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Carovana in Palestina
- Subject: Carovana in Palestina
- From: "C.S.A. OltrefrontierA" <csa.oltrefrontiera at gmx.net> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sat, 30 Mar 2002 23:23:01 +0100
***************************** - centro sociale autogestito O L T R E F R O N T I E R A - pesaro, via leoncavallo ***************************** csa.oltrefrontiera at gmx.net ***************************** Questo mercoledì ha avuto inizio il viaggio della delegazione del Movimento delle/dei Disobbedienti e Ass. YaBasta nei territori occupati della Palestina: 200 disobbedienti italiani, all'interno di ACTION FOR PEACE, che si stanno recando in Palestina ed Israele in risposta all'appello lanciato dalle reti della società civile palestinese. Tra questi anche un compagno del nostro centro sociale. Una delle iniziative più importanti si svolgerà sabato 30 marzo, il giorno in cui i palestinesi celebrano "La giornata della terra" per ricordare l'inizio dell'occupazione di territorio palestinese da parte israeliana. I 190 attivisti italiani della Carovana per la pace trattenuti nel corso di giovedì notte all’aeroporto di Tel Aviv, dove erano giunti con voli dell’Alitalia e dell’Olympic (sono stati bloccati al loro arrivo per diverse ore), sono stati autorizzati all’ingresso nello Stato d’Israele. Gli attivisti, appartenenti all’associazione Ya Basta e ai Giovani Comunisti, tutti nel movimento delle e dei disobbedienti, e accompagnati dai deputati Giovanni Russo Spena di Rifondazione comunista e Paolo Cento e Paolo Bulgarelli dei Verdi (area "Verdi disobbedienti"), erano stati in precedenza espulsi dalle autorità di polizia in aeroporto. Poi, gli stessi timbri d’espulsione apposti ai passaporti sono stati anullati, a penna, come racconta Gennaro Migliore, responsabile internazionale del Prc, anch’egli con la carovana organizzata da Action for Peace cui i disobbedienti partecipano con questa delegazione di massa. La situazione vissuta dagli attivisti al "Ben Gurion", dove si è presentato nel corso della lunga trattativa anche il viceambasciatore italiano in Israele, è stata comunque molto tesa e ha fornito un primo assaggio del clima di pesante reazione che si è formato in Israele dopo il tragico attentato di mercoledì seraa Netanya. Ai 190 italiani bloccati quella notte è stato poi concesso un visto temporaneo di sette giorni. Un tipo di visto che potrebbe presentare difficoltà per la "missione di pace dal basso" che la Carovana intende svolgere a Gerusallemme, nei Territori occupati e a Gaza. ------------- 28 marzo 2002 ------------- KALANDYA - TENSIONE TRA DELEGAZIONE ITALIANA E ESERCITO ore 16.35: "STOP OCCUPATION" I manifestanti stanno provando ad aprire un varco nel posto di blocco, spostando blocchi di cemento che chiudono la strada e vengono spintonati indietro dai militari. Con loro anche Neta Golan, pacifista israeliana DELEGAZIONE DISOBBEDIENTI AL CHECKPOINT ALLE PORTE DI RAMALLAH ore 15.40: La delegazione è ferma al checkpoint di Kalandia, mentre quella belga e francese sono state lasciate passare. I militari impediscono l'accesso. I check point sono strumento di umiliazione quotidiana per la popolazione palestinese. impediscono la libera circolazione non permettono alle persone di raggiungere il proprio posto di lavoro e gli istituti sanitari. I palestinesi sono costretti a passare uno ad uno con le mani alzate mostrando i documenti. Non c’è la volontà di far passare la delegazione. Sono arrivati i rinforzi militari, blindati e ambulanze. 15.30 - Un gruppo di circa 200 disobbedienti si e' mosso da Gerusalemme per raggiungere Ramallah in risposta all'appello di Arafat. Arrivati al checkpoint di Kalandia il bus di Ya-Basta si e' fermato in attesa di ottenere il passaggio attraverso il blocco. I disobbedienti sono davanti al check point con le braccia alzate in attesa di poterlo superare. La situazione è molto tesa, l'esercito sta chiamando rinforzi per fare sgomberare la strada. PER AGGIORNAMENTI: http://www.sherwood.it/ ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° per non ricevere più la nostra posta devi solo inviarci una e-mail nel cui oggetto scrivere: basta posta. Il tuo indirizzo potrebbe essere stato inserito nella nostra mailing-list per sbaglio o quant'altro. Non è nostra intenzione infastidirti o riempire la tua posta con cose che non ti interessano: basta comunicarcelo e il tuo indirizzo sarà rimosso al più presto,scusandoci per l'inconveniente
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