Iraq: Santa Sede, guerra unilaterale e' un crimine



Iraq: Santa Sede, guerra unilaterale e' un crimine

ROMA - La Santa Sede ha ribadito con forza che ogni eventuale azione
unilaterale contro l'Iraq sarebbe un ''crimine'' contro il diritto
internazionale e la pace; tutto ''deve essere deciso in ambito Onu e dal
Consiglio di sicurezza''; gli ispettori ''devono poter continuare a fare il
loro lavoro, perche' ci sono ancora spiragli di speranza'' ma Baghdad deve
''regolare il proprio comportamento secondo il codice di condotta
internazionale''. ''Si tratta oggi di scegliere tra la forza e il diritto o
il diritto della forza'' ha detto stamani il 'ministro degli esteri'
vaticano, mons.Jean-Louis Tauran escludendo che, per il momento, sia stata
presa la decisione di inviare un messaggero pontificio dal presidente degli
Stati Uniti, George W.Bush: ''Non e' all' ordine del giorno'', ha precisato.
''Per noi - ha puntualizzato - tutto deve essere intrapreso e deciso nel
contesto delle Nazioni Unite''. ''Vanno sfruttate - ha aggiunto - prima di
tutto tutte le risorse del diritto internazionale e ponderate le
conseguenze che un intervento armato avrebbe sulle popolazioni civili,
senza dimenticare poi le prevedibili reazioni dei Paesi dell' area, che in
solidarieta' con l'Iraq potrebbero assumere posizioni estremiste''. ''Detto
questo - ha proseguito - e' necessario che i responsabili iracheni sappiano
regolare il loro comportamento secondo il codice di condotta che impone
loro l'appartenenza alla societa' internazionale''. Ma, ha ammonito, il
diritto internazionale non riconosce nemmeno il ricorso unilaterale alla
forza da parte di alcuni Stati. Se, dunque, Stati Uniti e altri Paesi
decidessero un'azione preventiva contro l'Iraq, senza l'ombrello dell' Onu,
cio' ''sarebbe una guerra fuori della legge e del diritto internazionale'',
ha osservato Tauran.
ANSA 24/02/2003 21:13