Mohamed deve vivere!




MOHAMED DEVE VIVERE!
MOHAMED E' UNO DI NOI!

Handicap e Sviluppo, che da anni si batte a Torino per il superamento dell'handicap e lo Sviluppo Equo e Solidale tra i Nord e i Sud del mondo invita gruppi, associazioni, sinacati, ogni realtà aggregativa e singoli cittadini ad inviare al Sindaco di Torino una semplice ma incisa ed esplicita e-mail con l'affermazione sottoscritta che:

MOHAMED DEVE VIVERE!
MOHAMED E' UNO DI NOI!

inviata a: <mailto:urc at comune.torino.it>urc at comune.torino.it

Handicap e Sviluppo
<http://www.arpnet.it/ahs>www.arpnet.it/ahs
Rif.op.: c/o Centro Doc. Pace
C.so Cincinnato 115 - 10151 Torino
Tel.011 4438523 - fax 011 4438521

da LA STAMPA:
(Del 11/2/2002 Sezione: Torino cronaca Pag. 44)

LA LEGGE NON LO PREVEDE: COME SALVARGLI LA VITA?
Arriva in Sala rossa il rebus del trapianto al clandestino

Si chiama Mohamed, ha 35 anni e poche speranze di sopravvivere, se non gli verrà trapiantato entro breve tempo il fegato. Ma per la legge italiana Mohamed, marocchino, in Italia senza regolare permesso di soggiorno, non esiste. Quindi deve pagarsi l´intervento: 155 mila euro circa, pari a 300 milioni di lire. Del caso si parlerà oggi in Sala Rossa: parte della maggioranza proporrà al Consiglio comunale di concedere a quest´uomo la «residenza per motivi umanitari», cosa che gli consentirebbe di essere sottoposto al trapianto a spese del nostro Servizio Sanitario, come uno straniero regolare, come qualsiasi cittadino. Mohamed è ricoverato da alcuni giorni alle Molinette. Le sue condizioni non sono ancora disperate, ma le prospettive sono tragiche. Da clandestino ha diritto alle terapie urgenti ed essenziali, ma non di più, non certo un costosissimo trapianto d´organo. E le cure a cui è sottoposto oggi non sono sufficienti per strapparlo alla morte. A Porta Palazzo è nato un comitato spontaneo per sostenere la causa di Mohamed. «Un caso umano», dicono molti suoi connazionali. «Non lasciate morire Mohamed». Il grido d´aiuto è arrivato dritto in Municipio, dove oggi si parlerà della vicenda e si metterà al voto la proposta di concedere la cittadinanza: il sindaco Sergio Chiamparino potrebbe regalare oggi stesso, a Mohamed, il pieno diritto a vivere in città, senza timori, compreso quello a una cura salvavita.