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Dario Fo e Franca Rame News
- Subject: Dario Fo e Franca Rame News
- From: "Leonardo Vecchi" <leovecchi at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 07 Nov 2001 01:52:52 +0100
----- Original Message ----- From: Dario Fo e Franca Rame News To: dariofoefrancaramenews at alcatraz.it Sent: Sunday, November 04, 2001 10:16 AM Subject: Dario Fo e Franca Rame News - Il C@C@O della domenica --- Pubblicità --- "Operazione Pace" di Jacopo Fo e Laura Malucelli."Dedichiamo questo libro a tutti coloro che credono che i problemi dell'umanità si
possano risolvere con la forza della pace." www.commercioetico.itGli utili derivati da questo libro saranno devoluti a: Medici senza frontiere e Amnesty international.
(Paghi alla consegna senza spese di spedizione) --- Pubblicità --- Dario Fo & Franca Rame News Il C@C@O della domenica 4 Novembre 2001 Piu' di una volta abbiamo portato i nostri spettacoli a Porto Marghera, in sostegno alle lotte dei lavoratori del Petrolchimico. Protestavamo denunciando la tragedia che gli operai stavano vivendo, le morti bianche a causa delle sostanze chimiche con le quali erano a contatto sul lavoro. Oggi, a distanza di piu' di 20 anni, ci troviamo a leggere sui giornali la notizia dell'assoluzione di tutti gli imputati per i morti causati in quegli anni. Abbiamo letto l'articolo di Giorgio Bocca su Repubblica di ieri. Pensiamo che sia giusto proporvi di leggerlo. LA STRAGE IMPUNITA Giorgio Bocca TUTTI assolti quelli del Petrolchimico di Marghera. Un tempo si diceva: "per vedere condannato in Italia un re di denari, bisogna che lo trovino con il coltello in mano mentre infierisce sulla vittima. E forse non basta." Tutti assolti i vent'otto dirigenti, in testa Eugenio Cefis e Lorenzo Necci, che alla guida della macroazienda Montedison e poi Enimont e per finire Enichem non hanno impedito (o non hanno fatto abbastanza per impedire) che ci crepassero centocinquantasette operai, e se ne ammalassero centotre, per i tumori e le leucemie causate dai veleni usati per la produzione della plastica. Il procuratore Casson aveva chiesto 185 anni di carcere. Davanti al Palazzo di giustizia e' rimasto in lacrime il prosindaco di Venezia Bettin, sono rimasti i parenti e gli amici dei morti. Il caso ha voluto che un'indagine iniziata nel 1994 e un processo apertosi nel '98 si siano conclusi nella festivita' dei santi e dei morti. La prima vittima Enrico Simonetti mori' di cancro al fegato nel 1972, seguirono gli altri centocinquantasei mentre si allargava l'inquinamento del suolo e della laguna per cui l'avvocatura dello Stato ha chiesto un risarcimento di ottantamila miliardi. Una cifra astronomica che dimostra da sola l'impunita' di cui godono i responsabili di buona parte del nostro sviluppo industriale: nessuna azienda e' in grado di pagarla, dunque tanto vale assolverla nei suoi dirigenti. Un ragionamento che in pratica uccide la giustizia, una conferma che l'industria, l'economia sono piu' forti della morale, della politica, del codice. Questo sviluppo che passava come un carro armato sul territorio e sugli uomini non ha avuto il consenso anzi il plauso degli elettori e dei governi, non lo abbiamo chiamato "il miracolo italiano"? C'e' stato un duro prezzo da pagare e lo hanno pagato coloro che lavoravano a contatto con i veleni. La motivazione della sentenza non e' stata ancora resa pubblica, ma il presidente della prima sezione del Tribunale di Venezia ne ha anticipato la sostanza: non c'e' stato dolo dei dirigenti, perche' all'epoca dei fatti non si sapeva che quelle sostanze fossero cosi' nocive. E probabilmente si chiamera' in causa anche l'irresponsabilita' della scienza che consentiva di produrre quelle sostanze senza preoccuparsi della loro nocivita'. Pui' una grande azienda, uno dei pilastri dell'economia nazionale, perdere anni o decenni di produzione in attesa di verificare la pericolosita' di una sostanza? No, non pui'. Il mercato alimentare mondiale e' pieno di alimenti transgenici, corretti con l'ausilio della chimica, di cui si ignorano i rischi. Non c'e' mai dolo nell'industria e nella scienza che uccidono. Ha ucciso la mucca pazza ingrassata con farine di animali morti. Qualcuno e' andato in galera per questo? Non c'era dolo nella produzione e vendita di farine delle grandi multinazionali? E di fronte a questa irresponsabilita' dell'economia e della scienza tocca alla giustizia trovare la quadratura del cerchio, per consentire al sistema di continuare: le assoluzioni generali per mancanza di dolo. Il prosindaco di Venezia Bettin e gli operai di Marghera che hanno cercato per anni di opporsi ai veleni piangono o imprecano davanti al Tribunale ma sono impotenti di fronte al muro dei grandi poteri che automaticamente si congiungono nell'assicurare l'impunita' di chi sta al piano alto. Cosi' e' scritto. Ma e' questo il migliore dei mondi possibile? Le notizie della settimana (tratte da C@C@O Il quotidiano delle buone notizie comiche) Gomiti alti! Un orso affetto da una grave forma di alcolismo cronico e' stato guaritograzie ad un'originale terapia cui e' stato sottoposto in una clinica veterinaria di Sudogoda, duecento chilometri da Mosca. L'animale era diventato un alcolizzato a causa di un guardiano, alcolizzato anche lui, che gli dava da bere intere bottiglie di wodka. I veterinari allora hanno cominciato a dare all'orso il cibo aggiungendovi
un po' di vodka, spingendolo cosi' a nutrirsi. Piano piano hanno diminuito la quantita' di vodka, sino a quando l'orso ha ripreso a mangiare senza bisognodell'alcol. Oggi, dopo un mese di cura, sta bene ed e' completamente disintossicato.
