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La nonviolenza e' in cammino. 360
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 360
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Mon, 23 Sep 2002 01:34:26 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 360 del 20 settembre 2002 Sommario di questo numero: 1. Yukari Saito, Signor Presidente io obietto 2. Benito D'Ippolito, strambotto dei cannibali 3. Un ponte per..., ai membri delle commissioni parlamentari Esteri e Difesa 4. Enrico Peyretti, la guerra estremo sopruso 5. Pax Christi, fermare la macchina della guerra 6. Franco Fortini, lontano lontano... 7. Rosa Luxemburg, come il coniglio sotto un cespuglio 8. Claudio Tugnoli, una bibliografia di e su Rene' Girard 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento 10. Per saperne di piu' 1. DIGNITA'. YUKARI SAITO: SIGNOR PRESIDENTE, IO OBIETTO [Abbiamo pubblicato ieri la dichiarazione di obiezione di coscienza di Farid Adly, prestigioso giornalista da 36 anni in Italia, da sempre impegnato per la pace e i diritti umani (per contatti: anbamed at katamail.com). A quella presa di posizione si associa con la dichiarazione che riportiamo sotto anche Yukari Saito, prestigiosa giornalista giapponese, da 18 anni in Italia, anche lei amica della nonviolenza, da sempre impegnata per i diritti umani e la pace. Anche a Yukari (per contatti: yukaris at tiscalinet.it) esprimiamo il nostro affetto, la nostra stima, la nostra solidarieta'. Questa legge che viola ferocemente la dignita' umana e contribuisce a provocare nuove tragedie; questa legge per cui esiste un aggettivo preciso: razzista; questa legge criminale e criminogena deve essere abrogata. Ed e' compito di tutte le persone di volonta' buona impegnarsi perche' la legge sia abolita, ed affinche' cessi la persecuzione bestiale e fin omicida delle sorelle e dei fratelli immigrati] Signor Presidente della Repubblica, condividendo pienamente cio' che Le ha scritto il giornalista Farid Adly e per esprimere la mia solidarieta' a tutti i cittadini extracomunitari che subiscono e subiranno questa discriminazione, dichiaro anch'io la mia intenzione di scegliere l'obiezione di coscienza, di non lasciarmi spontaneamente rilevare le impronte digitali presso le questure e di accettarlo soltanto nella modalita' adottata per tutti i cittadini italiani e comunitari. Molto cordialmente, Yukari Saito giornalista e traduttrice di cittadinanza giapponese residente in Italia da 18 anni 2. EDITORIALE. BENITO D'IPPOLITO: STRAMBOTTO DEI CANNIBALI [Benito D'Ippolito e' un collaboratore abituale di questo foglio] I. Noi siamo i pii cannibali, che quando si fa sera foza col vino e i canti, balliam la zarzuela. Un tempo, lo rammenti, ci fu quando chi avesse detto Empedocle evocava un sandalo, le viscere dell'Etna, quel verso che nesteusai kakotetos, certe idee sulla luna e sull'amore. Quei tempi antichi che mangiavam le scorze e non i fichi. Poi venne il tempo nostro, il tempo nero delle camicie brune in doppiopetto, del ritorno delle leggi del trentotto, dell'alleanza tra governo e mercanti di carne dei figli delle figlie, il tempo delle plebi di Roma schierate sulle gradinate del colosseo. Il tempo odierno che solo da morti si evade dall'inferno. E quell'antico augusto nome e' oggi la rasoiata che ti sfigura il volto che giorno dopo giorno i pescatori cavano su' dal mare l'indicibile. Chi ha ucciso quella gente io lo so bene. Noi siamo i pii cannibali, che quando viene notte facciam le nostre ronde e ai forestieri botte. II. Noi siamo i pii cannibali, che allo spuntar del giorno armiam libro e moschetto, e prepariamo il forno. Io lo so bene e voglio dirlo qui in questi brutti versi e brutti apposta perche' non ti distraggano dal senso di cio' che urge e di cio' che disquatra la voce e insozza l'anima affocata. Assassini i governanti infami che precludono con sataniche leggi hitleriane il diritto di ogni essere umano a fuggire la fame e la morte, a vivere nel mondo che e' di tutti poiche' e' l'unico mondo che abbiamo. E sono i governanti che governano il nostro paese, l'Europa gioconda, il ricco nord del mondo, rubizzi gentili i signori che al nostro voto e al nostro plauso aspirano per continuare lieta la mattanza. Assassini i poteri che da secoli rapinano interi continenti e che riducono i rapinati a scheletri gia' in vita e vaste plaghe a un solo grande lager. E sono i poteri che ogni giorno ci adescano a rimpinzarci delle loro merci, tv, libretti degli assegni, ci dicono: voi siete come noi, i nostri fedeli azionisti, i nostri fideiussori; e dicono il vero, e noi siamo i cannibali ogni volta che accendiamo la tv ed entriamo al supermercato. Noi siamo i pii cannibali, che giunto il mezzodi' dagli col becco e il rostro, e poi chicchirichi'. III. Noi siamo i pii cannibali, nell'ora postprandiale diciamo bello il brutto, ed assai buono il male. Cosi' i cadaveri di Porto Empedocle non avessero i polmoni colmi d'acqua potrebbero dirci quel segreto che noi non vogliamo ascoltare. Ed e' questo: che cio' che occorre fare e': primo, abolire la legge razzista; secondo: stabilire che tuti gli esseri umani hanno diritto a vivere in tutto il mondo come spiego' Kant; terzo: che c'e' un modo solo per combattere contro i negrieri d'adesso: ed e' offrire un servizio pubblico e gratuito di trasporto per chiunque voglia venire da noi fuggendo la fame e le guerre; quarto: che occorre cessare di fare e usare armi, di devastare terre, di infettare le acque e le nuvole e i sogni, di rapinare i poveri impoveriti da lungo saccheggio. Dopo potremo tornare a leggere in pace l'africano Agostino, a studiare l'algebra dono degli arabi , a parlare la lingua delle donne e degli uomini di volonta' buona. Dei cannibali il tempo finira' quel giorno stesso che di cibare carne umana smetteremo; il giorno atteso e promesso della misericordia e del coraggio. Ed Empedocle tornera' un antico saggio. Noi siamo ancora gli empi, ma ce ne siamo accorti: e' nelle nostre mani di riparare ai torti: di farlo decidessimo, risorgeranno i morti. 