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ci indigna la nuova legge sugli immigrati
- Subject: ci indigna la nuova legge sugli immigrati
- From: "gianni liviano" <gliviano at libero.it>
- Date: Tue, 11 Jun 2002 17:38:53 +0200
La nuova legge di immigrazione, nota come legge "Bossi-Fini", ormai in dirittura di arrivo, ci interpella e ci indigna profondamente. Quali sono i contenuti cardine di questa legge ? Entra in Italia solo lo straniero che ha già in tasca un contratto di lavoro, diminuisce da tra a due anni il permesso di soggiorno, è abrogata la figura dello sponsor, vanno prese le impronte digitali di tutti gli stranieri che chiedono il permesso di soggiorno in Italia. Una legge seria, lungimirante attenta alla collettività e alle singole persone forse si sarebbe preoccupata di pensare ad un piano di investimenti nei paesi di origine delle migrazioni in modo da abbassare il flusso migratorio, e ad un piano di integrazione degli stranieri presenti in Italia, per i problemi di casa, di lingua, di vivibilità per la vita di queste persone extracomunitarie. . Questa legge invece no: ha il solo obbiettivo di sancire la contemporaneità del contratto di lavoro e del permesso di soggiorno. L'ingresso dello straniero è pertanto consentito solo a patto che egli sia portatore di valore aggiunto all'economia nazionale, altrimenti non puo' entrare, o se è gia' presente deve andar via. E' una legge che, finalizzata a farsi garante della sicurezza di fronte al pericolo rappresentato dai diversi, perde di vista il rispetto dell'uomo, che a prescindere dal luogo dov'è nato merita di essere accolto e rispettato in quanto persona. Chiedere le impronte digitali ad una persona perchè straniera è indegna di un popolo libero e democratico come il nostro: è un'offesa alla tutela dell'uomo e dei suoi diritti piu' elementari. Non è difficile prevedere che gli extracomunitari, che spesso penetrano in Italia con le astuzie dei disperati e che sopravvivono adattandosi ai lavori piu' umili, siano ancora di piu' sfruttati, sottopagati, ricattati, costretti al silenzio sotto la minaccia continua di improvvise denunce che farebbero scattare immediatamente il foglio di via. Non è difficile immaginare che quelli tra di loro, a rischio di delinquenza, siano ancora piu' facile preda della criminalità organizzata. Pur appartanendo ad un popolo che ha sperimentato l'amarezza dell'emigrazione, ribadiamo ai danni di altri, le violenze che hanno umiliato e offeso i nostri nonni in terra straniera. Gianni LIVIANO - Taranto P.S. Nei prossimi giorni mi rechero' all'Uffico Stranieri della Polizia per lasciare le mie impronte digitali.
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