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Cittadino del Mondo
- Subject: Cittadino del Mondo
- From: "Gianni Zampieri" <zampieri.gg at libero.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sat, 19 Jan 2002 08:01:45 +0100
Ho rinnovato il Patto e con l'occasione ho scritto al Presidente del Consiglio. Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370 - 00187 Roma Egregio Signor Berlusconi, il 18 Maggio u.s. ricevetti dalla sua segreteria personale, a firma di Sandro Bondi, una lettera datata 4 Aprile 2001 in cui, rispondendo ad una mia precedente che riportava il Patto da me sottoscritto che ora rinnovo e allego, mi si assicurava che "Il desiderio di un mondo finalmente senza guerre, libero e giusto, è anche il nostro e come Casa delle Libertà ci impegneremo in Italia e soprattutto con una nuova politica estera perché questo sogno si possa realizzare". Dopo la vittoria elettorale della Casa delle Libertà e la sua elezione alla Presidenza del Consiglio si sono verificati atti di governo e parlamentari quali: - una dichiarazione di guerra (incostituzionale e illegittima anche sul piano del diritto internazionale) e conseguente impegno a sostenerla con l'invio di truppe e mezzi (il presidente Bush passerà presto anche a batter cassa), pretestuosamente motivata con la lotta al terrorismo conseguente alla distruzione delle Torri Gemelle di New York ma chiaramente scatenata per tutt'altri motivi e interessi, che ha provocato almeno altrettante vittime civili e innocenti in Afghanistan e che molte altre ne provocherà come effetti collaterali per molti anni a venire; - una gestione dell'ordine pubblico, nei giorni del G8 a Genova, degna dei peggiori regimi fascisti; cosa del resto che si riproduce nelle modifiche ai poteri dei servizi segreti, autorizzati ora a "delinquere legalmente"; - una serie di provvedimenti, come la soppressione dell'imposta sulle successioni, le leggi sulle rogatorie internazionali e sul reato di falso in bilancio, l'opposizione e i limiti posti all'entrata in vigore del mandato di cattura europeo, l'avvio di lavori pubblici in dispregio della tutela ambientale, i condoni fiscali agli esportatori illegali di capitali, una lunga serie di provvedimenti clientelari inseriti nella Finanziaria e da ultimo le pesantissime interferenze ed i tentativi di bloccare il legittimo svolgersi di procedimenti giudiziari: tutti attuati nell'interesse di particolari categorie di cittadini, quando non di specifici gruppi e persone, lei compreso, e di conseguenza contro il bene comune. Quotidianamente abbiamo poi notizia di quanto il suo Governo e i suoi Ministri ci stanno preparando in termini di demolizione dello stato sociale, di (contro)riforme della scuola, di diritti dei lavoratori, dei migranti e di categorie deboli e socialmente emarginate o escluse. E' troppo evidente che questa condotta politica è assolutamente opposta a quella da me auspicata e che la risposta, allora pervenutami dopo le elezioni ma scritta in periodo elettorale, altro non era che la classica promessa da comizio pre-elettorale. Tengo a ribadire la mia dissociazione dalla sua politica internazionale: NON A NOME MIO, produrrete ancora guerre e ingiuste relazioni internazionali! Così come tengo ad esprimerle la mia opposizione per la politica interna, economica e sociale, contraria agli interessi della maggioranza dei cittadini onesti, italiani e del mondo: NON HA E NON AVRA' IL MIO CONSENSO. Senza ipocrite cordialità. (f.to G.Zampieri) Barzanò, 15 Gennaio 2002 A tutti i cittadini del mondo, e per opportuna conoscenza a : Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370 - 00187 Roma e al Segretario Generale delle Nazioni Unite United Nations Plaza, 1 - New York, NY 10017 - USA Io Giovanni Zampieri, residente a Barzanò (cap. 23891) via Figliodoni n. 2 , per ribadire la mia volontà di pace ed affinché i governi adempiano con il loro dovere e le loro promesse, sottoscrivo e rinnovo il seguente PATTO TRA I CITTADINI DEL MONDO per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile. Mi impegno a non partecipare personalmente ad azioni di guerra e mi oppongo che altri lo faccia o si prepari a farlo, anche per difendere veri o presunti diritti e interessi miei o della collettività cui appartengo. Acconsento all'uso della forza, personale od organizzata, non intenzionalmente omicida, per scopi strettamente difensivi della vita e dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli. Secondo le mie forze, capacità e mezzi, attuerò e sosterrò ogni forma di resistenza civile contro la guerra, di azione nonviolenta e di cooperazione solidale, per