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PROCESSO ALLA STORIA. SOLIDARIETA' PER CASARRUBEA
- Subject: PROCESSO ALLA STORIA. SOLIDARIETA' PER CASARRUBEA
- From: "Giuseppe Casarrubea" <icasar at tin.it>
- Date: Mon, 30 Sep 2002 12:50:41 +0200
Cari amici, Vi trasmetto, qui di seguito, l'appello dell'Associazione 'Non solo Portella' che rappresento, ricordandoVi che, nonostante siano passati 55 anni dai fatti per i quali vengo accusato, nessun tribunale ha mai espresso una condanna contro i mandanti delle stragi di Portella della Ginestra e di Partinico (1°maggio-22 giugno 1947), come non sono mai stati individuati gli assassini dei sindacalisti massacrati dalla mafia in quegli anni bui della nostra Repubblica: da Nicolò Azoti e Accursio Miraglia, a Placido Rizzotto, Epifanio Li Puma e Calogero Cangelosi; da Andrea Raia a Salvatore Carnevale; da Giuseppe Biondo a Paolo Bongiorno. Finisco in tribunale con la coscienza a posto, convintissimo di avere fatto onestamente il mio dovere, solo per la ricerca della verità dei fatti, non esprimendo giudizi a caso per offendere chicchessia, ma avendo dalla mia parte i documenti e le valutazioni del mondo della ricerca in 50 di storia. DOPO L'INCRIMINAZIONE DI STUDIOSI COME UMBERTO SANTINO E CLAUDIO RIOLO - GIA' CONDANNATI A PAGARE CIFRE ESORBITANTI IN SEDE CIVILE- GIUSEPPINA LA TORRE, ALFREDO GALASSO (PROCESSO IN CORSO) ADESSO E' STATO RINVIATO A GIUDIZIO LO STORICO GIUSEPPE CASARRUBEA, FIGLIO DI UNA VITTIMA DI ATTENTATI TERRORISTICO-MAFIOSI. CASARRUBEA DA MOLTI ANNI SI E' MESSO SULLE TRACCE DEI MANDANTI DELLE STRAGI AVVENUTE IN SICILIA NEL SECONDO DOPOGUERRA. PER LE SUE RICERCHE DOVRA' COMPARIRE DAVANTI AI GIUDICI IL PROSSIMO 4 OTTOBRE 2002 L'ASSOCIAZIONE 'NON SOLO PORTELLA' CHE ORGANIZZA LE VITTIME DI QUELLE STRAGI HA LANCIATO NEI GIORNI SCORSI UN APPELLO DI SOLIDARIETA' E AVVIATO - VIA INTERNET- UNA 'CATENA DELLA MEMORIA'. CHIEDIAMO A CHI NON VUOLE DIMENTICARE DI SOTTOSCRIVERLA "Una catena della memoria" a cominciare da un processo non sui mandanti della strage di Portella della Ginestra (1° maggio 1947:11 morti e 30 feriti) e degli attacchi contro le Camere del Lavoro (22 giugno 1947: 2 morti e 10 feriti) mai processati, ma contro chi, cercando la verità, e sulla scorta di atti antimafia, documenti delle cancellerie di tribunali e 50 anni di bibliografia sul tema, ha cercato con tenacia tra depistaggi, falsi, omissioni delle autorità pubbliche, gli autori di quelle infami e barbare tragedie: il primo atto del terrorismo neofascista in Italia. Questa catena non ha nè televisioni nè giornali a sua disposizione. Vive solo in chi non ha ancora cancellato il senso della sua storia. Se vuoi aderire invia un semplice messaggio al seguente indirizzo e mail: icasar at tin.it "NON SOLO PORTELLA" Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Portella della Ginestra (1° maggio 1947), della mafia e di altre stragi compiute in Sicilia Presidente Giuseppe Casarrubea-Via Marchese di Villabianca, lotto 2° 90047-Partinico (tel. 091-8907679) E mail: icasar at tin.it Partinico, 21 settembre 2002 Cari amici, come forse già sapete, il prossimo 4 ottobre dovrò comparire davanti alla sezione del tribunale di Partinico (Palermo), per alcune valutazioni da me formulate nel quadro di una ricerca sui mandanti della strage di Portella della Ginestra. I capi di accusa riguardano alcune mie affermazioni su un generale dei carabinieri in pensione, capitano della stazione dei CC. di Alcamo all'epoca dei fatti (1947). Nel precisare che non ho mai avuto nulla contro questa persona né, tanto meno, contro l'Arma dei Carabinieri, che nella sua storia ha avuto tanti caduti nella lotta contro la mafia, mi corre anche l'obbligo di ricordare che le circostanze che portarono all'eliminazione del