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70mila cluster bomb in 40 giorni di raid
- Subject: 70mila cluster bomb in 40 giorni di raid
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at href.org> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 21 Nov 2001 12:43:49 +0100
da "Il Manifesto" 20/11/2001 70mila cluster bomb in 40 giorni di raid Human Right Watch: "In Afghanistan una pioggia di bombe a grappolo Usa sui civili" PATRICIA LOMBROSO - NEW YORK "Sono 70.700 BLU-97 le cluster bombs scaricate dagli Stati uniti su gran parte del territorio dell'Afghanistan. Di queste, cinquantamila cluster bombs sono inesplose e disseminate su vasta scala con danni e gravissimi rischi per la popolazione civile, per i rifugiati, per i volontari arruolati in questa situazione odierna dell'Afghanistan, fluida e senza controllo". E' questa la clamorosa denuncia dell'organizzazione di Human Rights Watch a sette settimane dalla campagna di massicci bombardamenti americani e britannici in Afghanistan. "Il Pentagono deve por fine immediatamente a questo massacro indiscriminato nei confronti della popolazione civile. Deve assumersi la responsabilità dei danni e dei rischi ai quali sottopone civili innocenti non solo ora, ma in futuro. Gli Stati uniti contravvengono al trattato internazionale della Convenzione di Ginevra, secondo la quale è interdetto l'uso indiscriminato nei confronti della popolazione di armi messe al bando come le cluster bombs. Gli Stati uniti non riconoscono come 'illegale' l'impiego delle cluster bombs", dichiara Mark Hiznay della sezione specializzata Arms Division di Human Rights Watch, a Washington, interpellato da il manifesto. "Le conseguenze e gli effetti di queste 70.000 cluster bombs esplose e delle restanti 5.000 ancora inesplose e disseminate in tutto l'Afghanistan - denuncia - le abbiamo testimoniate durante la guerra del Golfo e durante la 'guerra umanitaria' Nato in Kosovo. Con l'esplosione dell'ordigno ognuna di queste cluster bombs al momento dell'impatto fa scoppiare 202 minibombe che fanno parte della composizione a grappolo. Si creano così dei micidiali frammenti multipli che una volta colpito l'organismo umano hanno degli effetti orribili e provocano mutilazioni devastanti. Ed è questo l'aspetto più grave come conseguenza su civili, bambini e chiunque ora entrerà in contatto con le 5.000 cluster bombs ancora inesplose sul territorio dell'Afghanistan". "Il Pentagono - aggiunge Mark Hiznay di Human Rights Watch - non si rende conto dei rischi cui sottopone la popolazione civile, e i rifugiati e il personale umanitario sul posto per fornire assistenza, in questa situazione fluida e senza controllo politico in Afghanistan. Il Pentagono ha dovuto ammettere alla nostra organizzazione che sino alla data dell'8 novembre gli Stati uniti, durante la campagna di massicci bombardamenti a tappeto, hanno scaricato sul territorio afghano ben 350 cluster bombs. Centocinquanta di queste erano CBU-87 Combined Effect Munition, ovvero munite di zirconio per accelerare il processo di fuoco incendiario. Secondo i fattori del vento e dell'altezza, la bomba genera una serie di palle incendiarie con la peculiarità di penetrare il carro armato del nemico e incenerire chi è al comando. Le restanti 200 CBU-103, sono una variante delle cluster bombs CBU-87 fornite del Wind Corrected Munitions Dispenser Kit, aggiunto perché il percorso sia più accurato sul bersaglio mirato. Già, dopo la guerra Nato in Jugoslavia, abbiamo accertato che il bersaglio mirato viene raggiunto soltanto nel 7 per cento dei casi. In Afghanistan ora queste 5.000 cluster bombs ancora inesplose, aggiunte ai danni delle 650.000 cluster bombs durante i bombardamenti Usa, provocheranno gravi danni sulla popolazione civile". E pensare che secondo le Nazioni unite in Afghanistan c'erano, prima del 7 ottobre, data d'inizio dei nuovi bombardamenti angloamericani, ben dieci milioni di mine sparse dappertutto.
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