ARMAMENTI: GLI ARTICOLI DELLA DISCORDIA, IN CAMPO ANCHE RUINI



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      ARMAMENTI:  DDL SU EXPORT VERSO APPROVAZIONE SENZA MODIFICHE (2) =
      GLI ARTICOLI DELLA DISCORDIA, IN CAMPO ANCHE RUINI

      (Adnkronos) - L'accordo di Farnborough, sottoscritto dal
Governo D'Alema con  Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Svezia e
Irlanda del Nord, e' volto a ''facilitare la ristrutturazione e le
attivita' dell'industria europea della difesa'' e dunque a snellire
scambi e cooperazione tra i paesi firmatari. Sulla sua ratifica
maggioranza e opposizione sono concordi.

      I problemi riguardano gli articoli del ddl governativo che
modificano una legge, la 185/90, che vieta l'esportazione di armi ai
paesi in guerra, aggressivi, sotto embargo Onu, che violano i diritti
umani e impone 'certificati di uso finali' al fine di impedire le
'triangolazioni' verso le nazioni oggetto del divieto. Un testo, nato
ai tempi dello scandalo Bnl-Irak, innazitutto per la mobilitazione
dell'associazionismo cattolico raggruppato sotto il cartello ''Contro
i mercanti d'armi'' composto da Acli, Mani Tese, Pax Christi,
Missione Oggi.

      Uno schieramento che si e' ritrovato in occasione dell'iter
parlamentare di riforma e che, il 10 ottobre scorso, ha consegnato al
Presidente del Senato, Marcello Pera, 80.000 firme a difesa della
vecchia legge. La campagna non ha visto insensibili le gerarchie
ecclesiastiche, tanto che, un anno fa, lo stesso cardinale Camillo
Ruini, presidente della Cei, ha invitato a ''fare attenzione a che la
ratifica da parte del Parlamento italiano dell'accordo quadro per la
ristrutturazione dell'industria europea di difesa non comporti
l'attenuarsi dei controlli sul commercio delle armi''. (segue)
      (Lab/Rs/Adnkronos)
02-MAR-03 12:16

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