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L'INFORMAZIONE ALTERNATIVA - SCHEDA LIBRO
- Subject: L'INFORMAZIONE ALTERNATIVA - SCHEDA LIBRO
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
- Date: Sat, 15 Jun 2002 18:30:33 +0200
L'INFORMAZIONE ALTERNATIVA Dal sogno del villaggio globale al rischio del villaggio globalizzato. Di CARLO GUBITOSA Con due contributi di RICCARDO ORIOLES e STEFANO CHICCARELLI Edizioni EMI - Bologna 128 pagine - euro 7,00 ISBN 88-307-1165-9E' possibile richiedere una COPIA OMAGGIO del libro per una eventuale recensione contattando l'autore all'indirizzo di posta elettronica c.gubitosa at peacelink.it o telefonando al numero 3492258342, specificando il proprio nome e cognome, il proprio indirizzo di posta elettronica e la testata di appartenenza. Le associazioni e i gruppi di volontariato interessati ad organizzare incontri di presentazione del libro possono richiedere delle copie a prezzo scontato.
======================================== SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL LIBROUn giornalista freelance, membro attivo del network "PeaceLink", ci parla della sua passione per l'informazione nei suoi aspetti giornalistici, tecnologici, sociali e politici. Un viaggio negli angoli piu' nascosti del "villaggio globale" per scoprire che l'informazione e' potere, l'informazione e' business, l'informazione e' un'arma di guerra, l'informazione e' disuguaglianza, ma e' anche fatta di liberta', passione, impegno sociale, rapporti umani, curiosita', voglia di esserci e di capire la storia del proprio tempo.
Sui pacchetti di sigarette c'e' giustamente scritto "nuoce gravemente alla salute". Sui libri venduti al supermercato dovrebbe esserci scritto "nuoce gravemente alla salute degli editori che non hanno delle vendite cosi' massicce da permettersi di vendere libri di trecento pagine a quattromila lire, per di piu' pagando il costo necessario per la distribuzione nei supermercati, nelle edicole e negli autogrill". Non esiste ancora un "consumo critico" di giornali e libri. Davanti a un casco di banane ormai abbiamo imparato a chiederci da dove vengono, che impatto ha la coltivazione delle banane sull'economia del paese da cui provengono, quali sono le condizioni di vita degli agricoltori che le coltivano, se il prezzo pagato ai produttori e' sufficiente per una vita dignitosa, se le tecniche di coltivazione di quelle banane sono state rispettose dell'ambiente naturale. Di fronte a un libro non riusciamo neanche a chiederci chi finanziamo con l'acquisto di quel libro e che modello di sviluppo editoriale e informativo alimentiamo con il nostro acquisto.
Accanto al testo di Carlo Gubitosa, nel libro sono contenuti due contributi autorevoli: il primo e' di Riccardo Orioles, uno tra i giornalisti piu' onesti e lucidi dell'attuale panorama italiano, che nella sua prefazione parla dei nuovi diritti dei lettori e dei fruitori di informazione: "tre diritti nuovi e precisi, ciascuno dei quali confligge con gli interessi immediati dei grandi produttori d'informazione. Di questi diritti, il piu' nuovo ed eccitante e' l'interattivita'. Il secondo e' la correttezza pubblicitaria (informazione distinta alla promozione, e le fonti d'informazione distinte dalle fonti di promozione). La privacy il terzo. E il giornalista? Fra qualche anno al massimo, in quanto categoria nel senso attuale, semplicemente non esisteremo piu'; cosa d'altronde non nuova nella storia, visto che una sorte del genere e' gia' toccata ai De Foe, ai Rochefort, ai Kipling - il libellista, l'agitatore, il viaggiatore, le varie categorie in cui di volta in volta s'e' incarnato il mestiere. Ci tocchera' trasformarci coerentemente - e continuando lucidamente ad essere giornalisti - in qualcosa di completamente rinnovato, "irregolare", "strano". Che ruolo puo' avere infatti un "giornalista professionista", in una situazione come questa? C'e' ancora una specifica tecnologia che lo caratterizza? Che cosa lo caratterizza, allora? Il medico un tempo faceva i salassi, oggi deve sapere che cos'e' il Dna. Tecnologie completamente cambiate: che cos'e' rimasto immutato? L'approccio umanistico al malato. Il medico e' quel professionista che, nel variare delle tecnologie, fornisce all'utente le garanzie culturali contenute nel giuramento di Ippocrate. Il giornalista oggi e' semplicemente, nel variare illimitato delle tecnologie, il detentore del giuramento. Ieri garantiva che l'informazione fosse "veritiera e corretta". Oggi garantisce che l'informazione sia anche, nel nuovo quadro tecnologico: distinta dalla pubblicita'; non invasiva della privacy; e sufficientemente interattiva. Tutt'e tre queste caratteristiche possono essere quantizzate in termini oggettivi. Di questi nuovi diritti debbono rendersi garanti le organizzazioni dei giornalisti . Ma la funzione di garanzia tocca soprattutto al singolo giornalista e ne e' anzi l'elemento costitutivo. E' la funzione di garanzia nei confronti del lettore, e non questa o quella (necessaria) competenza tecnica che distingue chi e' giornalista da chi non lo e'. Essa distingue, in particolare, il giornalista dall'operatore dell'informazione per conto delle imprese".
