Commercio delle armi: prime agenzie




ZCZC
AGI0076 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01

=== COMMERCIO ARMI: OK SENATO AD ACCORDO FARNBOROUGH (AGI) ===
Els/
271239 MAR 03
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ZCZC
AGI0104 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01
(Segue 0083)
COMMERCIO ARMI: SENATO RATIFICA ACCORDO FARNBOROUGH SU DIFESA(2)=
(AGI) - Roma, 27 mar. - L'assemblea del Senato ha approvato la
ratifica del Trattato con 134 voti a favore, 95 contrari e due
astenuti. Il provvedimento ora torna alla Camera per il voto
definitivo in quanto Palazzo Madama ha soppresso l'art. 11 che
aboliva l'autorizzazione del Ministero del Tesoro alle
transazioni bancarie.
    L'accordo prevede che l'Italia non potra' vendere armi verso
Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l'embargo totale o
parziale delle forniture belliche da parte dell'Onu o dell'Ue.
Sara' vietato vendere armi ai governi responsabili di "gravi
violazioni" in materia di diritti umani.
    La ratifica modifica anche la legge 185 sul commercio delle
armi che vietava il commercio di armi con tutti i governi
responsabili di violazione dei diritti umani, piu' o meno gravi.
Gli operatori del settore non dovranno piu' esibire il
certificato d'uso finale che consente di individuare il
destinatario finale delle armi. (AGI)
Els/Chi
271325 MAR 03
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MAW9556 4 pol 221 ITA6687 ;EN;x;O;02000000;
ApB-COMMERCIO ARMI/ COSA PREVEDE L'ACCORDO DI FARNBOROUGH
Scopo è armonizzare legislazione Ue e integrare industria difesa

Roma, 27 mar. (Ap.Biscom) - Costituzione di un organismo di
difesa comunitario. E' quanto prevede il cosiddetto "accordo
ombrello" che fu firmato a fine luglio del 2000 al Salone
aeronautico internazionale di Farnborough e che oggi è stato
ratificato in Senato. Si tratta di un'intesa siglata da sette
Paesi (in principio erano sei, poi si aggiunse l'Irlanda del
Nord) per la ristrutturazione dell'industria della Difesa
europea.

Siglato dai ministri della Difesa di Italia, Francia, Gran
Bretagna, Germania, Spagna e Svezia, l'accordo - che rinfrescava
gli impegni della Letter of Intention del 1998 - individua sei
aree d'intervento: armonizzazione delle procedure per
l'esportazione di materiale d'armamento, sicurezza degli
approvvigionamenti, requisiti militari, trattamento delle
informazioni tecnologiche, sicurezza delle informazioni e ricerca
tecnologica dei Paesi aderenti alla Loi.

La finalità principale, che per l'Italia si è tradotto con le
modifiche alla legge 185 del 1990, è quella di armonizzare la
legislazione comunitaria, integrando inoltre l'industria della
Difesa. Due obiettivi propedeutici alla creazione di un corpo
militare dell'Unione Europea.

L'accordo di Farnborough, inoltre, prevedeva in principio anche
l'acquisto di 225 aerei A400M (velivoli di trasporto militare)
che registrò però una marcia indietro da parte dell'Italia che si
era impegnata, con l'allora ministro Mattarella, all'acquisto di
16 aerei.
Pda



271234 mar 03GMT

ZCZC
AGI0084 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01

COMMERCIO ARMI: SENATORI DS, HANNO VINTO LOBBY MERCANTI =
(AGI) - Roma, 27 mar. - "E' gravissimo che la maggioranza
parlamentare voti un provvedimento che modifica la legge vigente
sul commercio delle armi proprio mentre  in corso un conflitto.
Le nuove disposizioni rispondono alle pressioni delle lobby di
fabbricanti di armi e avranno il risultato di allentare i
controlli finanziari, favorire il commercio di armi, attenuare
le possibilit di controllo da parte del Parlamento, consentire
triangolazioni commerciali anche con paesi che violano i diritti
umani". E' quanto dichiarano i senatori diessini Tana de
Zulueta, Daria Bonfietti, Nuccio Iovene, Gianni Nieddu, Luigi
Viviani.
   "E' a dir poco cinico che si approfitti della distrazione
dell'opinione pubblica, completamente assorbita dalla tragedia
della guerra, per imporre a tamburo battente l'approvazione di
una legge che ammorbidisce i controlli e incoraggia il
proliferare di conflitti. La maggioranza -dicono- si  fatta
scudo di un disegno di legge di ratifica di un trattato europeo
per introdurre innovazioni normative che vanno ben al di l di
quanto richiesto da quel trattato. In particolare, vengono
eliminati tutti quei meccanismi hanno consentito all'Italia di
essere all'avanguardia in Europa e che sono stati adottati
proprio dopo lo scandalo che port alla vendita di armamenti
all'Iraq da parte di diversi paesi tra cui Usa e Italia. In
particolare - precisano i senatori -  gli operatori non dovranno
pi esibire il certificato d'uso finale, che consente di
individuare il destinatario finale delle armi, sar possibile
vendere armi anche a paesi in cui siano accertate violazioni dei
diritti umani ( a patto che non siano "gravi"), verr meno la
relazione annuale al Parlamento che costituisce un importante
strumento di trasparenza, si attenuano i controlli finanziari e
bancari. A dispetto delle richieste dell'Onu, che in questo
ambito invoca maggiore trasparenza e controlli pi rigorosi
anche per contrastare il terrorismo internazionale, il governo
italiano va nella direzione opposta. Cos viene fatta a pezzi
una  legge equilibrata e all'avanguardia. Dobbiamo altresi'
denunciare che, nonostante i ripetuti impegni presi da
parlamentari cattolici con le associazioni che hanno condotto
una lunga battaglia di protesta, non e' venuta nessuna
opposizione in aula da parte dell'Udc e non sono stati nemmeno
mantenuti gli impegni presi dal Presidente Pera per un
approfondito confronto in Commissione. La legge e' stata imposta
con una incalzante votazione in aula: i diktat dei mercanti
d'armi hanno prevalso". (AGI)
Els/
271257 MAR 03
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ZCZC
AGI0115 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01

