La nonviolenza e' in cammino. 278



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 278 del 4 novembre 2001

Sommario di questo numero:
1. Esposto alla Procura Generale della Repubblica
2. Joseph Halevi, la stampa che non va alla guerra
3. Giancarla Codrignani, la morte di Antigone
4. Dibattiti a Molfetta
5. Il 7 novembre a Napoli
6. L'8 novembre a Trento
7. Gli appuntamenti del laboratorio della nonviolenza a Torino
8. Il 23 novembre un convegno a Verbania
9. Letture: Nando dalla Chiesa, Storie eretiche di cittadini perbene
10. Letture: Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d'Europa
11. Letture: Arundhati Roy, Il dio delle piccole cose
12. Riletture: Gustavo Gutierrez, Teologia della liberazione
13. Riletture: Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura
cinese
14. Riletture: Massimo Mila, Breve storia della musica
15. Il nuovo numero de "Il paese delle donne"
16. Per studiare la globalizzazione: da Antonio Vigilante a Vinoba
17. Indice dei numeri 245-274 (ottobre 2001) de "La nonviolenza e' in
cammino"
18. La "Carta" del Movimento Nonviolento
19. Per saperne di piu'

1. PER LA LEGALITA' E LA PACE. ESPOSTO ALLA PROCURA GENERALE DELLA
REPUBBLICA
[Il seguente esposto e' stato diffuso ieri dal "Centro di ricerca per la
pace" di Viterbo]
Esposto alla Procura Generale della Repubblica nei confronti del Governo,
del Parlamento e del Capo dello Stato per violazione della Costituzione
della Repubblica Italiana e favoreggiamento di stragi, avendo espresso
adesione e sostegno ad una guerra illegale e criminale, guerra che configura
i reati di crimini di guerra e di crimini contro l'umanita.
Egregi signori,
1. E' in corso da alcune settimane una guerra condotta con modalita' di
sterminio di massa.
2. Tale guerra e' palesemente illegittima ai sensi del diritto
internazionale e sta facendo strage di vittime innocenti.
3. Tale guerra (conseguente agli efferati massacri realizzati l'11 settembre
da gruppi criminali terroristi, efferati massacri tra i cui fini e' da
supporre ci fosse anche proprio quello di scatenare una conflagrazione
mondiale) nel suo svolgersi sta realizzando crimini di guerra e crimini
contro l'umanita'.
4. Tale guerra sta mettendo in pericolo l'umanita' intera, proseguendo
un'escalation (verosimilmente preventivata e voluta dai gruppi criminali
terroristi che hanno eseguito le stragi dell'11 settembre) che puo' portare
a conseguenze atroci e finanche irreversibili per l'umanita' intera.
5. Tragicamente, il Governo italiano, il Parlamento italiano, il Capo dello
Stato italiano, invece di adoperarsi per la pace e per il ripristino del
diritto internazionale, hanno espresso l'adesione del nostro paese alla
guerra in corso.
6. Tale adesione alla guerra illegale e criminale espressa da chi
rappresenta il nostro paese e' anch'essa illegale e criminale.
7. Tale adesione alla guerra illegale e criminale viola l'articolo 11 della
Costituzione della Repubblica Italiana, e configura pertanto il piu' grave
dei reati di cui chi e' investito di alte cariche della Repubblica si possa
macchiare.
8. Tale adesione alla guerra illegale e criminale coinvolge il nostro paese
nella responsabilita' delle stragi in corso in Afghanistan.
9. Tale adesione alla guerra illegale e criminale coinvolge il nostro paese
nella guerra e rende il nostro stesso paese possibile teatro di guerra.
10. Tale adesione alla guerra illegale e criminale precipita il nostro paese
in uno stato di anomia come conseguenza di un atto di eversione dall'alto
che ha reso fuorilegge chi detiene le funzioni del potere esecutivo, la
maggioranza dei membri dell'organo legislativo, il supremo garante del
nostro ordinamento giuridico.
11. Mentre rinnoviamo un accorato e fermo invito al Governo, al Parlamento
ed al Presidente della Repubblica affinche' rinsaviscano, tornino nella
legalita', recedano dall'alto tradimento della Costituzione della Repubblica
Italiana fondamento del nostro stato di diritto e base della nostra
democrazia, Costituzione cui essi hanno giurato fedelta';
12. Parimenti e' necessario richiedere l'intervento dell'autorita'
giudiziaria affinche' verifichi quanto sopra ed assuma i provvedimenti
conseguenti:
13. Noi chiediamo:
a) la messa in stato di accusa del governo nelle persone dei membri del
Consiglio dei Ministri che hanno espresso l'adesione alla guerra;
b) la messa in stato di accusa dei membri del Parlamento che hanno avallato
l'adesione alla guerra;
c) la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica che ha
permesso l'adesione alla guerra:
- per violazione della Costituzione della Repubblica Italiana;
- per violazione del diritto internazionale;
- per complicita' con i crimini di guerra ed i crimini contro l'umanita' in
corso;
- per aver esposto il nostro paese ai pericoli conseguenti alla illegittima
e delittuosa partecipazione ad una guerra illegale e criminale.

