Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente - 12 maggio 2002



Perugia, 3 aprile 2002

Ai Presidenti delle Associazioni e Organizzazioni
in Indirizzo

Cari amici,

vi inviamo il comunicato stampa e l'appello di convocazione della Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la Pace in Medio Oriente del 12 maggio 2002.
Vi invitiamo ad aderire e a diffondere l'appello.
La Marcia Perugia-Assisi deve segnare il culmine di una crescente mobilitazione della società civile in Italia e con missioni di pace in Palestina e in Israele, tesa a sollecitare un intervento deciso e urgente dell¹Europa e delle Nazioni Unite per fermare la guerra in corso.

In attesa di risentirci, vi inviamo i nostri migliori saluti


Flavio Lotti
Coordinatore della Tavola della Pace
Peace Roundtable Coordinator
via della Viola 1
06122 Perugia
tel +39 075 5736890
fax +39 075 5739337
e-mail: flavio at perlapace.it





Domenica 12 maggio 2002


Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente

Fermiamo l¹escalation del terrore. Fermiamo la carneficina.


Appello all¹Europa




³Fate quello che non avete ancora fatto²

Perugia, 3 aprile 2002 ­ Facendo seguito all¹annuncio della scorsa settimana, la Tavola della pace rende noto l¹Appello di convocazione della Marcia Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente che si svolgerà domenica 12 maggio 2002. Questa edizione straordinaria della Marcia Perugia-Assisi segnerà il culmine di una crescente mobilitazione della società civile, in Italia, in Palestina e in Israele, tesa a sollecitare un intervento deciso e urgente dell¹Europa e delle Nazioni Unite per fermare la guerra in corso.

Richiamando il chiaro monito del Papa, Giovanni Paolo II, (³la tragedia è davvero grande: nessuno può rimanere silenzioso e inerte, nessun responsabile politico e religioso! Alle denunce seguano atti concreti di solidarietà²) la Tavola della pace e le numerose organizzazioni che stanno aderendo alla Marcia chiedono all¹Europa e all¹Onu di fare quello che non hanno ancora fatto.

³Noi chiediamo all¹Europa e all¹Onu d¹intervenire subito in difesa dei più indifesi, della giustizia e della legalità internazionale. Noi chiediamo all¹Europa e all¹Onu di inviare una forza di interposizione capace di promuovere l¹immediato cessate il fuoco e di assicurare la protezione delle popolazioni civili. Noi chiediamo all¹Europa e all¹Onu di assumere tutte le misure di pressione e sanzione diplomatica ed economica necessarie per bloccare l¹escalation e riprendere la via del negoziato ­anche tramite la convocazione di una nuova Conferenza Internazionale- per la costruzione di una pace giusta e duratura. Non è possibile separare la ricerca della sicurezza dalla soluzione dei problemi politici. I traguardi definiti dalle stesse risoluzioni delle Nazioni Unite sono noti: fine dell¹illegale occupazione israeliana del 1967, fine degli insediamenti, piano di ³sicurezza comune² per entrambi i popoli, condivisione di Gerusalemme, costruzione dello Stato di Palestina, riconoscimento del diritto di Israele di vivere entro confini certi e sicuri, promozione del dialogo e della convivenza, dell¹integrazione e dello sviluppo dell¹intera regione.²

La Marcia Perugia-Assisi del 12 maggio è promossa dalla Tavola della Pace: l'organismo che coordina il lavoro di centinaia di associazioni, laiche e religiose impegnate in Italia per la pace, i diritti umani e la solidarietà.

Tavola della Pace - Ufficio Stampa tel. 347/9117177 ­ 328/8347853 - 075/5736890-
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12 maggio 2002
Marcia straordinaria Perugia-Assisi
per la pace in Medio Oriente


Contro la guerra infinita, costruiamo la pace in Medio Oriente



APPELLO ALL¹EUROPA

Chiediamo pace per Gerusalemme



Da quasi due anni, israeliani e palestinesi sono prigionieri di una terrificante spirale di odio e violenza. Ed ora è guerra aperta. Un impressionante fiume di sangue scorre sotto i nostri occhi alimentando rappresaglie e vendette. Il peggio che tutti dicevano di voler scongiurare è arrivato. Ma al peggio non c¹è un limite. Lo deve porre la comunità internazionale, lo deve porre l¹Europa, lo dobbiamo porre noi. E¹ una nostra responsabilità. Per questo abbiamo deciso di promuovere, domenica 12 maggio 2002, una edizione straordinaria della Marcia per la pace Perugia-Assisi.

