I numeri del 15 febbraio



15/02/03: la data della piu' grande mobilitazione mondiale per la pace di
tutti i tempi.
75, il numero delle citta' di 52 diverse nazioni dove si manifestera' nello
stesso giorno contro la guerra.
minimo 1.000.000 ma forse anche 2.000.000 o 3.000.000 gli italiani che
saranno sabato prossimo saranno a Roma, "contro la guerra, senza se e senza
ma". Previsti 30 treni speciali e 10.000 pullman, per un corteo lungo
diversi chilometri.
500.000-1.000.000 i cittadini americani che, organizzati nel New York Social
Forum, scenderanno in piazza nonostante il divieto del governo federale
(troppo bruciante per Bush ritrovarsi proprio a ground zero la piu' grande
manifestazione pacifista dal 1982)
57, le citta' (Chicago, S.Francisco, Seattle, Detroit, ecc) e i consigli di
contea in 20 stati USA che hanno approvato risoluzioni contro l'intervento
in Iraq
11 a 4: i paesi Nato contrari alla guerra--> sono la maggioranza !
1 messaggio di Osama Bin Laden, "il pistola fumante" (ehehe)....arrivato
ieri puntualissimo, per cercare di mettere in relazione il regime iracheno
con Al Qaeda...
0 le prove documentate contro Saddam...si e' appena scoperto che il rapporto
Blair sulle armi irachene sarebbe un plagio..e neanche fatto bene.
94,7% i lettori di Famiglia Cristiana contrari alla guerra...mentre negli
Usa i cittadini contrari alla guerra sono il 43% (sondaggio USA -Gallup..
tenuto ben nascosto)
85.000 messaggi email con scritto "no alla guerra", arrivati in questi
giorni ad Aznar.
11: l'articolo della costituzione italiana che il governo Berlusconi sta
violando appoggiando un'eventuale operazione di guerra insieme agli Usa.
1.000.000 sono ormai le bandiere della pace esposte dalle finestre di tutta
Italia. 1 di queste, sabato prossimo sventolera' sul pennone del Campidoglio

100.000.000.000 di dollari, il costo minimo delle operazioni militari per
una sempre piu' improbabile guerra all'Iraq...soldi usciti dalle tasche dei
cittadini a scapito delle spese sociali.
1 mozione contro la guerra, che e' stata faticosamente partorita dal
centrosinistra italiano...che pero' ha rinunciato ad un voto in tempi brevi
sulla guerra. Un voto che avrebbe messo la maggioranza di governo in enorme
difficolta'.