3. APPELLI. UN PONTE PER...: AI MEMBRI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI ESTERI E DIFESA [Dal sito dell'organizzazione umanitaria "Un ponte per..." (www.unponteper.it/nontagliolacorda/) riprendiamo questo appello] Ai membri delle commissioni Esteri e Difesa Siamo molto preoccupati per la dichiarazioni del 9 settembre del Presidente Berlusconi, dalle quali risulta la disponibilita' a partecipare alla guerra all'Iraq per "amicizia" con gli Stati Uniti. Non si va con gli amici quando questi sbagliano, anzi proprio per amicizia, li si deve ancora piu' fortemente contrastare. Questa non e' una "operazione di polizia internazionale", e non ha nulla a che vedere con la lotta al terrorismo, ma una vera e propria guerra. E' quindi contro la Carta dell'Onu e la Costituzione italiana. L'Iraq non ha attaccato, ne' sta attaccando nessuno. Bombardare gli uomini, le donne, i bambini iracheni per "prevenire" future azioni del loro governo sarebbe inaccettabile, contribuirebbe allo sviluppo del terrorismo, destabilizzarebbe tutto il medio oriente. Soprattutto porterebbe nuovi e gravi lutti ad una popolazione gia' provata da un decennio di embargo. Questa disponibilita' crediamo non rispecchi la volonta' degli italiani. Ci rivolgiamo a Lei, come membro autorevole del Parlamento pregandola di prendere tutte le iniziative adeguate affinche' l'Italia, al contrario, dichiari la sua contrarieta' alla guerra e avvii al piu' presto iniziative diplomatiche volte a scongiurarla. Per conto nostro le assicuriamo che sosterremo e apprezzeremo qualsiasi iniziativa che vada in quella direzione e faremo tutto cio' che sara' possibile, in modo nonviolento, per impedire che l'Italia vada in guerra. 4. APPELLI. ENRICO PEYRETTI: LA GUERRA, ESTREMO SOPRUSO [Enrico Peyretti e' una delle piu' prestigiose figure della cultura della pace. Scrive sul mensile ãIl foglioä di Torino, sul quindicinale ãRoccaä di Assisi, sul mensile ãAzione nonviolentaä. Opere di Enrico Peyretti: (a cura di), Al di lˆ del ãnon uccidereä, Cens, Liscate 1989; Dallâalbero dei giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica ? pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999. Eâ diffusa attraverso la rete telematica Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente. Per contatti: peyretti at tiscalinet.it, enrico.peyretti at tin.it] Sottoscrivo questo appello [l'appello sopra riportato] esercitando con forza la dignita', il dovere e il diritto che ha ogni cittadino, sovrano insieme agli altri, di volere che i suoi rappresentanti eletti, servitori della comunita' politica e dell'intera famiglia umana, e non assolutamente dei piu' potenti e prepotenti, obbediscano al diritto primario alla vita di ogni essere umano, persino degli assassini, e di ogni popolo non colpevole delle politiche eventualmente aggressive di chi lo domina. Noi cittadini abbiamo percio' il diritto che i parlamentari eletti vietino al governo con ogni mezzo, a prezzo della loro posizione - come fece Matteotti in Parlamento contro la dittatura a prezzo della vita, e come lui tanti altri veri eroi dell'umanita' -, di fare e sostenere questa guerra. La quale e' l'estremo sopruso premeditato della super-prepotenza, che non ridurra', ma accrescera' il terrorismo, a cominciare da quello di stato, e approfondira' le sue radici, che sono l'ingiustizia e la disperazione, come tutti i fatti dimostrano. Non ci sono ragioni umane decenti ma solo servilismo e cinismo omicida, che disonorano chi osasse approvare anche questa guerra, invece di sviluppare le arti della politica, la quale consiste soltanto nel dialogo, giustizia e pace, mentre e' soppressa dalla guerra. 5. APPELLI. PAX CHRISTI: FERMARE LA MACCHINA DELLA GUERRA [Ridiffondiamo questo appello promosso il 28 agosto da Pax Christi (per contatti, e-mail: info at paxchristi.it, sito: www.paxchristi.it)] Lenta e inesorabile, la macchina della guerra si e' messa in moto per colpire ancora una volta il territorio iracheno. Come movimento di Pax Christi abbiamo seguito le sorti della popolazione irachena sin dall'agosto del 1990, quando la comunita' internazionale decise di mettere in atto il piu' intransigente degli embarghi che la storia recente ricordi. A giudicare dai danni e dal numero di vittime che questa misura ha provocato soprattutto tra i bambini e le fasce piu' deboli in questi 12 anni, puo' a ragione essere considerata una vera e propria guerra e pertanto vede la netta contrarieta' di tutte le agenzie umanitarie internazionali. A queste da sempre si aggiunge la nostra voce che chiede di porre fine a questa insopportabile agonia. Oltre ai gravi danni causati dall'embargo, ancora oggi non e' possibile calcolare con esattezza gli "effetti collaterali" della Guerra del Golfo del gennaio 1991. La strage di soldati lungo la cosiddetta autostrada della morte rappresenta uno dei piu' gravi massacri della storia, le piu' di 300 vittime civili del rifugio di Al Almirya alla periferia di Baghdad attendono ancora di capire il perche' del loro tragico coinvolgimento in quel conflitto, l'uranio impoverito e le altre armi sperimentate