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La nonviolenza e' in cammino. 275
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 275
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 1 Nov 2001 07:34:06 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 275 del primo novembre 2001 Sommario di questo numero: 1. Gino Strada, dalla parte delle vittime 2. La solidarieta' dei pakistani in Italia con le vittime dell'attentato in Pakistan 3. Carlo Gubitosa: il 4 novembre presenza nonviolenta nelle piazze d'Italia 4. Umberto Santino: le dimissioni di Tano Grasso, un atto di accusa per un governo che legalizza l'illegalita' 5. Davide Melodia, ecopacifismo e animali 6. Alcuni libri su etica e diritti degli animali 7. Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: lo spirito e la prassi dei Centri di orientamento sociale 8. Nadine Gordimer, la protesta 9. Françoise Sironi, la tortura 10. Una lettera di Marcos ai familiari di Digna Ochoa 11. Letture: Italo Mancini, Bonhoeffer, 12. Letture: Piero Viotto, Introduzione a Maritain 13. Letture: Cornel West, La filosofia americana 14. Riletture: Lorenzo Albertinelli, I lager 15. Riletture: Herbert Marcuse, L'uomo a una dimensione 16. Riletture: Edward Said, Orientalismo 17. Il 4 novembre incontro di formazione a Viterbo 18. Due dibattiti con Serge Latouche a Roma 19. Il notiziario del Bologna Social Forum 20. Per studiare la globalizzazione: da Agnes Varda a Silvia Vegetti Finzi 21. La "Carta" del Movimento Nonviolento 22. Per saperne di piu' 1. TESTIMONIANZA. GINO STRADA: DALLA PARTE DELLE VITTIME [Gino Strada, chirurgo in zone di guerra, e' l'animatore dell'esperienza di Emergency, presente in Afghanistan per cercar di salvare le vite umane di cui altri esseri umani stanno facendo scempio. Per contatti: www.emergency.it] Molte, secondo fonti dei Taleban, sarebbero le vittime civili dei bombardamenti anglo-americani sull'Afghanistan - abbiamo sentito piu' volte in televisione - ma, afferma il Pentagono, si tratta solo di propaganda del regime di Kabul. La guerra, questa guerra, e' anche mediatica. Lo e' stata per anni, volutamente censurando la tragedia del popolo dell'Afghanistan, e lo e' anche oggi, per mascherare i lutti di una nuova guerra. E allora noi di Emergency abbiamo voluto andare a verificare, per informare in modo obiettivo e documentato, e anche per prepararci a rispondere a nuovi bisogni umanitari. Le vittime che indichiamo qui di seguito le abbiamo incontrate, visitate, intervistate. Niente "si dice", nessun "portavoce", nessun intermediario. E' un elenco, crediamo, largamente incompleto: siamo sicuri di non aver raggiunto tutte le vittime, e abbiamo ritrovato solo quei feriti che in qualche modo hanno potuto raggiungere presidi sanitari della sola Kabul: questo elenco ha dunque un valore esemplificativo. Per motivi di riservatezza, abbiamo omesso il luogo dove sono ricoverati, mentre abbiamo indicato nome, sesso, eta', tipo di lesione, data e luogo del bombardamento. Inoltre, per ovvi motivi, non possiamo raccogliere le storie di chi e' morto, di quegli sventurati che in questi giorni si aggiungono alla lunga lista delle vittime della follia della guerra. Faremo tutto il possibile per continuare a fornire nuove aggiornate informazioni nei giorni e nelle settimane seguenti, anche se vorremmo non ce ne fosse bisogno. Abbiamo una sola certezza, verificata di persona dallo staff di Emergency: anche quello che segue e' un elenco di vittime civili di una guerra incivile come tutte le guerre. * Vittime da bombardamenti su Kabul 1. Aihasha Abdul Malik, F, 3 anni, amputazione di gamba, lesioni multiple agli arti, intossicazione polmonare, 10 ottobre, Mikrorajon. 2. Zarwali Almar, M,10 anni, amputazione di gamba destra e lesione dei tessuti molli alla mano destra e gamba sinistra, 10 ottobre, Saroby. 3. Jawed M. Alam, M, 10 anni, frattura bilaterale agli arti inferiori, 10 ottobre, Boni-hosar. 4. Raqeba M. Jan, F, 30 anni, lesioni dei tessuti molli agli arti inferiori bilateralmente, 11 ottobre, Tarakhel. 5. Saleha Moheb, F, 10 anni, ferita al torace, 11 ottobre, Karte Se. 6. Ahmad Khan Janay Ahmad, M, 35 anni, frattura di caviglia destra, 12 ottobre, Qargha. 7. M. Omar Khan, M, 10 anni, lesione ai tessuti molli gamba destra, 12 ottobre, Qargha. 8. M. Azghar Ali Ahmad, M, 40 anni, trauma ginocchio destro, 12 ottobre, Qargha. 9. Abdul Moqim Rahim, M, 20 anni, frattura esposta di tibia sinistra, 12 ottobre, vicinanze aeroporto. 10. Naiheb M. Ranq, M, 4 anni, trauma cranico, 12 ottobre, vicinanze aeroporto. 11. Nasir Ahmaed Gul M. Abd, M, 20, lesione mano sinistra,12 ottobre, Khair Khana. 12. Abdullah Hamid Hakim, M, 24 anni, lesione mano destra, vicinanze aeroporto. 13. Wahed Abdul Jahl, M, 22 anni, lesioni alla gamba destra, 12 ottobre, Qargha. 14. Farema M. Sarwer, F, 25 anni, lesioni gamba destra, 12 ottobre, Mikrorajon. 15. Negena M. Salem, F, 10 anni, frattura cranica, 12 ottobre, vicinanze aeroporto. 16. Waheda M. Nesar, F, 4 anni, ferita penetrante all'addome, 12 ottobre, Rish Khor. 17. M. Azam, M, 20 anni, frattura di gamba sinistra, 14 ottobre, Karte Parwan. 18. Breshna M. Ghous, F, 1 anno, dispnea da inalazione, 14 ottobre, Badam Bagh. 19. Zarmina Amanullah, F, 7 anni, lesione penetrante al fianco destro e gomito destro, 14 ottobre, Debury (paziente deceduta). 20. Fazela Amanullah, F, 5 anni, frattura di ginocchio destro, 14 ottobre, Debury. 21. Parwana Amanullah, F, 11 anni, ferita alla gamba destra, 14 ottobre, Debury. 22. Ferozan Amanullah, F, 14 anni, ferita al gluteo destro, 14 ottobre, Debury. 23. Najibullah M. Yassir, M, 12 anni, ferita penetrante all'addome, 14 ottobre, Debury. 24. Latifa Allah Ghuiam, F, 25 anni, ferita al volto ed alla coscia destra, 14 ottobre, Debury. 25. Peer Mohamad, M, 63 anni, ferita alla coscia destra, 14 ottobre, Niaz Big. 26. Jan Sharif M. Jan, M, 35 anni, ferita penetrante al torace e addome, 15 ottobre, Karte Parwan. 27. Abdul Bary, M, 6 anni, ferita al gluteo ed all'avambraccio, 15 ottobre, Afshar. 