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COMUNICATO STAMPA - Missione in Iraq
- Subject: COMUNICATO STAMPA - Missione in Iraq
- From: "TUSIO" <yuro.doc at inwind.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Sat, 03 Aug 2002 10:54:59 +0200
Associazione di Volontariato e Solidarieta' "Aiutiamoli a Vivere" (Passage tothe South) COMUNICATO STAMPALa guerra e la sete di potere dei mostri della follia "umana" che ciclicamente si ripresentano all'orizzonte della storia distruggono l'uomo, l'ambiente e uccidono le speranze dei popoli. I criminali al potere non hanno bandiere, ne' possono mai rappresentare i popoli: sono assassini e basta. La nostra associazione, che dal convegno Internazionale sulla Pace tenutasi a Baghdad l'1 e 2 maggio, aveva gia' proposto all'assemblea, l'iniziativa denominata: "Butterflies of Baghdad" e lanciato un appello a tutte le Organizzazioni umanitarie, pacifiste e progressiste; a tutti quelli che vogliono costruire un mondo migliore; di impedire l'ennesimo atto di violazione palese del diritto internazionale e con un'aggressione militare, il ripetersi di stragi, distruzioni, morte, ma anche odi insanabili. L'iniziativa delle "Butterflies of Baghdad" che speriamo possa svolgersi in Iraq dall'1 al 10 ottobre intende attraverso il colore, la semplicita' e la liberta' del volo, ripercorrere la memoria storica della civilta', attraverso Ur - Karbala - Babilonia - Ninive - Samarra fino Baghdad, citta' della Pace. Questa volta non possiamo aspettare gli eventi; la Pace non puo' subire sempre l'iniziativa e lo scacco dei padroni della guerra. Bisogna assolutamente agire (non farlo, sarebbe una grave e mortale responsabilita') e anticipare la prossima aggressione all'Iraq prima che questa diventi un dato ineluttabile ed irreversibile; prima che le conseguenze diventino motivo di retorica e di vuoti proclami alla pace. Questa prima iniziativa vuole essere l'inizio di una nuova fase in cui la pace e' una proposta e non una protesta; abbiamo chiesto alle organizzazioni internazionali e ai singoli uomini, di ritrovarci a Baghdad per difendere i bambini e la popolazione irachena, da questo nuovo atto di barbarie e di terrorismo. (peraltro gia' vittime un embargo criminale e senza precedenti che ha causato oltre due milioni di morti). E' necessario, di fronte ad eventi di questo tipo capire fino in fondo il peso delle nostre responsabilita' e saper superare gli steccati dell'Individualismo e dei "vizi", per rispondere alla necessita' politica e morale della situazione, con l'Unita' d'azione politica ed operativa delle forze, delle intelligenze e della passione di tutte le Organizzazioni; pena, la sconfitta ed un limite imperdonabili. Riproponiamo la costituzione di un Comitato Internazionale Permanente a Baghdad come prima vera forza organizzata di contrasto e di interposizione in caso di conflitto, con il compito di Coordinare l'iniziativa politica per la Pace in Iraq e un'azione di lotta e di proposta in USA ed Europa; A fronte di un attacco Anglo-Americano e NATO: di raccogliere tutte le prove necessarie per una denuncia presso il Tribunale internazionale dell'Onu della violazione dei diritti internazionali dei popoli e degli Stati; Di raccogliere tutte le prove necessarie, in caso di qualsiasi tipo di aggressione esterna o di intervento militare, attraverso video, foto e testimonianze: sul tipo di armi usate; della eventuale collusione degli aggressori con il terrorismo internazionale; di atti di terrorismo; di crimini di guerra e di crimini contro l'umanita'. Noi vogliamo difendere i diritti internazionale sanciti dalla Carta Costituzionale delle Nazioni Unite e il diritto dei popoli che pagano il prezzo piu' alto. L'Iraq non ha attaccato, ne' sta attaccando nessuno e i documenti e le testimonianze di autorevoli funzionari dell'Onu confermano l'assoluto rispetto iracheno delle risoluzioni relative al riarmo. Bombardare gli uomini, le donne, i bambini iracheni per "prevenire" future azioni del loro governo sarebbe un crimine a sangue freddo. Che l'appoggio italiano, anche solo con lo spazio aereo, possa essere considerato "automatico" senza una decisione del Parlamento, e' contro la Costituzione. L'attacco all'Iraq non sarebbe una "operazione di polizia internazionale", ma una vera e propria guerra contro la Carta delle N. U. , non ha nulla a che vedere con la lotta al terrorismo, che anzi alimentera'; ha molto a che vedere, invece, con il dominio economico, militare e culturale del mondo e l'appropriazione indebita delle risorse energetiche del pianeta per conto delle "famiglie" Texane. Per Informazioni e Adesioni tel. 328 / 0874950 - e-mail: yuro.doc at inwind.id Pescara, 2 agosto 2002 Tusio de Iuliis
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