dagli strateghi americani continuano a far sentire i loro effetti sui nascituri. Le ragioni che portano gli Stati Uniti a decidere oggi un attacco militare nei confronti dell'Iraq vengono giudicate pretestuose da molti dei piu' attenti analisti ed esperti. Come per altre vicende, la lotta al terrorismo internazionale e alla proliferazione di armamento chimico e batteriologico nascondono ragioni economiche legate soprattutto alla gestione della risorsa del petrolio. Sul piano del diritto internazionale e' grave che la dichiarazione di guerra venga assunta in violazione con quanto disposto dalla Carta delle Nazioni Unite e in contrasto anche con il pensiero piu' tradizionale della dottrina morale cristiana. A nostro avviso il problema riguarda soprattutto lo strumento stesso della guerra che anche in questo secolo in cui sembrano raggiunti importanti traguardi di civilta', viene considerato inevitabile per perseguire la pace! Ricorrono nei prossimi mesi i 40 anni dalla "Pacem in Terris" e vorremmo farcene eco per dare corpo alle speranze di Giovanni XXIII. D'altra parte come non ricordare oggi le numerose prese di posizione di don Tonino Bello - vescovo presidente di Pax Christi che nel 1991 ci ricordava che "Non si spunta la spada del tiranno urtandola con un acciaio meglio affilato"? Al contrario oggi assistiamo ad un triste ritorno della logica della guerra e nelle stesse ore in cui Giovanni Paolo II a Toronto si rivolgeva ai giovani di tutto il mondo dicendo: "A voi Dio affida il compito, difficile ma esaltante, di collaborare con Lui nell'edificazione della civilta' dell'amore", il Presidente degli USA George W. Bush parlava di preparasi ad una guerra lunga e difficile. Ai pastori delle Chiese, alle donne e agli uomini che accolgono il Vangelo di Gesu' Cristo come misura della propria vita e a tutte le persone di buona volonta', noi chiediamo di schierarsi con determinazione e coraggio dalla parte di coloro che vogliono costruire la civilta' dell'amore basata sul dialogo, sulla comprensione e sulla fiducia. valori che non possono convivere con la guerra. Per queste ragioni chiediamo: - Al Presidente del Consiglio e ai componenti il Governo del nostro Paese di adoperarsi in tutti i modi nel contesto internazionale e nelle alleanze di cui siamo parte per far prevalere lo spirito del nostro dettato costituzionale che all'art. 11 dichiara solennemente: "L'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Altri governi europei stanno svolgendo da tempo quest'azione. - Alle donne e agli uomini che siedono nei due rami del Parlamento della Repubblica di dichiarare preventivamente che mai daranno il proprio consenso ad un eventuale coinvolgimento dell'Italia nel conflitto che si va preparando. - Ai parlamentari europei e a tutte le istituzioni europee di intensificare l'opera di mediazione tra le parti e scongiurare il conflitto. * Quanti vorranno sottoscrivere il presente appello potranno far pervenire la loro adesione in posta ordinaria presso Pax Christi, segreteria nazionale, via Petronelli 6, 70052 Bisceglie (Ba), oppure tramite fax 0803953450 o in posta elettronica all'indirizzo info at paxchristi.it L'elenco delle adesioni di singoli e associazioni, comunita', realta' varie, sara' aggiornato quotidianamente sul sito di Pax Christi: www.paxchristi.it 6. MAESTRI. FRANCO FORTINI: LONTANO LONTANO... [Da Franco Fortini, Composita solvantur, Einaudi, Torino 1994, p. 32. E' una delle "Sette canzonette del Golfo". Poeta e saggista tra i maggiori del Novecento, Franco Lattes (Fortini ? il cognome della madre) ? nato a Firenze nel 1917, antifascista, partecipa allâesperienza della repubblica partigiana in Val dâOssola. Nel dopoguerra ? redattore del ãPolitecnicoä di Vittorini; in seguito ha collaborato a varie riviste, da ãComunitˆä a ãRagionamentiä, da ãOfficinaä ai ãQuaderni rossiä ed ai ãQuaderni piacentiniä, ad altre ancora. Ha lavorato nellâindustria, nellâeditoria, come traduttore e come insegnante. Eâ stato una delle persone pi? limpide e pi? lucide (e per questo pi? isolate) della sinistra italiana, un uomo di un rigore morale ed intellettuale pressochŽ leggendario. Eâ scomparso nel 1994. Opere di Franco Fortini: per lâopera in versi sono fondamentali almeno le raccolte complessive Poesie scelte (1938-1973), Mondadori; Una volta per sempre. Poesie 1938-1973, Einaudi; Versi scelti. 1939-1989, Einaudi; cui si aggiungano lâultima raccoltina Composita solvantur, Einaudi, e postuma la serie di Poesie inedite, sempre presso Einaudi. Testi narrativi sono Agonia di Natale (poi riedito col titolo Giovanni e le mani), Einaudi; e Sere in Valdossola, Mondadori, poi Marsilio. Tra i volumi di saggi, fondamentali sono: Asia Maggiore, Einaudi; Dieci inverni, Feltrinelli, poi De Donato; Tre testi per film, Edizioni Avanti!; Verifica dei poteri, Il Saggiatore, poi Garzanti, poi Einaudi; Lâospite ingrato, De Donato, poi una nuova edizione assai ampliata col titolo Lâospite ingrato. Primo e secondo, presso Marietti; I cani del Sinai, Einaudi; Ventiquattro voci per un dizionario di lettere, Il Saggiatore; Questioni di frontiera, Einaudi; I poeti del Novecento, Laterza; Insistenze, Garzanti; Saggi italiani. Nuovi saggi italiani, Garzanti (che riprende nel primo volume i Saggi italiani apparsi precedentemente presso De Donato); Extrema ratio, Garzanti; Attraverso Pasolini, Einaudi. Si veda anche lâantologia fortiniana curata da Paolo Jachia, Non solo oggi, Editori Riuniti. Opere su Franco Fortini: in volume cfr. AA. VV., Uomini usciti di pianto in ragione, Manifestolibri, Roma 1996; Alfonso