28. Omel Ahmad, M, 3 anni, ferita al cranio, 15 ottobre, Afshar. 29. Abdul Habib Abd. Qadir, M, 65 anni, ferita coscia destra, 15 ottobre, Afshar. 30. M. Alam Allah Dad, M, 40 anni, frattura di gomito, 15 ottobre, Qasaba. 31. M. Sadiq Abd. Mazid, M, 70 anni, frattura ala iliaca sinistra, 15 ottobre, Khair Khana. 32. Noor Aga Abd. Ghafur, M, 34 anni, ferita piede destro, 16 ottobre, Khair Khana. 33. Nezamudin Noorudin, M, 30 anni, frattura di rotula destra, 16 ottobre, Badam Bagh. 34. Gulbigum M. Dad, F, 40 anni, frattura cranica, 16 Ottobre, Qable Bye. 35. Khuda Dad Nowroz, M, 28 anni, ferita penetrante al torace, 17 ottobre, Qalav Shadan. 36. Khuda Dad Rostam, M, 22 anni, ferita al dorso, 17 ottobre, Qalav Shadan. 37. Khanabudin Mostara, M, 28 anni, ferita bilaterale alle gambe, 17 ottobre, Qalav Shadan. 38. Morad Ali M. Mussan, M, 21 anni, frattura di bacino, 17 ottobre, Qalav Shadan. 39. M. Raza M. Wakl, M, 13 anni, ferita penetrante all'addome, 17 ottobre, Qalav Shan. 40. Sulaiman Agha M., 16 anni, ferita al cranio, 17 ottobre, Khoshal Khan. 41. Shabana Agha M., F, 13 anni, ferita agli arti, 17 ottobre, Khoshal Khan. 42. Shad M. Dad M., M, 21 anni, ferita alla gamba destra, 17 ottobre, Khoshal Khan. 43. Najiba M. Ayub, F, 40 anni, ferita al cranio, 17 ottobre, Shari-now. 44. Basnooa M. Afzal, F, 40 anni, frattura di bacino, 17 ottobre, Kair Khana. 45. Abdul Wakl M. Arzal, M, 40 anni, ferita al bacino, Pz in Shock ,17 ottobre, Kair Khana. 46. Niaz Moh Ghulam M., M, 7 anni, ferita al cranio, Pz. In coma, 17 ottobre, Kolola Pushta. 47. Bakara Zar Alam, F, 45 anni, ferita al cranio, 18 ottobre, Pushta Enihesar. 48. Mohammed Sher Mohammed, M, 23 anni, lesioni arti superiori, 18 ottobre, Microrayon. 49. Norullah Nezamudin, M, 28 anni, ferita cerebrale, 18 ottobre, Qargha. 50. Aminullah Momin, M, 50 anni, frattura pelvica, 18 ottobre, Badam Bagh. 51. Sarajudin Fazudin, M, 55 anni, ferite al collo e alle corde vocali, 18 ottobre, Khairkhana. 52. Zamari Mirajan, M, 20 anni, fratture multiple arti inferiori, 18 ottobre, Khairkhana. 53. Abdul Kabir Mohammed, M, 60 anni, ferite penetranti agli occhi, 18 ottobre, Khairkhana. 54. Haroon Agha Sherin, M, 12 anni, ferrite agli arti inferiori, 18 ottobre, Khairkhana. 55. Shamsudin Qader, M, 22 anni, ferite multiple al volto, 18 ottobre, Khairkhana. 56. Zaher Mohammed Alam, M, 35 anni, ferrite alla gamba destra, 18 ottobre, Khairkhana. 57. Kamila Khoja Masod, F, 45 anni, ferite multiple al volto, 18 ottobre, Microrayon. 58. Khosh Abdul Fatah, F, 7 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre, Microrayon. 59. Ahmed Osman, M, 10 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre, Microrayon. 60. Anisa Mohammed Gul, F, 8 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre,Char-Qalla. 61. Zobidullah Rahmatullah, M, 18 anni, ferite toraciche, 18 ottobre, Khairkhana. 62. Shah Malang-Sar Baland, M, 30 anni, ferite alla gamba destra, 18 ottobre, Khairkhana. 63. Samir Zamir, M, 13 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre, Khairkhana. 64. Gulam Rasul Ayub, M, 40 anni, politraumatizzato, 18 ottobre, Khairkhana. 65. Shamsudin Mohammed Nazeer, M, 19 anni, ferrite al volto, 19 ottobre, Khairkhana. 66. Sarwer Mohammed Ayub, M, 45 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana. 67. Nadia Mohammed Sarwer, F, 3 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana. 68. Hanifa Mohammed Sarwer, F, 23 anni, ferite penetranti agli occhi, 21 ottobre, Khairkhana. 69. Zafonon Sarwer, F, 25 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana. 70. Najia Mohammed Sarwer, F, 8 anni, trauma cranico, 21 ottobre Khairkhana. 71. Rabia Mohammed Sarwer, F, 7 anni, trauma cranico, 21 ottobre, Khairkhana. 72. Malyar Zekria, M, 7 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana. 73. Hasanullah Zekria, M, 8 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana. 74. Arif Mohammed Asif, M, 5 anni, trauma cranico, 21 ottobre, Khairkhana. 75. Nesar Qand Agha, M, 3 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana. Fin qui i feriti accertati, tutti colpiti da frammenti di bombe e/o razzi. Nel popoloso quartiere di Khairkhana, in Kabul, dove sono state bombardate numerose abitazioni, abbiamo potuto verificare i seguenti nomi di pazienti deceduti sul posto: 76. Bilal Gulam Rasul, M, 4 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana. 77. Kaled Gulam Rasul, M, 6 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana. 78. Wares Gulam Rasul, M, 12 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana. 79. Samin Gulam Rasul, M, 9 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana. 80. Said Mir-Said Jan, M, 30 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana. 81. Said Mir-Said Mir, F, 26 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana. 82. Nazira-Said Mir, F, 21 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana. 83. Sofi Kasim, F, 39 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana. 84. Aziza-Khoja Fagir, F, 23 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana. Il 18 ottobre 6 persone sono state uccise dai bombardamenti a Microrayon: non siamo per ora in grado di fornire i nomi. Il 21 ottobre altre 12 persone per ora non identificate sono state uccise dai bombardamenti a Khairkhana, dove tre case sono state completamente distrutte. Di queste famiglie sono rimasti vivi solo due bambini, secondo le verifiche fatte dal personale infermieristico di Emergency a Kabul. Cercheremo di fornire aggiornamenti quanto prima. Najib e gli altri dell'Emergency Team in Kabul. * Vitime civili dei bombardamenti angloamericani nella provincia di Kapisa Sabato 27 ottobre 2001 alle ore 21,15 (ora locale) 7 feriti sono stati ricoverati presso il Centro Chirurgico di Emergency di Anabah, nella valle del Panchir. Le vittime, tutte colpite da schegge metalliche di razzi o bombe, hanno dichiarato di essere state ferite durante i bombardamenti anglo-americani sopra i villaggi che costellano la linea del fronte. Le vittime, tutti civili, provengono anche da villaggi situati nella zona sotto il controllo dell'Alleanza del Nord, come Chany Khil, e hanno dichiarato di trovarsi dentro o nei pressi delle proprie abitazioni al momento dell'attacco. Le vittime di questo bombardamento sono: Rowida, F, 5 anni; Aziza Said, F, 13 anni; Zagul, F, 50 anni; Laikhan Mirza, M, 6 anni; Saida, F, 30 anni; Zarif, M, 22 anni; Ahmad Froh, M, 4 anni. Emergency, Anabah, Afghanistan. 