2. INFORMAZIONE. JOSEPH HALEVI: LA STAMPA CHE NON VA ALLA GUERRA
[Questo articolo del prestigioso commentatore e' apparso sul quotidiano "Il
manifesto" del 31 ottobre]
Alla quarta settimana di guerra, qualcosa cambia nell'opinione pubblica
occidentale. Due "perle" vengono fuori dal "Los Angeles Times" e da "The
Guardian", rispettivamente di domenica 28 e lunedi 29. Il "Los Angeles
Times" consacra un lungo e meticoloso articolo al movimento contro la guerra
in Afghanistan. La giornalista Elizabeth Mehren ha seguito gli oratori e
conferenzieri pacifisti dalla California al New England: ne viene fuori un
movimento capillare, non di massa, ma in via di solida espansione. "Il nuovo
pacifismo - scrive Mehren - sembra quasi educato senza lo stridore della
protesta delle generazioni precedenti. La resistenza all'intervento militare
Usa in Afghanistan e' meditata. Essa viene temperata dalla trepidazione e
dall'angoscia, e soprattutto da un radicato orrore di quello che e' accaduto
in questo paese quando dei dirottatori si sono impadroniti di quattro aerei
per uccidere piu' di 5000 persone. La focalizzazione (della protesta,
n.d.r.) e' ancora ampia; non vi e' un coro monolitico che unifica il
dissenso. Non sono emersi per ora dei leader carismatici. Se si dovesse
definirne il principale elemento caratterizzante, esso risiede, per il
momento, in una sete di informazione. Con le fondamenta nella vasta e
crescente campagna contro la globalizzazione, il movimento per la pace in
via di evoluzione attinge da organizzazioni e idee tradizionalmente presenti
da lunga data".
L'articolo prosegue riportando alcune conversazioni. Secondo Howard Zinn,
uno dei maggiori storici della classi popolari Usa, "rispetto alla guerra
del Vietnam le attivita' stanno iniziando prima. Nella primavera del 1965
eravamo 100 persone al Boston Common. Solo una settimana fa eravamo 2000 a
Copley Square. Sta cominciando prima e penso che crescera'. Subito dopo l'11
settembre se dicevi che la politica estera americana ha a che vedere con il
problema, la gente rimaneva inorridita. Era troppo vicino alla tragedia. La
gente pensava che cosi' diminuivi la dimensione della tragedia. Credo che
con il passar del tempo sara' piu' facile pensare in prospettiva".
Nella piazza centrale di Worcester nel Massachussets si riuniscono
settimanalmente all'ora di pranzo decine di persone per distribuire
volantini e parlare con i passanti. Kathleen Legg, quarantacinquenne
insegnante di scuola materna, e' stata mossa dalla constatazione che "il
paese piu' potente della Terra sta bombardando quello piu' povero". Secondo
la signora Legg benche' piccole tali manifestazioni gettano le radici per un
nuovo sforzo per la pace: "si allarga e si allarga nella misura in cui nuove
informazioni vengono disseminate. Spero che si stia lavorando per qualcosa
di molto piu' ampio".
Passiamo ora alla Gran Bretagna. Dopo l'11 settembre il "Guardian" ha
pubblicato numerosi articoli critici nei confronti della politica estera Usa
e dell'opzione militare. Cio' riflette anche un mutamento degli orientamenti
del giornale che dopo Seattle ed i risultati non edificanti dell'intervento
Nato nel Kosovo ha abbandonato la linea filo-Blair tenuta durante la guerra
alla Jugoslavia. Il prestigioso giornale si e' anche aperto alle tesi dei
"no global" conferendo il ruolo di articolista a Naomi Klein. In questo
contesto domenica 28 l'"Observer", settimanale dello stesso gruppo,
pubblicava un durissimo articolo a firma di Mary Riddell che distruggeva il
concetto di civilta' usato da Bush e Blair per giustificare la guerra.
Lunedi 29 il "Guardian" ha pubblicato un pezzo politico che chiamava alla
formazione di un ampio movimento contro la guerra ("Peace by Precision. The
Time Has Now Come for the Anti-War Movement to Build Its Own Broad-based
Coalition" by Gary Young). Il sottitolo contiene il nocciolo del
ragionamento: "Per il movimento contro la guerra e' venuto il momento di
costruire una sua coalizione allargata". Il saggio e' un programma di
alleanze il cui obiettivo deve essere quello di portare la maggioranza del
pubblico britannico ad opporsi alla guerra. Inflessibile nell'opposizione
all'intervento militare il movimento deve essere pluralista ospitando anche
posizioni molto diverse. Secondo Young il movimento deve aver fiducia nelle
sue potenzialita' visto che "grazie al movimento contro la globalizzazione e
alle campagne in difesa dei profughi che chiedono asilo la sinistra
britannica parte da un alto livello di coscienza internazionalista". Ancora:
"il consenso che Tony Blair ha costruito in patria in sostegno alla guerra
e' tanto fragile quanto la coalizione alla cui costruzione egli ha
contribuito all'estero... Nella misura in cui la recessione continua a
mordere la gente mettera' sempre di piu' in dubbio la validita' di spendere
milioni (di sterline, n.d.r.) in una guerra assassina senza obiettivi
intelligibili e senza scadenze temporali mentre potremmo rimettere in vita
il sistema sanitario e lottare contro la poverta' da noi".
L'articolo termina con un appello al movimento: "Gli attivisti devono
osservare cosa sta facendo il Pentagono e quindi fare l'opposto: essere
onesti nelle loro motivazioni, chiari negli obiettivi e non dogmatici nel
comportamento".

3. MAESTRE. GIANCARLA CODRIGNANI: LA MORTE DI ANTIGONE
[Da Giancarla Codrignani, Ecuba e le altre, Edizioni cultura della pace, S.
Domenico di Fiesole (FI) 1994, p. 62]
La morte di Antigone lascia dietro di se' un interrogativo non ingenuo:
perche' deve essere l'odio e non l'amore il motore della storia?

4. INCONTRI. DIBATTITI A MOLFETTA
[Diffondiamo questo comunicato della Scuola di pace "don Tonino Bello", per
contatti: scuoladipace.dontonino at tin.it]
A cura di Associazione Duomo, Giovani Comuniste/i, Legambiente, Prc, Punto
Pace Pax Christi, Scuola di pace "don Tonino Bello", Sinistra giovanile e
Arcobaleno Onlus, Azione Cattolica e Casa per la pace, si svolgeranno a
Molfetta nei prossimi giorni i seguenti incontri-dibattito.
* Domenica 4 novembre, Salone Parrocchia Santa Famiglia, ore 18.30:
Conflitti dell'economia ed economia dei conflitti, con Giuliana Martirani,
docente di Geografia dello sviluppo, Universita' di Napoli.
* Giovedi 8 novembre, Sala Stampa Comunale, ore 19: L'ONU, la pace e
l'attuale crisi internazionale, con Ugo Villani, docente di Diritto
internazionale, Universita' di Bari.
* Venerdi 16 novembre, Fabbrica S. Domenico, ore 19: E tu cosa puoi fare?,
con Vincenzo Caruso, coordinatore territoriale Emergency.

5. INCONTRI. IL 7 NOVEMBRE A NAPOLI
[Diffondiamo questo comunicato dell'associazione per la pace di Napoli; per
contatti: assopace.na at tiscalinet.it]
Nell'ambito della campagna contro la guerra si terra' a Napoli mercoledi 7
novembre, alle ore 17, presso la sede di Assopace in via Trinita' degli
spagnoli 41 (angolo via Toledo di fronte alla Banca commerciale) il
dibattito: "Afghanistan: condizioni e prospettive di un paese in guerra";
iinterverranno fra gli altri Afzal Ghoulam, medico afgano e collaboratore di
Emergency; Raffaele Porta, assessore comunale.

