lettera da una lettrice di peacelink.it




Alla Spettabile Attenzione del Peacelink

Il Medio Oriente, l’Europa dell’Est hanno fin troppo sofferto, hanno fin troppo immolato i suoi figli perché s’inferisca ancora con inflessibilità su queste terre meravigliose e su questa gente umile e virtuosa che non chiede altro che essere ascoltata, ma noi forse dobbiamo ancora imparare ad ascoltare i nostri fratelli, coloro che dovrebbero essere tutelati e difesi da quei governi che invece si rivelano spregiudicati e che vogliono separarci, ma di cui uniti dobbiamo dimostrare la nostra forza d’amare, apriamo i nostri cuori e risolviamo crisi come questa irachena e come molte altre che né dilaniano il mondo usando tutta la nostra saggezza e generosità consapevoli che se osiamo far male agli altri e come se né facessimo a noi stessi.Per cui evitiamo atti di forza che potrebbero un giorno fare arrossire noi stessi ma lasciamoci guidare dal senso di pace e di giustizia che vive nelle nostre anime, piuttosto adoperiamoci per donare loro quegli stessi diritti di libertà e d’uguaglianza, che noi godiamo grazie a coloro che precedendoci si sono sacrificati per il bene comune dell’umanità senza distinzione, eliminiamo le avidità e le ambizioni che vorrebbero farci sempre più potenti a spese dei più deboli, ma aiutiamo nella solidarietà e nell’amore.

Siamo più grandi di chi ci fa dei torti, perdonando e conquistandone i cuori con quei dolci mezzi che non sono certo le delazioni, le menzogne, i tradimenti e le guerre anzi disprezziamone il solo pensiero perché producono solo crimini che ci costringerebbero abbassare la fronte umiliata di così inumani errori, plasmandone altri schiavi ed altri odi.Solo la tolleranza ha il potere d’illuminare le menti ed attirarne i cuori, perché le virtù ispirano la bontà facendola adorare.

Diamo più tempo ha chi può mutare quel modo rigido di governare, indebolendo un regime che col nostro pacifico e indulgente aiuto possa muovere di quei piccoli ma grandi passi verso una rivoluzione politica e sociale che ci stringerebbe nell’amicizia, perché con la tracotanza, con le armi si aprirebbero solo altre ferite che si rimarginerebbero in tempi molto più lunghi.Si collabora meglio con l’amabilità che con l’ostilità, perché l’una raggiunge sempre lo scopo, l’altra mai, perché anche nelle più disperate situazioni c’è sempre una soluzione ed è rispettarsi e volersi bene. Evitiamo massacri inutili, perché tutti sappiamo che questo conflitto sarebbe disastroso e allora facciamo ogni sforzo perché si eviti un così orrido compimento, poiché la diplomazia sa usare d’armi più efficaci che risanano le piaghe piuttosto di aprirle maggiormente, le guerre hanno portato solo sofferenze e lagrime, quindi evitiamone l’insorgere, piuttosto facciamo sorgere un nuovo sole che scacci per sempre la nube della minaccia affratellandone l’Oriente all’Occidente, l’Est con l’Ovest.

Per cui impariamo ad ascoltare e allora, solo allora potremo agire per essere come il Caprifoglio avvinti gli uni agli altri in quella stretta d’amore e di fratellanza, con chi ha solo bisogno di comprensione e di clemenza.

Distinti Saluti

Claudia Conti