2. UMANITA'. LA SOLIDARIETA' DEI PAKISTANI IN ITALIA CON LE VITTIME DELL'ATTENTATO IN PAKISTAN [Da "Senzaconfine", associazione di volontariato antirazzista e luogo d'incontro multicolore, riceviamo e diffondiamo. Per contatti: senzaconfine at hotmail.com] Subito dopo la strage di cristiani in Pakistan Mohamed Shabir Khan, presidente della comunita' pakistana in Italia, ha inviato un messaggio di solidarieta' alla sua ambasciata e, per le vittime, a padre Francis, responsabile della comunita' cristiana di Bahawalpur e corrispondente di Radio Vaticana. Ne ha parlato nel convegno su "Illiberta' duratura: il disegno di legge Bossi-Fini", organizzato domenica scorsa a Roma dal Migrants' Social Forum. Nel messaggio Shabir Khan afferma "la profonda tristezza e indignazione di tutti i lavoratori pakistani in Italia, nella quasi totalita' di religione musulmana, per l'offesa sanguinosa alla stessa convivenza pacifica di fedi e culture che noi rivendichiamo in Italia e in Europa, e che e' il contrario di ogni fondamentalismo". Shabir Khan ha anche auspicato la fine dei bombardamenti in Afghanistan e della guerra, "terreno di coltura di quello che rischia di diventare un conflitto di religioni". 3. INIZIATIVE. CARLO GUBITOSA: IL 4 NOVEMBRE PRESENZA NONVIOLENTA NELLE PIAZZE D'ITALIA [Carlo Gubitosa e' impegnato nell'esperienza di Peacelink. Per contatti: c.gubitosa at peacelink.it] In alternativa all'aggregazione di massa e ai grandi cortei, che consentono la partecipazione solo a chi e' in grado di viaggiare ed ha molto tempo a disposizione, PeaceLink propone per il 4 novembre una iniziativa "lillipuziana" che anche singole persone possono realizzare nella propria citta', con un minimo dispendio di tempo e di denaro. Nei giorni scorsi l'associazione ha lanciato una "chiamata alla pace", creando un gruppo composto da varie decine di volontari che si sono resi disponibili per attivita' di volontariato dell'informazione. Per unirsi a questa rete di volontari si possono inserire i propri dati collegandosi all'indirizzo http://db.peacelink.it/antiguerra dove e' possibile cercare anche i volontari di PeaceLink piu' vicini alla propria citta', per organizzarsi e unire le forze contro la propaganda di guerra. Per il 4 novembre proponiamo una attivita' di volantinaggio in tutte le piazze d'italia. I testi messi a disposizione da PeaceLink per questa attivita' di volantinaggio sono due: * 1. Dossier antiguerra. E' una raccolta di domande e risposte per capire alcuni retroscena dell'azione militare contro l'Afghanistan. Il dossier, composto da una trentina di pagine circa, e' disponibile in vari formati all'indirizzo http://www.peacelink.it/dossier/guerra PeaceLink consiglia di fotocopiare e diffondere il dossier con la tecnica dell'"offerta libera". Con questa tecnica il dossier si autogenera, perche' mediamente la gente offre liberamente ben piu' delle 1500-2000 lire necessarie per le fotocopie. Una volta rientrati dalle spese per la prima ondata di fotocopie si puo' utilizzare il guadagno per fare nuove fotocopie. I volontari possono consegnare, a nome dell'Associazione PeaceLink o a titolo personale, una copia del dossier al sindaco della propria citta', ai membri del consiglio comunale e provinciale, al deputato della propria circoscrizione elettorale, anche e soprattutto alle sedi locali delle forze armate e delle forze dell'ordine. Loro sono i primi destinatari delle nostre informazioni, che devono uscire dalla cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Prima della consegna puo' essere utile contattare la stampa e le televisioni locali, che possono dare risalto alla notizia di un dossier antiguerra consegnato al sindaco o al comandante dei carabinieri. * 2. Dossier 4 novembre. La festa del 4 novembre fu una ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria. Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze armate. Questa eredita' non e' stata sufficientemente sottoposta a critica con l'avvento della Repubblica. Tutto questo e molto altro e' documentato in un piccolo volantino/dossier che puo' essere diffuso nelle piazze d'italia durante i festeggiamenti "ufficiali" e durante le parate militari che si svolgono puntualmente ogni anno in questa data. Il volantino sul 4 novembre, in formato PDF e gia' pronto da stampare, e' disponibile all'indirizzo http://www.peacelink.it/dossier/4novembre/4nov.pdf Per leggere e stampare i documenti in formato PDF e' necessario utilizzare il programma gratuito Acrobat Reader, disponibile all'indirizzo http://www.adobe.com/products/acrobat/readstep2.html * Feedback E' importante che chi realizza un'iniziativa nonviolenta per conto dell'Associazione Peacelink comunichi il risultato della sua iniziativa con un breve resoconto - da inviare all'indirizzo info at peacelink.it - specificando il numero di copie distribuite, il luogo della diffusione del materiale, la reazione delle persone contattate e qualsiasi altra informazione correlata allo svolgimento dell'attivita' di volantinaggio. * Informazioni legali Il "volantino" costituisce "stampato" ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 374/1939. Detta legge stabilisce che lo stampato deve recare, sul frontespizio, l'esatta e ben visibile indicazione del nome e del domicilio legale dello stampatore nonche' dell'anno di effettiva pubblicazione (art. 5, comma 1). L'articolo 2 della legge 47/48 impone anche l'indicazione del luogo della pubblicazione: occorre indicarli entrambi. Per stampatore deve intendersi ogni persona o ente che riproduca, a scopo di diffusione o di semplice distribuzione, uno scritto per mezzo di tipografia, litografia, o