Operazione Colomba - !5 Novembre: Pezzi di Palestina
- Subject: Operazione Colomba - !5 Novembre: Pezzi di Palestina
- From: ibrizie ibrizie <ibrizie at yahoo.it>
- Date: Sat, 16 Nov 2002 21:31:40 +0100 (CET)
15 Novembre
Pezzi di Palestina
"I palestinesi prendono in grande considerazione l'educazione. Cio' perche' tante altre opportunita' sono state loro negate. Quindi l'educazione e' vista come un investimento nel futuro e come la strada da percorrere per una vita migliore".
"Nella Citta' Vecchia di Hebron, 28 scuole sono state forzate a rimanere chiuse a causa del coprifuoco, durante il periodo dell'inizio della seconda intifada. La chiusura delle scuole e' una grave violazione delle leggi internazionali. La regione di Hebron e' stata una delle piu' colpite dalle azioni militari israeliane e dai coloni stessi".
"Hebron rappresenta la 'cantonizzazione dei cantoni', con 400 coloni ebrei che occupano il cuore della citta', relegando 140.000 nativi palestinesi nella periferia. In questo modo, Israele occupa direttamente il 20% della citta', incluso il vitale mercato che rappresenta il centro economico della vita di Hebron, ed e' cosi' in grado di controllare la vita sociale ed economica della citta' attraverso checkpoint e imponendo il coprifuoco".
"All'inizio della seconda intifada 683 studenti sono stati feriti a Khan Yunis (Striscia di Gaza), cifra che rappresenta il 78,4% di tutti gli studenti feriti nella Striscia di Gaza e il 45,6% di tutti gli studenti feriti durante l'inizio della seconda intifada".
"Il Governo israeliano ha dichiarato in molti casi che il coinvolgimento dei bambini negli attacchi contro gli israeliani e' ben documentato e visibile a tutti: quello che e' meno evidente e' che il coinvolgimento dei bambini e' stato aiutato dall'Autorita' Palestinese. Tali dichiarazioni non hanno una base fondata su specifiche ricerche e tendono ad incolpare la popolazione palestinese della morte dei propri bambini. Dicendo questo, i palestinesi vengono visti come promotori della violenza, oscurando il fatto che la violenza e' parte della vita dei palestinesi come diretta conseguenza dell'occupazione israeliana".
"In alcuni casi i soldati israeliani hanno occupato o sono entrati nelle scuole per alcune ore, spaventando gli studenti e denigrando gli insegnanti. Alcuni di essi sono stati obbligati a camminare a quattro zampe come gli animali, ad abbaiare come i cani o saltellare su una gamba".
"A Netzarim, quando il checkpoint era quasi in pianta stabile, si doveva passare con la macchina dalla spiaggia entrando con essa per un pezzo di mare. A Netzarim, all'inizio della seconda intifada sono stati demoliti e rasi al suolo tre palazzi da nove piani lasciando i numerosi residenti senza dimora. A Netzarim vi era pure un parco giochi per bambini, i cui resti si notano vicino alla spiaggia. Si tratta di una giostra arrugginita che a vederla fa male al cuore. A Netzarim, inoltre, vi erano molte case, delle quali non esiste piu' neanche una traccia".
"S. ha lavorato 8 anni in Libia e studiato per 7 negli Stati Uniti. Oggi e' tornato nella Striscia poiche' il suo contratto di lavoro e' finito. S. si rammarica per il futuro dei propri figli. Gli viene da dire come suo padre, poco prima di morire: 'Figlio mio, non penso che vedrai la fine di tutto questo'. Ancora, pero' , lui non l'ha detto ai suoi figli, ma e' sicuro che anche lui, come suo padre, non vedra' la fine di tutto questo".
"La poverta' e' alta in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza ed e' cresciuta negli ultimi dieci anni. Una delle maggiori ragioni di tutto questo sono i bassi redditi dei residenti di queste zone e allo stesso tempo gli alti prezzi delle merci causati dal dominio e la prossimita' del mercato israeliano".
"Le zone con la piu' alta concentrazione di poverta' prima del settembre 2000 (Hebron, Khan Yunis, Gaza City) erano anche le zone piu' gravemente colpite dalla politica di chiusura d'Israele durante l'ultimo quarto del 2000. Sono anche le zone con il piu' grande numero di bambini. In questo modo, i bambini sono stati sproporzionatamente colpiti dalla durezza economica conseguente alla politica israeliana di chiusura e blocco".
"Fantasticando sul possibile futuro di questa popolazione, ci viene da dire che tutto finira' un giorno. Allo stesso tempo, le menti piu' avanzate (in fatto di sadismo e pessimismo cronico) arrivano a pensare che alla fine i 'Gazani' verranno chiusi in scatola, con l'aggiunta di un tetto metallico, nel rettangolino di terra rimastogli".
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