Dario Fo e Franca Rame News





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From: Dario Fo e Franca Rame News
To: dariofoefrancaramenews at alcatraz.it
Sent: Sunday, November 04, 2001 10:16 AM
Subject: Dario Fo e Franca Rame News - Il C@C@O della domenica



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"Operazione Pace"
di Jacopo Fo e Laura Malucelli.
"Dedichiamo questo libro a tutti coloro che credono che i problemi dell'umanità si
possano risolvere con la forza della pace."
www.commercioetico.it
Gli utili derivati da questo libro saranno devoluti a: Medici senza frontiere e Amnesty international.
(Paghi alla consegna senza spese di spedizione)
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Dario Fo & Franca Rame News
Il C@C@O della domenica

4 Novembre 2001

Piu' di una volta abbiamo portato i nostri spettacoli a Porto Marghera, in
sostegno alle lotte dei lavoratori del Petrolchimico. Protestavamo
denunciando la tragedia che gli operai stavano vivendo, le morti bianche
a causa delle sostanze chimiche con le quali erano a contatto sul lavoro.
Oggi, a distanza di piu' di 20 anni, ci troviamo a leggere sui giornali la
notizia dell'assoluzione di tutti gli imputati per i morti causati in quegli
anni. Abbiamo letto l'articolo di Giorgio Bocca su Repubblica di ieri.
Pensiamo che sia giusto proporvi di leggerlo.

LA STRAGE IMPUNITA
Giorgio Bocca

TUTTI assolti quelli del Petrolchimico di Marghera. Un tempo si diceva:
"per vedere condannato in Italia un re di denari, bisogna che lo trovino
con il coltello in mano mentre infierisce sulla vittima. E forse non basta."
Tutti assolti i vent'otto dirigenti, in testa Eugenio Cefis e Lorenzo Necci,
che alla guida della macroazienda Montedison e poi Enimont e per finire
Enichem non hanno impedito (o non hanno fatto abbastanza per
impedire) che ci crepassero centocinquantasette operai, e se ne
ammalassero centotre, per i tumori e le leucemie causate dai veleni usati
per la produzione della plastica. Il procuratore Casson aveva chiesto 185
anni di carcere. Davanti al Palazzo di giustizia e' rimasto in lacrime il
prosindaco di Venezia Bettin, sono rimasti i parenti e gli amici dei morti.
Il caso ha voluto che un'indagine iniziata nel 1994 e un processo apertosi
nel '98 si siano conclusi nella festivita' dei santi e dei morti.
La prima vittima Enrico Simonetti mori' di cancro al fegato nel 1972,
seguirono gli altri centocinquantasei mentre si allargava l'inquinamento
del suolo e della laguna per cui l'avvocatura dello Stato ha chiesto un
risarcimento di ottantamila miliardi. Una cifra astronomica che dimostra
da sola l'impunita' di cui godono i responsabili di buona parte del nostro
sviluppo industriale: nessuna azienda e' in grado di pagarla, dunque tanto
vale assolverla nei suoi dirigenti.
Un ragionamento che in pratica uccide la giustizia, una conferma che
l'industria, l'economia sono piu' forti della morale, della politica, del
codice. Questo sviluppo che passava come un carro armato sul territorio e
sugli uomini non ha avuto il consenso anzi il plauso degli elettori e dei
governi, non lo abbiamo chiamato "il miracolo italiano"? C'e' stato un
duro prezzo da pagare e lo hanno pagato coloro che lavoravano a contatto
con i veleni. La motivazione della sentenza non e' stata ancora resa
pubblica, ma il presidente della prima sezione del Tribunale di Venezia
ne ha anticipato la sostanza: non c'e' stato dolo dei dirigenti, perche'
all'epoca dei fatti non si sapeva che quelle sostanze fossero cosi' nocive.
E probabilmente si chiamera' in causa anche l'irresponsabilita' della
scienza che consentiva di produrre quelle sostanze senza preoccuparsi
della loro nocivita'.
Pui' una grande azienda, uno dei pilastri dell'economia nazionale, perdere
anni o decenni di produzione in attesa di verificare la pericolosita' di una
sostanza? No, non pui'. Il mercato alimentare mondiale e' pieno di
alimenti transgenici, corretti con l'ausilio della chimica, di cui si ignorano
i rischi. Non c'e' mai dolo nell'industria e nella scienza che uccidono. Ha
ucciso la mucca pazza ingrassata con farine di animali morti. Qualcuno e'
andato in galera per questo? Non c'era dolo nella produzione e vendita di
farine delle grandi multinazionali?
E di fronte a questa irresponsabilita' dell'economia e della scienza tocca
alla giustizia trovare la quadratura del cerchio, per consentire al sistema
di continuare: le assoluzioni generali per mancanza di dolo.
Il prosindaco di Venezia Bettin e gli operai di Marghera che hanno
cercato per anni di opporsi ai veleni piangono o imprecano davanti al
Tribunale ma sono impotenti di fronte al muro dei grandi poteri che
automaticamente si congiungono nell'assicurare l'impunita' di chi sta al
piano alto. Cosi' e' scritto. Ma e' questo il migliore dei mondi possibile?