con qualsivoglia altro procedimento (art. 9, comma 1). In particolare, la Corte di Cassazione ha precisato che quando alla produzione dello stampato provvede un ente o un'associazione di fatto la responsabilita' per violazione dell'art.1 della legge 374/1939 non e' di colui che ha provveduto materialmente alla produzione dello stampato ma dell'ente o dell'associazione che dispone del mezzo meccanico di riproduzione e, per esso, del suo legale rappresentante a cui sono riferibili sia i precetti che le sanzioni. In tal caso la indicazione relativa all'ente e' sufficiente ai fini degli adempimenti legislativi, posto che in tal modo sara' possibile risalire alla persona fisica cui sono destinati i precetti e le sanzioni. La legge 374/1939 prevede inoltre che lo stampatore ha l'obbligo di consegnare quattro esemplari alla Prefettura della provincia nella quale ha sede l'officina grafica ed un esemplare alla locale Procura della Repubblica. Detta consegna deve essere fatta "prima che gli stampati... siano posti... in diffusione o distribuzione e che alcuna copia sia rimessa al committente o ad altra persona" (art.1 commi 1 e 3). Quanto alle modalita' di comunicazione dello stampato alle competenti autorita', esse sono disciplinate dal Regio Decreto 2052/1940, che regola minuziosamente dette modalita'. In particolare, quando si tratta di "fogli volanti", essi vanno consegnati in "piego raccomandato", o a mani o per posta. Che cosa vuol dire in pratica tutto questo? - Nel dossier e nel volantino sono indicati il luogo di stampa e lo stampatore (L'Associazione Peacelink e' lo stampatore responsabile della diffusione del volantino). Quindi i singoli volontari non devono aggiungere nulla a quanto gia' riportato nei documenti diffusi via internet. - Per evitare problemi durante il volantinaggio, il giorno precedente alla diffusione dei documenti e' consigliabile inviare tramite postacelere (non posta prioritaria, ma postacelere, cosi' si ha in mano una ricevuta dell'invio) quattro copie del dossier e del volantino, allegando una lettera in cui si scrive che "in conformita' a quanto stabilito dalla legge 374/1939, ho provveduto ad inviare n. 4 copie del materiale che verra' utilizzato per attivita' informative in via tal dei tali durante la giornata del 4 novembre prossimo. Cordiali Saluti". Portate con voi una copia della ricevuta durante il volantinaggio per eventuali controlli. - Chi decide di fare volantinaggio nei pressi delle piazze in cui si svolgeranno manifestazioni o parate per la "festa" del 4 novembre, potra' essere scambiato per un disturbatore e fermato da agenti in borghese o in divisa. Nel caso in cui un agente di polizia voglia identificare un manifestante, questi puo' chiedere che l'accertamento sia fatto sul posto, mediante presentazione di carta di identita': la conduzione in centrale infatti dovrebbe avvenire solo per arresto o fermo in caso di commissione di reati. E' importante avere con se' un documento di identita' valido e in buono stato. Se gli agenti insistono per portarvi in centrale o in caserma, assecondateli con gentilezza e durante il tragitto cogliete l'occasione per stabilire un dialogo sereno e costruttivo, spiegando nei minimi dettagli in cosa consiste la vostra attivita' e quali sono i contenuti del materiale che avevate intenzione di distribuire. Non abbiate paura di nulla, perche' non puo' esservi contestato nessun reato, ma al limite vi verra' impedito di continuare a distribuire i volantini. Cogliete la palla al balzo e riorganizzate la vostra attivita' informativa cercando di trasmettere ai carabinieri o alla polizia, attraverso un colloquio sereno ed educato, gli stessi contenuti e gli stessi messaggi che volevate trasmettere ai passanti attraverso i volantini. Per contattare direttamente un responsabile dell'Associazione PeaceLink (Carlo Gubitosa) durante la giornata del 4 novembre e' possibile telefonare al numero 3492258342. Associazione PeaceLink, sito: www.peacelink.it, e-mail: info at peacelink.it 4. UNA DENUNCIA. UMBERTO SANTINO: LE DIMISSIONI DI TANO GRASSO, UN ATTO DI ACCUSA PER UN GOVERNO CHE LEGALIZZA L'ILLEGALITA' [Umberto Santino, presidente del "Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato", e' il piu' importante studioso del fenomeno mafioso e uno dei punti di riferimento fondamentali del movimento antimafia. Per contatti: csdgi at tin.it] Il Centro Impastato aveva gia' espresso amarezza e disappunto per il provvedimento del consiglio dei ministri che il 18 ottobre scorso ha nominato un commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket, ignorando che Tano Grasso, in base alla legge n. 44 del 1999, era stato nominato commissario ordinario con scadenza del mandato nell'agosto del 2003. Nel corso degli incontri con il capo di gabinetto e con il ministro dell'interno del 23 ottobre scorso avevamo preso atto della imperdonabile disinformazione del consiglio dei ministri che, nel prendere la decisione di nominare un commissario straordinario, aveva completamente ignorato l'esistenza della legge istitutiva del commissario e la prescrizione dell'art. 19 che prevede la durata del mandato per un quadriennio. Nonostante le reiterate affermazioni di stima per la persona e per l'operato di Tano Grasso, replicate tanto dal capo di gabinetto che dal ministro, che aveva definito "un pasticcio" la decisione del consiglio dei ministri, la richiesta avanzata dalla delegazione formata dai rappresentanti delle associazioni antiracket, di cui faceva parte anche il presidente del Centro Impastato, di revocare il provvedimento con cui si affiancava al commissario ordinario un commissario straordinario, non veniva accolta. Era evidente che il consiglio dei ministri aveva avuto l'intenzione di delegittimare e rimuovere Tano Grasso, anche se il modo in cui era stato preso il provvedimento dimostrava quanto fossero maldestri gli attuali governanti. Ora Tano Grasso, giustamente, rassegna le dimissioni, reputando impossibile la convivenza con un altro commissario, e nella sua