Il secondo contributo e' di Stefano Chiccarelli, uno degli esponenti piu' autorevoli dello scenario Hacker italiano, che riflette sulle trasformazioni culturali che hanno accompagnato la diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione. Secondo Chiccarelli "un tempo entrare in rete significava iniziare a farsi delle domande nuove sul controllo dei media, sul "grande fratello" e sulla manipolazione delle informazioni. Entrare in una comunita' e creare delle relazioni con altre persone era l'unico modo per avere informazioni utili o suggerimenti tecnici, e senza relazionarsi agli altri un uso "solitario" della rete non aveva senso. Oggi tutto questo non e' piu' vero, ci sono tutti gli strumenti per avventurarsi in escursioni solitarie della rete, lo stereotipo di isolamento con il computer che veniva sbandierato come uno dei possibili effetti negativi della diffusione della telematica e' diventato possibile, proprio ora che non se ne parla piu'. L'idea che sia la rete stessa ad educare i suoi utenti sta fallendo e forse noi che ci credevamo ciecamente, solo perche' in rete avevamo trovato degli strumenti di crescita e di apprendimento, siamo stati degli ingenui. La rete e' stata sommersa da milioni di persone e non ha fatto a tempo ad educarle, ma al contrario e' stata l'"utenza di massa" a cambiare significativamente la telematica, almeno nei suoi aspetti superficiali. E gli hacker? Gli hacker ci sono ancora, cosi' come ci sono i cracker (quelli che si divertono ad entrare nel computer degli altri), e a queste definizioni si aggiungono molte altre etichette con cui si sta cercando di definire qualcosa che non e' classificabile".
Questo libro e' una "cassetta degli attrezzi" che mette a disposizione strumenti nuovi per l'analisi e la critica dei media, per valorizzare e rendere piu' efficaci le nuove forme di impegno civile nate grazie alle nuove tecnologie dell'informazione. Grazie all'attivismo telematico e alle produzioni culturali che nascono dal basso, oggi possiamo disporre di nuove categorie di valutazione, nuovi strumenti culturali e nuovi contropoteri per bilanciare i "poteri forti" dell'informazione, dell'editoria e della televisione.
GLI AUTORICarlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it> e' un giornalista freelance che collabora dal 1994 con l'associazione di volontariato dell'informazione "PeaceLink". Ha gia' pubblicato i volumi "Telematica per la Pace" (1996), "Oltre Internet" (1997), "Italian Crackdown" (1999).'
Riccardo Orioles <ricc at libero.it> e' un giornalista antimafia, fondatore del settimanale "Avvenimenti" e collaboratore de "I Siciliani", che ha pagato sulla sua pelle il prezzo delle proprie scelte. Attualmente produce in rete la "Catena di San Libero", un bollettino telematico indipendente che conta diverse migliaia di iscritti.
Stefano Chiccarelli <neuro at olografix.org> e' un esperto di nuove tecnologie e cultura informatica. Nel 1993 ha fondato l'associazione culturale telematica "Metro Olografix" <www.olografix.org>, che attualmente e' uno dei punti di riferimento del panorama hacker italiano. Nel 1997 ha pubblicato il libro "Spaghetti Hacker".
======================================== INDICE DEL LIBRO Prefazione di Riccardo Orioles Introduzione PARTE I - TELEMATICA, GIORNALISMO, SOFTWARE E TELEVISIONE * Il Villaggio Globalizzato * L’informazione tra Societa' e Mercato * Televisione: Chi controlla i controllori? * Diritto d’autore o legge del piu' forte ? * Storia del diritto d'autore sul software * Linux e il "software libero" PARTE II - GUERRA, PUBBLICITA', VOLONTARIATO E BUSINESS * Manuale per la Propaganda di Guerra * Finmeccanica - Cronaca di uno spot * Le associazioni in rete * Gli albori della telematica sociale * Dalla comunicazione al Business Postfazione di Stefano Chiccarelli Bibliografia Licenza di utilizzo e distribuzione del testo ======================================== PER CONTATTARE L'AUTOREL'autore del libro e' raggiungibile al numero telefonico 3492258342 oppure all'indirizzo di posta elettronica c.gubitosa at peacelink.it - le associazioni e i gruppi di volontariato interessati ad organizzare incontri di presentazione del libro possono richiedere delle copie a prezzo scontato.
======================================== PER ORDINARE IL LIBRO:Gli ordini via internet possono essere effettuati tramite il sito www.emi.it, cercando nel settore "COLLANE" la collana "GIUSTIZIA AMBIENTE PACE". Oltre al sito web sono disponibili altre modalità di ordine:
TELEFONOGli ordini telefonici possono essere effettuati dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00 al seguente numero: 051.326027. In alternativa e' possibile inviare l'ordine tramite fax al numero:
POSTAGli ordini postali vanno effettuati inviando un buono d'ordine, una cedola libraria o anche una semplice lettera, specificando chiaramente il titolo del libro, l'autore, il numero di copie e il vostro Cognome, Nome, Indirizzo, Telefono (e/o eventuale Fax, e-mail)
Il buono d'ordine deve essere compilato e spedito in busta chiusa a: EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA Via di Corticella 181 - 40128 BOLOGNA CONTO CORRENTE POSTALE Compilate il ccp n. 11657400 intestandolo a: Coop. SERMIS - BOLOGNA.Riportate poi nello spazio "Causale del versamento" il titolo del volume ordinato e il n. di copie.
Tutti gli ordini sono evasi mediante il servizio postale ordinario o corriere
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