Beradinelli, Fortini, La Nuova Italia, Firenze 1974; Romano Luperini, La lotta mentale, Editori Riuniti, Roma 1986; Remo Pagnanelli, Fortini, Transeuropa, Jesi 1988. Su Fortini hanno scritto molti protagonisti della cultura e dellâimpegno civile; fondamentali sono i saggi fortiniani di Pier Vincenzo Mengaldo] Lontano lontano si fanno la guerra. Il sangue degli altri si sparge per terra. Io questa mattina mi sono ferito a un gambo di rosa, pungendomi un dito. Succhiando quel dito, pensavo alla guerra. Oh povera gente, che triste e' la terra! Non posso giovare, non posso parlare, non posso partire per cielo o per mare. E se anche potessi, o genti indifese, ho l'arabo nullo! Ho scarso l'inglese! Potrei sotto il capo dei corpi riversi posare un mio fitto volume di versi? Non credo. Cessiamo la mesta ironia. Mettiamo una maglia, che il sole va via. 7. MAESTRE. ROSA LUXEMBURG: COME IL CONIGLIO SOTTO UN CESPUGLIO [Da Rosa Luxemburg, La crisi della socialdemocrazia, in Eadem, Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976, p. 442. Rosa Luxemburg, 1871-1919, una delle pi? limpide figure del movimento dei lavoratori e dellâimpegno contro la guerra e contro lâautoritarismo. Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ripescato solo mesi dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non sa dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno spedita nell'aldila'."; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, / Seppellite la vostra discordia". Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo due fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi; Scritti politici, Editori Riuniti (con una ampia, fondamentale introduzione di Lelio Basso). Opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori; Paul Fršlich, Rosa Luxemburg, Rizzoli; P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore; Daniel GuŽrin, Rosa Luxemburg e la spontaneitˆ rivoluzionaria, Mursia; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta. Ovviamente si veda anche il noto saggio di Luk‡cs, Rosa Luxemburg marxista, in Gyšrgy Luk‡cs, Storia e coscienza di classe, Sugar] E' una pazzesca follia immaginare che noi dobbiamo soltanto sopravvivere alla guerra, come il coniglio che aspetta sotto un cespuglio la fine del temporale per riprendere poi tutto vispo la sua corsa. 8. MATERIALI. CLAUDIO TUGNOLI: UNA BIBLIOGRAFIA DI E SU RENE' GIRARD [Siamo assai grati a Claudio Tugnoli (per contatti: e-mail: tugnoli at iprase.tn.it) per averci messo a disposizione questa sua bibliografia girardiana, che aggiorna quella gia' edita nella sua eccellente monografia sull'autore de La violenza e il sacro. Claudio Tugnoli, studioso di filosofia, educatore e saggista, e' impegnato per la pace, i diritti umani, la nonviolenza; con i suoi studi e le pubblicazioni promosse e curate ha dato un rilevante contributo alla cultura della nonviolenza. Tra le opere di Claudio Tugnoli: La dialettica dell'esistenza. L'hegelismo eretico di John McTaggart, Angeli, Milano 2000; AA.VV. (a cura di), Tra il dire e il fare. L'educazione alla prassi dei diritti umani, Angeli, Milano 2000; AA.VV. (a cura di), Diacronia e sincronia. Saggi sulla misura del tempo, Angeli, Milano 2000; AA. VV. (a cura di), Maestri e scolari di nonviolenza, Angeli, Milano 2000; Girard. Dal mito ai Vangeli, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2001. L'opera di Rene' Girard, il grande pensatore nato ad Avignone nel 1923, apporta a nostro avviso fondamentali contributi all'analisi della violenza e all'elaborazione di una teoria e una prassi della nonviolenza] a) Opere di Rene' Girard in ordine cronologico: - Mensonge romantique et verite' romanesque, Grasset, Paris 1961, trad. it., Menzogna romantica romantica e verita' romanzesca, a cura di L. Verdi-Vighetti, Bompiani, Milano 1965; - Dostoievski du double a' l'unite', Librairie Plon, Paris 1963, trad. it., Dostoevskij dal doppio all'unita', a cura di R. Rossi, SE, Milano 1996; - De l'experience romanesque au mythe oedipien, in Critique, n. 222, Paris 1965, pp. 899-924; - Symetrie et dissymetrie dans le mythe d'Oedipe, in Critique, n. 249, Paris 1968, pp. 99-135; - La violence et le sacre', Grasset, Paris 1972, trad. it., La violenza e il sacro, a cura di O. Fatica e E. Czerkl, Adelphi, Milano 1980; - Systeme du delire, in Critique, n. 306, Paris 1972, pp. 957-996; - Myth and ritual in a Midsummer Night's Dream, in Harry F. Camp Memorial Lecture, Stanford University 1972; - Perilous Balance: a Comic Hypothesis, in Modern Language Notes, 1972, pp. 811-826; - Discussion avec Rene' Girard, in Esprit, n. 429, Paris 1973, pp. 528-563; - Vers une definition systematique du sacre, in Liberte', Montreal 1973, pp. 58-74; - The Plague in Literature and Myth, in Texas Studies, XV (5), 1974, pp. 833-850; - Les Maledictions contre les Pharisiens et l'interpretation evangelique, in Bullettin du Centre protestant d'etudes, Geneve 1975; - Critique dans un souterrain, L'age d'Homme, Lausanne 1976; - Superman in the underground: strategy of madness - Nietzsche, Wagner and Dostoevskij, in Modern Language Notes, dic. 1976, pp. 1161-1185; - Differentiation and Indifferentiation in Levi-Strauss and Current Critical Theory, in Contemporary Literature, XVII 1976, pp. 404-429; - Des choses cachees depuis la fondation du monde, Grasset & Fasquelle, Paris 1978, trad. it., Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo, a cura di R. Damiani, Adelphi, Milano 1983; - Rite, travail, science, in Critique, n. 380, Paris 1979, pp. 20-34; - Le bouc emissaire, Grasset & Fasquelle, Paris 1982, trad. it., Il capro