lettera al ministro sottolinea la gravita' della situazione che si e' venuta a creare in un terreno in cui e' in gioco la vita delle vittime del racket e dell'usura che hanno avuto il coraggio di ribellarsi. L'associazionismo antiracket nell'ultimo decennio ha costituito una delle espressioni piu' significative della lotta contro la mafia e Tano Grasso ne e' stato uno dei protagonisti, con la costituzione dell'Acio di Capo d'Orlando, la prima associazione antiracket del nostro Paese, con il ruolo di primissimo piano che ha avuto nella redazione di una legislazione adeguata, con l'attivita' instancabile che ha condotto come commissario, coniugando l'esperienza del movimento e l'attivazione delle istituzioni. Ne prendiamo atto: Tano Grasso, per la sua storia e per la sua personalita', e' incompatibile con un governo che ha legalizzato l'illegalita', depenalizzando il falso in bilancio, disponendo l'inutilizzabilita' delle rogatorie internazionali per la mancanza di un timbro, aprendo la strada al rientro dei capitali con l'abolizione del controllo sulla loro provenienza, che attacca continuamente i magistrati impegnati in inchieste su mafia e corruzione, perche' si sono permessi di indagare su uomini di potere e su Berlusconi, che ora chiede la restituzione dell'onore, davanti a una sentenza della Cassazione che condanna uomini della Fininvest che con i soldi della Fininvest hanno corrotto piu' d'uno per gli interessi della Fininvest. Le dimissioni di Tano Grasso sono un preciso atto d'accusa per il governo e debbono essere uno stimolo per le associazioni antiracket e per le altre realta' del movimento antimafia che debbono moltiplicare il loro impegno per continuare una lotta che diventa sempre piu' difficile, con un governo che vuole convivere con la mafia e favorisce speculatori e corruttori. 5. RIFLESSIONE. DAVIDE MELODIA: ECOPACIFISMO E ANIMALI [Davide Melodia, amico della nonviolenza, quacchero, e' uno dei principali collaboratori di questo notiziario. Per contatti: melody at libero.it] L'ecopacifismo non sarebbe completo se non prendesse in considerazione, oltre ai diritti degli umani e la salvaguardia della natura, i diritti degli animali. L'antropocentrismo storico deve far posto ad una posizione e ad un rapporto diverso fra gli umani ed ogni creatura vivente. Se il pacifismo nonviolento stabilisce principi e prassi di rispetto per gli esseri umani, escludendo in ogni caso il conflitto cruento e la guerra, e se l'ecologia prevede la difesa di ogni elemento della natura da interventi che la snaturano, tenendo conto del fatto che il regno animale e' un vasto e importante elemento della natura, sarebbe contraddittorio che l'ecopacifista considerasse il rapporto con gli animali una cosa di poco conto. Per questo il movimento verde deve prendere posizione al fianco degli animalisti, per difendere gli animali da ogni forma di violenza su di loro, da ogni costrizione, da ogni sport che per divertire un pubblico incosciente li uccide, da ogni lotta fra animali, addestrati a combattersi, da ogni cattivita'. Fra queste forme di violenza ci sono: la tauromachia, le lotte fra cani, i giochi del circo, i caravanserragli, i giardini zoologici, i delfinari, gli acquari... E' abile, e relativamente vero, sostenere che animali nati e vissuti in cattivita', tornando nell'ambiente di origine soffrono e sono smarriti. Ma prima o poi tale ritorno deve avere luogo, se non si vuole costringere tutta la loro futura progenie a vivere in cattivita'. Il nonviolento animalista puo' raggiungere vari livelli di impegno, a partire dalla difesa degli animali di affezione, come cani e gatti, per passare alla difesa di tutti gli animali, terrestri, volatili, nuotanti; puo' lottare contro la caccia e la pesca sportiva e oltre; puo' contrastare l'uso di animali da esperimento, delle cavie per la vivisezione; puo' lottare contro l'uso di animali per ricavarne pellicce, compresi cani e gatti, usati pure per pellicce a basso costo, evitando a tutte queste creature le sofferenze incredibili cui sono sottoposte; e infine c'e' l'animalista vegetariano, che e' contrario all'alimentazione con carni provenienti da qualsiasi tipo di animale, nel tentativo di far chiudere i macelli dove queste povere bestie vengono uccise e preparate per l'uso da parte di animali umani. Ma questo e' un altro discorso. 6. MATERIALI. ALCUNI LIBRI SU ETICA E DIRITTI DEGLI ANIMALI * Un punto di partenza puo' essere costituito dai seguenti recenti libri: - Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Roma-Bari 1997; - Paola Cavalieri, La questione animale, Bollati Boringhieri, Torino 1999; - Silvana Castignone, Povere bestie, Marsilio, Venezia 1997, 1999. * Alcuni testi meno recenti: - Tom Regan, Peter Singer, Diritti animali, obblighi umani, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1987; Peter Singer (a cura di), In difesa degli animali, Lucarini, Roma 1987. 7. RIFLESSIONE. ASSOCIAZIONE NAZIONALE AMICI DI ALDO CAPITINI: LO SPIRITO E LA PRASSI DEI CENTRI DI ORIENTAMENTO SOCIALE [Riportiamo uno stralcio di un intervento dell'Associazione nazionale amici di Aldo Capitini (per contatti: capitini at tiscalinet.it) che riprende e commenta un articolo di Massimiliano Pilati apparso nel n. 272 del nostro notiziario] Ci sembra che Pilati colga benissimo lo spirito e la prassi dei Centri di Orientamento Sociale (in sigla: COS) di Capitini e ne senta la novita' e l'attualita' in un momento di crescita dei movimenti dal basso che prima o poi dovranno uscire dallo stato agitativo e dovranno porsi il problema del potere. Potere che non potra' essere che di tutti, in forme da inventare ma che in migliaia di COS anche adesso si potrebbe prefigurare come la base dell'altro potere, da costruire con la nonviolenza attiva secondo l'intuizione di Capitini... Obiettivi, quelli proposti da Capitini, che in questi anni sono realizzati in molte amministrazioni di sinistra brasiliane con l'esperienza del "Bilancio partecipato", pensata e realizzata anche la' senza conoscere Capitini, ma addirittura piu' avanzata per certi aspetti dei COS capitiniani. 