COMMERCIO ARMI: PALOMBO, MODIFICHE ALLA 185 NECESSARIE =
(AGI) - Roma, 27 mar. - Soddisfazione per l'approvazione del
provvedimento  stata espressa per Alleanza Nazionale dal sen.
Mario Palombo, vicepresidente della Commissione Difesa. "Si
tratta -ha spiegato Palombo- di un provvedimento necessario per
adeguare la nostra legislazione a quella degli altri Paesi
europei e procedere ad una difesa comune. Oggi facciamo parte
dell'UE e non possiamo certo tirarci indietro, seguendo vecchie
logiche massimaliste di chi guarda al passato, dimenticando
peraltro l'operato del governo D'Alema, e cerca di
contrabbandare il provvedimento come il via libera ad
un'associazione di trafficanti d'armi. Infatti il primo a voler
modificare la 185 che poneva in condizione di svantaggio la
nostra industria degli armamenti  stato il governo D'Alema con
un ddl presentato nel gennaio 2000, sette mesi prima della firma
dell'accordo di Farnsborough. Provvedimento ora disconosciuto
dalla vecchia maggioranza visto che non esistono affatto
differenze sostanziali. Il disegno di legge nei primi due
articoli ratifica l'Accordo intercorso a Farnborough per la
razionalizzazione e concentrazione dell'industria europea di
difesa e per il commercio ed il transito di armamenti; mentre
nei successivi articoli adegua la legge n. 185 del 1990 e la
omogeneizza alla normativa degli altri Paesi firmatari
dell'Accordo, con l'eccezione della Svezia che mantiene una
normativa pi restrittiva. Tra le innovazioni l'art.3 prevede il
divieto di esportazione di transito di armi verso Paesi nei
confronti dei quali sia stato dichiarato l'embargo totale o
parziale delle forniture  belliche da parte delle Nazioni Unite
o dell'Unione europea e verso i Paesi i cui governi sono
resposnabili di gravi violazioni delle convenzioni
interanzionali in materia di diritti umani, accertate dai
competenti organi delle Nazioni Unite, dell'Ue o del Consiglio
d'Europa. Inoltre vengono trasferite allUE le competenze
dell'UEO. Altre norme riguardano il rilascio della licenza
globale di progetto a imprese che partecipino a programmi
congiunti di ricerca e produzione con altri Paesi dell'Unione e
della NATO ed al puntuale sistema di controllo sull'industria
militare". (AGI)
Els/

271346 MAR 03
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ZCZC
ADN0395 4 POL 0 RT1 PPR NAZ

      ARMI: PDCI, CIAMPI RIFLETTA PRIMA DI AVALLARE LEGGE IN GUERRA =
            INDISPENSABILE ATTENTO VAGLIO DI COSTITUZIONALITA'

      Roma, 27 mar. (Adnkronos) - Il Pdci sollecita il presidente
della Repubblica ad una ''attenta riflessione sui profili di
costituzionalita''' della nuova legge sul traffico di armi approvata
dal Senato, quando sara' chiamato ad emanarla.

      ''Proprio mentre e' in corso una guerra -afferma in una
dichiarazione il responsabile Esteri del partito Jacopo Venier- alla
quale l'Italia ha dato il proprio avallo e adesione, il Senato
italiano ha approvato un disegno di legge volto a smantellare la
legge attuale, facilitando cosi' il commercio delle armi. Sarebbe
stata opportuna una discussione meno frettolosa, piu' approfondita e
consapevole, considerato anche il particolare e drammatico momento''.

      ''E' vergognoso -conclude- che proprio in questo momento si e'
andati a modificare una legge che era tra le migliori in materia di
controllo e trasparenza nella vendita e, quindi, nella circolazione
delle armi. Una societa' dove e' piu' facile acquistare armi non
sara' mai una societa' piu' democratica, sicura e pacifista''.
      (Pol-Tor/Gs/Adnkronos)
27-MAR-03 13:58

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