espiatorio, a cura di Ch. Leverd e F. Bovoli, Adelphi, Milano 1987; - Conversation avec Rene' Girard (intervista concessa a Nadine Dormoy Savage), in The French review, n. 5, USA 1983, pp. 711-719; - L'Apocalisse non viene da Dio (intervista concessa a Sergio Quinzio), in La Stampa, 23 maggio 1983; - Cristo, Gandhi e le BR (intervista concessa a Letizia Paolozzi), in L'Unita', 31 maggio 1983; - Io parlo della follia umana (intervista concessa a Carlo Sini), in Corriere della sera, 1 giugno 1983; - Dionysus versus the Crucified, in Modern Language Notes 99 (1984), pp. 816-835; - Mythos und Gegenmythos: Zu Kleist's 'Das Erdbeben in Chili', in Positionen der Literaturwissenschaft: Acht Modellanalysen am Beispiel von Kleist's 'Das Erdbeben in Chili, Beck, Munchen 1985, pp. 130-148; - La route antique des hommes pervers, Grasset & Fasquelle, Paris 1985, trad. it., L'antica via degli empi, a cura di C. Giardino, Adelphi, Milano 1994; - La mythologie et sa deconstruction dans L'Anneau du Niebelung, in Structures et temporalites figures du desir, de la dette et du sacrifice, Cahiers du CREA 12, Centre de recherche en epistemologie appliquee, Paris 1988, pp. 57-201; - Theory and its Terrors, in The Limits of Theory, ed. Thomas M. Kavanagh, Stanford University Press, Stanford 1989, pp. 225-254; - Love delights in praises: a reading of The two Gentlemen of Verona, in Philosophy and Literature 13/2 (1989), pp. 231-247; - The crime and conversion of Leontes in The Winter's Tale, in Religion & Literature 22/2-3 (1990), pp. 193-219; - A Theater of Envy. William Shakespeare, Grasset & Fasquelle, Paris 1990, trad. it., Shakespeare. Il teatro dell'invidia, a cura di G. Luciani, Adelphi, Milano 1998; - Croyez vous-meme a' votre propre theorie?, in La Regle du Jeu, 1 (may 1990), pp. 254-277; - Love and Hate in Yvain, in Recherches et Rencontres, 1(1990), pp. 249-262; - Do you love him because I do: mimetic interaction in Shakespeare's comedies, in Helios 17/1 (1990), pp. 89-107; - Innovation and Repetition, in SubStance, n. 62-63 (1990), pp. 7-20; - Envy of so rich a thing: The Rape of Lucrece, in The Scope of Words: In Honor of Albert S. Cook, Peter Lang, New York 1991, pp. 135-144; - Collective Violence and Sacrifice in Shakespeare's Julius Caesar, in Salmagundi 88-89 (1991), pp. 399-419; - La violenza fondatrice, in La narrazione delle origini, Laterza, Roma-Bari 1991, pp. 92-108; - Origins: a View from the Literature, in Understanding Origins: Contemporary Views on the Origin of Life, Mind and Society, ed. F. J. Varela and J.-P. Dupuy, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht 1992, pp. 27-42; - Raison et folie dans l'oeuvre de Shakespeare, in Autonomie et automatisme dans la psychose, Masson/Coll. Histoire et Psychiatrie de l'Hotel-Dieu, Paris 1992, pp. 141-153; - Job as failed scapegoat, in The Voice from the Whirwind: Interpreting the Book of Job, ed. by L. G. Perdue and C. Gilpin, Abingdon Press, Nashville 1992, pp. 185-207; - A Venda Myth Analyzed, in R. J. Golsan, Rene' Girard and Myth: An Introduction, Garland Publishing, New York & London 1993, pp. 151-179; - How can Satan cast out Satan?, in Biblische Theologie und gesellschaftlicher Wandel. Fur Norbert Lohfink SJ, Herder, Freiburg 1993, pp. 125-141; - Is there Anti-Semitism in the Gospels?, in Biblical Interpretation 1/3 (november 1993), pp. 339-352; - Violence, Difference, Sacrifice: a Conversation with Rene' Girard. Interview by Rebecca Adams, in Religion & Literature, 25/2 (1993), pp. 11-33; - Quand ces choses commenceront. Entretiens avec Michel Treguer, Arlea, Paris 1994; - Die Einheit von Ethik und Aesthetik im Ritual, in Ethik der Aesthetik, Akademie Verlag, Berlin 1994, pp. 69-74; - Entretien avec Rene' Girard: Propos recueillis par Marie-Louise Martinez, in Revue Internationale d'Education a' Sevres (31 may 1994), pp. 1-19; - Mimetische Theorie und Theologie, in Vom Fluch und Segen der Sundenbocke: Raymund Schwager zum 60. Geburtstag, Kulturverlag, Thaur 1995; - Mythology, Violence, Christianity, in Paragrana: Intenationale Zeitschrift fur Historische Anthropologie 4/2 (1995), pp. 103-116; - Sacrifice in Levenson's Work, in Dialog 34 (1995), pp. 61-62; - Automatismes et liberte', in Mecanismes mentaux, mecanismes sociaux: De la psychose a' la panique, Editions La decouverte, Paris 1995, pp. 109-125; - The Girard Reader, edited by James G. Williams, The Crossroad Publishing Company, New York 1996; - Interview with Rene' Girard by Markus Muller, in Anthropoetics: The Electronic Journal of Generative Anthropology 2/1 (1996): http://www.humnet.ucla.edu/humnet/anthropoetics/ - La fine del sacro. Colloquio con Rene' Girard, in Tellus. Rivista di geofilosofia, anno VII, n. 17, 1996, pp. 7-12; - L'ultimo dei porcospini: Intervista biografico-teorica a Rene' Girard. Interview by P. Antonello and J. C. de Castro Rocha, in Iride, n. 19 (1996), pp. 573-620; - Are the Gospels Mythical?, in First Things 62 (1996), pp. 27-31; - Image et verite': Rencontre avec Rene' Girard, in Les pouvoirs de l'image, Lycee International des Pontonniers de Strasbourg, Seminaire 1994-1995, Lycee International de Strasbourg, Strasbourg 1996, pp. 161-175; - Schlaglichter aus dem Dialog mit Befreiungstheologen, in Gotzenbilder und Opfer: Rene' Girard im Gesprach mit der Befreiungstheologie, Beitrage zur mimetischen Theorie 2, Druck- und Verlagshaus Thaur 1996, pp. 255-310; - Eating Disorders and Mimetic Desire, in Contagion: Journal of Violence. Mimesis and Culture, 3 (1996), pp. 1-20; - Wie is er bang van Virginia Woolf? Interview by Guido Vanheeswijk