stabilire e mantenere la pace e il rispetto dei diritti umani, nella giustizia e nella sicurezza comune; mi sforzerò di mantenere uno stile di vita ed un livello di consumi compatibili con la realizzazione di uno sviluppo equo e sostenibile, per la famiglia umana e per l'ambiente. Mi impegno a dare il mio consenso politico solo a chi operi concretamente per la pace e contro ogni forma di violenza e ingiustizia con coerenti atti di governo, legislativi e diplomatici, anche unilaterali, tra i quali considero prioritari ed essenziali: - sottomettere alla sovranità ed al controllo democratico popolare, tramite i parlamenti degli stati nazionali, loro unioni, federazioni e confederazioni, tutti gli organismi internazionali e sovranazionali con poteri di gestione dei rapporti politici, economici e sociali dell’intera famiglia umana, a cominciare dall’ONU, dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), dalla Banca Mondiale (BM) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), oltre che tutte le alleanze, patti e accordi politici, economici e militari; tali istituti devono quindi essere riformati, rifondati o abrogati, con l’abolizione o una diversa regolamentazione del diritto di veto e la definizione di più ampi ed equi criteri di rappresentanza di tutti i cittadini; riconoscere all’ONU, come alla Corte Internazionale di Giustizia ed al Tribunale Penale Internazionale, piena ed effettiva autorità sovranazionale, fornendoli dei fondi e dei mezzi necessari per esercitarla ed operare concretamente per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile; - avviare un concreto programma di disarmo generale, a partire dagli armamenti nucleari e da quelli che provocano uccisioni, ferimenti e distruzioni indiscriminate, di massa o particolarmente disumane; convertire gli apparati militari nazionali in organismi per la prevenzione anti-bellica, la protezione civile e ambientale; abolire i tribunali militari; porre sotto il rigido controllo degli stati e la supervisione dell'ONU la produzione ed il commercio delle armi, da destinare esclusivamente alle polizie nazionali ed all'ONU per i loro scopi istituzionali; - affermare nei fatti la priorità dei diritti e dei bisogni delle persone rispetto ad ogni altra esigenza o legge pseudo-naturale, ideologica o religiosa, etnica o nazionalistica, economica o finanziaria; stabilire più giusti rapporti economici tra le nazioni, in particolare tra le più ricche del Nord e le più povere del Sud del mondo, con l'applicazione di criteri di equità negli scambi commerciali e di clausole sociali per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle culture autoctone, per la difesa dei più deboli e la sicurezza di tutti; - adottare una concreta politica di cura, protezione e prevenzione ambientale, di risparmi energetici e di riduzione dell'impatto ambientale di tutte le attività umane, a salvaguardia della natura che ci ospita; - abolire il segreto di stato e gli infidi servizi segreti, che poco o nulla hanno a che vedere con l'opportunità di temporanei e limitati segreti operativi, e sono motivo di sospetto e sfiducia tra le nazioni, oltre che frequente strumento di trame incontrollabili, antidemocratiche e antisociali; fondare invece la sicurezza comune sulla trasparenza e sulla lealtà; - garantire libertà e pluralismo di cultura e di informazione, affinché la verità prevalga sulla menzogna e le diversità non siano motivo di divisione e di scontro, ma di arricchimento per tutti. In particolare considero urgente e imprescindibile: l'invio di forze ONU di interposizione e di pace in Israele e Palestina; la cessazione dei bombardamenti in Afghanistan ed il proseguimento della lotta al terrorismo con strumenti e metodi di polizia, nel rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e dei diritti di autodeterminazione dei popoli; la cessazione dell'embargo e delle operazioni militari contro l'Iraq; il fermo richiamo e impegno al rispetto dei diritti umani in Turchia, in Colombia e ovunque nel mondo essi vengano conculcati. Conseguentemente, in occasione delle scadenze elettorali, eserciterò il mio diritto di voto esclusivamente in favore di candidati e forze politiche che esplicitamente assumeranno questi punti programmatici e si confermeranno seriamente impegnati a realizzarli. Basta guerre! Per cominciare. Barzanò, 14 gennaio 2002 (f.to G.Zampieri) ""Non dite: verrà un giorno, portatelo quel giorno! E per tutte le piazze portate in alto la pace! "" via Figliodoni, 2 - 23891 Barzanò (Lc) tel.039-958264 e-mail: zampieri.gg at libero.it
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