SUONATE LE CAMPANE A MORTO - Ecco la versione buona dell'appello



ATTENZIONE - Per un errore nel messaggio precedente è passata una prima
bozza dell'appello di Zanotelli, Ciotti, Mora, Santoro sulla guerra. Ce ne
scusiamo e vi auguriamo una buona serata.
Cristiano Lucchi

SUONATE LE CAMPANE A MORTO
A. Zanotelli, M. Mora, L. Ciotti, A. Santoro

L'appello alle Chiese, ai costruttori di pace, ai Consigli comunali,
lanciato da Alex Zanotelli e Mosè Mora (missionari comboniani), don Luigi
Ciotti (Gruppo Abele - Libera) e don Alessandro Santoro (parroco alle
Piagge, Firenze) in occasione dell'inizio della guerra in Iraq. Aderisci
anche tu. 

La guerra è alle porte
La guerra è alle porte, avallata da un voto criminale del nostro Parlamento.

Per mesi i signori della guerra hanno spinto per il conflitto, cercando di
trovare consenso e alleanze.
Ma la moltitudine delle coscienze si è risvegliata, la gente comune ha
ritrovato il senso di responsabilità. Ha tenuto alta la testa.

Questi mesi hanno rivelato che i signori della guerra sono sempre più soli.
In questo momento, il più difficile dalla seconda guerra mondiale, dobbiamo
ancor più di prima osare la pace. Non ci possiamo arrendere, né rassegnare.

Per questo chiediamo alle Chiese:
- di suonare a morto le campane della propria chiesa all'inizio del
conflitto e tutti i giorni a mezzogiorno, ricollegandoci alle forti e
chiare parole del papa: «Mai mai mai la guerra»;
- di tenere le porte delle chiese aperte anche di notte (almeno una chiesa
per ogni diocesi) perché si innalzi al Signore una continua preghiera per
la pace.

A tutti i costruttori di pace chiediamo:
- di accendere in ogni famiglia, in ogni casa, un lume o una candela, con
un momento di silenzio e di riflessione sulla pace, e di esporlo alla
finestra per tutta la notte;
- di continuare a esporre la bandiera della pace e invitare gli altri a farlo;
- di boicottare la compagnia petrolifera che ha vinto l'appalto per le
forniture all'esercito statunitense, non facendo rifornimento ai
distributori Esso.

Chiediamo infine:
- a tutte le persone di inviare una lettera di protesta ai propri
parlamentari dichiarando di non poter più votare la preferenza per loro se
hanno votato sì alla guerra;
- a tutti i Consigli comunali di riunirsi in seduta straordinaria nel
giorno dell'attacco contro l'Iraq per deliberare il proprio no alla guerra
e inviarlo al Governo.

Questi sono alcuni segni possibili per tutti. Lasciamoci coinvolgere e
contagiamo con i nostri gesti di resistenza anche chi ci vive accanto e chi
incontriamo tutti i giorni, perché nelle nostre case, nei luoghi di lavoro,
nelle nostre strade e nelle nostre chiese la voce della pace sia più forte
della follia di questa guerra e di ogni guerra.

Alex Zanotelli
Luigi Ciotti
Mosè Mora
Alessandro Santoro

Modena, 19 marzo 2003

Aggiungi la tua adesione - individuale, di famiglia, di associazione... - a
quella dei quattro promotori; invia una e-mail a: noguerra at nigrizia.it