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La Lav denuncia Francesco Amadori
- Subject: La Lav denuncia Francesco Amadori
- From: Daniele Barbieri <barbieri at carta.org>
- Date: Fri, 21 Feb 2003 10:47:27 +0100
La Lav denuncia Francesco Amadori: scrivi al presidente Cari Amici e Amiche, dopo un blitz LAV (30 gennaio 2003) nell'allevamento di maiali Lamberta, del Gruppo Amadori, a Codigoro (Ferrara), per verificare le condizioni di detenzione degli animali, abbiamo sporto denuncia per violazione delle leggi sulla protezione degli animali negli allevamenti e per maltrattamento di animali: nell'allevamento, infatti, vengono ancora utilizzate, come confermato anche dai veterinari dell'Ausl competente per territorio, le catene (o attacchi) per le scrofe, vietate da leggi europee e italiane dal gennaio 2001. Di seguito trovate un messaggio-tipo da inviare al Presidente del Gruppo Amadori, Francesco Amadori, per far sentire la vostra voce su questa grave vicenda. Grazie fin d'ora per il vostro sostegno. Saluti animalisti. Maria Falvo Res.le Ufficio Stampa LAV ------------------------------------------------------------ MESSAGGIO-TIPO DA INVIARE A: Presidente Francesco Amadori - Gruppo Amadori - Gesco Cons. Coop. A.r.l. - Via del Rio, 400 47020 San Vittore di Cesena (FC) E-mail: info at amadori.it Egregio Presidente Francesco Amadori, ho appreso con grande disappunto che nell'allevamento di maiali Lamberta (Gruppo Amadori) a Codigoro (Ferrara), le scrofe sono ancora tenute alla catena (o attacchi) nonostante il divieto nazionale ed europeo in vigore dal 2001. La LAV, che bene a fatto a sporgere denuncia per violazione delle leggi a protezione degli animali negli allevamenti e per maltrattamento (Decreto Legislativo 534/1992 di attuazione della direttiva 91/630/CEE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini, Decreto Legislativo 146/2001 di attuazione della direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998 riguardante la protezione degli animali negli allevamenti; art.727 del Codice penale), mi ha informato che i veterinari hanno confermato che gli attacchi sono tuttora in uso in quella struttura, giÖ sanzionata nei mesi precedenti. Se fino ad oggi avevo ancora una sola ragione per rivolgere i miei acquisti verso il Gruppo Amadori, la informo che non mi avrÖ tra i suoi clienti: gli animali d'allevamento, prima dell'uccisione, conducono un'esistenza da prigionieri; privarli anche di quelle minime condizioni che la legge gli garantisce, grazie alle battaglie animaliste, ä una vera e propria violenza, tanto pió grave se commessa da un Gruppo grande e conosciuto come Amadori. Confido, quindi, in un suo tempestivo intervento per regolarizzare questa spiacevole situazione. Le sarï grato/a se vorrÖ rispondere a questo messaggio per chiarirmi la sua posizione e i provvedimenti che vorrÖ mettere in atto. Cordiali saluti. FIRMA INDIRIZZO Fonte: LAV
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