6. INCONTRI. L'8 NOVEMBRE A TRENTO
[Diffondiamo questo comunicato redatto da un gruppo di formatori di Trento
legati al mondo del commercio equo e solidale, della nonviolenza e
dell'intercultura. Per contatti: Marcoxl at tin.it]
Portiamo alla vostra cortese attenzione, per darne diffusione, il volantino
di un corso elaborato per pensare la pace in tempo di guerra. Lo propone un
gruppo di formatori di Trento legati al mondo del commercio equo e solidale,
della nonviolenza e dell'intercultura.
Ci incontreremo per la prima volta l'8 novembre e li' si decidera' il resto
del calendario, ma il corso potrebbe essere un utile strumento per poter
parlare di queste tematiche anche per altri gruppi. Basta contattarci via
mail all'indirizzo: marcoxl at tin.it
Ringraziamo anticipatamente.
Marco Baino, Julia Politeo, Elena Poli, Marco Linardi.
*
Percorsi formativi per attivare la pace in tempi di guerra
"Il mondo di oggi ha bisogno di persone che abbiano amore e lottino per la
vita almeno con la stessa intensita' con cui altri si battono per la
distruzione e la morte" (M. Gandhi).
* Obiettivi
- Attivare un pensiero critico sulla guerra e le sue conseguenze.
- Facilitare l'elaborazione dal senso di impotenza verso una propria azione
per la pace.
- Far crescere una coscienza nonviolenta capace di dare un'alternativa alla
logica della violenza a tutti i livelli e in tutte le sue manifestazioni.
* Percorso
1. Conoscenza di se e formazione del gruppo; Raccolta aspettative.
2. Cause e dinamiche della guerra.
3. Coscienza critica nell'informazione.
4. Coscienza e guerra: la tolleranza e le obiezioni di coscienza.
5. Azioni possibili: le alternative esistono, scopriamole.
6. Preparazione e azione: io posso, noi possiamo...
Ogni incontro, tendenzialmente settimanale, dura circa 2 ore.
Il percorso puo' essere ristrutturato ed attivato anche in moduli piu'
brevi. Un esempio e' un minipercorso composto da 3 incontri (1, 2, 5).
Eventualmente si possono aggiungere altri incontri, ad esempio: "gioco di
ruolo sulla preparazione ad una azione diretta nonviolenta o su tema
scelto".
* Metodo
Gli incontri saranno Laboratori condotti con il metodo "training
nonviolento" con il quale si apprende dall'esperienza diretta e dalla
compartecipazione. Il metodo stimola la creativita' nel comunicare senza
troppe difese, nel prendere decisioni, nel risolvere i conflitti integrando
le reciproche differenze. Concretamente saremo coinvolti in prima persona in
simulazioni, giochi cooperativi, riflessioni e valutazioni.
*Formatori
Un gruppo di formatori  professionalmente impegnato nell'educazione alla
nonviolenza, alla mondialita' e all'intercultura interpellato dai recenti
eventi ha elaborato il presente percorso formativo. Gli attuali proponenti
sono Marco Baino, Marco Linardi, Julia Politeo, Elena Poli, formatori con
esperienza nella formazione con metodologia attiva, membri del gruppo
formatori Mandacara' e collaboratori di istituzioni scolastiche ed
associative. Potranno essere coinvolti altri formatori per tematiche
specifiche.
* Informazioni
Il primo incontro e' fissato per il giorno 8 novembre alle ore 20 presso
Villa S. Ignazio, via alle Laste 22, Trento.
Le iscrizioni al corso sono aperte dal mese di ottobre 2001. Le date e gli
orari del percorso e l'adesione ai possibili moduli verranno concordati nel
primo incontro tenendo conto delle esigenze dei singoli.
Oltre i 20 iscritti e' possibile organizzare altre opportunita' in periodo,
date ed orari da concordare.
Per la partecipazione all'intero percorso e' richiesta una quota
d'iscrizione di lire sessantamila. Eventuali difficolta' economiche non
devono essere di ostacolo all'iscrizione.
Ulteriori informazioni e iscrizioni presso: Marco Linardi, tel 0461242474,
e-mail: marcoxl at tin.it

7. INCONTRI. GLI APPUNTAMENTI DEL LABORATORIO DELLA NONVIOLENZA A TORINO
[Diffondiamo questo comunicato del Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi
13, Torino, tel 011532824]
Laboratorio della nonviolenza e Osservatorio Internazionale: programma
novembre - dicembre 2001
Giovedi 8 novembre, ore 20,30: Dal 4 novembre 1971 al 4 novembre 2001:
trent'anni di Resistenza alla guerra e al militarismo. Intervengono Beppe
Marasso, Pier Carlo Racca e Nanni Salio.
Giovedi 15 novembre, ore 20,30: Islam e fondamentalismo in Asia centrale.
Interviene Marco Buttino, del Centro Interateneo di Studi per la Pace.
Giovedi 22 novembre, ore 20,30: La politica dell'azione nonviolenta secondo
Gene Sharp: teorie del potere. Intervengono Enrico Peyretti e Carla Toscana.
Giovedi 29 novembre, ore 20,30: Dalla distruzione dei grandi Buddha agli
attentati dell'11 settembre 2001. Intervengono Claudio Torrero, Cristiana
Cattaneo e Nanni Salio.
Giovedi 6 dicembre, ore 20,30: La politica dell'azione nonviolenta secondo
Gene Sharp: una societa' capace di resistere. Intervengono Enrico Peyretti e
Carla Toscana.
Giovedi 13 dicembre, ore 20,30: Quali possibilita' di pace per la Colombia?
Intervengono Emilio Zimbelli e Paolo Pozzo dell'ISCOS Piemonte.
Giovedi 20 dicembre, ore 20,30: La politica dell'azione nonviolenta secondo
Gene Sharp: le tecniche e i casi storici. Interviene Paolo Candelari.
Tutti gli incontri si tengono presso il Centro Studi "Domenico Sereno
Regis", via Garibaldi 13, Torino.

8. INCONTRI. IL 23 NOVEMBRE UN CONVEGNO A VERBANIA
[Riceviamo e diffondiamo]
I Verdi del Verbano Cusio Ossola venerdi 23 novembre alle ore 21 a Verbania
organizzano un convegno sul tema: "proposta di legge per formare le forze di
polizia ai principi della nonviolenza" firmata da vari parlamentari tra cui
A. Occhetto, Nando dalla Chiesa, Laura Cima, ed altri.
Interverranno l'on. Laura Cima (Verdi), Davide Melodia (gia' segretario del
Movimento Nonviolento e presidente provinciale dei Verdi), Gabriele Grezzi
(della scorta del giudice Caponnetto e rappresentante del Siulp).
Per informazioni: Paolo Caruso, tel. 0323404220, cell. 3393990470, e-mail:
paolo.caruso at libero.it, o anche Pietro Ricchi, tel. 032380347, cell.
3497226195

9. LETTURE. NANDO DALLA CHIESA: STORIE ERETICHE DI CITTADINI PERBENE
Nando dalla Chiesa, Storie eretiche di cittadini perbene, Einaudi, Torino
1999, pp. 212, lire 20.000. Uno dei protagonisti della lotta contro i poteri
criminali racconta le storie di "cittadini portatori di valori e principi in
cui tanti possono riconoscersi, ma alla fine cittadini eretici per orgoglio
e onesta' civili", da Mario Calabresi a Gianna Sangallo, da Riccado Orioles
a Pippo Pollina, da Nando Benigno a Basilio Rizzo, da Giovanni Falcone a
Paolo Borsellino, Antonino Caponnetto, Grazia Pradella, Armando Spataro,
Gherardo Colombo, Giancarlo Caselli. Un libro tenero e scintillante, di
amore e verita'.

10. LETTURE. RAUL HILBERG: LA DISTRUZIONE DEGLI EBREI D'EUROPA
Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d'Europa, Einaudi, Torino 1995, due
volumi, pp. 1.422, lire 38.000. Un capolavoro storiografico e documentario,
una lettura doverosa.

11. LETTURE. ARUNDHATI ROY: IL DIO DELLE PICCOLE COSE
Arundhati Roy, Il dio delle piccole cose, Guanda, Parma 1997, Superpocket,
Milano 2000, pp. 362, lire 7.900. Questo romanzo della scrittrice indiana
impegnata nei movimenti ambientalisti e pacifisti e' un vero gioiello.

12. RILETTURE. GUSTAVO GUTIERREZ: TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE
Gustavo Gutierrez, Teologia della liberazione, Queriniana, Brescia 1972,
1981, pp. 320. Uno dei capolavori della riflessione teologica contemporanea,
ed anche una delle voci piu' alte del dolore e della speranza dei popoli
oppressi.