and Peter Van Olmen, in Rene' Girard, het labyrint van het verlangen: Zes opstellen, Pelckmans, Kapellen 1996, pp. 133-149; - Mythologie, geweld en christendom, in Rene' Girard, het labyrint...1996, cit., pp. 13-30; - Resurrection from the Underground: Feodor Dostoevsky, The Crossroad Publishing Company, New York 1997; - Comments on Christianity, Scapegoating and Sacrifice. Interview by James G. Williams, in Religion 27/3 (1997), pp. 249-254; - Der Sundenbock hat ausgedient: Rene' Girard uber archaische Rituale und Gewalt in der Gesellschaft. Interview by Susanne Koelbl and Michael Schmidt-Klingenberg, in Der Spiegel, n. 35, 25 August 1997, pp. 112-115; - Dialogo tra il cardinale Carlo Maria Martini e Rene' Girard, in C. M. Martini, Fedi e violenze, Cattedra dei non credenti, Rosenberg & Sellier, Milano 1997, pp. 37-42; - From mimetic desire to the Monstrous Double, in Mimesis, Masochism and Mime: The Politics of Theatricality in Contemporary French Thought, ed. T. Murray, University of Michigan Press, Ann Arbor 1997, pp. 87-111; - La vittima e la folla. Violenza del mito e cristianesimo, testi scelti e tradotti a cura di Giuseppe Fornari, Santi Quaranta, Treviso 1998; - Interview with Rene' Girard by Leo Lefebure and Ewert Cousins, in Christian Century, 8 April 1998; - Reconciliation, Violence and the Gospel, in Visible Violence: Sichtbare und verschleierte Gewalt im Film. Beitrage zum Symposium "Film and Modernity: Violence, Sacrifice and Religion, Druck- und Verlaghaus, Thaur 1998, pp. 211-221; - Victims, Violence and Christianity, in The Month CCLIX/1564 (April 1998), pp. 129-135; - La violenza , virus e terapia: a colloquio con Rene' Girard. Intervista di Pier Maria Mazzola, in Nigrizia 116/4 (1998), pp. 51-53; - Il risentimento. Lo scacco del desiderio nell'uomo contemporaneo, trad. it. di A. Signorini, con Introduzione di S. Tomelleri, Raffaello Cortina editore, Milano 1999; - La preoccupazione moderna per le vittime, in Filosofia e teologia, anno XIII, 2 (1999), pp. 223-236; - Je vois Satan tomber comme l'eclair, Grasset & Fasquelle, Paris 1999, trad. it., Vedo Satana cadere come la folgore, a cura di G. Fornari, Adelphi, Milano 2001; - Celui par qui le scandale arrive, Desclee de Brouwer, Paris 2001. * b) Articoli e saggi su Girard in ordine cronologico: - M. Deguy, Destin du desir et roman, in Critique, n. 176, Paris 1962, pp. 19-31; - M. Deguy, De violence a' noviolence?, in Critique, n. 377, Paris 1978, pp. 911-926; - R. Kearney, Terrorisme et sacrifice: le cas de l'Irlande du Nord, in Esprit, n. 28, Paris 1979, pp. 29-44; - R. Schwager, Eine neue Interpretation der Geschichte im Licht des Christentums, in Stimmen der Zeit, 197 (1979), pp. 784-788; - F. Chirpaz, Enjeux de la violence. Essai sur Rene' Girard, Les Editions du Cerg, Paris 1980; - M. Deguy et J. P. Dupuy, Rene' Girard et le probleme du mal. Textes ressembles par Michel Deguy et Jean Pierre Dupuy, Grasset, Paris 1982; - J. B. Fages, Comprendre Rene' Girard, Collection Pensee, Paris 1982; - R. Schwager, Offenlegung der Gewalt und christliche Offenbarung. Aggression in religionswissenschaftlicher und theologischer Sicht, in Das Evangelium des Friedens, Herausgegeben von P. Eicher, Munchen 1982, pp. 27-41; - Paul S.I. Valadier, Violenza del sacro e nonviolenza del cristianesimo nel pensiero di Rene' Girard, in La civilta' cattolica, 3 settembre 1983, pp. 361-374; - J. Gil, Un'antropologia delle forze, Einaudi, Torino 1983; - C. Formenti, Le briglie invisibili, in Alfabeta, n. 53, Roma 1983, p. 5; - C. Formenti, La guerra e il sacro, in Alfabeta, n. 60, Roma 1984, p. 24; - P. Dumouchel et J. P. Dupuy, L'enfer des choses: Rene' Girard et la logique de l'economie, ed. du Seuil, Paris 1984; - R. De Benedetti, Gli stereotipi della persecuzione, in Aut Aut, n. 203, Firenze 1984, pp. 102-112; - C. Formenti, Il punto di svolta, in Alfabeta, n. 71, Roma 1985, pp. 24-25; - R. De Benedetti, La violenza svelata, in Il manifesto, 27 settembre 1985; - A. Carrara, Violenza, sacro, rivelazione biblica. Il pensiero di Rene' Girard, Vita e Pensiero, Milano 1985; - P. Grassi, Rene' Girard: la violenza, il sacro, il kerygma, in Hermeneutica, 5 (1985), pp. 65-78; - P. Dumouchel, Violence et verite': Colloque de Cerisy autour de Rene' Girard, Grasset, Paris 1985; - R. Schwager, La mort de Jesus: Rene' Girard et la theologie, in Recherches de Science Religieuse 73/4 (1985), pp. 481-502; - G. Rognini, Al di la' del sacrificio, in Hermeneutica: Pubblicazione dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose, Urbino, 5, 1985, pp. 79-114; - Ch. Orsini, La pensee de Rene' Girard, Paris 1986; - C. Bandera, From mythical bees to medieval antisemitism, in To Honor Rene' Girard: Presented on the occasion of his sixtieth birthday by colleagues, students and friends, ed. A. Juilland, Stanford French and Italian Studies 34, Anma Libri, Saratoga 1986, pp. 29-49; - G. Di Michele, Dal disordine all'ordine. Rene' Girard, un pensatore "forte", in Il Mulino (1986), pp. 716-731; - K. Mfutila, Violence sacrificielle et revelation du sacre chez Rene' Girard, Innsbruck 1987; - L. Bottani, La mimesi, la violenza e il sacro: nota sul pensiero di Rene' Girard, in Filosofia, 38 (1987), pp. 53-66; - G. Di Michele, Le aporie della teologia vittimaria di Rene' Girard, in Intersezioni, 1990 (1); R. J. Golsan, Rene' Girard and Myth: an Introduction, Garland Publishing, New York & London 1993; - R. Schenk, Zur Theorie des Opfers: ein interdisziplinares Gesprach, Collegium Philosophicum 1, Frommann-Holzboog, Stuttgart-Bad Cannstatt 1995; - E. Gans, Mimetic