bantitismo in Sicilia in quegli anni bui della nostra Repubblica, furono tutt'altro che adamantine, e che circa i fatti specifici per i quali vengo imputato, ho elementi sufficienti per contrastare l'accusa. Mi sono avvalso, infatti, nella mia ricerca, degli atti del processo di Viterbo, degli atti pubblicati dalla Commissione Antimafia, delle carte sulle stragi del '47, desecretate grazie anche alla mia personale iniziativa, nonchè di una lunga bibliografia sul tema, mai smentita prima. Ho sempre ritenuto che non ci può essere verità e giustizia in Italia se non a partire dalla chiarezza sui troppi misteri che ne hanno offuscato la storia e questa convinzione è stato l'unico movente della mia fatica. Sono altres" convinto che non ci può essere futuro per le nuove generazioni se viene tolto loro il diritto alla memoria e alla verità storica dei fatti. Nel ringraziare quanti mi hanno espresso la loro solidarietà vi invio il testo dell'appello lanciato dall'Associazione 'Non solo Portella' che rappresento. Se lo condividete fatelo girare tra i vostri amici. Di seguito riporto l'accusa che viene fatta contro di me. Capi d'imputazione: - delitto p.e p. dagli artt. 595, I,II,III comma c.p., art. 13 L.8.2.1948 n° 47, per avere, quale autore del libro "Portella della Ginestra, microstoria di una strage di Stato" offeso la reputazione di Roberto Giallombardo con il mezzo della stampa, scrivendo "l'episodio in realtà accadeva in circostanze piuttosto strane, perché nell'imboscata cadevano, oltre al Ferreri, il padre di questi Vito, Antonino Coraci e i fratelli Giuseppe e Fedele Pianello, confidenti di Paolantonio, tanto più che, stando alle affermazioni di Terranova ''Cacaova'' prima dell'uccisione di Fra' Diavolo, che era rimasto ferito vi era stata una conversazione telefonica con Palermo, di cui era stato informato lo stesso Giuliano. Ferreri venne ucciso in quello strano conflitto a fuoco dal Giallombardo, nonostante questi fosse stato avvertito dal Paolantonio della funzione di questo confidente per la cattura di Giuliano. - Da tale affermazione, già suffragata da atti processuali (1952) l'accusa traeva la conclusione che io avrei attribuito al Giallombardo la veste di killer spietato e freddo criminale al servizio ora di questo ed ora di quell'altro padrone. - delitto p.e p. dagli artt. 595, I,II,III comma c.p., art. 13 L. 8.2.1948 n°47, per avere, quale autore delle interviste rilasciate dall'emittente privata TIVU7 di Partinico in data 30.4.'97 e 5.5.'97, offeso la reputazione di Giallombardo Roberto con il mezzo della televisione, affermando "Ferreri venne eliminato a freddo, unitamente a suo padre Vito, a Vito Coraci [n.d.a.: leggasi Antonino] ed ai fratelli Pianello in un agguato teso da parte del Giallombardo la notte del 26 giugno 1947. Naturalmente un'esecuzione di questo genere, in piena Repubblica, non dimentichiamo che siamo nel secondo anno della Repubblica, é un fatto assolutamente criminale". Devo precisare che non ho mai dato del "killer" o del "freddo criminale" al servizio di chicchessia al Giallombardo. Ho espresso valutazioni più complesse che rinviano a responsabilità alte, in tutta questa vicenda, che sono sicuro saranno chiarite in sede processuale. APPELLO PER LA DIFESA DEI DIRITTI DELLA RICERCA STORICA E PER LA LIBERTA' DI STAMPA NELLA LOTTA CONTRO LA MAFIA Il prossimo 4 ottobre presso la Pretura di Partinico (Palermo) si aprirà il processo intentato dal generale dei Carabinieri in pensione Roberto Giallombardo, contro Giuseppe Casarrubea, uno studioso che da anni si batte per la ricerca della verità sui mandanti della strage di Portella della Ginestra e degli attacchi contro le sedi di sinistra e le Camere del Lavoro, nella provincia di Palermo (1° maggio- 22 giugno 1947) Tra i caduti