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Lettere al Papa di LEONARDO BOFF E MARCOS ARRUDA
- Subject: Lettere al Papa di LEONARDO BOFF E MARCOS ARRUDA
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Sun, 09 Mar 2003 18:46:03 +0100
QUESTE LETTERE SONO STATE INVIATE AL PAPA DA LEONARDO BOFF LA SERA DEL 6 MARZO Santità, Padre nella fede di tutti i credenti, Voglio fare anche mia la lettera del carissimo amico Marcos Arruda, un cristiano di grande trasparenza e impegno per la pace. In questo momento sono convinto che solamente Lei potrà bloccare la guerra andando a stare come vittima innocente e pura a Baghdad. Certamente il Maathma Gandhi, se fosse vivo, farebbe questo. Santità, faccia questo gesto profetico e messianico per amore dell' umanità, della pace e delle vittime dell'Iraq e come servizio che la fede può offrire a Dio e a tutti quelli che cercano la pace. Con le mie preghiere dinanzi a Colui che è l'unico Signore della Storia. Leonardo Boff, teologo brasiliano Caixa Postal 92144 25741-970 Petropolis, RJ, Brasile tel/fx (55-24) 2225 1165 *********************************************************** A Sua Santità Giovanni Paolo II Palazzo Apostolico 00120 Città del Vaticano - Europa "Padre, perché mi hai abbandonato?" Santità, Scrivo oggi a Lei spinto da una grande urgenza. Come sa, gli Stati Uniti d'America sono in procinto di lanciare ciò che potrà essere una delle guerre più "catastrofiche" della storia, impiegando armi di distruzione di massa sulla popolazione irachena, il 50% della quale è sotto i 15 anni d'età. Previsioni "largamente approssimative" indicano che una tale guerra porterà alla morte di 500.000 iracheni. Sembra chiaro che, a questo punto, Lei è l'unica persona del Pianeta che può fermare questa guerra. Anzi, la Sua presenza fisica a Bagdad, impedirebbe il massacro di centinaia di migliaia di esseri umani e costringerebbe la comunità internazionale delle nazioni a trovare e realizzare una soluzione veramente pacifica di fronte a questa aggressione preventiva senza precedenti. La imploro di andare a Bagdad e rimanere là finché una soluzione pacifica a questa crisi non sarà trovata. Le vite del popolo dell'Irak sono nelle Sue mani, così come il destino del mondo. Con speranza, Marcos Arruda Istituo delle Politiche Alternative per il Cono Sud - PACS Rio de Janeiro Economista ed educatore Membro del Movimento Fede e Política
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