Paradox and the Event of Human Origin, in Anthropoetics: The Electronic Journal of Generative Anthropology, 1/2 (1995): http://www.humnet.ucla.edu/humnet/anthropoetics/ - J. Greisch, Homo mimeticus: kritische uberlegungen zu den anthropologischen Voraussetzungen von Rene' Girards Opferbegriff, in Zur Theorie des Opfers: ein interdisziplinares Gesprach, 1995 cit., pp. 27-63; - S. Tomelleri, Rene' Girard: La matrice sociale della violenza, Franco Angeli, Milano 1996; - G. Fornari, Labyrinthine Strategies of Sacrifice: The Cretans by Euripides, in Contagion. Journal of Violence, Mimesis and Culture, 4 (1997), pp. 163-188; - W. Palaver, Rene' Girard: Die mimetische Theorie, in Zeitschrift fur Didaktik der Philosophie und Ethik 19/3 (1997), pp. 184-192; - L. Samona', Cristianesimo e violenza. Dialogando con Rene' Girard, in Filosofia e teologia, anno XIII, 2 (1999), pp. 249-259; - E. Gans, Failure of Mimetic Theory, in CLR n. 162, 13 March 1999: http://www.humnet.ucla.edu/humnet/anthropoetics/views/vw162.htm; - G. Fornari, La verita' della violenza. Il pensiero di Rene' Girard e il suo rapporto con la filosofia, in Ars Interpretandi. Annuario di ermeneutica giuridica, 4 (1999), pp. 93-121; - G. Fornari, La vittima e il corpo. La prova dell'esistenza di Dio nel pensiero di Rene' Girard, in Filosofia e teologia, 2 (1999), pp. 260-270; G. Fornari, Apologia della Bibbia come apologia della vittima, Introduzione a R. Girard, La vittima e la folla. Violenza del mito e cristianesimo, Santi Quaranta, Treviso 1999, pp. 9-34; - G. Fornari, Alla ricerca dell'origine perduta. Nuova formulazione della teoria mimetico-sacrificale di Girard, in C. Tugnoli (a cura di), Maestri e scolari di nonviolenza. Riflessioni, testimonianze e proposte interattive, Franco Angeli, Milano 2000, pp.151-201; - G. Fornari, Sacrificio, natura e differenza evangelica. Calasso e la visione sacrificale della natura da Anassimandro a Nietzsche, in Pluriverso, numero su Rene' Girard: violenza pagana e rivelazione cristiana, a cura di S. Tomelleri e R. Trigona, 4 (2000), pp. 28-44; - C. Tugnoli, Girard. Dal mito ai vangeli, Edizioni Il Messaggero, Padova 2001. * c) Opere nelle quali si applicano il metodo e la teoria di Girard: - R. Schwager, Brauchen wir einen Sundenbock? Gewalt und Erlosung in den biblischen Schriften, Munchen 1978; - R. Schwager, Der Richter wird gerichtet: zur Versohnungslehre von Karl Barth, in Zeitschrift fur Katholische Theologie 107/1-2 (1985), pp. 101-141; - G. Knott, The God of Victims: Rene' Girard and the Future of Religious Education, in Religious Education 86/3 (1991), pp. 399-412; - R. Schwager, Dem Netz des Jagers entronnen: das Jesusdrama nacherzahlt von Raymund Schwager, Kosel, Munchen 1991; - J.-P. Dupuy, Introduction aux sciences sociales: Logique des phenomenes collectifs, Ellipses, Paris 1992; - J.-P. Dupuy, Le sacrifice et l'envie: Le liberalisme aux prises avec la justice sociale, Calman-Levy, Paris 1992; - R. Schwager, Die heutige Theologie und das leere Grab Jesu, in Zeitschrift fur Katholische Theologie 115/4 (1993), pp. 435-450; - C. Bandera, Separating the Human from the Divine, in Contagion: Journal of Violence, Mimesis and Culture, 1(1994), pp. 73-90; - S. Cochetti, The Lethal Narcissus: Heidegger on Sacrifice / Sacrifice on Heidegger, in Contagion 4(1997), pp. 87-100; - J. M. Gauthier, Quand un pauvre diable est prince de ce monde ou le scandale de Satan selon Rene' Girard, in Theologiques 5/1(1997), pp. 7-21; - S. Cochetti, Die Aporie des Heiligen: Der Opferbegriff bei Bataille und Girard, in Georges Bataille. Vorreden zur uberschreitung, ed. A. Hetzel und P. Wiechens, Konigshausen & Neumann, Wurzburg 1999, pp. 243-256; - S. Cochetti, Emanzipation der rache und mimetischer Glaube: Die nukleare Abschreckung im Ruckblick. Ein neomimetisch kommunikationstheoretischer Ansatz, in Zeitschrift fur Internationale Beziehungen 6/1 (1999), pp. 41-91; - W. Palaver, Biblisches Ethos und Politik, in A. Bondolfi und H. J. Munk, Theologische Ethik heute: Antworten fur eine humane Zukunft. Hans Halter 60. Geburtstag, NZN Buchverlag, Zurich 1999, pp. 363-370; -G. Fornari, Fra Dioniso e Cristo. La sapienza sacrificale greca e la civilta' occidentale, Pitagora editrice, Bologna 2001; - M. Stella Barberi (a cura di), La spirale mimetique. Dix-huit le?ons sur Rene' Girard, Prefazione di Rene' Girard, Desclee de Brouwer, Paris 2001; * d) Bibliografia degli scritti di Giuseppe Fornari - Descartes-Pascal: il corpo e il soggetto in M. Tronti (a cura di), Il politico 2. Da Hobbes a Smith. Antologia di testi, Milano, Feltrinelli, 1982, pp. 311-339; - Per una filosofia del rapporto uomo/natura, relazione al Convegno Ecologia e... Interdisciplinarieta' e contaminazione dei saperi nell'educazione ambientale. Convegno per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, Treviso, 22-24 marzo 1990 (pubblicata sul Bollettino dell'Associazione Filosofica Trevigiana, autunno 1990); - Mistificazioni e significato della solidarieta', relazione al convegno Solidarieta' e competizione sociale. Per i 25 anni di Telefono Amico a Venezia-Mestre, 16 aprile 1994, Venezia (Atti del Convegno, pp. 46-60); - From the Labyrinth to the Tragic Mask, in COV&R. The Bulletin of the Colloquium on Violence and Religion, 11 (1996), pp. 6-8; - Dal symbolon greco alla prova dell'esistenza di Dio. Sacrificio e superamento del sacrificio nella simbolica dell'appartenenza, contributo al Convegno La simbolica dell'appartenenza - Universita' degli Studi di Messina - 2-4 maggio 1996: - Labyrinthine Strategies of Sacrifice: The Cretans by