8. MAESTRE. NADINE GORDIMER: LA PROTESTA [Da Nadine Gordimer, Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990, p. 94. Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana, impegnata contro l'apartheid, Premio Nobel per la letteratura. Opere di Nadine Gordimer: oltre i suoi numerosi volumi di racconti e romanzi (tra cui: Un mondo di stranieri, Occasione d'amore, Il mondo tardoborghese, Un ospite d'onore, La figlia di Burger, Luglio, Qualcosa là fuori, Storia di mio figlio, tutti presso Feltrinelli; Il bacio del soldato, presso La Tartaruga) segnaliamo Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990; Scrivere ed essere, Feltrinelli, Milano 1996. Opere su Nadine Gordimer: AA. VV., Nadine Gordimer: a bibliography of primary and secondary sources, 1937-1992, Hans Zell, London 1994] La protesta non e' un mezzo rivoluzionario, bensi' uno riformista... La protesta e' il bisogno di dar voce al dissenso in una societa' ridotta al silenzio; essa cerca, solitamente su questioni specifiche, di denunciare le ingiustizie, di rimuovere i torti, di migliorare le situazioni difficili. 9. FRASI COLTE AL VOLO. FRANCOISE SIRONI: LA TORTURA [Da Françoise Sironi, Persecutori e vittime, Feltrinelli, Milano 2001, p. 11. Un libro che raccomandiamo vivamente] La tortura ruba la voce. 10. LUTTI. UNA LETTERA DI MARCOS AI FAMILIARI DI DIGNA OCHOA [Questa lettera del portavoce zapatista ai familiari dell'attivista messicana per i diritti umani Digna Ochoa recentemente assassinata abbiamo ripreso dal quotidiano "Il manifesto" del 28 ottobre] Ai familiari di Digna Ochoa y Placido, ai membri del centro Miguel Augustin per i diritti umani. Fratelli e sorelle, vi scrivo a nome degli anziani, bambini, uomini e donne dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Abbiamo appena saputo dell'assassinio di Digna Ochoa y Placido, cosi' lungamente annunciato e irresponsabilmente sottovalutato. Il crimine che ha stroncato quella vita basta e avanza per far ribollire di indignazione qualunque persona onesta. Quando gli attivisti dei diritti umani sono eliminati, il Potere fa festa, sfoggia gli abiti di gala e lascia cadere qualche moneta perche' le sue elemosine comprino l'indifferenza. In alto non ci sono altri cambiamenti che non siano quelli dettati dalla moda, e in basso l'ingiustizia e la miseria si ripetono nei volti e nei passi. In basso torna il dolore e la rabbia, ma non ci sara' piu' l'impotenza. Certamente il crimine commesso contro Digna rendera' piu' faticoso il cammino di tutti quegli uomini e donne che hanno fatto della difesa dei diritti umani la loro strada e il loro obiettivo. Ma da ogni parte dovremo costruire la luce collettiva capace di scacciare quell'ombra e di impedire che l'orologio torni a marcare il passato dell'impunita', del cinismo e dell'indifferenza, che non sono altro che gli abiti di cui si riveste l'oblio. Non troviamo le parole che servono, allo stesso tempo, per esprimere il dolore e alleviare la pena che a voi e a noi vela lo sguardo, ma non la direzione. In ogni caso accogliete il nostro silenzio come un timido abbraccio, perche' voi sapete che anche senza parole si cammina insieme. Salute e lunga vita a voi e a colei che nel nome portava la sua vocazione e il suo destino. 11. LETTURE. ITALO MANCINI: BONHOEFFER Italo Mancini, Bonhoeffer, Vallecchi 1969, Morcelliana, Brescia1995, pp. 482, lire 45.000. Uno dei capolavori di Italo Mancini, opportunamente ripubblicato alcuni anni fa dalla Morcelliana nell'ambito del piano dell'opera omnia. 12. LETTURE. PIERO VIOTTO: INTRODUZIONE A MARITAIN Piero Viotto, Introduzione a Maritain, Laterza, Roma-Bari 2000, pp. 204, lire 18.000. Una presentazione del grande pensatore cattolico francese a cura di uno dei suoi piu' puntuali studiosi italiani. 13. LETTURE. CORNEL WEST: LA FILOSOFIA AMERICANA Cornel West, La filosofia americana, Editori Riuniti, Roma 1997, pp. 400, lire 38.000. Il titolo italiano e' fuorviante (quello originale e' The American Evasion of Philisophy. A Genealogy of Pragmatism); e' un libro bello e militante del grande studioso direttore del Centro di atudi afroamericani dell'Universita' di Princeton. Lo raccomandiamo. 14. RILETTURE. LORENZO ALBERTINELLI: I LAGER Lorenzo Albertinelli, I lager, Giuntina, Firenze 1994, pp. 304, lire 24.000. Un "poema storico in sette canti" di intensa commozione, solenne ed antiretorico, fondato su una rigorosa base documentaria. 15. RILETTURE. HERBERT MARCUSE: L'UOMO A UNA DIMENSIONE Herbert Marcuse, L'uomo a una dimensione, Einaudi, Torino 1967, e successive edizioni. Un testo ormai classico sulla "ideologia della societa' industriale avanzata", che raccomandiamo particolarmente ai giovani e a chi ha dimenticato. 16. RILETTURE. EDWARD SAID: ORIENTALISMO Edward Said, Orientalismo, Bollati Boringhieri, Torino 1991, pp. 397 (ma ve ne e' una riedizione presso Feltrinelli, se non andiamo errati). Una lettura indispensabile per indagare il pregiudizio razzista e colonialista del cosiddetto "Occidente" per come storicamente si e' dato. Edward Said, palestinese, e' uno dei piu' grandi intellettuali degli ultimi decenni. 17. INCONTRI. IL 4 NOVEMBRE INCONTRO DI FORMAZIONE A VITERBO Si svolgera' domenica 4 novembre, con inizio alle ore 16, presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" a Viterbo un incontro di riflessione e di formazione sul tema "l'azione diretta nonviolenta per opporsi al terrorismo e alla guerra criminale e illegale in corso". All'incontro partecipa il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo. L'incontro naturalmente e' aperto a tutte le persone interessate. Presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo fin dal 1993 si tengono con notevole frequenza prolungati ed impegnativi corsi di formazione alla nonviolenza, ed il centro sociale si e' caratterizzato appunto per la scelta della nonviolenza. 