Le notizie della settimana
(tratte da C@C@O Il quotidiano delle buone notizie comiche)

Gomiti alti!
Un orso affetto da una grave forma di alcolismo cronico e' stato guarito
grazie ad un'originale terapia cui e' stato sottoposto in una clinica veterinaria di Sudogoda, duecento chilometri da Mosca. L'animale era diventato un alcolizzato a causa di un guardiano, alcolizzato anche lui, che gli dava da bere intere bottiglie di wodka. I veterinari allora hanno cominciato a dare all'orso il cibo aggiungendovi
un po' di vodka, spingendolo cosi' a nutrirsi. Piano piano hanno diminuito la
quantita' di vodka, sino a quando l'orso ha ripreso a mangiare senza bisogno
dell'alcol. Oggi, dopo un mese di cura, sta bene ed e' completamente disintossicato.
Ora inizieranno a curare anche il guardiano...

Vivo nel lusso!
La prigione russa di Kursk ha deciso di dare ai prigionieri la possibilita'
di acquistare i "lussi" della prigione. Possono comprarsi una cella singola, un televisore,
un frigorifero o altre cose (lime, martelli pneumatici, esplosivi).

Jeans
Vladimir Markov, 35 anni, croato di Fiume (che non e' un granchio), ha
inventato degli speciali jeans anti stupro. La cerniera ha un codice come una
cassaforte per scoraggiare eventuali aggressori. Dovrebbero arrivare in commercio entro
l'anno prossimo. Sara' disponibile anche un modello che resiste alle esplosioni

Giapponesi
Un gruppo di scienziati giapponesi ha inventato un kit per la pulizia
dell'ombelico. Si tratta di un bastoncino con la punta in cotone fatta a forma di anello che si adegua alla cavita'. Il tutto impregnato di olii ed essenze profumate. Una confezione contenente otto di questi particolari oggetti sara' venduta a 10.000 lire circa.
Noi usiamo l'aspirapolvere e ci troviamo bene, ma se qualcuno li prova ci
faccia sapere.

Iscriviti al quotidiano delle buone notizie su www.alcatraz.it

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"QUI TROVI LA RISPOSTA. QUAL E' LA DOMANDA?"
Racconto giallo interattivo multimediale galattico sul senso della vita
di Jacopo Fo
www.jacopofo.it
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dariofoefrancaramenews-cancellami at alcatraz.it

 
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di Jacopo Fo e Laura Malucelli.
"Dedichiamo questo libro a tutti coloro che credono che i problemi dell'umanità si
possano risolvere con la forza della pace."
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Gli utili derivati da questo libro saranno devoluti a: Medici senza frontiere e Amnesty international.
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Dario Fo & Franca Rame News
Il C@C@O della domenica
 
4 Novembre 2001
 
Piu' di una volta abbiamo portato i nostri spettacoli a Porto Marghera, in
sostegno alle lotte dei lavoratori del Petrolchimico. Protestavamo
denunciando la tragedia che gli operai stavano vivendo, le morti bianche
a causa delle sostanze chimiche con le quali erano a contatto sul lavoro.
Oggi, a distanza di piu' di 20 anni, ci troviamo a leggere sui giornali la
notizia dell'assoluzione di tutti gli imputati per i morti causati in quegli
anni. Abbiamo letto l'articolo di Giorgio Bocca su Repubblica di ieri.
Pensiamo che sia giusto proporvi di leggerlo.
 
