La Moratti contro "Libera"




MAFIA - La Moratti non riconosce ''Libera''. Dal Cnca solidarietà a don Ciotti: ''Il Governo premia solo gli amici''

25/02/2002 14.32.03

ROMA - "La decisione del ministro Moratti di negare il riconoscimento a Libera come ente di formazione poco ha a vedere con motivazioni di tipo tecnico, ma risponde a logiche e strategie esclusivamente politico-ideologiche: premio (riconosco) gli 'amici' e boccio (non riconosco) i 'nemici'". Così Lucio Babolin, vicepresidente del Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), commenta la scelta del ministro dell'Istruzione di escludere dalla formazione nelle scuole italiane il coordinamento fondato da don Luigi Ciotti, che riunisce circa 740 associazioni e gruppi impegnati nella lotta alle mafie. Secondo Babolin "il criterio per discriminare tra amici e nemici è altrettanto chiaro e semplice". E cioè: "Chi condivide le politiche e le strategie del governo è certamente 'amico', chi non le condivide e assume atteggiamenti e posizioni critiche è annoverabile tra i 'nemici'". Il Cnca, invece, sostiene "i metodi del riconoscimento delle diversità e della pluralità delle esperienze, lo stile dell'accettazione della dialettica, del confronto e della critica". Per Babolin la decisione di questi giorni "non è la prima e non rimarrà l'unica di questo Governo: si pensi alla sospensione delle convenzioni con il Gruppo Abele e con l'Agenzia Redattore Sociale della Comunità di Capodarco, e alla contemporanea attivazione di linea telefonica con Telefono Azzurro". Il Coordinamento esprime quindi solidarietà a don Ciotti e a Libera, così come nei mesi scorsi aveva fatto con don Vinicio Albanesi e Capodarco e, prima ancora, con Vittorio Agnoletto, invitando il Governo, i suoi Ministri, i sottosegretari, "nel momento in cui vanno a ridefinire i tavoli delle rappresentanze nazionali del privato sociale (tra cui la Consulta tossicodipendenza e l'Osservatorio sui Minori) a volersi sottrarre a questa impostazione che suona come discriminante e punitiva e a voler privilegiare il metodo del riconoscimento della pluralità delle esperienze, delle culture, delle strategia di lotta all'esclusione sociale, assumendole come grande patrimonio della politica e della società italiane". Il Cnca invita i suoi gruppi "a dare un inequivocabile segnale politico sostenendo questa posizione su tutti i tavoli nazionali, regionali e locali e a voler esprimere la condivisione all'azione di Libera divenendone soci e sostenitori delle iniziative sul territorio".

Approfondimenti:
Organizzazioni:
CNCA - Coordinamento nazionale comunità di accoglienza
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