13. RILETTURE. EDOARDA MASI: CENTO TRAME DI CAPOLAVORI DELLA LETTERATURA
CINESE
Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese, Rizzoli,
Milano 1991, pp. 480, lire 55.000. Non e' solo una storia ed
un'interpretazione di una delle piu' grandi culture del mondo, ma sono anche
cento straordinari saggi di una delle pensatrici piu' profonde e delle
scrittrici piu' dense che vivano oggi su questo mondo.

14. RILETTURE. MASSIMO MILA: BREVE STORIA DELLA MUSICA
Massimo Mila, Breve storia della musica, Einaudi, Torino 1963, 1977 (ma ce
ne dovrebbe essere una edizione recente), pp. 478. Il grandissimo,
indimenticabile musicologo (persona di forte impegno civile e protagonista
della lotta antifascista), offre una limpida sintesi per avviare ad
"ascoltare cio' che la musica ha detto all'uomo nel corso dei secoli".

15. RIVISTE IN RETE. IL NUOVO NUMERO DE "IL PAESE DELLE DONNE"
[Riceviamo e diffondiamo. Per contatti: e-mail: pdd at isinet.it; sito:
www.womenews.net]
Il nmero 33/34 de "Il paese delle donne" e' on line all'indirizzo
www.womenews.net
Questa settimana parliamo di:
* Fuori la guerra dalla storia: Donne e guerra: un rapporto complesso, di
Lidia Cirillo; Il mondo in cattive mani, di Sunera Thobani; La civilta'
delle citta' e delle case, di Tiziana Plebani; Pax romana, di Luciana
Tufani; Perugia-Assisi: due torti non fanno una ragione, di Lidia Menapace;
New global, di Maria Paola Fiorensuoli; Non in mio nome, un appello; Altri
contributi contro la guerra.
* Globalizzazione: Da Firenze verso Porto Alegre, di Rosa Calderazzi e
Francesca Pesce; Il Wto e' cieco, di Titta Vadala'.
* Scuola: Una questione che ci riguarda, di Giovanna Romualdi; A scuola da
Polite, di G. R.
* Lavoro: L'emozione e la regola, di Fulvia Colombini; Pensioni fantasma, di
Gabriella Poli.
* Segnalazioni.
* Testate di donne on line.

16. MATERIALI. PER STUDIARE LA GLOBALIZZAZIONE: DA ANTONIO VIGILANTE A
VINOBA

* ANTONIO VIGILANTE
Profilo: nato a Foggia nel 1971, dopo la laurea in pedagogia si e'
perfezionato in bioetica. Collabora a diverse riviste. Opere di Antonio
Vigilante: La realtà liberata. Escatologia e nonviolenza in Aldo Capitini,
Edizioni del Rosone, Foggia 1999.

* PIERLUIGI VIGNA
Profilo: magistrato particolarmente impegnato contro la mafia.

* AMEDEO VIGORELLI
Profilo: docente di filosofia morale all'Universita' di Milano. Opere di
Amedeo Vigorelli: L'esistenzialismo positivo di Enzo Paci, Angeli, Milano
1987; Piero Martinetti, Bruno Mondadori, Milano 1998.

* TULLIO VINAY
Profilo: pastore valdese, impegnato nel Movimento Internazionale della
Riconciliazione, animatore di straordinarie esperienze di pace e di
solidarietà (Agape, Riesi), parlamentare, una figura indimenticabile.

* VINOBA
Profilo: Vinayak Bhave, detto Vinoba, 1895-1983, discepolo di Gandhi, ne
proseguì l'impegno. Promosse il movimento per il dono della terra ai
contadini. Opere di Vinoba: Gandhi. La via del maestro, Paoline, Cinisello
Balsamo 1991. Opere su Vinoba: Shriman Narayan, Vinoba, Cittadella, Assisi
1974; Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio,
Jaca Book, Milano 1980.

