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La prima pasta antimafia
- Subject: La prima pasta antimafia
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 26 Nov 2002 12:49:36 +0100
From: Associazione Libera
Libera-Terra
la pasta per dire no alle mafie
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2002
SALA ESEDRA
RESIDENCE RIPETTA
VIA DI RIPETTA 231 ROMA
la pasta per dire no alle mafie
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2002
SALA ESEDRA
RESIDENCE RIPETTA
VIA DI RIPETTA 231 ROMA
Un piatto di pasta può aiutare a sconfiggere le mafie. Libera-Terra, così si chiama l alimento prodotto nei campi confiscati a Cosa Nostra, verrà presentato in un conferenza stampa a Roma il 27 novembre prossimo (sala Esedra del Residence di Ripetta, via Di Ripetta 231). E il primo frutto del lavoro della cooperativa sociale Placido Rizzotto - Libera Terra, nata esattamente un anno fa per iniziativa dell Associazione Libera, della Prefettura di Palermo e del Consorzio Sviluppo e legalità (composto dai comuni di Altofonte, Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello e San Giuseppe Jato), con l aiuto di Sviluppo Italia, Sudgest e Italia Lavoro. All iniziativa parteciperanno: Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, rappresentanti del Governo, della cooperativa, delle amministrazioni comunali, della Prefettura di Palermo e della Lega delle Cooperative, che distribuisce la pasta presso i punti vendita CoopItalia.
L incontro sarà, anche, l occasione per fare il punto sulla legge n. 109 del 7 marzo 1996 (Disposizioni in materia di gestione dei beni sequestrati o confiscati). Una norma, che ha avuto il merito di innovare la destinazione dei beni, restituendo loro un valore sociale e d indennizzo alla collettività, ma che necessita di aggiustamenti per snellire l iter burocratico e ampliarne la casistica. La lentezza delle pratiche si deduce dai numeri: al 9 ottobre 2001, in tutta Italia, erano stati confiscati 3.297 immobili, 337 aziende, 1.524 beni mobili e 2.157 beni mobili registrati. Di tutto questo patrimonio, soltanto 1.205 sono stati i beni destinati e ancor più basso il numero di quelli assegnati e utilizzati: 610.
L associazione Libera (protagonista della battaglia che portò all approvazione della 109), ha intenzione di promuovere una nuova petizione popolare per sostenere il riesame della norma. Nella petizione si chiederà tra l altro:
1. che sia individuato un soggetto amministrativo unico, costituito ad hoc, per occuparsi dei beni dal momento del sequestro sino a quello di assegnazione.
2. che sia mantenuta l'impossibilità della vendita dei beni immobili confiscati e la loro attuale destinazione sociale, impedendo che tornino attraverso prestanome in mano alle organizzazioni criminali.
3. che sia istituito un albo degli amministratori per i beni sequestrati e confiscati, in modo da garantire maggiore trasparenza.
Inoltre, visto che durante l'iter legislativo di approvazione della legge 109, il riferimento ai beni confiscati ai corrotti fu stralciato; questa nuova raccolta di firme chiederà che l individuazione, il sequestro e la confisca dei beni ai corrotti diventino una priorità politica e legislativa nazionale e che, questi beni, siano destinati a un uso collettivo e sociale.
a.marescotti at peacelink.it
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