COMMERCIO ARMI: CDL IN SENATO FA MANCARE NUMERO LEGALE




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COMMERCIO ARMI: CDL IN SENATO FA MANCARE NUMERO LEGALE =

(AGI) - Roma, 4 mar. - Il tanto discusso provvedimento di ratifica del trattato di Farborough sul commercio delle armi continua a provare scossono nell'Aula del Senato. Stamani la Margherita ha avanzato la richiesta di non passare alla discussione degli articoli e Forza Italia ha chiesto la verifica del numero legale per impedire che la proposta, date le poche presenze in quel momento in Assemblea, venisse accolta. Il Presidente di turno, Lamberto Dini, ha aggiornato la seduta alle 12.15.

Il senatore Verde Francesco Martone, capogruppo del Sole che ride in Commissione Esteri, sostiene che: "Nonostante le sollecitazioni e le preoccupazioni della CEI, di tanta parte della societa' civile e anche di settori della stessa maggioranza, il Governo sta cercando di far approvare, nell'ambito della ratifica dell'accordo per la razionalizzazione dell'industria europea della difesa, anche norme che di fatto stravolgeranno la legge 185/90 sulle armi. Gli interessi dell'industria bellica, che tanto ha spinto per annacquare gli effetti di una legge che sul controllo delle armi e' fra le piu' avanzate ed efficaci in Europa e nel mondo, sono per il Governo evidentemente preminenti rispetto ad esigenze di sicurezza e di prevenzione del terrorismo. E' paradossale che nel momento in cui si sta cercando di disarmare l'Iraq, minacciando oltretutto una guerra disastrosa, il Governo voglia di fatto svuotare la 185, impedendo i controlli sull'esportazione e l'importazione di armamenti; ha il sapore della beffa ricordare che la 185 fu approvata anche sull'onda dello scandalo BNL-Iraq. Preannunciamo un'opposizione dura - ha concluso Martone - non solo per dare voce alle preoccupazioni della societa' civile, ma anche per difendere una legge frutto proprio delle tante istanze che da essa venivano poste". (AGI) Els/





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