17. INDICE DEI NUMERI 245-274 (OTTOBRE 2001) DE "LA NONVIOLENZA E' IN
CAMMINO
* Numero 245 del primo ottobre 2001: 1. Peppe Sini, ancora un appello alle
idee chiare e distinte; 2. Severino Vardacampi, ancora sulle tre cose da
fare per impedire la guerra; 3. Luce Irigaray, sui miti; 4. Ursula K. Le
Guin, tutto quello che so; 5. Khalida Messaoudi, un delitto; 6.
"Sbilanciamoci": le iniquita' nella Legge Finanziaria 2002; 7. Notizia
biobibliografica di Marianella Sclavi (con le sue "sette regole dell'arte di
ascoltare"); 8. Letture: Ralf Dahrendorf, Dopo la democrazia; 9. Letture:
Simona Forti, Il totalitarismo; 10. Letture: George Steiner, Nessuna
passione spenta; 11. Per studiare la globalizzazione: da Giuliana Saladino a
Walter Salles; 12. Indice dei numeri 215-244 (settembre 2001) de "La
nonviolenza e' in cammino"; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14.
Per saperne di piu'.
* Numero 246 del 2 ottobre 2001: 1. Peppe Sini: contro la guerra, la
nonviolenza; 2. Christa Wolf, per impedire le guerre; 3. Lavinia
Mazzucchetti ricorda la "Rosa Bianca"; 4. Letture: AA. VV., Cervelli che
parlano; 5. Letture: Hannah Arendt, Archivio Arendt 1. 1930-1948; 6.
Letture: "Limes", La guerra del terrore; 7. Per studiare la globalizzazione:
da Zeno Saltini a Teresita Sandeschi Scelba; 8. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 247 del 3 ottobre 2001: 1. Enrico Peyretti, gli imperi sono
stupidi; 2. Barbara Lee, sono morte gia' troppe persone innocenti; 3. Peppe
Sini, iniziando un digiuno; 4. Valentina Duca, lo spazio in cui un vero
dialogo puo' essere messo al mondo; 5. Davide Melodia, risposta nonviolenta
al terrorismo; 6. Giancarla Codrignani, la globalizzazione dell'orrore; 7.
Lidia Menapace, opposizione alla guerra e forme della politica; 8.
Emergency, un chiarimento al presidente del consiglio dei ministri; 9.
Helmuth Moroder, Sami Adwan e Dan Bar-On, premi "Alexander Langer" 2001, a
Roma l'11 ottobre; 10. Silvano Tartarini, venerdi 12 ottobre a Perugia; 11.
Letture: Lia Levi, Che cos'e' l'antisemitismo? Per favore rispondete; 12.
Letture: Raissa Maritain, Diario di Raissa; 13. Letture: Edoardo Martinelli
(a cura di), Progetto Lorenzo Milani: il maestro; 14. "La rivista del
Manifesto"; 15. Per studiare la globalizzazione: da Francesco Santanera a
Saskia Sassen; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di
piu'.
* Numero 248 del 4 ottobre 2001: 1. Peppe Sini, prepararsi all'azione
diretta nonviolenta; 2. Giobbe Santabarbara, la marcia Perugia-Assisi e'
Aldo Capitini vivente; 3. Franco Fortini, l'ora delle basse opere; 4. Ileana
Malancioiu, sogno; 5. Enrico Peyretti, la guerra e' l'antitesi del diritto;
6. Giulio Vittorangeli: "Bombardare Kabul" ventidue anni dopo; 7. Messaggio
finale della conferenza internazionale su "Cristiani e Musulmani in Europa:
reponsabilita' e impegno religioso in una societa' pluralista"; 8. Luisa
Morgantini, non c'e' sicurezza con la produzione di armi; 9. Rosemary Lynch,
perche'? 10. Anna Maria Merlo intervista Serge Latouche; 11. Arci:
solidarieta' e sostegno umanitario ai profughi afghani; 12. Letture:
Giuseppe Cantillo, Introduzione a Jaspers; 13. Letture: Assia Djebar, Donne
d'Algeri; 14. Letture: Hans Jonas, Sull'orlo dell'abisso; 15. Benito
D'Ippolito, vecchi volantini del tempo della guerra del Golfo; 16. Per
studiare la globalizzazione: da Alfonso Sastre a Volker Schloendorff; 17. La
domandina del Criticone; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per
saperne di piu'.
* Numero 249 del 5 ottobre 2001: 1. Operazione Colomba: la nostra
esperienza, la scelta della nonviolenza; 2. Gerard Lutte, tutti i massacri
devono essere condannati; 3. Peppe Sini: la guerra voluta dai terroristi si
avvicina sempre piu' minacciosamente. Prepariamoci a contrastarla con la
nonviolenza; 4. Sylvie Germain, quando il pensiero fa bancarotta; 5.
Chalmers Johnson, un americano pensoso e preoccupato; 6. La circolare del
Mir del 15 settembre; 7. Benito D'Ippolito, vecchi volantini del tempo della
guerra dei Balcani; 8. Monica Lanfranco, Stefano Lenzi, Deborah Lucchetti,
Chiara Malagoli e Alberto Zoratti: e' sulla nonviolenza che dobbiamo
riflettere; 9. Letture: Laura Boella, Annarosa Buttarelli, Per amore di
altro; 10. Letture: Elena Soetje, La responsabilita' della vita; 11.
Letture: Amedeo Vigorelli, Piero Martinetti; 12. Per studiare la
globalizzazione: da Arnold Schoenberg a Cosimo Scordato; 13. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 250 del 6 ottobre 2001: 1. La piu' grande rivoluzione del XX
secolo: nonviolenta; 2. Francesco Comina, l'ultimo bivio; 3. Dino Frisullo,
lettera aperta al Ministro dell'Interno; 4. Peppe Sini, la guerra puo'
essere fermata; 5. Renato Sacco, caro Francesco; 6. Renate Siebert,
l'alleanza tra politica e mafia; 7. Hannah Arendt, l'amore in cui credo; 8.
Martin Buber, ogni giorno; 9. Marina Rossanda, aiutiamo le Gazzelle ferite;
10. Operazione Colomba: progetto 2002 di sostegno alle popolazioni colpite
dal conflitto in Cecenia; 11. Letture: Luca Bagetto, Etica della
comunicazione; 12. Letture: Pascal Dreyer, Etty Hillesum, una testimone del
Novecento; 13. Letture: Tzvetan Todorov, Gli abusi della memoria; 14.
Riletture: Gotthold Ephraim Lessing, Nathan il saggio; 15. Per studiare la
globalizzazione: da Rocco Scotellaro a Mara Selvini Palazzoli; 16. Gli
scartafacci di Biricocolo: l'ircocervo; 17. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 18. Per saperne di piu'.
* Numero 251 del 7 ottobre 2001: 1. Aldo Capitini, la marcia della pace del
1961; 2. Enrico Peyretti, la marcia della pace dica no alla guerra; 3.
Gianni Novelli, presentazione della marcia; 4. Tonino Drago, ai nonviolenti
di testimonianza; 5. Severino Vardacampi, opporsi a una guerra illegale e
criminale: con la nonviolenza; 6. Peppe Sini, una lettera inviata a tutti i
questori d'Italia; 7. Agnes Heller, cio' che una volta ha detto Rousseau; 8.
Letture: AA. VV. (a cura di Marco Deriu), Gregory Bateson; 9. Letture:
Ruggero Bianchi, Invito alla lettura di Melville; 10. Letture: Eleonora
Missana, L'etica nel pensiero contemporaneo; 11. Per studiare la
globalizzazione: da Ousmane Sembene ad Amartya Sen; 12. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'.
* Numero 252 dell'8 ottobre 2001: 1. Alessandro Marescotti: comincia la
guerra, lavoriamo per la pace; 2. A Viterbo in piazza contro la guerra; 3.
Alcune cognizioni di base per l'azione diretta nonviolenta contro la guerra;
4. Un dossier sulla guerra; 5. Peppe Sini, una proposta urgente: scrivere,
telefonare, parlare ai parlamentari; 6. Franca Ongaro Basaglia, in che modo
lottare; 7. Tre lettere di Pierre Marchand; 8. Operazione Colomba, un
progetto di educazione alla pace; 9. Tre iniziative di pace viterbesi; 10.
Letture: Tahar Ben Jelloun, Le pareti della solitudine; 11. Letture:
Serafino Murri, Krzysztof Kieslowski; 12. Letture: Barbara Lanati, Vita di
Emily Dickinson; 13. Gli scartafacci di Biricocolo: quelli che; 14. Per
studiare la globalizzazione: da Salvatore Senese a Victor Serge; 15. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'.
* Numero 253 del 9 ottobre 2001: 1. Agostino, il prossimo; 2. Peppe Sini,
che fare; 3. Giobbe Santabarbara, separarsi dai violenti; 4. Enrico
Peyretti, la guerra e' crimine e stoltezza; 5. Silvano Tartarini,
incontriamoci il 12 ottobre a Perugia per la nonviolenza; 6. Servizio odc e
pace dell'Associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII: appello per un corpo
civile di pace, incontriamoci a Perugia il 13 ottobre; 7. Pax Christi: il
lutto della ragione; 8. Associazione Resistenza e Pace: il 18 ottobre a
Reggio Emilia per la nonviolenza; 9. Hannah Arendt, dove la violenza regna
assoluta...; 10. Simone Weil, una duplice catastrofe; 11. Letture: Ignazio
Buttitta, La mia vita vorrei scriverla cantando; 12. Letture: Massimo
Mastrogregori, Introduzione a Bloch; 13. Letture: Franco Volpi, Dizionario
delle opere filosofiche; 14. Aspetti psicologici dell'impegno nonviolento;
15. Per studiare la globalizzazione: da Tomaso Serra a Giuliana Sgrena; 16.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'.
* Numero 254 del 10 ottobre 2001: 1. Tavola della Pace: no alla guerra; 2.
Ilvano Rasimelli, le vie della nonviolenza attiva; 3. Peppe Sini, un
ringraziamento e un chiarimento al dottor Mario Pirani; 4. Enrico Euli, le
retoriche dell'unita'; 5. Giulio Vittorangeli, i rambo non ci salveranno; 6.
Yukari Saito, al Presidente della Repubblica Italiana; 7. Diana Dimonte, col
dolore nel cuore; 8. Bruno Giaccone, guerra e nonviolenza; 9. Lea Melandri,
non siamo disposte; 10. Ferruccio Brugnaro, non pugnalate la pace; 11.
Letture: Gregory Bateson, Una sacra unita'; 12. Letture: Alessandro Dal
Lago, Non-persone; 13. Letture: David Maria Turoldo, Il mio amico don
Milani; 14. Il 29 ottobre a Roma ricordando Franco Basaglia; 15. Per
studiare la globalizzazione: da Gene Sharp a Renate Siebert; 16. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'.
* Numero 255 dell'11 ottobre 2001: 1. Peppe Sini, al segretario generale
dell'Onu; 2. Hildegard Goss Mayr, dal 6 agosto 1945...; 3. Enrico Euli, per
la formazione alla nonviolenza; 4. Gerard Lutte: vincere la paura, pensare
con la propria testa e prendere la parola; 5. Marco Servettini, la forza
della verita' contro ogni violenza; 6. Vincenzo Passerini: i bombardamenti
sono vendetta, non giustizia; 7. Gavci, obiettori e finanziaria; 8. Silvano
Tartarini, prime adesioni all'incontro dei movimenti nonviolenti a Perugia
il 12 ottobre; 9. I GAN, gruppi d'affinita' per l'azione nonviolenta; 10. Il
giornale di Emergency del 10 ottobre; 11. Vandana Shiva, la diversita'; 12.
Letture: AA. VV., Don Primo Mazzolari; 13. Letture: Daniele Archibugi, David
Beetham, Diritti umani e democrazia cosmopolitica; 14. Letture: Danilo Zolo,
Chi dice umanita'; 15. Per studiare la globalizzazione: da Marco Siino a
Andrej Sinjavskij; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne
di piu'.
* Numero 256 del 12 ottobre 2001: 1. Mao Valpiana, mai piu' eserciti e
guerre; 2. Pasquale Pugliese, per i gruppi di azione nonviolenta; 3. Davide
Caforio, digiuno per la pace; 4. La rete della marcia mondiale delle donne
alla Perugia-Assisi; 5. Greg Nees, al Presidente Bush; 6. Donne in nero,
partiamo per il Pakistan; 7. Peppe Sini, ora tutti alla Perugia-Assisi; 8.
Severino Vardacampi, per lo sciopero generale; 9. Giobbe Santabarbara, una
nota su alcuni documenti sindacali; 10. Alcuni lavoratori bresciani, per uno
sciopero umanitario; 11. Uil Trasporti del Trentino: no al terrorismo, no
alla guerra; 12. Rappresentanze sindacali di base: no alla guerra, no alla
finanziaria di guerra; 13. Slai Cobas: contro questa e ogni altra guerra;
14. Coordinamento Cobas Inpdap: la risposta e' la pace; 15. Letture: Ernesto
de Martino, Naturalismo e storicismo nell'etnologia; 16. Letture: Tommaso
Greco, Norberto Bobbio; 17. Letture: Vincenzo Ruggiero, Delitti dei deboli e
dei potenti; 18. Marcella Delle Donne: un'osservazione sul razzismo; 19. Per
studiare la globalizzazione: da Jon Sobrino a Wolfgang Sofsky; 20. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 21. Per saperne di piu'.
* Numero 257 del 13 ottobre 2001: 1. Gerard Lutte, l'infinita guerra dei
maschi; 2. Francesco Comina, un tempo per parlare e un tempo per tacere; 3.
Comunicato del tavolo delle campagne promotore della Rete di Lilliput; 4.
Johan Galtung, il pacifismo tra i Cruise e la jihad; 5. Riccardo Bauer, il
problema del disarmo...; 6. Davide Melodia, come neutralizzare il virus
della violenza; 7. Paolo Ricca, la guerra non e' terrorismo? 8. Giobbe
Santabarbara: I massacri e i pagliacci; 9. Ettore Masina, la ripulsa piu'
radicale del terrorismo; 10. Sintesi ed interviste dall'assemblea dell'Onu
dei popoli; 11. Letture: Stefano Catucci, Introduzione a Foucault; 12.
Letture: Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario; 13. Letture: Anna-Vera
Sullam Calimani, I nomi dello sterminio; 14. Sofia Vanni Rovighi:
dogmatismo; 15. Per studiare la globalizzazione: da Alfred Sohn-Rethel a
Wole Soyinka; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di
piu'.
* Numero 258 del 14 ottobre 2001: 1. Riccardo Orioles, la parola guerra; 2.
Mao Valpiana, da Perugia ad Assisi; 3. Benito D'Ippolito, la storia e il
varco; 4. Intervista a Mathilde Mwamini; 5. Acli, Agesci ed altri:
Perugia-Assisi: non marciateci sopra; 6. Opera Nomadi: no alla guerra; 7.
Gruppo Abele: pace e' il contrario di guerra; 8. Simone Weil, per quanto
strano possa sembrare...; 9. Guenther Anders: tesi sull'eta' atomica; 10.
Peppe Sini, una piccola coda; 11. La Carta del Movimento Nonviolento; 12.
Per saperne di piu'.
* Numero 259 del 16 ottobre 2001: 1. Alessandro Marescotti, Peacelink per i
volontari antiguerra; 2. Peppe Sini, sette tesi dopo la marcia
Perugia-Assisi; 3. Giulio Vitorangeli, un gesto di dolcezza; 4. Maria Teresa
Gavazza, guerre e pace; 5. Davide Melodia, corresponsabili della guerra; 6.
Un comunicato del Comitato scienziate e scienziati contro la guerra; 7.
Giancarlo Zizola, governo globale e democrazia; 8. Chiara Zamboni, il
conflitto nascosto; 9. Mario Di Marco, resoconto della conferenza dell'11
ottobre a Viterbo; 10. A giorni la presentazione della proposta di legge per
la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; 11. Alcune prossime
iniziative di pace nel viterbese; 12. Per studiare la globalizzazione: da
Maria Luisa Spaziani a Corrado Stajano; 13. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 260 del 17 ottobre 2001: 1. Fulvio Cesare Manara, alcune
riflessioni sulla marcia Perugia-Assisi; 2. Giovanni Scotto, dopo l'11