Ora inizieranno a curare anche il guardiano... Vivo nel lusso! La prigione russa di Kursk ha deciso di dare ai prigionieri la possibilita'di acquistare i "lussi" della prigione. Possono comprarsi una cella singola, un televisore,
un frigorifero o altre cose (lime, martelli pneumatici, esplosivi). Jeans Vladimir Markov, 35 anni, croato di Fiume (che non e' un granchio), ha inventato degli speciali jeans anti stupro. La cerniera ha un codice come unacassaforte per scoraggiare eventuali aggressori. Dovrebbero arrivare in commercio entro
l'anno prossimo. Sara' disponibile anche un modello che resiste alle esplosioni Giapponesi Un gruppo di scienziati giapponesi ha inventato un kit per la puliziadell'ombelico. Si tratta di un bastoncino con la punta in cotone fatta a forma di anello che si adegua alla cavita'. Il tutto impregnato di olii ed essenze profumate. Una confezione contenente otto di questi particolari oggetti sara' venduta a 10.000 lire circa.
Noi usiamo l'aspirapolvere e ci troviamo bene, ma se qualcuno li prova ci faccia sapere. Iscriviti al quotidiano delle buone notizie su www.alcatraz.it --- Pubblicità --- "QUI TROVI LA RISPOSTA. QUAL E' LA DOMANDA?" Racconto giallo interattivo multimediale galattico sul senso della vita di Jacopo Fo www.jacopofo.it --- Pubblicità --- Se vuoi cancellarti da questa newsletter manda una mail vuota a dariofoefrancaramenews-cancellami at alcatraz.it
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Sent: Sunday, November 04, 2001 10:16 AM
Subject: Dario Fo e Franca Rame News - Il C@C@O della
domenica --- Pubblicità ---
"Operazione
Pace" di Jacopo Fo e Laura Malucelli. "Dedichiamo questo libro a tutti coloro che credono che i problemi dell'umanità si possano risolvere con la forza della pace." www.commercioetico.it Gli utili derivati da questo libro saranno devoluti a: Medici senza frontiere e Amnesty international. (Paghi alla consegna senza spese di spedizione) --- Pubblicità ---
Dario Fo
& Franca Rame News
Il C@C@O della domenica
4 Novembre
2001
Piu' di una volta abbiamo portato i nostri
spettacoli a Porto Marghera, in
sostegno alle lotte dei lavoratori del Petrolchimico. Protestavamo denunciando la tragedia che gli operai stavano vivendo, le morti bianche a causa delle sostanze chimiche con le quali erano a contatto sul lavoro. Oggi, a distanza di piu' di 20 anni, ci troviamo a leggere sui giornali la notizia dell'assoluzione di tutti gli imputati per i morti causati in quegli anni. Abbiamo letto l'articolo di Giorgio Bocca su Repubblica di ieri. Pensiamo che sia giusto proporvi di leggerlo. LA STRAGE IMPUNITA
Giorgio Bocca
TUTTI assolti quelli del Petrolchimico di Marghera.
