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I numeri del 15 febbraio
- Subject: I numeri del 15 febbraio
- From: "Fabio Andrea Macina" <fabio_macina at hotmail.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 12 Feb 2003 18:56:37 +0100
15/02/03: la data della piu' grande mobilitazione mondiale per la pace di tutti i tempi. 75, il numero delle citta' di 52 diverse nazioni dove si manifestera' nello stesso giorno contro la guerra. minimo 1.000.000 ma forse anche 2.000.000 o 3.000.000 gli italiani che saranno sabato prossimo saranno a Roma, "contro la guerra, senza se e senza ma". Previsti 30 treni speciali e 10.000 pullman, per un corteo lungo diversi chilometri. 500.000-1.000.000 i cittadini americani che, organizzati nel New York Social Forum, scenderanno in piazza nonostante il divieto del governo federale (troppo bruciante per Bush ritrovarsi proprio a ground zero la piu' grande manifestazione pacifista dal 1982) 57, le citta' (Chicago, S.Francisco, Seattle, Detroit, ecc) e i consigli di contea in 20 stati USA che hanno approvato risoluzioni contro l'intervento in Iraq 11 a 4: i paesi Nato contrari alla guerra--> sono la maggioranza ! 1 messaggio di Osama Bin Laden, "il pistola fumante" (ehehe)....arrivato ieri puntualissimo, per cercare di mettere in relazione il regime iracheno con Al Qaeda... 0 le prove documentate contro Saddam...si e' appena scoperto che il rapporto Blair sulle armi irachene sarebbe un plagio..e neanche fatto bene. 94,7% i lettori di Famiglia Cristiana contrari alla guerra...mentre negli Usa i cittadini contrari alla guerra sono il 43% (sondaggio USA -Gallup.. tenuto ben nascosto) 85.000 messaggi email con scritto "no alla guerra", arrivati in questi giorni ad Aznar. 11: l'articolo della costituzione italiana che il governo Berlusconi sta violando appoggiando un'eventuale operazione di guerra insieme agli Usa. 1.000.000 sono ormai le bandiere della pace esposte dalle finestre di tutta Italia. 1 di queste, sabato prossimo sventolera' sul pennone del Campidoglio 100.000.000.000 di dollari, il costo minimo delle operazioni militari per una sempre piu' improbabile guerra all'Iraq...soldi usciti dalle tasche dei cittadini a scapito delle spese sociali. 1 mozione contro la guerra, che e' stata faticosamente partorita dal centrosinistra italiano...che pero' ha rinunciato ad un voto in tempi brevi sulla guerra. Un voto che avrebbe messo la maggioranza di governo in enorme difficolta'.
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