settembre; 3. Frei Betto, la nostra marcia; 4. Rete di donne per la pace di
Venezia e Mestre, la scelta della nonviolenza; 5. Luigi Ferrajoli, una sfera
pubblica globale; 6. Women's caucus for gender justice: giustizia, non
guerra; 7. Leonardo Boff, manifesto per la concordia e la pace; 8. Nicoletta
Dentico: guerra e ipocrisia; 9. Un appello del Genoa Legal Forum; 10. Per
studiare la globalizzazione: da Edith Stein a Gino Strada; 11. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* Numero 261 del 18 ottobre 2001: 1. Severino Vardacampi: sparare sulla
Croce Rossa; 2. Enrico Peyretti, la guerra soffoca la democrazia e il
diritto; 3. Eduardo Galeano, nove notizie; 4. Simone Weil, l'uguaglianza; 5.
Luigi Lombardi Vallauri, la guerra non e' un diritto; 6. Le lettere non
spedite di Alarico Gnaulino: una lettera aperta mancata; 7. Una possibile
bibliografia essenziale sulla nonviolenza; 8. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 262 del 19 ottobre 2001: 1. Walter Binni ricorda Aldo Capitini; 2.
Davide Caforio, digiuno per la pace; 3. Davide Melodia, il sinistro scenario
mondiale; 4. Giancarla Codrignani, non per vincere ma per convivere; 5.
Bruno Giaccone, un tentativo di risposta; 6. Le donne dell'Udi di Milano:
vogliamo la globalizzazione della pace; 7. Hannah Arendt, l'uomo di buona
volonta'; 8. Guido Pollice: 39.000 tonnellate di riso italiano; 9. Ottavio
Raimondo: libri contro la guerra; 10. Letture: bell hooks, Elogio del
margine; 11. Letture: Sergio Solmi, Letteratura e societa' (Opere, volume
V); 12. Letture: Claudio Tugnoli, Girard; 13. Oggi a Palermo; 14. Il 22
ottobre a Reggio Emilia con Alberto L'Abate; 15. Benedetta Frare, il 25
ottobre a Perugia; 16. Per studiare la globalizzazione: da Michele Luciano
Straniero a Wislawa Szymborska; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
18. Per saperne di piu'.
* Numero 263 del 20 ottobre 2001: 1. Nanni Salio: terrorismo o guerra? Ci
sono alternative; 2. Dino Frisullo, una lettera dal fronte interno; 3.
Domenico Jervolino, quell'undici settembre...; 4. Francesco Comina, le
citta' tra la guerra e la pace; 5. Amelia Alberti, guerra e petrolio; 6.
Peppe Sini, una lettera aperta; 7. Letture: AA. VV., Tullo Goffi; 8.
Letture: Elisa Giunchi, Radicalismo islamico e condizione femminile in
Pakistan; 9. Letture: Françoise Sironi, Persecutori e vittime; 10. Per
studiare la globalizzazione: da Rabindranath Tagore a Mahmoud Mouhammad
Taha; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* Numero 264 del 21 ottobre 2001: 1. Non dimenticare; 2. Aldo Capitini:
dieci principi del lavoro di Danilo Dolci; 3. Umberto Eco, passione e
ragione; 4. Una riflessione con Ali Rashid a Celleno; 5. Diana Dimonte:
cacao equosolidale; 6. Peppe Sini, una lettera all'Anci e all'Upi; 7. Renato
Solmi ricorda Sergio Solmi: la Resistenza come scelta di dignita'; 8.
Letture: Maria Corda Costa (a cura di), Formare il cittadino; 9. Letture:
Camille Pissarro, Mio caro Lucien; 10. Letture: Salvatore Veca, Della
lealta' civile; 11. Riletture: Immanuel Kant, Pace perpetua; 12. Per
studiare la globalizzazione: da Andrej Tarkovskij ad Ana Teberosky; 13.
Alcune riviste utili; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per
saperne di piu'.
* Numero 265 del 22 ottobre 2001: 1. Francesco Iannuzzelli, azione
nonviolenta alla base dei sottomarini nucleari in Scozia; 2. Alessandro
Marescotti, al Prefetto di Taranto; 3. Alcuni appunti sull'addestramento
alla nonviolenza; 4. Hannah Arendt, il male supremo del nostro tempo; 5.
Etty Hillesum, geroglifici; 6. Simone Weil, pedagogia; 7. Bob Dylan, con dio
dalla nostra parte; 8. Umberto Eco, scenari di una guerra globale; 9.
Francesca Bucca, a Palermo dal 16 al 18 novembre; 10. La Meridiana: 15 libri
sulla pace a 95.000 lire; 11. Letture: Aldo Capitini, Scritti filosofici e
religiosi; 12. Letture: Maurilio Guasco, Paolo Trionfini (a cura di), Don
Zeno e Nomadelfia; 13. Letture: Michele Zappella, Autismo infantile; 14.
Riletture: Marthe Robert, L'antico e il nuovo; 15. Per studiare la
globalizzazione: da Roberto Tecchio a Françoise Thebaud; 16. La newsletter
di "Misteri d'Italia"; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per
saperne di piu'.
* Numero 266 del 23 ottobre 2001: 1. Domenico Gallo, l'illegittima difesa;
2. Raimondo Bultrini, moriranno in sette milioni; 3. Asca: 150 pacifisti
arrestati in Scozia; 4. Giulio Vittorangeli: Palestina, la violenza
infinita; 5. Virginia Woolf, la mia patria e' il mondo intero; 6. Un centro
per la filosofia femminista; 7. Forum mondiale delle alternative: verso
Porto Alegre; 8. Transfair: "Cioccolato positivo" il 25 ottobre a Perugia;
9. Il 16-18 novembre la nonviolenza a Como; 10. Il nuovo numero di
"Antimafia Duemila"; 11. Letture: Graziano Lingua, La storia e le forme
della fine; 12. Letture: Umberto Santino, Storia del movimento antimafia;
13. Letture: Bruna Zani, Patrizia Selleri, Dolores David: La comunicazione;
14. Riletture: Norberto Bobbio, Politica e cultura; 15. Riletture: Giuseppe
Dossetti, Sentinella, quanto resta della notte? 16. Riletture: Il messaggio
di Aldo Capitini; 17. Per studiare la globalizzazione: da Emma Thomas a Paul
Tillich; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'.
* Numero 267 del 24 ottobre 2001: 1. Fermare le stragi; 2. Umberto Santino:
la fabbrica dei diavoli (a lezione dalla Cia: fondamentalismo e droga in
Afghanistan); 3. Appello di "Micromega", "Il ponte" e "Critica liberale": un
referendum per la legalita'; 4. Amelia Alberti: le stragi e gli affari; 5.
Il 24 ottobre Mathilde Muhindo a Scandiano; 6. Letture: Giovanna Campani,
Francesco Carchedi, Giovanni Mottura (a cura di), Spazi migratori e luoghi
dello sviluppo; 7. Letture: Dario Corno, Scrivere e comunicare; 8. Letture:
I quaderni di Micromega, No alle leggi "Forza Ladri"; 9. Riletture: Alberto
L'Abate (a cura di), Addestramento alla nonviolenza; 10. Per studiare la
globalizzazione: da Sebastiano Timpanaro a Wanda Tommasi; 11. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* Numero 268 del 25 ottobre 2001: 1. Donne in nero: campagna Nafas
("Respiro") di accoglienza di profughe e profughi in Pakistan; 2. Francesco
Iannuzzelli, di ritorno dall'azione diretta nonviolenta di Faslane; 3. Un
appello da Trieste; 4. I mercoledi in silenzio per la pace a Genova; 5. Per
la pace in Kurdistan e la democrazia in Turchia; 6. Il 25 ottobre a Torino;
7. Il 25 ottobre a Roma Fernanda Navarro; 8. Benedetta Frare, il 25 ottobre
a Perugia; 9. Il 27 ottobre a Bologna; 10. Il 29 ottobre a Cagliari; 11. Un
convegno a Chieti il 30 ottobre; 12. Scuola di educazione alla pace a Roma;
13. Annarosa Buttarelli: un pensiero di Edith Stein; 14. Letture: AA. VV.,
Il progetto migratorio tra aspettative collettive e liberta' individuali;
15. Letture: Liana Fiorani, Dediche a don Milani; 16. Letture: Eric J.