anche suo padre, uno dei tanti sindacalisti ammazzati dalla mafia in quegli anni bui della nostra Repubblica. Diverse sue pubblicazioni sono testimonianza del suo impegno di ricerca. Tra le tante, Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Stato, edita a Milano da Franco Angeli nel 1997 (50° delle stragi) nella collana di studi di storia contemporanea diretta dal prof. Franco Della Peruta. L'autore, sulla scorta di una lunga bibliografia, di atti processuali e di documenti della Commissione Antimafia, aveva sostenuto che alcuni elementi chiave di quelle stragi, come Salvatore Ferreri, alias 'Fra Diavolo (banda Giuliano) ne erano stati gli esecutori materiali pur essendo, al contempo, confidenti delle più alte autorità di pubblica sicurezza in Sicilia, e come tali, chiusa la manovra stragista, erano stati premeditatamente eliminati. Cosa che Casarrubea aveva ribadito in un'intervista concessa a una emittente televisiva locale in occasione del cinquantenario di quelle stragi. Lasciamo alla magistratura il compito di chiarire i fatti, anche se a distanza di oltre mezzo secolo nessuna verità ufficiale e credibile sappiamo né sulle stragi del 1947, nè sulla morte del bandito Salvatore Giuliano e del suo luogotenente Gaspare Pisciotta. In un'epoca che troppo facilmente è propensa a rimuovere passato e memoria di quelle lotte che videro il movimento sindacale e contadino alla testa del processo di rinnovamento democratico del nostro Paese, Casarrubea è un testimone di ricerca della verità e della giustizia. Non lasciamolo solo e attiviamo in suo favore ogni nostra iniziativa: scrivendo un articolo per un giornale, una e-mail, presenziando al processo, formando dei gruppi di solidarietà concreta, telefonando a un amico, a una rivista, ecc. Affermiamo il principio costituzionale che la scienza non può essere processata, la conoscenza storica non può essere trascinata nelle aule dei tribunali, né può essere surrogata dai monopoli dell'informazione. E' intollerabile che oggi il diritto della libertà della ricerca scientifica debba essere messo in discussione persino contro gli stessi familiari delle vittime, alle quali lo Stato non ha consegnato, neanche dopo cinquantacinque anni, né verità né giustizia. ASSOCIAZIONE "NON SOLO PORTELLA" (Se aderisci, manda un messaggio a Giuseppe Casarrubea, al seguente indirizzo e-mail: icasar at tin.it Se vuoi dare un contributo per le spese processuali e sostenere la causa puoi effettuare un versamento sul conto corrente bancario dell'Associazione 'Non solo Portella', presso il Banco di Sicilia di Partinico (PA), intestandolo a : Associazione 'Non solo Portella', via Raccuglia- 90047- Partinico (PA), indicando il tuo nome e cognome, la seguente motivazione del versamento: "Solidarietà allo storico Giuseppe Casarrubea"- Coordin. Bancarie nazionali: Banco di Sicilia, cod. Banca 01020. CAB filiale 43490- N° di conto 410 352021=====). Siti web Il testo del manifesto per la libertà della ricerca, le adesioni e la documentazione sulle stragi si possono trovare in http://www.accadeinsicilia.net/per-giuseppe-casarrubea.htm http://www.accadeinsicilia.net/giuliano-e-lo-stato.htm http://www.edscuola.it/archivio/interlinea/appello2.htm http://www.edscuola.it/archivio/interlinea/adesioni2.htm http://www.edscuola.it/archivio/interlinea/stragi_47.htm http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/casarrubea.html http://utenti.lycos.it/panerose/pagina_art.php?id_art=650 http://www.misteriditalia.com/giuliano/portella/portella.htm http://www.centroimpastato.it/publ/online/portella.htm <http://www.ildialogo.org/>http://www.ildialogo.org http://www.consumietici.it (settore diritti) http://www.consumietici.it/ita/articolo_popup.asp?
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