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Su New York e Porto Alegre: comunicato di Amnesty International
- Subject: Su New York e Porto Alegre: comunicato di Amnesty International
- From: Flavio Mobiglia <flavio_mobiglia at yahoo.com>
- Date: Sat, 02 Feb 2002 17:54:55 +0100
COMUNICATO STAMPA (CS05-2002) World Economic Forum e World Social Forum: guidare gli effetti della globalizzazione e proteggere i diritti di tutti In occasione del raduno a New York di leader mondiali ed economici e di migliaia di rappresentanti della societa' civile mondiale a Porto Alegre, in Brasile, Amnesty International esorta i governi e le grandi societa' economiche internazionali a guidare l'impatto della globalizzazione alla tutela dei diritti umani. "I diritti umani non devono essere compromessi a vantaggio di profitti a breve termine. Le multinazionali hanno la responsabilita' legale e morale di assicurare che i diritti umani - tutti i diritti umani - siano rispettati", ha dichiarato Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty International. "Il potere implica l'assunzione delle responsabilita'. I governi e le aziende devono essere responsabili per le loro azioni, che influiscono sui diritti sociali, economici e culturali, cosi' come su quelli civili e politici". L'organizzazione e' presente con delegazioni di alto livello ad ambedue i vertici internazionali in svolgimento attualmente. Irene Khan e' impegnata in discussioni sulla sicurezza e i diritti umani, sui diritti delle minoranze e la responsabilita' verso i diritti umani delle grandi societa' economiche al World Economic Forum ed alla conferenza "Public Eye on Davos", mentre il Presidente dell'International Executive Committee di Amnesty International, Colm O'Cuanachain, partecipa ai dibattiti su temi che influiscono sulla vita quotidiana dei privati cittadini al Worl Social Forum. "Liberta' dalla paura e liberta' dal bisogno vanno di pari passo. I diritti umani sono indivisibili", ha affermato Colm O'Cuanachain. A circa sei mesi dal proprio International Council Meeting di Dakar, Amnesty International riafferma il suo impegno contro le violazioni dei diritti economici, sociali e culturali. La presenza contemporanea a New York e Porto Alegre offre all'organizzazione l'occasione per dialogare con i potenti attori economici, ribadendo la necessita' che i diritti umani siano posti al centro di qualunque programma di intervento economico, sia pubblico che privato. "Molti stati sostengono di essere costretti da potenti imprese multinazionali ad adottare criteri accomodanti su politiche del lavoro, fiscali e commerciali al fine di creare condizioni che incentivino gli investimenti esteri. La preoccupazione di Amnesty International e' che in questo modo si rischi una grave limitazione nel godimento dei diritti umani" ha spiegato Umberto Musumeci, coordinatore per il mondo economico e i diritti umani della Sezione Italiana di Amnesty International. "La compressione dei salari, della liberta' di associazione e di contrattazione collettiva, la riduzione o l'annullamento della protezione sociale, del diritto alla salute e di altri diritti fondamentali, di fatto consentono di ridurre il costo del lavoro e delle operazioni aziendali, agevolando gli investimenti, ma ad un costo sociale assolutamente inaccettabile". "La presenza a Porto Alegre" ha aggiunto Musumeci "oltre ad avere il significato di ascolto della voce dei piu' discriminati, vuole anche offrire il contributo di esperienza, conoscenze e partecipazione alle migliaia di persone che si radunano pacificamente per riaffermare che non puo' esistere una globalizzazione degli investimenti fondati sulla paura e sul bisogno senza una globalizzazione delle relative responsabilita'". FINE DEL COMUNICATO Roma, 1 febbraio 2002 Per ulteriori informazioni: New York: Kamal Samari, Hotel Metropolitan +1 212 752 7000 (Stanza 1027) o +44 777 84721 26 (portatile) Porto Alegre: Galeno Almeida - telefono satellitare 00 88 16 3143 9019 o 00 55 51 3212 5988 Ufficio Stampa Sezione Italiana Tel. 06 44.90.224 E-mail: press at amnesty.it ****
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