Un tempo si diceva:
"per vedere condannato in Italia un re di denari, bisogna che lo trovino con il coltello in mano mentre infierisce sulla vittima. E forse non basta." Tutti assolti i vent'otto dirigenti, in testa Eugenio Cefis e Lorenzo Necci, che alla guida della macroazienda Montedison e poi Enimont e per finire Enichem non hanno impedito (o non hanno fatto abbastanza per impedire) che ci crepassero centocinquantasette operai, e se ne ammalassero centotre, per i tumori e le leucemie causate dai veleni usati per la produzione della plastica. Il procuratore Casson aveva chiesto 185 anni di carcere. Davanti al Palazzo di giustizia e' rimasto in lacrime il prosindaco di Venezia Bettin, sono rimasti i parenti e gli amici dei morti. Il caso ha voluto che un'indagine iniziata nel 1994 e un processo apertosi nel '98 si siano conclusi nella festivita' dei santi e dei morti. La prima vittima Enrico Simonetti mori' di cancro al fegato nel 1972, seguirono gli altri centocinquantasei mentre si allargava l'inquinamento del suolo e della laguna per cui l'avvocatura dello Stato ha chiesto un risarcimento di ottantamila miliardi. Una cifra astronomica che dimostra da sola l'impunita' di cui godono i responsabili di buona parte del nostro sviluppo industriale: nessuna azienda e' in grado di pagarla, dunque tanto vale assolverla nei suoi dirigenti. Un ragionamento che in pratica uccide la giustizia, una conferma che l'industria, l'economia sono piu' forti della morale, della politica, del codice. Questo sviluppo che passava come un carro armato sul territorio e sugli uomini non ha avuto il consenso anzi il plauso degli elettori e dei governi, non lo abbiamo chiamato "il miracolo italiano"? C'e' stato un duro prezzo da pagare e lo hanno pagato coloro che lavoravano a contatto con i veleni. La motivazione della sentenza non e' stata ancora resa pubblica, ma il presidente della prima sezione del Tribunale di Venezia ne ha anticipato la sostanza: non c'e' stato dolo dei dirigenti, perche' all'epoca dei fatti non si sapeva che quelle sostanze fossero cosi' nocive. E probabilmente si chiamera' in causa anche l'irresponsabilita' della scienza che consentiva di produrre quelle sostanze senza preoccuparsi della loro nocivita'. Pui' una grande azienda, uno dei pilastri dell'economia nazionale, perdere anni o decenni di produzione in attesa di verificare la pericolosita' di una sostanza? No, non pui'. Il mercato alimentare mondiale e' pieno di alimenti transgenici, corretti con l'ausilio della chimica, di cui si ignorano i rischi. Non c'e' mai dolo nell'industria e nella scienza che uccidono. Ha ucciso la mucca pazza ingrassata con farine di animali morti. Qualcuno e' andato in galera per questo? Non c'era dolo nella produzione e vendita di farine delle grandi multinazionali? E di fronte a questa irresponsabilita' dell'economia e della scienza tocca alla giustizia trovare la quadratura del cerchio, per consentire al sistema di continuare: le assoluzioni generali per mancanza di dolo. Il prosindaco di Venezia Bettin e gli operai di Marghera che hanno cercato per anni di opporsi ai veleni piangono o imprecano davanti al Tribunale ma sono impotenti di fronte al muro dei grandi poteri che automaticamente si congiungono nell'assicurare l'impunita' di chi sta al piano alto. Cosi' e' scritto. Ma e' questo il migliore dei mondi possibile? Le notizie della settimana (tratte da C@C@O Il quotidiano delle buone notizie comiche) Gomiti alti!
Un orso affetto da una grave forma di alcolismo cronico e' stato guarito grazie ad un'originale terapia cui e' stato sottoposto in una clinica veterinaria di Sudogoda, duecento chilometri da Mosca. L'animale era diventato un alcolizzato a causa di un guardiano, alcolizzato anche lui, che gli dava da bere intere bottiglie di wodka. I veterinari allora hanno cominciato a dare all'orso il cibo aggiungendovi un po' di vodka, spingendolo cosi' a nutrirsi. Piano piano hanno diminuito la quantita' di vodka, sino a quando l'orso ha ripreso a mangiare senza bisogno dell'alcol. Oggi, dopo un mese di cura, sta bene ed e' completamente disintossicato. Ora inizieranno a curare anche il guardiano... Vivo nel lusso! La prigione russa di Kursk ha deciso di dare ai prigionieri la possibilita' di acquistare i "lussi" della prigione. Possono comprarsi una cella singola, un televisore, un frigorifero o altre cose (lime, martelli pneumatici, esplosivi). Jeans Vladimir Markov, 35 anni, croato di Fiume (che non e' un granchio), ha inventato degli speciali jeans anti stupro. La cerniera ha un codice come una cassaforte per scoraggiare eventuali aggressori. Dovrebbero arrivare in commercio entro l'anno prossimo. Sara' disponibile anche un modello che resiste alle esplosioni Giapponesi
Un gruppo di scienziati giapponesi ha inventato un kit per la pulizia dell'ombelico. Si tratta di un bastoncino con la punta in cotone fatta a forma di anello che si adegua alla cavita'. Il tutto impregnato di olii ed essenze profumate. Una confezione contenente otto di questi particolari oggetti sara' venduta a 10.000 lire circa. Noi usiamo l'aspirapolvere e ci troviamo bene, ma se qualcuno li prova ci faccia sapere. Iscriviti al quotidiano delle buone notizie su www.alcatraz.it
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