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guerra al terrorismo o terrorismo della guerra?
- Subject: guerra al terrorismo o terrorismo della guerra?
- From: "Paolo Candelari" <paolocand at inwind.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 09 Nov 2001 19:41:32 +0100
Ieri il Parlamento ha votato per la partecipazione italiana alla guerra in corso contro l'Afghanistan, ritenuto responsaabile dei criminali attentati contro le torri gemelle di New York dell'11 settembre scorso. Esprimo il mio più totale dissenso da questa scelta che non trovo per nulla coraggiosa e vorrei spiegare il perchè:riconosco che parto da un presupposto etico di contrarietà morale alla guerra; se questo possa essere considerato un pregiudizio tale da inficiare il seguito del mio ragionamento, fate voi. Però in questo caso ci sono anche delle ragioni politiche e pratiche che dovrebbero spingerci ad opporci a questa guerra. Innanzitutto questa guerra non serve a sconfiggere il terrorismo: a parte che non esistono a tuttoggi prove tali da poter dire che Bin Laden sia il mandante e l'artefice degli attentati di New York; ma dando anche per scontata l'ipotesi, che comunque reputo probabile, che Bin Laden sia effettivam,ente colpevole di quegli attentati, la sua organizzazione Al Qaeda mi risulta essere una rete di organizzazioni terroristiche, non tutte con sede in Afghanistan, i cui componenti sono costituiti di cellule sparse un pò in tutto il mondo, ma in particolare proprio in quei paesi occidentali che loro vogliono colpire: ora, lasciando perdere la battuta che se i bombardamenti fossero un mezzo per sconfiggere il terrorismo questi andrebbero fatti sulla Florida su Londra ecc., mi sembrerebbe molto + opportuna una vasta e capillare operazione di polizia x scovare prendere e rendere innocue tutte la cellule terroriste attualmente operanti. Se solo si investisse qui una piccola parte del costo di questa operazione contro l'Afghanistan, forse si riuscirebbe ad ottenere risultati migliori e tali da garantire una maggiore sicurezza per tutti. Tanto più che si potrebbe contare sulla solidarietà di un vasto numero di paesi del mondo, e dunque sulla collaborazione operativa delle rispettive polizie e organi di "intelligence".se anche la guerra servisse a distruggere i campi di addestramento dei terroristi in Afghanistan, questi potrebbero ricostituirli da qualche altra parte, e poi ricordiamoci che molte organizzazioni terroristiche hanno operato dall'interno dei paesi da colpire (e noi italiani ne sappiamo qualcosa). E' chiaro a tutti che anche se si uccidesse Bin Laden (ma questa assomiglia + ad una vendetta che alla giustizia) ciò non eliminerebbe il problema terrorismo, nè lo renderebbe + debole. Non serve a sconfiggere il terrorismo questa guerra, ma serve a terrorizzare la popolazione afghana; l'elenco delle vittime civili si allunga sempre più: si stanno colpende case di fango depositi di cibo ospedali, l'unica diga, indispensabile in quel paese vista la carenza di acqua; continuano a dire che colpiscono installazioni militare: ma quale esercito potente avevano i talebani per richiedere ormai un mese di intensi bombardamenti per essere distrutto? in relatà lo scopo è proprio quello di fare una impressionante potenza di fuoco in modo da terrorizzare il regime e la popolazione afghana.Si dirà che il regime dei talebani è una tirrania medievale, che se venisse abbattuta sarebbe un bene per tutta la popolazione afghana. A parte che ci si accorge solo adesso della crudeltà di questo regime, dopo averlo foraggiato ed aiutato a installarsi, ma nenach'io verserei una lacrima per la caduta dei talebani. Il fatto che temo che gli afghani si stanno beccando le bombe, e si terranno i talebani, magari dei cosiddeti talebani moderati, (è come se l'ultima guerra si fosse conclusa uccidendo Hitler e sostituendolo con qualche altro gerarca!). Sono d'accordo che occorrerebbe isolare un regime misogeno e tirannico come quello di Kabul, ma aiutando le forze progressiste dell'Afghanistan, che non mancano, come il Rawa, associazione di donne, che comunque han sempre messo in guardia che i mujaheddin del nord non sono per nulla diversi, in quanto a tolleranza, dai talebani.infine un accenno alle conseguenze in termini di progressivo scivolamento verso una guerra planetaria, perchè se Bush e Rumsfeld continuano a parlare di guerra di lunga durata, non credo che pensino che il solo Afghanistan possa tener testa da solo all'esercito + potente del mondo.infine anche entrando nella logica della guerra, si può iniziare una guerra senza sapere quale è l'obiettivo da raggiungere? a quali condizioni realizzate le quali gli Usa si riterranno soddisfatti? non porre nenache un vincolo chiaro sull'uso delle armi di sterminio di massa! c'è un accenno nella vostra mozione almeno a queste cose?Per tutte queste ragioni, a cui si aggiungono quelle giuridiche (l'Italia ripudia la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali; è vero che la guerra è ammessa dalla costituzione ma solo come guerra di difesa, in caso di aggressione, ma non siamo in questo caso perchè l'Afghanistan non ha colpito nè noi nè gli Usa, a cui saremmo legati dall'art 5 del patto atlantico), e quelle morali vi ritengo la decisione del parlamento inaccettabile ed incostituzionale. Vorrei ringraziare quei coraggiosi deputati e senatori che hanno votato contro (oggi ci vuol coraggio ad opporsi alla guerra piuttosto che cercare di salire sul carro del sicuro vincitore!! Penso che quei pochi deputati dell'ulivo che disubbidiranno al partito per ubbidire alla loro coscienza entreranno nel libro nero dei sicuri esclusi!) Per quanto mi riguarda ritengo l'entrata in guerra dell'Italia un fatto così grave da rendere tutti gli altri secondari. Io ho votato per l'ulivo alle ultime elezioni; ma dopo questa sciagurata loro scelta sarò costretto a scegliere l'unica formazione politica che oggi si batte contro questa guerra: Rifondazione Comunista, pur turandomi il naso e tra conati di vomito, perchè reputo comunque la politica di Bertinotti degli ultimi 3 anni semplicemente demenziale! Paolo Candelari via Pacchiotti 1 10152 Torino email: paolocand at inwind.it
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