18. INCONTRI. DUE DIBATTITI CON SERGE LATOUCHE A ROMA * Martedi 6 novembre, ore 11, Universita' di Roma, Facolta' di Scienze della Comunicazione, via Salaria 116, Aula B9: lezione-dibattito su "Il ritorno del dono". * Mercoledi 7 novembre, ore 14, Universita' di Roma, Facolta' di Scienze della Comunicazione, via Salaria 116, Aula B10, incontro dibattito su "La giustizia nella/della globalizzazione". Serge Latouche e' docente universitario a Parigi, specialista del terzo mondo e dell'epistemologia delle scienze sociali. Tra le opere di Serge Latouche: L'occidentalizzazione del mondo, Il pianeta dei naufraghi, La megamacchina, L'altra Africa, La sfida di Minerva, tutti presso Bollati Boringhieri, Torino; Il mondo ridotto a mercato, Edizioni Lavoro, Roma; I profeti sconfessati, La meridana, Molfetta. Cfr. anche il libro intervista curato da Antonio Torrtenzano, Immaginare il nuovo, L'Harmattan Italia, Torino 2000. 19. MATERIALI. IL NOTIZIARIO DEL BOLOGNA SOCIAL FORUM [Riceviamo e diffondiamo il notiziario del 31 ottobre che comunica le prossime iniziative del Bologna Social Forum (sito: www.contropiani2000.org/bsf)] Il primo novembre presso il TPO di Via Lenin, 3, alle ore 17,30 Serge Latouche incontra il Bologna Social Forum parlando di "Globalizzazione, guerra, disuguaglianze"; introduce il prof. Alberto Tarozzi. * Sempre presso il TPO di Via Lenin, 3, alle ore 21 assemblea generale con questo ordine del giorno (http://contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php3): - preparazione della manifestazione del 10 novembre e delle mobilitazioni previste per le giornate precedenti, 8 e 9; - il gruppo di lavoro sul CPT Mattei - migranti fara' una serie di proposte sulla campagna contro i Centri di detenzione: a) seminario-convegno alla facolta' di Scienze Politiche. Viene organizzato dal gruppo di lavoro "migranti" di Scienze Politiche a cui saranno invitati giuristi e avvocati, rappresentanti delle associazioni degli immigrati, sul tema: "la nuova Legge Fini-Bossi e il ruolo dei Centri di detenzione; b) incontro con i consiglieri regionali di Rifondazione, Verdi e Indipendenti di Sinistra per capire che tipo di ruolo vorranno avere in Regione, rispetto all'apertura dei nuovi CPT di Bologna, Modena e Rimini; c) incontro con i migranti dei Centri di accoglienza bolognesi (Arcoveggio, Guelfa, Terraccini, etc.); - proposta dell'assemblea di Contropiani - SpA Ranzani per una giornata di mobilitazione cittadina sugli spazi da tenersi l' 8 novembre; - richiesta e partecipazione al congresso DS di Bologna come Bologna Social Forum. Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova all'indirizzo: www.contropiani2000.org/bsf * E' stata aperta una Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque puo' iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su iniziative e prese di posizione. Ci si puo' iscrivere: - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum: http://www.contropiani2000.org; - all'indirizzo della lista http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info; - rimane, comunque, la lista Noocse per il dibattito: http://it.egroups.com/group/noocse-bo/ * In evidenza: - dopo G8: Appello da Parma - Cercasi testimoni: http://www.contropiani2000.org/documentazione/eventi/g8/paolo_parma.htm - la relazione conclusiva di minoranza di Rifondazione Comunista alla commissione parlamentare sul G8: http://contropiani2000.org/documentazione/eventi/g8/g8_relazione_prc.rtf - la relazione conclusiva di minoranza del centrosinistra alla commissione parlamentare sul G8: http://contropiani2000.org/documentazione/eventi/g8/g8_relazione_minoranza.d oc * Appuntamenti e proposte: - Sabato 3 novembre, Vicenza: riapertura del Centro Sociale Ya Basta... - Domenica 4 novembre, Bologna, in piazza Maggiore dalle 15 alle 18, in collaborazione con il Comitato Piazza Verdi: "Domenica senz'auto" per ripulire la mente dalla rassegnazione. Raduno di associazioni e comitati bolognesi che si battono per ripulire l'ambiente da ogni tipo d'inquinamento. Per informazioni: lor2511 at iperbole.bologna.it - Lunedi 5 novembre, Bologna, presso la Sala Consiliare Falcone e Borsellino del Centro Civico del Quartiere Reno. via Battindarno 123, nell'ambito del ciclo di incontri "Capire la globalizzazione", ore 17.30: "Globalizzazione dal basso, globalizzazione neoliberista", con Guidalberto Guidi (vice presidente di Confindustria), Daniele Archibugi (CNR Roma), Mario Pianta (Cnr Roma, Universita' di Urbino). Per informazioni: Silvia.Zamboni at comune.bologna.it - Lunedi 5 novembre, Bologna, Sala Benjamin, via del Pratello, 53. Ore 20,30: assemblea di Attac Bologna... Per informazioni: attacbo at virgilio.it - Martedi 6 novembre, Bologna, presso il Centro Poggeschi, via Guerrazzi 14, ore 18: "La continuazione del businnes con altri mezzi...", XIII seminario di educazione alla mondialita' promosso da Caritas, Centro Poggeschi e Centro Documentazione Mondialita': "La tratta dei nuovi schiavi, immigrazione clandestina, prostituzione e mercato del lavoro". Relatrice: Paola Vitiello (Responsabile del Centro immigrati della Caritas di Bologna), per informazioni: tel. 051220435 e 0516569422, e-mail: poggeschi.cdm at libero.it - Martedi 6 novembre, Bologna, presso la sala Walter Benjamin, via del Pratello 53, alle ore 21, "Antigone" (Associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale), presenta: "Polizia postmoderna. Etnografia del nuovo controllo sociale" di Salvatore Palidda, Edizioni Feltrinelli, e "La bilancia e la misura", Rapporto dell'Associazione Antigone. A discutere con noi saranno presenti: Stefano Anastasia, presidente nazionale dell'Associazione Antigone; Salvatore Palidda, docente di sociologia, autore del libro "Polizia postmoderna"; Rita Parisi, segretario provinciale del Siulp; Massimo Pavarini, docente di diritto penitenziario, presidente onorario della Sezione Emilia-Romagna dell'Associazione Antigone, Nazzarena Zorzella, avvocato. - Giovedi 8 novembre, Bologna, presso la Sala Benjamin di Via del Pratello, 53, alle ore 20.30: "La guerra infinita", dibattito per capire le ragioni che hanno portato il mondo nella nuova guerra e per continuare la mobilitazione contro di essa. Partecipano: Alberto Burgio, comitato politico nazionale PRC; Tommaso Di Francesco, giornalista de "Il Manifesto"; Marco Trotta, Bologna Social Forum; presiede: Gianni Cavicchioli, responsabile commissione esteri PRC Bologna. Per informazioni: tel. 051311476. 