LA STRAGE IMPUNITA
Giorgio Bocca
 
TUTTI assolti quelli del Petrolchimico di Marghera. Un tempo si diceva:
"per vedere condannato in Italia un re di denari, bisogna che lo trovino
con il coltello in mano mentre infierisce sulla vittima. E forse non basta."
Tutti assolti i vent'otto dirigenti, in testa Eugenio Cefis e Lorenzo Necci,
che alla guida della macroazienda Montedison e poi Enimont e per finire
Enichem non hanno impedito (o non hanno fatto abbastanza per
impedire) che ci crepassero centocinquantasette operai, e se ne
ammalassero centotre, per i tumori e le leucemie causate dai veleni usati
per la produzione della plastica. Il procuratore Casson aveva chiesto 185
anni di carcere. Davanti al Palazzo di giustizia e' rimasto in lacrime il
prosindaco di Venezia Bettin, sono rimasti i parenti e gli amici dei morti.
Il caso ha voluto che un'indagine iniziata nel 1994 e un processo apertosi
nel '98 si siano conclusi nella festivita' dei santi e dei morti.
La prima vittima Enrico Simonetti mori' di cancro al fegato nel 1972,
seguirono gli altri centocinquantasei mentre si allargava l'inquinamento
del suolo e della laguna per cui l'avvocatura dello Stato ha chiesto un
risarcimento di ottantamila miliardi. Una cifra astronomica che dimostra
da sola l'impunita' di cui godono i responsabili di buona parte del nostro
sviluppo industriale: nessuna azienda e' in grado di pagarla, dunque tanto
vale assolverla nei suoi dirigenti.
Un ragionamento che in pratica uccide la giustizia, una conferma che
l'industria, l'economia sono piu' forti della morale, della politica, del
codice. Questo sviluppo che passava come un carro armato sul territorio e
sugli uomini non ha avuto il consenso anzi il plauso degli elettori e dei
governi, non lo abbiamo chiamato "il miracolo italiano"? C'e' stato un
duro prezzo da pagare e lo hanno pagato coloro che lavoravano a contatto
con i veleni. La motivazione della sentenza non e' stata ancora resa
pubblica, ma il presidente della prima sezione del Tribunale di Venezia
ne ha anticipato la sostanza: non c'e' stato dolo dei dirigenti, perche'
all'epoca dei fatti non si sapeva che quelle sostanze fossero cosi' nocive.
E probabilmente si chiamera' in causa anche l'irresponsabilita' della
scienza che consentiva di produrre quelle sostanze senza preoccuparsi
della loro nocivita'.
Pui' una grande azienda, uno dei pilastri dell'economia nazionale, perdere
anni o decenni di produzione in attesa di verificare la pericolosita' di una
sostanza? No, non pui'. Il mercato alimentare mondiale e' pieno di
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i rischi. Non c'e' mai dolo nell'industria e nella scienza che uccidono. Ha
ucciso la mucca pazza ingrassata con farine di animali morti. Qualcuno e'
andato in galera per questo? Non c'era dolo nella produzione e vendita di
farine delle grandi multinazionali?
E di fronte a questa irresponsabilita' dell'economia e della scienza tocca
alla giustizia trovare la quadratura del cerchio, per consentire al sistema
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cercato per anni di opporsi ai veleni piangono o imprecano davanti al
Tribunale ma sono impotenti di fronte al muro dei grandi poteri che
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grazie ad  un'originale terapia cui e' stato sottoposto in una clinica veterinaria di
Sudogoda, duecento chilometri da Mosca. L'animale era diventato un alcolizzato a
causa di un guardiano, alcolizzato anche lui, che gli dava da bere intere bottiglie di
wodka. I veterinari allora hanno cominciato a dare all'orso il cibo aggiungendovi
un po' di vodka, spingendolo cosi' a nutrirsi. Piano piano hanno diminuito la
quantita' di vodka, sino a quando l'orso ha ripreso a mangiare senza bisogno
dell'alcol. Oggi, dopo un mese di cura, sta bene ed e' completamente disintossicato.
Ora inizieranno a curare anche il guardiano...
 
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La prigione russa di Kursk ha deciso di dare ai prigionieri la possibilita'
di acquistare i "lussi" della prigione. Possono comprarsi una cella singola, un televisore,
un frigorifero o altre cose (lime, martelli pneumatici, esplosivi).

Jeans
Vladimir Markov, 35 anni, croato di Fiume (che non e' un granchio), ha
inventato degli speciali jeans anti stupro. La cerniera ha un codice come una
cassaforte per scoraggiare eventuali aggressori. Dovrebbero arrivare in commercio entro
l'anno prossimo. Sara' disponibile anche un modello che resiste alle esplosioni
 
Giapponesi
Un gruppo di scienziati giapponesi ha inventato un kit per la pulizia
dell'ombelico. Si tratta di un bastoncino con la punta in cotone fatta a forma di anello che si
adegua alla cavita'. Il tutto impregnato di olii ed essenze profumate. Una confezione
contenente otto di questi particolari oggetti sara' venduta a 10.000 lire circa.
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faccia sapere.
 
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