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FSE - I "Giornalisti per un giorno" di Lilliput a caccia di notizie al Forum
- Subject: FSE - I "Giornalisti per un giorno" di Lilliput a caccia di notizie al Forum
- From: Rete Lilliput Comunica <ufficiostampa at retelilliput.org>
- Date: Mon, 11 Nov 2002 11:02:07 +0100
COMUNICATO STAMPA 8/11/2002 Lilliput sguinzaglia i suoi "Giornalisti per un giorno" tra i seminari del Forum A caccia di notizie, curiosità e tendenze Un gruppo di lillipuziani un po' speciale si aggira in questi giorni per Firenze: si tratta dei "Giornalisti per un giorno", volontari e militanti che hanno raccolto l'appello di Rete Lilliput ad improvvisarsi inviati per un giorno, ma anche più, per catturare i commenti, i messaggi, gli appelli più significativi lanciati dai relatori intervenuti al Forum Sociale Europeo e, allo stesso tempo, cogliere tutte le curiosità, le novità e le tendenze che accompagnano una manifestazione festosa e brulicante di gente, voci, suoni. Tra un seminario, una conferenza e un workshop, da una sala all'altra della Fortezza da Basso, da un punto all'altro della città, i giornalisti per un giorno si informano e si confrontano su diritti e democrazia, globalizzazione e liberismo, cultura di pace e non violenza, tutela dell'ambiente e salvaguardia delle risorse, per capire se davvero "Un'altra Europa è possibile". Il tema della tutela dei diritti e del sistema democratico è uno dei primi a caratterizzare i lavori del Forum. Luca e Ilaria, che hanno partecipato al seminario "L'Europa sociale e la difesa dei diritti. Con i senza diritti contro l'esclusione sociale", hanno raccolto la denuncia lanciata dalle principali organizzazioni che lottano per la difesa dei diritti dei cittadini in quanto lavoratori contro la minaccia pendente sui diritti e la dignità dei lavoratori, la precarietà delle tipologie di contratto a tempo determinato, stagionali o a progetto che comportano un basso livello di sicurezza e tutela sociale, scarse prospettive di crescita professionale a fronte di una ancor più scarsa attenzione alla formazione, soprattutto dei giovani, difficoltà nel fare progetti e bassa qualità della vita. "Seppur l'Europa goda di una condizione economica privilegiata rispetto ad altre aree del pianeta, è necessario intervenire su ciò che produce squilibri perché un'Europa dei mercati non è auspicabile" sostiene Massimo Ronchieri, per Rete Lilliput e Centro Nuovo Modello di Sviluppo "l'economia, attraverso il sistema delle multinazionali, mette al centro il profitto e non l'uomo. La lotta del Movimento deve concentrarsi per svelare i meccanismi del mercato delle multinazionali e in questo senso saràcentrale l'appuntamento del 2003 a Cancun". Giacomo, direttamente dal seminario "La comunicazione al tempo della globalizzazione: strategie dal basso e ecologia dell'informazione", apporta un ulteriore contributo alla complessità del tema sui diritti dei cittadini raccontando la parzialità di un'informazione proveniente da mezzi d'informazione, sempre più legati a interessi di natura economico-finanziaria, accentrati nelle mani di un esiguo gruppo di potenti multinazionali, omologata a livello mondiale su stili di vita e modelli di consumo funzionali alla globalizzazione. "Un tema che il Movimento aveva affrontato finora solo in maniera superficiale, ma su cui è necessario concentrarsi se si vuole garantire l'accesso dei cittadini a un'informazione completa, affidabile, trasparente e costruire un'opinione pubblica informata in maniera corretta, lucida, obiettiva" dichiara Gino Barsella, Direttore della rivista Nigrizia dal 1999 al 2002 e coordinatore della Campagna Sdebitarsi Rete Lilliput. Se il movimento deve mobilitarsi per creare forme di comunicazione che diano il diritto di esprimersi a chi non ha voce, vale a dire i tre quarti della popolazione, per garantire un'informazione alternativa, puntuale nelle denunce, ognuno di noi deve sentirsi chiamato in gioco nel pretendere una reale pluralità di voci, punti di vista, opinioni e agire a partire dai rapporti interpersonali. Infine Giuliana, dal seminario "Beni e diritti: ecosistema ed acqua. Quale strategia per il loro riconoscimento come beni comuni mondiali", racconta del diritto all'accesso e alla gestione delle risorse, una in particolare: l'acqua, da difendere come bene di tutti, contro coloro che vogliono assoggettarne l'utilizzo alle regole del libero mercato riducendola a merce di scambio. Riccardo Petrella, Professore di Economia all'Università Cattolica di Lovanio e Segretario Generale del Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua, ricorda che "In Europa è presente il più alto numero di multinazionali che gestiscono il mercato dell'acqua, motivo per cui, nel corso dell'ultimo convegno di Johannesburg, l'Unione Europea non ha voluto riconoscere l'acqua come bene comune incentivando la tendenza alla liberalizzazione del settore e allo smantellamento dei monopoli pubblici". Emblematico il caso italiano per l'articolo 35 della Finanziaria 2002 che obbliga gli enti locali a privatizzare la gestione dell'acqua. Un'opinione pubblica lucida e consapevole deve poter incidere sulle decisioni politiche al fine di tutelare i propri inalienabili diritti in materia di accesso alle risorse, oltre che di accesso all'informazione e di difesa della propria dignità di cittadini e lavoratori. La Rete Lilliput La Rete di Lilliput nasce nel 1999 con la scrittura collettiva del "Manifesto della Rete Lilliput" a cura del Tavolo delle Campagne, un gruppo di coordinamento formato dalle maggiori Associazioni e Campagne nazionali. La Rete ha come obiettivo principale l'interazione e la collaborazione di miriadi di esperienze locali che nel nostro Paese cercano di lottare contro le disuguaglianze nel Mondo. Grazie al metodo del consenso e all'opzione della nonviolenza si cerca di attuare la "strategia lillipuziana", con la quale bloccare il gigante disumano del liberismo sfrenato servendosi di azioni mirate e concrete, da intessere insieme. La Rete è presente in Italia con 70 nodi locali, 6 gruppi di lavoro nazionali su Nonviolenza, Lente sulle Imprese, Impronta Ecologica e Sociale, Forum Sociale Europeo, Commercio e Finanza, Formazione. Le associazioni promotrici della Rete Lilliput sono Chiama L'Africa, Sdebitarsi, Campagna Stop Millennium Round, CTM Altromercato, Nigrizia, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Manitese, AIFO, Pax Christi, Beati i costruttori di pace, Rete Radié Resch, WWF-Italia, Associazione Botteghe del Mondo, Bilanci di Giustizia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Innovazioni e Reti per lo Sviluppo. ********************************************************************* Cristiano Lucchi - Responsabile Ufficio stampa Rete Lilliput Telefoni +39 339 6675294 +39 055 601790 ufficiostampa at retelilliput.org www.retelilliput.org/stampa *********************************************************************
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