[comunicati_lilliput] UNIONE EUROPEA E WTO: POCA TRASPARENZA E POCA DEMOCRAZIA



COMUNICATO STAMPA
RETE LILLIPUT & CAMPAGNA "QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA"
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UNIONE EUROPEA E WTO: POCA TRASPARENZA E POCA DEMOCRAZIA

Rete Lilliput insieme alla Campagna "Questo mondo non è in vendita"
accoglie con favore la dichiarazione del Commissario europeo al Commercio
Pascal Lamy, secondo cui istruzione e sanità saranno escluse dal negoziato
GATS, riguardante la liberalizzazione dei servizi.
In vista della V Conferenza Ministeriale del Wto a Cancun (Messico), che si
svolgerà dal 10 al 14 settembre prossimi, la Commissione Europea sta
infatti elaborando una bozza di proposta sui servizi che l'UE è disposta a
liberalizzare e sulle richieste di liberalizzazione avanzate verso paesi
terzi.

E' anche positivo che, grazie anche alla pressione della società civile di
tutti i paesi europei, si registrino dei piccoli passi avanti riguardo alla
trasparenza su questi negoziati: la Commissione europea ha dichiarato ieri
che trasmetterà questa bozza al Parlamento europeo, oltre che ai Governi
nazionali. Ricordiamo che non più tardi di una settimana fa, lo stesso Lamy
aveva dichiarato che il Parlamento di Strasburgo, al pari di quelli dei
singoli stati, non avrebbe potuto consultare questa bozza, di fondamentale
importanza per il futuro dei cittadini europei.

Malgrado questi passi avanti, rimangono alcuni punti cruciali da chiarire:
-	se istruzione e sanità siano state dichiarate fuori dai negoziati,
la posizione riguardo altri servizi essenziali è ancora critica; in
particolare si registrano versioni discordanti in merito alla fornitura e
alla gestione dell'acqua e delle risorse energetiche, mentre i trasporti,
le telecomunicazioni, le poste, solo per citarne alcuni, dovrebbero essere
totalmente liberalizzati
-	la trasmissione al Parlamento europeo, con il vincolo di
riservatezza, non permette alcuna discussione o dibattito in seno ai
parlamenti nazionali e presso la società civile e la cittadinanza, su temi
invece fondamentali per il nostro futuro
-	i singoli stati hanno a disposizione meno di due settimane per
elaborare e discutere questa bozza prima di doverla rimandare alla
Commissione Europea, che preparerà la versione finale sulla posizione
dell'UE in vista di Cancun: il 6 febbraio i governi riceveranno
ufficialmente la proposta, ed entro il 19 dovranno rispondere. Questo lasso
di tempo cosi breve non può consentire nessun dibattito serio. In Italia in
particolare sessanta Deputati hanno presentato nei giorni scorsi una
mozione per impegnare il Governo a riferire su questi temi fondamentali, ma
ad oggi non sappiamo se questa mozione abbia avuto seguito.
-	l'unione europea, per coerenza, dovrebbe escludere  dalle  sue
richieste verso i paesi del sud del mondo la librealizzazione di quegli
stessi settori che non vuole liberalizzare in Europa

Andrea Baranes, uno dei coordinatori della campagna ha, dichiarato:
"crediamo che sia essenziale continuare ad aumentare la pressione e
l'informazione presso istituzioni e cittadini, tenuti all'oscuro dei
negoziati che si stanno svolgendo in questi giorni. E' essenziale avviare
al più presto un dibattito ampio e trasparente, sia in sede parlamentare
sia presso la società civile, ed abbattere il muro di segretezza, che
malgrado qualche piccolo passo avanti, continua ad avvolgere i negoziati
sui servizi in sede Wto; questi servizi riguardano la maggior parte delle
attività che svolgiamo ogni giorno, quando utilizziamo l'acqua o
l'elettricità, prendiamo un autobus o un treno, andiamo in banca o alla
posta, ecc... In nome delle più elementari regole della democrazia è quindi
essenziale potere conoscere e discutere questi negoziati che rischiano di
avere pesanti conseguenze sulla vita di tutti noi, nel nord come nel sud
del mondo."
Chiediamo nuovamente di arrestare l'espansione del Wto e dell'accordo GATS
in vista di Cancun, e l'esclusione da questi negoziati di tutti i servizi
essenziali, che devono essere considerati dei diritti fondamentali di ogni
essere umano e non dei meri beni commerciali. E' ora di invertire la rotta
ed il tentativo di una ristretta élite economica e finanziaria di mettere
il commercio ed profitti davanti alle problematiche ambientali, sociali e
di sviluppo locale.

Per informazioni: info at campagnawto.org

Questo mondo non è in vendita è promossa da: Arci, Attac, Azione Aiuto,
Banca Etica, Campagna Riforma Banca Mondiale, Centro Internazionale
Crocevia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Chiama l'Africa, CIPSI, DeA -
Donne e Ambiente, Focsiv, GreenPeace, Lila Cedius, Lunaria, Mani Tese, Rete
Lilliput, Roba Dell'Altro Mondo, Terra Madre,  Terra Nuova - Gruppo di
appoggio al movimento contadino africano, Unione degli Studenti, Unione
Degli Universitari




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