20. MATERIALI. PER STUDIARE LA GLOBALIZZAZIONE: DA AGNES VARDA A SILVIA VEGETTI FINZI * AGNES VARDA Profilo: nata a Bruxelles nel 1928, dapprima fotografa, poi regista cinematografica autrice di un cinema di grande interesse artistico e di forte impegno civile. Opere di Agnès Varda: cfr. almeno Cleo dalle 5 alle 7, del 1961. * VINCENZO VASILE Profilo: nato a Palermo nel 1948, giornalista. Opere di Vincenzo Vasile: in collaborazione con altri ha pubblicato Obiettivo Falcone, Pironti, Napoli 1989; Cirillo, Ligato e Lima. Tre storie di mafia e politica, Laterza, Roma-Bari 1994. * GIANNI VATTIMO Profilo: filosofo italiano nato nel 1936 a Torino. Tra le opere di Gianni Vattimo: Il soggetto e la maschera (1974); Le avventure della differenza (1980); (a cura di, con Pier Aldo Rovatti), Il pensiero debole (1983); La fine della modernità (1985); La società trasparente (1989); Etica del' interpretazione (1990); Oltre l'interpretazione (1994). * THORSTEIN VEBLEN Profilo: sociologo ed economista americano (1857-1929). Opere di Thorstein Veblen: La teoria della classe agiata, Einaudi, Torino, e Rizzoli, Milano. * PAUL VECCHIALI Profilo: regista cinematografico francese. * MARIO VEGETTI Profilo: nato a Milano nel 1937, docente universitario di storia della filosofia antica; ha curato edizioni italiane di opere di Ippocrate, Galeno, Aristotele; ha pubblicato molti saggi sul pensiero filosofico e scientifico greco. Opere di Mario Vegetti: Il coltello e lo stilo, Il Saggiatore, Milano; (a cura di), Polis e economia nella Grecia antica, Zanicheli, Bologna; (a cura di), Marxismo e società antica, Feltrinelli, Milano; (a cura di), Introduzione alle culture antiche, Bollati Boringhieri, Torino. * SILVIA VEGETTI FINZI Profilo: "Silvia Vegetti Finzi e' nata a Brescia il 5 ottobre 1938. Laureatasi in Pedagogia, si e' specializzata in Psicologia Clinica presso l'Istituto di Psicologia dell'Universita' Cattolica di Milano. All'inizio degli anni '70 ha partecipato a una vasta ricerca internazionale, progettata dalle Associazioni Iard e Van Leer, sulle cause del disadattamento scolastico. Inoltre ha lavorato come psicoterapeuta dell'infanzia e della famiglia nelle istituzioni pubbliche. Dal 1975 e' entrata a far parte del Dipartimento di Filosofia dell'Universita' di Pavia ove attualmente insegna Psicologia Dinamica. Dagli anni '80 partecipa al Movimento femminista, collaborando con la "Universita' delle donne Virginia Woolf"di Roma e con il Centro Documentazione Donne di Firenze. Nel 1990 e' tra i fondatori della Consulta (laica) di Bioetica. Dal 1986 e' pubblicista del "Corriere della Sera" e successivamente anche di "Io donna" e di "Insieme". Fa parte del comitato scientifico delle riviste: "Bio-logica", "Adultita'", "Imago ricercae", nonche' dell'Istituto Gramsci di Roma, della "Casa della Cultura" di Milano, della "Libera Universita' dell'Autobiografia" di Anghiari. E' membro dell'Osservatorio Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza , della Societa' Italiana di Psicologia; della Société internationale d'histoire de la psychoanalyse. Nel 1998 ha ricevuto, per i suoi scritti di psicoanalisi, il premio nazionale "Cesare Musatti" e per quelli di bioetica il premio nazionale "Giuseppina Teodori". Sposata con lo storico della filosofia antica Mario Vegetti, ha due figli adulti, Valentina e Matteo" (Questa notizia biografica e' estrattta dal sito dell'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche: www.emsf.rai.it).. Opere di Silvia Vegetti Finzi: (a cura di), Il bambino nella psicoanalisi, Zanichelli, Bologna, 1976; (con L. Bellomo), Bambini a tempo pieno, Il Mulino, Bologna 1978; (con altri), Verso il luogo delle origini, La Tartaruga, Milano 1982; Storia della psicoanalisi, Mondadori, Milano, 1986; La ricerca delle donne (1987); Bioetica, 1989; Il bambino della notte. Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano, 1990), Il romanzo della famiglia. Passioni e ragioni del vivere insieme, Mondadori, Milano, 1992; (con altri), Questioni di Bioetica, Laterza, Roma-Bari, 1993; (con Anna Maria Battistin), A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall'attesa ai cinque anni, Mondadori, Milano, 1994; Freud e la nascita della psicoanalisi, 1994; (con Marina Catenazzi), Psicoanalisi ed educazione sessuale, Laterza, Roma-Bari, 1995; (con altri), Psicoanalisi ed identita' di genere, Laterza, Roma-Bari, 1995; (con Anna Maria Battistin), I bambini sono cambiati. La psicologia dei bambini dai cinque ai dieci anni, Mondadori, Milano, 1996; (con Silvia Lagorio, Lella Ravasi), Se noi siamo la terra. Identita' femminile e negazione della maternita', Il Saggiatore, Milano, 1996; (con altri), Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano, 1996; Volere un figlio. La nuova maternita' fra natura e scienza, Mondadori, Milano, 1997; (con altri), Storia delle passioni, Laterza, Roma-Bari 1997; Il fantasma del patriarcato, 1997; (con altri), Fedi e violenze, Rosenberg & Sellier, 1997; L'eta' incerta. I nuovi adolescenti, Mondadori, Milano, 2000. Collabora inoltre con le riviste filosofiche: "Aut Aut" e "Iride". Molti suoi scritti sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco e spagnolo. 21. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 22. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: http://www.nonviolenti.org ; per contatti, la e-mail è: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: http://www.peacelink.it/users/mir . Per contatti: lucben at libero.it ; angelaebeppe at libero.it ; mir at peacelink.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: http://www.peacelink.it . Per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 275 del primo novembre 2001
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