accordo, con l'eccezione della Svezia che mantiene una normativa pi restrittiva. Tra le innovazioni l'art.3 prevede il divieto di esportazione di transito di armi verso Paesi nei confronti dei quali sia stato dichiarato l'embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite o dell'Unione europea e verso i Paesi i cui governi sono resposnabili di gravi violazioni delle convenzioni interanzionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell'Ue o del Consiglio d'Europa. Inoltre vengono trasferite allUE le competenze dell'UEO. Altre norme riguardano il rilascio della licenza globale di progetto a imprese che partecipino a programmi congiunti di ricerca e produzione con altri Paesi dell'Unione e della NATO ed al puntuale sistema di controllo sull'industria militare". (AGI) Els/ 271346 MAR 03 NNNN ZCZC ADN0395 4 POL 0 RT1 PPR NAZ ARMI: PDCI, CIAMPI RIFLETTA PRIMA DI AVALLARE LEGGE IN GUERRA = INDISPENSABILE ATTENTO VAGLIO DI COSTITUZIONALITA' Roma, 27 mar. (Adnkronos) - Il Pdci sollecita il presidente della Repubblica ad una ''attenta riflessione sui profili di costituzionalita''' della nuova legge sul traffico di armi approvata dal Senato, quando sara' chiamato ad emanarla. ''Proprio mentre e' in corso una guerra -afferma in una dichiarazione il responsabile Esteri del partito Jacopo Venier- alla quale l'Italia ha dato il proprio avallo e adesione, il Senato italiano ha approvato un disegno di legge volto a smantellare la legge attuale, facilitando cosi' il commercio delle armi. Sarebbe stata opportuna una discussione meno frettolosa, piu' approfondita e consapevole, considerato anche il particolare e drammatico momento''. ''E' vergognoso -conclude- che proprio in questo momento si e' andati a modificare una legge che era tra le migliori in materia di controllo e trasparenza nella vendita e, quindi, nella circolazione delle armi. Una societa' dove e' piu' facile acquistare armi non sara' mai una societa' piu' democratica, sicura e pacifista''. (Pol-Tor/Gs/Adnkronos) 27-MAR-03 13:58 NNNN
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