Euripides, in Contagion. Journal of Violence, Mimesis, and Culture, 4 (1997), pp. 163-88; - Towards a Biblical Anthropology of Violence. Acquisitive Imitation and Violence in Original Sin, in COV&R. The Bulletin of the Colloquium on Violence and Religion, 14 (1998), pp. 6-7; - Plato's Puppets: The Problem of Education in Greek Philosophy and in the Contemporary World, relazione al Convegno Internazionale Education, Violence and Reduction of Violence, COV&R e CNEFEI, Saint-Denis (Francia), 27-30 maggio 1998; - Traduzione e cura del volume di Rene' Girard, La vittima e la folla. Violenza del mito e cristianesimo, Santi Quaranta, Treviso 1998; - Apologia della Bibbia come apologia della vittima. La concezione antropologica e religiosa di Rene' Girard, introduzione a Girard, La vittima e la folla cit., pp. 9-34; - La lotta fra Gesu' e Satana. Conversazione con Rene' Girard in Girard, La vittima e la folla cit., pp. 149-68; - Traduzione e note del saggio di Rene' Girard, Nietzsche, la decostruzione, e la moderna preoccupazione per le vittime, in Ars Interpretandi. Interpretazione del sacro e interpretazione giuridica, 4 (1999), pp. 35-51; - La verita' della violenza. Il pensiero di Rene' Girard e il suo rapporto con la filosofia, in Ars Interpretandi cit., pp. 93-121; - Traduzione e note del saggio di Rene' Girard, La preoccupazione moderna per le vittime, in Filosofia e teologia. Cristianesimo e violenza, 2 (1999), pp. 223-36; - La vittima e il corpo. La prova dell'esistenza di Dio in base al pensiero di Rene' Girard, in Filosofia e teologia cit., pp. 260-70; - Scheda sul volume C. M. Martini, Fedi e violenze, Rosenberg & Sellier, Torino 1997, in Filosofia e teologia cit., pp. 410-11; - The Truth of Violence. The Thought of Rene' Girard and its Relationship with Philosophy, in Ars Interpretandi. Interpretation des Heiligen - Interpretation des Rechts, 4 (1999), pp. 99-127; - Dioniso, la natura e la differenza evangelica secondo Girard. Calasso e la visione sacrificale della natura da Anassimandro a Nietzsche, relazione al Convegno Forza di trasformazione della vittima. Dibattito politico-religioso nel contesto della teoria mimetica, Villa Vigoni, Menaggio (Como), 18-22 ottobre 1999; - Dionysos, die Natur und der evangelische Unterschied nach Girard. Calasso und die Opfervorstellung der Natur von Anaximander bis Nietzsche, in B. Dieckmann (a cura di), Das Opfer - aktuelle Kontroversen. Religions-politischer Diskurs im Kontext der mimetischen Theorie, Lit Verlag, Munster 1999, pp. 37-58; - Voci su Girard in F. Volpi, Dizionario delle opere filosofiche, B. Mondadori, Milano 2000, pp. 432-34; - Traduzione e note dell'articolo di R. Girard, Dioniso contro il Crocifisso, in MicroMega, 3 (2000), pp. 177-97; - Sacrificio, natura e differenza evangelica. Calasso e la visione sacrificale della natura da Anassimandro a Nietzsche, in Pluriverso, 4 (2000), pp. 28-44; - Alla ricerca dell'origine perduta. Nuova formulazione della teoria mimetico-sacrificale di Girard, in C. Tugnoli (a cura di), Maestri e scolari di non violenza, Franco Angeli, Milano 2000, pp. 151-201; - Le marionette di Platone. L'antropologia dell'educazione nell'antica Grecia e nel mondo contemporaneo, in Studi Perugini, 10 (2000), pp. 159-90; - Fra Dioniso e Cristo. La sapienza sacrificale greca e la civilta' occidentale, Pitagora, Bologna 2001, pp. XI-462; - Traduzione e cura del volume di R. Girard, Vedo Satana cadere come la folgore, Adelphi, Milano 2001; - La violenza del mito distrutta nella croce, in Vita pastorale, 4 (2001), pp. 30-35; - A New Interpretation of Mimetic Theory: A Comparison between Greek Civilization and Christianity, conferenza al Convegno annuale di COV&R, Anversa, 30 maggio-2 giugno 2001; - Da Osiride a Dioniso, miti che non salvano, in Avvenire, 25 luglio 2001; - Les marionettes de Platon. L'anthropologie de l'education dans la philosophie grecque et la societe' contemporaine, in M. S. Barberi (a cura di), La spirale mimetique. Dix-huit le?ons sur Rene' Girard, Desclee de Brouwer, Paris 2001, pp. 157-88; - Le radici religiose del mondo attuale, conferenza al Seminario nazionale per la Dirigenza CISL Conflitti e non violenza. Per una nuova cultura della responsabilita', Genova, 25 ottobre 2001; - Intervista in A. Socci, La girardiana "vittoria delle vittime" e le scelte della diplomazia vaticana, ne Il Foglio, 31 ottobre 2001; - Apocalisse del cristianesimo?, conversazione con Rene' Girard in AA. VV., Il monoteismo, A. Mondadori, Milano 2002, pp. 35-46; - Uno sguardo nuovo e antico sul cristianesimo. Discussione critica di Vedo Satana cadere come la folgore di Rene' Girard, in Rassegna di teologia, 2 (2002), pp. 281-90; - Un' "altra" giustizia. Il diritto fra contenimento e superamento della violenza, conferenza al Convegno dell'Unione Giuristi Cattolici Etica e deontologia nelle professioni giuridiche, Vicenza 31 maggio-1 giugno 2002. 9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dellâambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dellâuomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 10. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: http://www.nonviolenti.org ; per contatti, la e-mail e': azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: http://www.peacelink.it/users/mir . Per contatti: lucben at libero.it ; angelaebeppe at libero.it ; mir at peacelink.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: http://www.peacelink.it . Per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 360 del 20 settembre 2002
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