Tutti sanno che senza un deciso intervento dei responsabili della politica internazionale sarà molto difficile spezzare la catena della morte. Per questo noi cittadini europei, consapevoli delle nostre responsabilità storiche, rivolgiamo un nuovo pressante appello all¹Europa: ³fermiamo la carneficina².

Insieme al Segretario Generale dell¹Onu chiediamo agli israeliani di mettere fine all¹illegale occupazione dei territori palestinesi, all¹assedio e al bombardamento delle aree civili, agli assassini, all¹inutile uso della forza letale, alle demolizioni, agli arresti arbitrari e alle quotidiane umiliazioni dei palestinesi. Insieme al Segretario Generale dell¹Onu chiediamo ai palestinesi di fermare tutti gli atti di terrorismo e gli attentati suicidi che colpiscono indiscriminatamente i civili e allontanano ogni possibile soluzione del conflitto. Ma gli appelli a Sharon e ad Arafat non bastano.

Noi chiediamo all¹Europa e all¹Onu d¹intervenire subito in difesa dei più indifesi, della giustizia e della legalità internazionale. Noi chiediamo all¹Europa e all¹Onu di inviare una forza di interposizione capace di promuovere l¹immediato cessate il fuoco e di assicurare la protezione delle popolazioni civili. Noi chiediamo all¹Europa e all¹Onu di assumere tutte le misure di pressione e sanzione diplomatica ed economica necessarie per bloccare l¹escalation e riprendere la via del negoziato ­anche tramite la convocazione di una nuova Conferenza Internazionale- per la costruzione di una pace giusta e duratura. Non è possibile separare la ricerca della sicurezza dalla soluzione dei problemi politici. I traguardi definiti dalle stesse risoluzioni delle Nazioni Unite sono noti: fine dell¹illegale occupazione israeliana del 1967, fine degli insediamenti, piano di ³sicurezza comune² per entrambi i popoli, condivisione di Gerusalemme, costruzione dello Stato di Palestina, riconoscimento del diritto di Israele di vivere entro confini certi e sicuri, promozione del dialogo e della convivenza, dell¹integrazione e dello sviluppo dell¹intera regione.

Tutti sanno che la soluzione del problema sta nel riconoscere ad entrambi i popoli gli stessi diritti: due popoli, due Stati, la stessa dignità, gli stessi diritti, la stessa sicurezza. Chiunque non voglia accettare questa soluzione sceglie di mettersi contro la comunità internazionale e deve subire le sue sanzioni.

Esistono ancora dei valori, esistono dei principi e dei diritti. Sono i valori, i principi e i diritti sui quali diciamo di voler costruire la nostra Europa e un nuovo mondo. In nome di questi stessi valori, principi e diritti, noi chiediamo all¹Europa di mettere in campo le migliori energie per porre fine a questa tragedia e per scongiurare lo scoppio di nuove guerre ­come quella annunciata dagli Stati Uniti contro l¹Iraq- che rischiano d¹infiammare il Medio Oriente e il mondo intero. Il terrorismo non si vince con le bombe. L¹Europa riprenda in mano la bandiera delle Nazioni Unite, dei diritti umani, della giustizia e della legalità internazionale. L¹Europa s¹impegni a costruire nel Mediterraneo una comunità di pace, di sicurezza e di cooperazione alimentata da un dialogo interculturale basato sui diritti umani e sui principi democratici. Diciamo basta alla guerra e al bellicismo, alla violenza e al terrorismo. Assumiamoci le nostre responsabilità. E¹ in gioco anche il nostro futuro. Dipende da noi.

In questo modo, domenica 12 maggio, intendiamo sostenere e incoraggiare tutte le donne, gli uomini e i gruppi che nella società israeliana e palestinese, riconoscendo le ragioni dell¹altro, s¹impegnano instancabilmente per la costruzione di una pace giusta e duratura. Dalle città di Aldo Capitini e di Francesco d¹Assisi, dove solo due mesi fa su invito di Papa Giovanni Paolo II i rappresentanti delle principali religioni hanno sottoscritto uno straordinario ³Impegno comune per la pace², giunga loro il nostro abbraccio di solidarietà e la promessa: a giugno saremo con voi a Gerusalemme, in Israele e in Palestina, per dire insieme ³Time for peace².

Tavola della Pace

Perugia, 29 marzo 2002