Hobsbawm, Il secolo breve; 17. Presentazione di ZNet e ZNet-It; 18. Per
studiare la globalizzazione: da Francesco Tonucci ad Antonio Tricarico; 19.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'.
* Numero 269 del 26 ottobre 2001: 1. Peppe Sini, onora il padre e la madre;
2. Benito D'Ippolito, una bambina di dieci anni; 3. Alberto Capannini,
chiamiamola MTI (macchina trituratrice di innocenti); 4. Francesco Comina,
quando tutti saranno arrivati; 5. Ali Rashid, fermate Sharon; 6. Vandana
Shiva, la scelta e' chiara; 7. Rosa Luxemburg, la cosa principale; 8.
Severino Vardacampi, contro la guerra occorre lo sciopero generale; 9.
L'appello di Slai-Cobas, RdB e Cub per lo sciopero generale il 9 novembre
contro la guerra e la finanziaria; 10. Il giornale di Emergency del 24
ottobre; 11. "Chiama l'Africa news" del 25 ottobre; 12. Letture: Augusto
Cavadi, Le ideologie del Novecento; 13. Letture: Domenico Massaro, L'arte di
ragionare; 14. Letture: Ruggero Valentini, Non si dara' pace. Obiettori,
pacifisti e nonviolenti; 15. Tempi di fraternita': l'almanacco 2002 su
religioni e diritti umani; 16. Per studiare la globalizzazione: da Andre' e
Magda Trocme' a David Maria Turoldo; 17. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 18. Per saperne di piu'.
* Numero 270 del 27 ottobre 2001: 1. Marina Forti, sette milioni di afghani
rischiano la morte per fame; 2. Appello per la pace del consiglio centrale
della Fuci; 3. Solidarieta' ai magistrati impegnati contro mafia e
corruzione; 4. Franca Ongaro Basaglia, la conoscenza sofferta; 5. Giobbe
Santabarbara, perche' il movimento contro la guerra e' cosi' inefficace? 6.
Enrico Euli, se io fossi Lilliput; 7. Il 27 ottobre a Pesaro; 8. Licio
Lepore, il 27 ottobre a Viareggio; 9. Nadia Cervoni, il 27 ottobre le Donne
in nero in piazza a Roma; 10. Settimana per la pace ad Avellino; 11. Dal 30
novembre al 2 dicembre seminario di studi sui diritti minacciati; 12.
Letture: Giancarlo Gaeta, Religione del nostro tempo; 13. Letture: Tonino
Perna, Fair trade; 14. Letture: Gino Strada, Pappagalli verdi; 15.
Riletture, Claudio Cardelli (a cura di), Nonviolenza e societa'
contemporanea; 16. Per studiare la globalizzazione: da Giuliano Turone a
Hedi Vaccaro; 17. Il nuovo numero del settimanale "Carta"; 18. L'agenda
"Giorni nonviolenti 2002"; 19. Il Mir-Ifor nel mondo; 20. Il teatro
palestinese "Inad"; 21. La Carta del Movimento Nonviolento; 22. Per saperne
di piu'.
* Numero 271 del 28 ottobre 2001: 1. Contro la guerra, contro il terrorismo,
con la nonviolenza; 2. Lunedi il testo definitivo della proposta di legge
per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della
nonviolenza; 3. Alessandro Marescotti, i dieci anni di Peacelink; 4. Lidia
Menapace: tra Perugia e Assisi, fare della nonviolenza il paradigma della
politica; 5. Oreste Benzi, per una nuova umanita'; 6. I lillipuziani dopo
l'assemblea di Firenze; 7. La carta dei principi del forum mondiale delle
alternative; 8. L'Associazione nazionale amici di Aldo Capitini; 9. Letture:
Giulietto Chiesa, G8/Genova; 10. Letture: Concita De Gregorio, Non lavate
questo sangue. I giorni di Genova; 11. Letture: I quaderni speciali di
Limes: nel mondo di Bin Laden; 12. Riletture: Ernesto Balducci, Francesco
d'Assisi; 13. Riletture: Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene; 14.
Riletture: John Stuart Mill, Saggio sulla liberta'; 15. Tre appuntamenti di
"Lunaria"; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di
piu'.
* Numero 272 del 29 ottobre 2001: 1. Fermare la guerra subito; 2. Ingeborg
Bachmann, dall'alto; 3. Amelia Alberti, in quali mani siamo? 4. Una lettera
di Enrico Peyretti al presidente Ciampi; 5. Massimiliano Pilati: "ascoltare
e parlare", l'esempio dei Centri di orientamento sociale; 6. Tonino Bello
presenta "Pax Christi"; 7. Norberto Bobbio, l'assedio della mafia alla
democrazia; 8. Franco Fortini, comunismo; 9. Premio di laurea "Aldo
Capitini"; 10. L'osservatorio europeo sulla legalita' "Giovanni Falcone" di
Monopoli; 11. Letture: Ernesto Balducci, L'Altro; 12. Letture: Jeremy
Rifkin, Il secolo biotech; 13. Letture: Muhammad Yunus, Il banchiere dei
poveri; 14. Riletture: Franco Fornari, Psicanalisi della situazione atomica;
15. Riletture: Eugenio Garin, Con Gramsci; 16. Riletture: Virginia Vacca (a
cura di), Vite e detti di santi musulmani; 17. Da tradurre: Christian Mellon
et Jacques Semelin, La non-violence; 18. Per studiare la globalizzazione: da
Veronica Vaccaro a Mordechai Vanunu; 19. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 20. Per saperne di piu'.
* Numero 273 del 30 ottobre 2001: 1. Marinella Correggia, sette milioni e
mezzo di afghani senza cibo; 2. Jean Ziegler, ho creduto...; 3. Svoltosi
ieri incontro al Senato per la proposta di legge per la formazione delle
forze dell'ordine alla nonviolenza; 4. Severino Vardacampi: a proposito dei
"Social Forum", tre ambiguita' da sciogliere; 5. Movimento Nonviolento,
verbale della riunione di Torino del 22 settembre; 6. Letture: Alessandro
Dal Lago, Non-persone; 7. Letture: Hans Jonas, Dalla fede antica all'uomo
tecnologico; 8. Letture: Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta'; 9.
Riletture: Hannah Arendt, La vita della mente; 10. Riletture: Denis Diderot,
Il nipote di Rameau; 11. Riletture: Giovanni Falcone, Interventi e proposte;
12. Riviste del movimento delle donne on line; 13. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 274 del 31 ottobre 2001: 1. La guerra continua; 2. Marco Revelli,
la grandezza umile di Aldo Capitini; 3. Patrizia Pasini, proposta per una
giornata di silenzio e digiuno; 4. Maria Grazia Giannichedda ricorda Franco
Basaglia; 5. Marco D'Eramo intervista Nancy Scheper-Hughes; 6. Giulio
Vittorangeli: Hurbinek; 7. Marianne Moore: quasi sapessero; 8. Alcune
iniziative contro la guerra; 9. A Palermo il 7 novembre giornata di studio
su Lanza del Vasto; 10. Due appuntamenti del Movimento Nonviolento; 11.
Letture: Marco Belpoliti, Primo Levi; 12. Letture: Giovanni Berlinguer,
Volnei Garrafa: La merce finale; 13. Letture: Denis McQuail, Sociologia dei
media; 14. Riletture: Ernst Bloch, Il principio speranza; 15. Riletture:
Jean Marie Domenach, Emmanuel Mounier; 16. Riletture: Jacqueline Risset, La
letteratura e il suo doppio; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18.
Per saperne di piu'.

18. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

19. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: http://www.nonviolenti.org ;
per contatti, la e-mail è: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
http://www.peacelink.it/users/mir . Per contatti: lucben at libero.it ;
angelaebeppe at libero.it ; mir at peacelink.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: http://www.peacelink.it . Per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 278 del 4 novembre 2001